Torre Dimenticata - La Via dei primi salitori

[lucaserafini]

Sabato 11 giugno giornata grandiosa alla Torre Dimenticata in compagnia di Fabio Maz: prima di
descriverla lascio parlare il video registrato da Fabio Maz… semplicemente stupefacente...

[lucaserafini]

La Torre Dimenticata custodisce un pezzo notevole di storia dell’arrampicata orobica. Nel post precedente
dedicato alla nuova via Re Mugo, che risale la verticale parete Sud della Torre, aperta il 15 maggio, avevo
descritto il nostro stupore nell’approcciare la Torre, questo monolito caduto diretttamente in terra da “2001
Odissea nello Spazio”, e nello scalarlo per la sua parete più dominante, una scheggia che sovrasta dall’apice
della ValMora tutta la conca di Santa Brigida e Averara.

[lucaserafini]

Nel post sulla Re Mugo ci eravamo chiesti chi fossero i primi salitori della Torre Dimenticata, visto che
in vetta avevamo rinvenuto due vecchi chiodi di sosta. Grazie ai potenti mezzi giornalistici del Portale
ValBrembanaWeb li abbiamo rintracciati!



Qui uno di loro immortalato durante la rpima salita alla Torre.

[lucaserafini]

Quindi sabato scorso, 11 giugno, Fabio Maz ed il sottoscritto siamo ritornati alla Torre Dimenticata con
l’obbiettivo di ripetere la via originale aperta nel lontano 1986 da Gianni Gamba e Giovanni Cuter, che
hanno deciso di battezzare “non dimenticarmi”. A tutti gli effetti questa via è la salita normale di accesso
alla vetta della Torre Dimenticata.

Si tratta di tre tiri di corda con difficoltà dal IV al IV+ con un passaggio iniziale di V.



Tracciato di salita della Via "non dimenticarmi" alla Torre Dimenticata.

[lucaserafini]

La prima salita alla Torre, realizzata da Gamba e Cuter, è stata però favorita e ispirata dalla scoperta
avvenuta quasi per caso della Torre da parte di Gianni Molinari, che durante un recupero di cappello
volato via durante una sci-alpinistica e trascinato giù per la barriera di verrucano lombardo a cui la Torre
Dimenticata è collegata, ha scoperto la Torre per la prima volta nella storia dell’alpinismo orobico.



Infatti la Torre Dimenticata se ne sta ben custodita come in uno scrigno nell’incavo della parete di verrucano
lombardo da cui si è formata a causa di un gigantesco distacco-spacco. Solo il curioso escursionista
arriva a goderne della vista, a patto di infilarsi nei segreti angoli della testata di ValMora.

[lucaserafini]

La via “non dimenticarmi” risale la parete Ovest della Torre, che è la meno verticale delle 4 pareti che formano
la Torre stessa, un quasi perfetto parallelepipedo a base quadrata. Dopo aver aperto la via “Re Mugo” sulla parete Sud, circa un
mese fa, sono ritornato con Fabio (Maz) a ripetere questo pezzo di storia dell’arrampicata orobica: 70 metri di arrampicata che ti
porta in cielo, al terrazzo più aereo che io abbia mai raggiunto sulle nostre Orobie. La vetta della Torre Dimenticata ti dà sensazioni
uniche… come si può ben percepire dal video (ogni volta che guardavo la telecamera volante mi sentivo anche io “in aria”…
e in fin dei conti lo ero!!).

[lucaserafini]

[lucaserafini]

E’ stato un enorme piacere ri-scoprire questo angolo di paesaggio e di arrampicata orobica più unico che raro. Così come è stato
un grande piacere scoprire i primi salitoti della Torre Dimenticata, grazie al Portale ValBrembanaWeb, che ha diffuso la notizia e
attirato l’attenzione dei due “Gianni” (Gamba e Molinari). Cercheremo poi di scoprire se la via “non dimenticarmi” rappresenta la
via normale più difficile delle Orobie, in competizione con più famosi e ben conosciuti torrioni ormai appartenenti alla storia
dell’alpinismo orobico (Pinnacolo, Corna del Nas, Dente dei Camosci, Torrione di Mezzaluna, Torrione Sant’Ambrogio, Dente di Coca,
etc etc). E un doveroso ringraziamento a Fabio Maz sia per avermi incontrato di persona per la prima volta sia per aver condiviso
questa avventura, anzi, per avermi tirato su da primo di cordata fino alla vetta!

[CadeSpi]

Come farmi scappare l'occasione di incontrare di persona il mitico Luca Serafini, quello della Francesca, quello delle prime cascate di ghiaccio brembane, quello delle discese in sci dello Scais e di tante pareti e canali orobici?
Quale migliore occasione di andare insieme a cercare una via dimenticata, su una rara torre di verrucano?
E vista la particolare conformazione della zona perchè non portarsi il drone?

Detto, fatto.

E che bella che è la torre!
Tre facce delle 4 sono verticali o strapiombanti, non concedono tregua.
Dopo quella ovest da noi percorsa quella sud, pur verticalissima, grazie alla scaglia risulta la più abbordabile e "Re Mugo" la percorre con intelligenza e coraggio.
Ma le altre due facce sono pane per denti durissimi.
E anche la falesia dietro la torre sembra molto interessante.