Strepitosa Goulotte Nord del Diavolo!
08.06.19 Una Nord misteriosa e quasi mai nominata, perché rimane nascosta alla vista e difficilmente accessibile. Eppure si tratta sicuramente di una delle vie più interessanti e “ingaggiose” delle Orobie. Se poi viene salita in total dry diventa strepitosa! Scoperta dal mitico Gerry-Stambek nel 1995, penso che le ripetizioni si possano contare sulle dita di una mano. Parliamo della Goulotte Centrale sulla parete Nord Nord Est del Pizzo del Diavolo. Erano anni che la curavo e già una volta dovetti rinunciare per la troppa neve non portante nel lungo avvicinamento. Memori di quella volta portiamo le ciaspole, ma non serviranno! Punto d’appoggio l’ottimo rifugio Longo, dove pernottiamo dopo una magnifica cena. Al buio saliamo al Passo Selletta e percorriamo il lungo traverso sotto le pendici di Aga e Rondenino e all’alba ci troviamo a scavallare la Bocchetta di Podavit. Scendiamo sul nevaio della Val d’Ambria per risalire alla Bocchetta del Diavolo. Da qui si perdono nuovamente circa duecento metri di quota per aggirare lo sperone roccioso della cresta Nord del Diavolo. Siamo in mezzo alla nebbia e a intuito iniziamo a risalire sperando di avere imboccato il pendio giusto. Ne siamo certi quando vediamo la bocchetta che divide in due lo Sperone Marina. Ancora poco e siamo all’attacco della nostra goulotte, ma dobbiamo aspettare che la nebbia diradi per renderci conto che la via non c’è più! Davanti a noi una muraglia di roccia verticale di un centinaio di metri d’altezza e al posto della colata di ghiaccio c’è una bella colata di acqua gelida! Siccome non era del tutto imprevisto questo esito, avevamo già l’alternativa della via “Ve so docà” li a fianco, ma Urbano ci sorprende e tranquillo dice “proviamo ad arrampicare, magari passiamo”! In cordata ci vuole sempre uno fiducioso e ottimista oltre che forte! Detto, fatto. Ci leghiamo e Urbano inizia ad aprire la via di roccia (molto probabilmente siamo i primi ad aprirla su roccia!). Scegliamo di stare subito a destra della colata di acqua per rimanere il più possibile fedeli alla via, quindi troviamo roccia bagnata. Con calma Urbano riesce a superare i vari passaggi di quinto e, a seguire, parte anche Massi. Per assicurarci usiamo quasi esclusivamente chiodi da roccia perché non vi sono fessure per i friends. Io e Silvano ci occuperemo della schiodatura! Con due tiri e mezzo da 30 mt superiamo il salto roccioso e ci troviamo finalmente sulla neve della stretta goulotte. Ma non c’è da rilassarsi, perché la neve scarseggia e la pendenza è sempre molto sostenuta. Il poco ghiaccio rischia di staccarsi e investire quelli sotto, quindi ci si muove con molta delicatezza. Quando arriviamo all’uscita la soddisfazione è enorme, siamo consapevoli di avere fatto una via d’altri tempi che rimarrà nei ricordi più preziosi! In vetta ci godiamo il sole e il meritato riposo e insieme alla tensione si sciolgono anche le lingue, ripercorrendo gli episodi della lunga mattinata. Poi c’è la discesa e quello si sa, è sempre lunga!
Strepitosa Goulotte Nord del Diavolo!
Moderatori: freedom, lucaserafini
Re: Strepitosa Goulotte Nord del Diavolo!
Quasi alla Bocchetta di Podavit
Passaggio della Bocchetta di Podavit
PierTomb
Re: Strepitosa Goulotte Nord del Diavolo!
La Bocchetta di Podavit lato Valtellinese
Sulla cengia che porta verso il nevaio
PierTomb
Re: Strepitosa Goulotte Nord del Diavolo!
Attraversiamo il nevaio per risalire alla Bocchetta del Diavolo
Salendo alla Bocchetta del Diavolo
PierTomb
Re: Strepitosa Goulotte Nord del Diavolo!
Scavalliamo la Bocchetta del Diavolo
Risaliamo il nevaio Nord - La nostra via è a sinistra A Destra è la via Vesodoca
PierTomb
Re: Strepitosa Goulotte Nord del Diavolo!
La bocchetta dove si sbuca se si arriva dal Passo di Valsecca
Ops non c'è piu la via!!
PierTomb
Re: Strepitosa Goulotte Nord del Diavolo!
Lagoulotte centrale e completamente asciutta
Le nostre vie di salita
PierTomb
Re: Strepitosa Goulotte Nord del Diavolo!
Attacchiamo la roccia subito a destra del torrentello
Il Grande Urbano apre la via
PierTomb