Prima ripetizione della "Cercando Valerio" al Corno Stella

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Re: Prima ripetizione della "Cercando Valerio" al Corno Stel

Messaggio da lucaserafini »

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Orobie Brembane, mon amour: calcare, dolomia, verrucano, gneiss, scisti, vulcanite, graniti, pseudotachiliti… where else?
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Re: Prima ripetizione della "Cercando Valerio" al Corno Stel

Messaggio da lucaserafini »

Ed il Lago Moro ci riabbraccia sulla via del ritorno.

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Re: Prima ripetizione della "Cercando Valerio" al Corno Stel

Messaggio da lucaserafini »

Grazie a Sergio, Silvano e Gaetano, non solo ho rivissuto un'esperienza per me toccante, ma abbiamo credo anche posto le basi perchè
la Cercando Valerio diventi una classica orobica. Riporto la relazione tecnica aggiornata con le numerose osservazioni e correzioni
imposte da Sergio, sia sulla gradazione (forse quando l'ho aperta con Giulia ero più adrenalinico e l'avevo un poco sotto-gradata...)
che sulla chiodatura, che ora è all'altezza di garantire una ripetizione in condizioni di buone protezioni.

Via Cercando Valerio - Parete Nord-Ovest Corno Stella

Prima Salita 15 Agosto 2018 - L. e G. Serafini
Prima Ripetizione 10 Settembre 2020 - L. Serafini, S. Cantù, G. e S. Verderio

Difficolta': III e IV, due passi V/V+

Dislivello: 200 m, soste attrezzate con 2 chiodi, 6 ch di protezione lasciati in parete,
consigliate corde da 60 m ed un set completo di friends

Roccia: ottimo e compatto gneiss chiaro del Corno Stella - il simil granito delle Orobie

Tempo impiegato: ore 3:30 dall'attacco alla vetta

La via "Cercando Valerio" risale il margine sinistro della parete NO del Corno Stella, partendo dal sommo del colatoio
sede dell'antica vedretta (ormai scomparsa), percorrendo placche compatte che adducono ad un evidente sistema di diedri
che sbucano sulla cresta N ad un centinaio di metri dalla vetta. L'attacco e' situato al sommo della costola erbosa che
fiancheggia a sinistra il risalto roccioso basale della parete. Si attacca su un comodo ed ampio terrazzo che si trova
anche alla base di un canalino-diedro molto sfasciumoso adducente ad un intaglio della cresta Nord (S0, 1 chf). Il canalino
è ben evidente anche dal basso, e costituisce la linea di faglia che divide il gneiss chiaro del corno stella (GCCS)
a destra, compatto e quarzifero, dallo gneiss di morbegno a sinistra, scuro, scistoso e fragile: in pratica il canalino
fa da margine sinistro (E) alla parete NO del Corno Stella.

Avvicinamento: prevedere circa 2 ore dal Rifugio Montebello, situato all’arrivo della seggiovia del Montebello
a quota circa 2100 m, raggiungibile anche con comodo servizio di jeep da Foppolo, attraverso il Lago Moro, il
Passo di Val Cervia e le gande gneissiche alla testata della Val Cervia. Abbassarsi dal Passo di Val Cervia sul
versante valtellinese seguendo il sentiero per circa 10 minuti, fino ad un poggio erboso (palina di ferro), dove si
abbandona il sentiero e si scende in traverso verso destra in una valletta che permette di guadagnare i pendii erbosi
con ghiaia alla base dei salti rocciosi sottostanti il passo di Val Cervia. Da qui si punta alle rocce montonate,
cioè le placche levigate dall’antica vedretta, alla base del costolone pronunciato che scende dalla cresta O del
Corno Stella, attraversate le quali, in mezza costa ed in corrispondenza di un ometto, si entra nella conca glaciale
situata alla base della parete NO (N.B. la quota minima che si deve raggiungere in discesa dal Passo di Val Cervia è
circa 2200 m). Si risale ora il pendio sottostante la parete restando piuttosto sulla sinistra in un canale, fino a
tendere un poco a destra sul ripidissimo prato che adduce all'attacco. L'attacco è in comune con la Via Giulia, con
cui la Cercando Valerio condivide il primo tiro, alla sommità di un grande e molto comodo blocco di gneiss situato
alla base dello sfasciumoso canalino-camino sopra menzionato. L'itinerario di avvicinamento è segnalato da grandi
ometti fino alla conca glaciale, da cui l'itinerario di salita all'attacco risulta del tutto evidente.

1) Ignorando il canalino-diedro a sinistra, si risale sulla verticale del terrazzo per placche molto articolate fino ad un
comodo terrazzo alla base di un pilastrino piu' compatto (II, 2 chf, 30 m).

2) Si risale il pilastrino (III) fino ad una zona di rocce rotte che adduce ad una poderosa e compatta placconata di
gneiss chiaro. Da qui si bordeggia la grande placconata sul margine sinistro in direzione di un camino-diedro che la
delimita a sinistra, fino ad una scomoda sosta in una fessura-diedro sottostante una placca rossastra (2 chf, 1ch, 55 m)
(nota bene: alla base della placconata si incontra la S1 della Via Giulia, che da qui sale verso destra, i cui chiodi
vengono utilizzati come protezione dalla Cercando Valerio).

3) Salire direttamente per la fessura sotto lo strapiombo, traversare a sinistra sulla placca rossastra a guadagnare uno
spigoletto che si risale per una decina di metri (delicato, IV, 1 ch) fino a poter traversare a sinistra nel diedro
principale, che si guadagna superando un muretto e che si risale poi fino ad una cengia, da cui ci si sposta a sinistra
per pochi metri ad un ottimo terrazzo erboso con vista sulla cresta Nord (IV, 2 chf, 2 ch, 40 m)

4) Dal terrazzo si rientra a destra alla base del diedro, che qui appare come un perfetto libro aperto inciso nello
gneiss chiaro e compattissimo. Si risale per l'intera lunghezza, prima in dulfer, poi superando il tratto chiave della via
costituito da uno strapiombo con masso incastrato protetto da due chiodi (anche azzerabili - A0), fino ad uscire poi verso
sinistra su placche che portano al filo della cresta Nord, dove si sosta comodamente su spuntone fessurato
(1 chf, 45 m, IV e V/V+ o A0, 3 ch).

Da qui si prosegue per due filate di corda sul filo della cresta che presenta placche facili e divertenti (II, III
a seconda della linea scelta) fino alla croce di vetta.

N.B. in occasione di questa prima ripetizione, e dopo attenta rilettura del racconto scritto da Bruno Galli-Valerio,
primo salitore nel 1910 della parete, siamo giunti alla conclusione che il Galli-Valerio, insieme al compagno di
cordata R. Rossi, abbia seguito praticamente il percorso della via Cercando Valerio fino alla S3, il bel terrazzo erboso
alla base del bel diedro a libro aperto, che presenta due placconate ai suoi lati, lisce, compatte, e piuttosto
impressionanti, che all'epoca (e con gli scarponi chiodati!) erano sicuramente insuperabili, al pari del diedro.
Quindi dalla S3 hanno forzato il breve passaggio che li separava dalla cresta verso sinistra, superando la scaglia
fessurata e la breve placca soprastante (con l'ausilio della famosa piccozza infilata nella fessura!). Contrariamente
a quanto avevo pensato nel 2018 in occasione della prima salita della Cercando Valerio con mia figlia Giulia, il
Galli-Valerio non ha risalito il settore centrale della parete (quello superato oggi dalle Vie "Granitica Stellare"
e "Giulia"), bensì il settore marginale di sinistra della parete, quello per l'appunto percorso dalla "Cercando Valerio".
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Re: Prima ripetizione della "Cercando Valerio" al Corno Stel

Messaggio da freedom »

lucaserafini ha scritto:Immagine
La banda del Corno Stella colpisce ancora.
a_39
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Re: Prima ripetizione della "Cercando Valerio" al Corno Stel

Messaggio da lucaserafini »

freedom ha scritto:
lucaserafini ha scritto:Immagine
La banda del Corno Stella colpisce ancora.
a_39
... e figurati che sono il più giovane della banda... !! a_19 a_11
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