Cascata delle Condotte, 1981 - 2019

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lucaserafini
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Cascata delle Condotte, 1981 - 2019

Messaggio da lucaserafini »

Cascata delle Condotte, Carona, che ricordi… domenica l’ho ripetuta per la prima volta dopo 38 anni insieme a Emanuele e mio figlio Marco. Non ci ero più tornato da quel lontano gennaio 1981, quando feci la prima salita assoluta della cascata con l’amico di tante scalate, il grande alpinista Battista Scanabessi di Brembilla. Oggi quasi nessuno attacca più la cascata alla sua base, posta all’interno della centrale idroelettrica di Carona, quella che raccoglie il getto possente delle condotte forzate che precipitano dal Lago di Sardegnana con una serie di salti spettacolari. L’attacco originale che affrontammo nel 1981, attraversando il fiume Brembo completamente ghiacciato dalle case di Carona al cortile della Centrale idroelettrica (scavalcando furtivamente la rete di recinzione…). Tutti oggi attaccano la cascata a monte dei primi due salti, percorrendo il sentiero naturalistico dell’orto botanico che facilmente conduce a monte del primo grande piedistallo di cemento armato della condotta forzata, qui impressionante per la sua massiccia struttura acciaiosa, dove la cascata inizia il suo corso mediano. Io volevo invece ripercorrere le mosse iniziali del 1981, ma approfittando del comodo parcheggio situato appena al di là del ponte sul Brembo (entrambi non presenti nel 1981…!!). Da qui guido i miei compagni di salita alla ringhiera che costeggia l’invaso di scarico in pietre e cemento posto appena a monte della centrale idroelettrica: “furtivamente” scavalchiamo la rete metallica che separa il bosco dall’accesso allo sfioratore, nella cui griglia metallica finisce il suo corso la Cascata delle Condotte, e inizia il gioco… come ben illustrato dalle foto e dai due video…





Ma prima delle foto, per completezza e per gli amanti della storia del cascatismo orobico, riporto qui di seguito la relazione originale che scrissi nel 1981, pubblicata poi sull’Annuario 1981 del CAI di Bergamo.

Una successione di curiose colate scende parallelamente alle condotte che obbligano le acque del lago di Sardegnana fino alla centrale di Carona.
Si attacca la prima colata aggirando "furtivamente" il recinto della centrale. Questa è costituita da un pendio di circa 40 m con pendenza uniforme di 50°. Si supera il ghiacciolo verticale soprastante (6 m) che adduce ad uno stretto rivolo ghiacciato seguendo il quale si costeggia e poi si scavalca il basamento di cemento delle condotte.
Superato un piccolo bacino, la cascata continua con salti articolati alti una decina di metri con pendenza dai 60 ai 75° fino a raggiungere una valletta dove si interrompe la continuità della salita. Aggirando a sinistra nel bosco alcuni salti rocciosi si perviene all'ultima rampa, circa 100 m sopra. Questa si arrampica con due lunghezze di corda di cui la prima su brevi salti poco inclinati e la seconda su una pendenza continua di 70°. Dal comodo terrazzo che si raggiunge, si supera l'ultimo canalino ghiacciato con un passaggio a 80° fino alla sommità della cascata. Attraversando a destra nel bosco si guadagna la scaletta che scende di fianco alle condotte.

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La Cascata delle Condotte finisce la sua corsa nella griglia di scarico della centrale

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La Candelina delle Condotte, un gioco tra ghiaccio, cemento e acciaio

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Delicatamente Condotte, uno stretto rivolo di ghiaccio trasparente, pochi cm che ricoprono la roccia

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Tronco di Tarzan

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Flusso tentacolare

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Flusso magmatico

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La bocca della verità

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freedom
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Re: Cascata delle Condotte, 1981 - 2019

Messaggio da freedom »

Bellooo!
... però capisco il perché si parta da più in alto. a_19
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lucaserafini
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Re: Cascata delle Condotte, 1981 - 2019

Messaggio da lucaserafini »

freedom ha scritto:Bellooo! ... però capisco il perché si parta da più in alto. a_19
E' vero... ma io volevo e dovevo partire dalla base, c'era di mezzo un ritorno "catartico"...
ma a parte le battute, credo che con ghiaccio abbondante la partenza dal basso non sia così problematica,
e ne valga la pena. Certo con il poco ghiaccio che abbiamo trovato noi si è trasformata in un gioco da
funamboli... a_39
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CadeSpi
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Re: Cascata delle Condotte, 1981 - 2019

Messaggio da CadeSpi »

lucaserafini ha scritto:Non ci ero più tornato da quel lontano gennaio 1981, quando feci la prima salita assoluta della cascata con l’amico di tante scalate, il grande alpinista Battista Scanabessi di Brembilla.
Ma pensa Luca, non avevo idea che i primi salitori della "Condotta", come adesso si tende a chiamare la cascata, foste stati tu e lo Scana. Dopo la "Francesca" un'altra superclassica per cui ringraziarti allora.
lucaserafini ha scritto:(..)fino a raggiungere una valletta dove si interrompe la continuità della salita. Aggirando a sinistra nel bosco alcuni salti rocciosi si perviene all'ultima rampa, circa 100 m sopra. Questa si arrampica con due lunghezze di corda di cui la prima su brevi salti poco inclinati e la seconda su una pendenza continua di 70°. Dal comodo terrazzo che si raggiunge, si supera l'ultimo canalino ghiacciato con un passaggio a 80° fino alla sommità della cascata.
Questo passaggio mi incuriosisce. La valletta che tu dici è quella chiusa da una strettoia rocciosa che è molto più raro che si formi rispetto al resto della cascata ma che, se formata, rappresenta uno dei punti più belli della salita dopo il muretto finale? Oppure è un punto dove è necessario aggirare per balze? Non ricordo esattamente ma ricordo che la prima volta che ho fatto la Condotta avevamo aggirato un punto perchè non formato mentre la seconda volta non mi pare di aver fatto deviazioni.
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lucaserafini
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Re: Cascata delle Condotte, 1981 - 2019

Messaggio da lucaserafini »

CadeSpi ha scritto:
lucaserafini ha scritto:Non ci ero più tornato da quel lontano gennaio 1981, quando feci la prima salita assoluta della cascata con l’amico di tante scalate, il grande alpinista Battista Scanabessi di Brembilla.
Ma pensa Luca, non avevo idea che i primi salitori della "Condotta", come adesso si tende a chiamare la cascata, foste stati tu e lo Scana. Dopo la "Francesca" un'altra superclassica per cui ringraziarti allora.
lucaserafini ha scritto:(..)fino a raggiungere una valletta dove si interrompe la continuità della salita. Aggirando a sinistra nel bosco alcuni salti rocciosi si perviene all'ultima rampa, circa 100 m sopra. Questa si arrampica con due lunghezze di corda di cui la prima su brevi salti poco inclinati e la seconda su una pendenza continua di 70°. Dal comodo terrazzo che si raggiunge, si supera l'ultimo canalino ghiacciato con un passaggio a 80° fino alla sommità della cascata.
Questo passaggio mi incuriosisce. La valletta che tu dici è quella chiusa da una strettoia rocciosa che è molto più raro che si formi rispetto al resto della cascata ma che, se formata, rappresenta uno dei punti più belli della salita dopo il muretto finale? Oppure è un punto dove è necessario aggirare per balze? Non ricordo esattamente ma ricordo che la prima volta che ho fatto la Condotta avevamo aggirato un punto perchè non formato mentre la seconda volta non mi pare di aver fatto deviazioni.
eh... ebbene sì, il 1981 è stato il mio annus mirabilis: Francesca in agosto e 6 prime su cascate a gennaio-febbraio.

La Rana, la Scarpa rotta, la Condotte, la Guanto, la Nicchia e la Mughi. Quando ho scritto la monografia per l'Annuario del 1981 sono stato democratico e ho condiviso le aperture con tutti, ma a pensarci bene sono io che ho dato questi nomi alle cascate... insieme allo Scana, Daniele Malgrati, Angelo Panza e Lorenzo Bregant, oltre a molti altri amici del CAI Zogno.

P.S. lo Scana ha iniziato con me ad arrampicare, sono stato il suo primo istruttore...

PP.SS. sì è la valletta chiusa da una strettoia rocciosa, noi non l'abbiamo trovata formata e l'abbiamo aggirata nel boscaccio a sinistra, ma ci è dispaciuto moltissimo perchè esteticamente è bellissima, sembra un budello semi-verticale...
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