Prima Salita Parete Nord Cima di Cuminello

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Re: Prima Salita Parete Nord Cima di Cuminello

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Alla S5 ci sentiamo più fiduciosi: la parete diventa meno compatta e più articolata

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Re: Prima Salita Parete Nord Cima di Cuminello

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Ci resta da superare solo il becco finale della parete, che però ci sembra meno monolitico e più articolato rispetto alla placconata appena superata.

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Re: Prima Salita Parete Nord Cima di Cuminello

Messaggio da lucaserafini »

Ed infatti in breve guadagniamo la vetta.

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Con bella vista del Seleron, Cime della Sciura, e oltre la Valtellina, Disgrazia e Bernina.
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Re: Prima Salita Parete Nord Cima di Cuminello

Messaggio da lucaserafini »

E' tempo di scendere, le nebbie salgono dal versante Tartano - dobbiamo raggiungere la vetta della Cima meridionale di Cuminello, davanti a noi,
per poterci calare in Val Bonivento per il ritorno a casa. Il Vallocci ci sorveglia da lontano...

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Re: Prima Salita Parete Nord Cima di Cuminello

Messaggio da lucaserafini »

Relazione Tecnica.

Via Cacciatori di Gemme - Parete Nord Cima settentrionale di Cuminello, m. 2466

Prima Salita 25 Settembre 2021 - Marco e Luca Serafini, Lorenzo Maddaluno

Difficolta': V+, passo di VI-, R3 (attrezzata a chiodi da integrare, soste attrezzate a fix)

Dislivello: 200 m, sviluppo 270 m, 14 chiodi usati, di cui 12 lasciati (soste da S1 a S5 attrezzate a fix, S6 e S7 da attrezzare), set completo di friends da mini a grandi, consigliato un set di chiodi sia a lama sottile che ad U

Roccia: ottimo e compatto mica-scisto quarzifero, decorato da vene e conchiglioni di quarzo

Tempo impiegato: ore 7:00 dall'attacco alla vetta, per una ripetizione prevedere dalle 3 alle 4 ore

La via Cacciatori di Gemme rappresenta la prima salita di questa inviolata Parete Nord orobica. Tracce di un precedente tentativo (due chiodi con cordino per calata in doppia, divelti e giacenti su una cornice) sono state ritrovate alla base del tratto chiave della salita (la grande placconata monolitica di L4 e L5, sottostante la fascia strapiombante). La parete Nord di Cima settentrionale di Cuminello rappresenta una gemma orobica nascosta e celata alla vista, incastonata nello scrigno della Val Cogola (M. Agazzi docet!), visibile solo in lontananza, in uno scorcio, dal paesino di Valmadre.

Avvicinamento: Dal Rifugio Dordona (m. 1950), che noi abbiamo comodamente raggiunto con servizio jeep navetta da Foppolo (rif. Rosvel 346-2411486), si segue il sentiero che parte proprio alle spalle del rifugio in mezzacosta verso N (recentemente il sentiero è stato trasformato mediante scavatrice in stradina carrettabile fino alla baita della Matta). Questo sentiero collega ad alta quota tutte le valli laterali del versante Ovest della Valmadre fino al Rif. Bernasca. Si attraversano nell'ordine l'alpeggio Vallocci inferiore, la baita della Matta, e dopo attraversamento dello spettacolare vallone della Matta e relativo costolone che precipita sul fondo della Valmadre (con un saliscendi di circa 100 m di dislivello) si perviene in Val Bonivento a circa 2000 m di quota, in prossimità della baita di Bonivento bassa. Da qui si risale la Val Bonivento stando in prossimità del suo lato destro (sinistro idrografico), seguendo un vago sentiero di collegamento tra le varie baite, e raggiungendo la baita più alta, posta su un poggio panoramicissimo a quota 2181 m. Qui volgendo lo sguardo verso NO si vede la barriera rocciosa, orlata da torri e intagli, che separa la Val Bonivento dalla testata della Val Cogola. La si scavalca in corrispondenza dell'intaglio bifido che sta proprio di fronte alla baita, in particolare scavalcando la sella più a monte delle due che formano l'intaglio bifido (vedi foto). Dall'intaglio un breve canalino erboso (50 m) permette con cautela di guadagnare l'alto circo sommitale della Val Cogola, formato da una conca morenica dalla perfetta forma semi-sferica, segno indelebile del grande ghiacciaio pleistocenico che ha formato, levigandola, tutta la Val Cogola. Da qui spettacolare vista della Parete Nord della Cima di Cuminello, che si raggiunge per gande in pochi minuti. Prevedere 2 ore e 30 dal Rif. Dordona. L'attacco è situato proprio alla base del canale che solca la parete dal suo punto più basso formando due diedri paralleli. La via Cacciatori di Gemme attacca alla base del diedro di destra, caratterizzato da un caratteristico medaglione di quarzo incastonato sul suo lato destro a pochi metri dalla base, e ben visibile anche da lontano. La direttrice della via segue tutto il diedro che la solca fino alla vetta, effettuando alcuni aggiramenti, volti ad assicurare la progressione sulla roccia migliore e più pulita dalla vegetazione, oltre che per aggirare le varie fasce strapiombanti.


1) risalire direttamente il diedro in dulfer (ch) stando a sinistra della gemma di quarzo. Proseguire sulla verticale su rocce più articolate fino ad una bella fessura (ch), superata la quale si passa a lato di un caratteristico becco strapiombante, da cui si prende la nervatura rocciosa che si infila nel ciuffo erboso e permette di guadagnare il comodo terrazzo della S1 con 2 fix (40 m, V e IV+, 2 ch, friends medio-grandi).

2) dal limite sinistro del terrazzo erboso si risalgono per 15 metri rocce facili, leggermente verso destra, fino a poter attraversare a sinistra a prendere una fessura che adduce ad una placca istoriata da quarzo che forma una scala naturale fino alla base dell'evidente diedro nerastro soprastante, alla S2 con 2 fix (35 m, IV, friends medio-piccoli).

3) salire in dulfer il diedro, che presenta una liscia placca inclinata sul lato sinistro ed un bordo strapiombante sulla destra. Superato il gradino strapiombante che sbarra il diedro, si negozia la placca soprastante che adduce al grande terrazzo-cengia erboso della S3 a 2 fix (30 m, V+, 2 chiodi, friends medio-grandi).

4) si affronta ora il tratto chiave della salita. Pochi metri al di sopra del terrazzo erboso si afferra una fessurina che sale obliquamente a sinistra, seguendola per due chiodi. La si abbandona prima dello spigolo spostandosi sulla destra, in direzione di un buco fessurato che si raggiunge negoziando le rare crepe ed i gradini quarziferi. Superato il piccolo strapiombo del buco, continuare in verticale su placca difficile fino a guadagnare la scomoda S4 a 2 fix (45 m, V+ continuo e sostenuto, 6 ch, friends piccoli).

5) salire verticalmente per pochi metri con passo difficile verso i grandi strapiombi (1 fix sopra la S4), fino a guadagnare una svasatura dove si trova un chiodo un poco nascosto. Proseguire in traverso verso destra sulla liscia placca fino a raggiungere con una spaccata delicata il culmine del grosso diedro che sale dal basso solcando al centro tutta la parete. Continuare su terreno più facile fino a doppiare lo spigolo (ch) e quindi salire sulla verticale fino a raggiungere il comodo terrazzino di sosta - attenzione a non spostarsi a destra altrimenti non si troverà la sosta, che rimane un poco nascosta sulla verticale dello spigolo - S5 a 2 fix (25 m, VI-, 1 fix e 2 ch).

6) ora la parete si presenta più articolata: dalla S5, traversando 5 m verso destra sulla cengetta, si sale senza percorso obbligato fino ad un diedro molto rotto dove attrezzare la S6 a friends (35 m, III+, friends medi).

7) traversando verso sinistra qualche metro si ritorna su roccia sana risalendo il corno ben proteggibile, che, una volta superato, permette di riportarsi verso sinistra sulla verticale della S5. Salire fino a raggiungere la cresta (S7 su spuntone, 40 m, IV). In alternativa si sale verticalmente sopra la S6 fino ad entrare nell'evidente canale-camino che sbuca ad una spalla della cresta a pochi metri dalla vetta (S7 bis da attrezzare su spuntone, 60 m, II+).


Discesa: dalla vetta della Cima settentrionale di Cuminello (m.2466), culmine della via, si guadagna facilmente per cresta (direzione Sud, attenzione alla discesa delle prime roccette sotto la vetta) la sella che separa le due Cime del Cuminello. Si sale all'ampia vetta erbosa della Cima meridionale di Cuminello (m. 2471, ignorando una traccia di sentiero che costeggia verso sinistra al di sotto del cocuzzolo erboso della vetta), e scavalcando la vetta erbosa si discende la cresta erbosa sul versante opposto (Sud), fino all'ampio colle situato al culmine della Val Bonivento (verso Est) e con bella vista sulla Val Tartano (verso Ovest). Si scende per i comodi pendii alla testata della Val Bonivento fino alla baita a quota m.2181, da cui si riprende la traccia di sentiero che scende alla baita bassa di Bonivento (m. 2000). Qui si ritrova il sentiero di collegamento che si ripercorre all'indietro fino al Rif. Dordona, attraversando il canale della Matta, la conca della baita della Matta, e la conca della baita bassa di Vallocci.



N.B. esiste una seconda possibilità di avvicinamento alla parete, più diretta ma molto più faticosa, che parte dalla località Teccie in Valmadre (m. 1255), raggiungibile con la strada che da Fusine sale in Valmadre (permesso di transito da acquistare presso il bar di Fusine). Si segue il sentiero per l'Alpe Cogola e il Rif. Bernasca. Giunti all'Alpe Cogola (m.1795) il sentiero per il Rif. Bernasca piega a destra e attraversa il grande vallone che scende dal Seleron. Invece dall'Alpe Cogola si deve continuare diretti verso monte per tracce di sentiero fino alla baita situata in un bel pianoro a quota circa 1900 m, da cui si deve negoziare il superamento della grande balza boscosa superiore (flebile traccia di sentiero sul lato destro, da individuare nella boscaglia) che adduce alla baita più alta a quota circa 2030 (tratto molto ingrato e faticoso). Da questa ultima baita si risalgono comodamente le chine moreniche tra gande e pendii erbosi fino alla base della parete (circa 3 ore e 30 da Teccie). Per la discesa si segue l'itinerario di discesa sopra descritto, ma arrivati alla baita bassa di Bonivento, si prende il sentiero di collegamento che continua verso Nord, e attraversata tutta la Val Bonivento in mezza costa scavalca il costone che la divide dalla Val Cogola, e giunge in prossimità della baita situata nel bel pianoro a quota 1900 m in Val Cogola.
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Re: Prima Salita Parete Nord Cima di Cuminello

Messaggio da lucaserafini »

Tracciato di avvicinamento, salita, discesa e ritorno segnato sulla IGM 50miila.

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lucaserafini
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Re: Prima Salita Parete Nord Cima di Cuminello

Messaggio da lucaserafini »

E sulla IGM 25mila.

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freedom
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Re: Prima Salita Parete Nord Cima di Cuminello

Messaggio da freedom »

Caspita che avventura! Bravissimi. a_2 a_2 a_2
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CadeSpi
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Re: Prima Salita Parete Nord Cima di Cuminello

Messaggio da CadeSpi »

Salita fantastica e, come dice Paolo, "avventura" ancora più fantastica.

Bella la fase di ricerca, prima sulle mappe e poi sul terreno, bella la necessità di fare sopralluoghi, e immagino poi il piacere di tracciare linee prima nella mente e sulla carta e poi infine sulla roccia.
Come ti ho detto credo che quella roccia sia particolarmente delicata per l'aderenza, al primo segno di umidità i muschi che la macchiano trattengono un velo di acqua che la rende scivolisissima. Quindi ancora più bravi e il V+ non deve trarre in inganno, mi sa che psicologicamente è una bella mazzata!
La scelta di spittare le soste, rendendole quindi più sicure e affidabili, malgrado io preferisca sempre evitarlo, la trovo quindi comprensibile. Almeno quello!

Ti chiedo solo che cosa avete e usato con fix e se sbaglio nel ricordare che quel tipo di roccia tende a sfaldarsi a lamelle superficialmente quando viene infiltrata da acqua e gelo.

Sono andato a cercare la foto di cui ti scrivevo, quando la vostra parete mi era apparsa dalla cima del Seleron tra nebbie e sole, vestita dalla prima neve dello scorso autunno.
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Complimenti a tutti.
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