Venina N, via nuova Crapa dèl Bèch, Belay on Ibex Skull

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lucaserafini
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Re: Venina N, via nuova Crapa dèl Bèch, Belay on Ibex Skull

Messaggio da lucaserafini »

CadeSpi ha scritto:
lucaserafini ha scritto:Peraltro questi ghiaioni, visti dall'alto, sembrano proprio un tipico rock glacier !
Ma da quale parete si sono formati, visto che partono dalla vetta ???

Immagine
Interessante quesito. Non ci avevo mai pensato ma effettivamente...è vero.

C'è della follia nel vostro andar a cercare lo gneiss del Corno Stella.
Sembra un po' la cerca del sacro Graal.
a_45
Hai probabilmente ragione caro Fabio riguardo alla nostra "follia" nella ricerca del GCCS... ma persino Erasmo ha "elogiato la follia"... a_11 a_39
Ma forse la vera ragione è che diventando vecchi si cerca la roccia bella e si tenta di evitare quella marcia... il che sulle Orobie come dici giustamente
è come andare alla ricerca del sacro Graal !! a_11 a_11

P.S. salendo al Venina lungo il sentiero guardavo la parete O dell'Aga, dove mi sembra di ricordare che hai recentemente ripetuto
la Scanabessi-Calegari, ti devo confessare che mi faceva paura solo guardarla... mi sembra che venga giù tutto da quella parete... !!
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freedom
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Re: Venina N, via nuova Crapa dèl Bèch, Belay on Ibex Skull

Messaggio da freedom »

Questa nuova via sembra già più "comoda" da raggiungere.
Bravissimi!
a_14
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lucaserafini
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Re: Venina N, via nuova Crapa dèl Bèch, Belay on Ibex Skull

Messaggio da lucaserafini »

freedom ha scritto:Questa nuova via sembra già più "comoda" da raggiungere.
Bravissimi!
a_14
eh, eh, abbiamo seguito il tuo consiglio... navetta fino al Longo, poi su fino al Venina, e discesa di circa 200 m di dislivello per raggiungere
l'attacco della Nord, situato più o meno a 2450 m.
Sicuramente per la Nord del Venina, che si affaccia sulla valle del Livrio, cioè lago di Publino, vale assolutamente la pena partire dal Longo.
Per lo Scudo del Venina, che invece si trova a 2000 m in Val Venina non ne sono così sicuro... diciamo che le due opzioni (dal Longo o da Ambria) più
o meno si equivalgono, quindi va a preferenza se partire dalla Val Brembana o dalla Valtellina... a_45 a_45
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Re: Venina N, via nuova Crapa dèl Bèch, Belay on Ibex Skull

Messaggio da francescomanzoni.it »

Sosta sul cranio di stambecco .....( traduzione di "belay on ibex skull ) dei due preferisco crapa dèl bèch mi è più simpatico e famigliare a_39 a_39 Complimenti e bravissimi come sempre a_2 a_2 a_2
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Re: Venina N, via nuova Crapa dèl Bèch, Belay on Ibex Skull

Messaggio da francescomanzoni.it »

lucaserafini ha scritto:mentre io non posso non soffermarmi ad ammirare i Pioder del Corno Stella... una vera passione...
da qui oggi il GCCS sembra quasi avere una tonalità vagamente rosata

Immagine
Premetto che di geologia non ne so nulla a_11 però ho da sempre una grande curiosità e interesse per questa zona delle orobie che frequento tutto l'anno .La formazione dei Diavoli ,il Diavolino che è "scivolato dal Diavolo" con la riga nera che delimitava il livello di emersione , il Poris accanto che è emerso come un fungo schiacciando i Diavoli come pagine di un libro .Migliaia di anni fa anzi milioni qui si formavano le attuali orobie ...forse gli enormi ghiaioni sul Venina ,Masoni. Pes Gerna , sono quel che resta di bocche vulcaniche ? a_34
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Re: Venina N, via nuova Crapa dèl Bèch, Belay on Ibex Skull

Messaggio da lucaserafini »

francescomanzoni.it ha scritto:Sosta sul cranio di stambecco .....( traduzione di "belay on ibex skull ) dei due preferisco crapa dèl bèch mi è più simpatico e famigliare a_39 a_39 Complimenti e bravissimi come sempre a_2 a_2 a_2
"Crapa dèl bèch" è di Alvin, del cui expertise di bergamasco ho approfittato, "belay on ibex skull" è dovuto alla nostalgia degli anni novanta
in California ad arrampicare nel deserto...
Marco propendeva per il solo bergamasco, ma io ho deciso per un americo-bergamasco con effetto cosmopolita.... a_39 a_39
Ultima modifica di lucaserafini il martedì 11 agosto 2020, 14:21, modificato 1 volta in totale.
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Re: Venina N, via nuova Crapa dèl Bèch, Belay on Ibex Skull

Messaggio da lucaserafini »

francescomanzoni.it ha scritto:
lucaserafini ha scritto:mentre io non posso non soffermarmi ad ammirare i Pioder del Corno Stella... una vera passione...
da qui oggi il GCCS sembra quasi avere una tonalità vagamente rosata

Immagine
Premetto che di geologia non ne so nulla a_11 però ho da sempre una grande curiosità e interesse per questa zona delle orobie che frequento tutto l'anno .La formazione dei Diavoli ,il Diavolino che è "scivolato dal Diavolo" con la riga nera che delimitava il livello di emersione , il Poris accanto che è emerso come un fungo schiacciando i Diavoli come pagine di un libro .Migliaia di anni fa anzi milioni qui si formavano le attuali orobie ...forse gli enormi ghiaioni sul Venina ,Masoni. Pes Gerna , sono quel che resta di bocche vulcaniche ? a_34
Tieni conto che le rocce scure che formano il Masoni sono più giovani di quelle chiare che si vedono nella foto, costituite da GCCS. Quelle del Masoni
sono dette formazione di Collio (come per l'Aga, Diavolo, etc) e sono i sedimenti prodotti dall'erosione idro-geologica (fiumi...) delle antiche montagne
erciniche che 100 milioni di anni fa esistevano qui prima che le Orobie si formassero. Quelle chiare (GCCS) sono invece molto più vecchie, hanno circa
500-600 milioni di anni, e fanno parte del basamento cristallino sud-alpino, che durante l'esistenza della catena ercinica se ne stava ben in profondità
(30-40 km sotto la superficie terrestre). Se le rocce chiare fossero il risultato di una eruzione vulcanica sarebbero più giovani di quelle scure... no?

Invece è vero il contrario, ed è solo grazie all'arrivo della placca tettonica africana (o meglio della sua sub-placca Adria), che si è scontrata muovendosi
in direzione Nord con la placca euro-asiatica 60 milioni di anni fa, che le rocce chiare si sono sollevate dalle viscere della terra, a causa della pressione
tremenda e della deformazione della crosta terrestre, e sono riuscite qua e là sulla catena orobica a sopravanzare le rocce scure,
più giovani di loro. Immagina che hanno valutato che la crosta terrestre nella zona orobica si è accorciata di circa 100 km per effetto della pressione
tettonica africana!! Accorciandosi di così tanto la crosta terrestre, le rocce che se ne stavano sotto hanno "rotto" la crosta nella zona della linea del
Porcile e hanno sopravanzato le rocce più giovani che se ne stavano sopra.

Questo è avvenuto con grande successo al Valegino, Cadelle, Toro e Corno Stella, dove le rocce cristalline costituiscono la vetta delle montagne,
mentre nella zona Masoni-Venina è avvenuto solo parzialmente, visto che le rocce chiare sono semi-nascoste e sepolte sotto quelle scure.
Più a Est la pressione tettonica non è stata sufficiente per "bucare" la formazione di Collio, quindi nella zona Diavolo-Redorta-Coca le rocce chiare
se ne stanno ancora bel belle in profondità al di sotto di quelle scure.

Dal punto di vista arrampicatorio le rocce scure (formazione di Collio) sono sedimentarie, cioè il risultato della compattazione di sabbia e ghiaia...
mentre quelle chiare sono cristalline! E la differenza la noti nella caratteristica dei ghiaioni che vedi nella foto: sono di grana fine per le rocce scure
e di grana grossa per le rocce chiare cristalline, che sono più difficili da essere erose rispetto a quelle scure, e per questo ci piacciono per
arrampicarci sopra... sono simili al granito!

Fatta questa doverosa introduzione... veniamo ora al fatto che sul Venina ci sono ghiaioni in vetta... come mai? Mi sono fatto un'idea che vi espongo,
che ha a che vedere con la composizione chimica delle rocce chiare, GCCS, rispetto alle rocce scure (ma anche rispetto alle altre rocce cristalline
presenti sulle Orobie, come i graniti del Fioraro, le grano-dioriti della Val Biandino, e gli stessi gneiss di Morbegno che abbracciano il GCCS sul Toro,
Corno Stella e anche qui in Val del Livrio, dove basta guardare il pioder del Corno Stella, ben visibile per il suo colore chiaro e compatto, rispetto
alle rocce inerbate e molto meno compatte della costiera a nord del Corno Stella che scende verso la Valtellina (Cima Tonale e Punta Cerech),
tutta costituita da gneiss di morbegno).

A guardar bene anche in vetta al Masoni ci sono ghiaioni, ma sono molto meno visibili di quelli in vetta al Venina, perchè? Perchè quelli del Masoni sono
stati invasi e sepolti dalla vegetazione mentre quelli del Venina non hanno un filo di erba che riesca a farsi strada... solo il famoso
lichene crostoso epilitico
alpinismo-arrampicare-valle-brembana-f1 ... 91-27.html
di cui discutevamo l'anno scorso nel post sul Pioder del Valbona-Toro (quello delle vie nuove sulla Lingua), lichene che peraltro è responsabile
del colore verdino chiaro che il GCCS espone all'esterno (visto che invece il suo colore originale è proprio bianco!, come ben illustrato nella foto
trekking-escursioni-valle-brembana-orob ... 11399.html).


Conclusione: i ghiaioni del Venina si sono formati per erosione glaciale delle torri e pilastri forse presenti in vetta prima delle glaciazioni del Pleistocene
(10-20 mila anni fa), che li hanno distrutti e triturati.
Lo stesso dicasi per i ghiaioni presenti in vetta al Masoni, e anche al Pes Gerna. La differenza è che i ghiaioni di rocce scure sedimentarie
(formazione di Collio) sono stati invasi dalla vegetazione in questi ultimi 10 mila anni, che si è sommata all'azione idro-geologica per
disgregarli finemente e invaderli completamente, mentre i ghiaioni di GCCS hanno resistito e appaiono "nudi" anche oggi ai nostri occhi. Se così è,
questo ha a che vedere con la chimica del GCCS, non solo con il fatto che essendo formato da grossi blocchi cristallini è anche "fisicamente" meno
attaccabile dai precursori (funghi, licheni, microorganisimi). Sarà dovuto al fatto che il GCCS è l'unica roccia orobica ricca di alluminio, che è un
naturale funghicida?? a_45 a_45
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Re: Venina N, via nuova Crapa dèl Bèch, Belay on Ibex Skull

Messaggio da elio.biava »

lucaserafini ha scritto:Cima di Venina (2624 m) – Parete Nord, Via Nuova “Crapa dèl Bèch: belay on ibex skull”
Marco e Luca Serafini, 1 Agosto 2020

Immagine

Immagine

...
Un'altra pagina di alpinismo, cultura e geologia a_2 a_2 a_2
lucaserafini ha scritto: ...Tieni conto che le rocce scure che formano il Masoni sono più giovani di quelle chiare che si vedono nella foto, costituite da GCCS. Quelle del Masoni
sono dette formazione di Collio (come per l'Aga, Diavolo, etc) e sono i sedimenti prodotti dall'erosione idro-geologica (fiumi...) delle antiche montagne
erciniche
che 100 milioni di anni fa esistevano qui prima che le Orobie si formassero. Quelle chiare (GCCS) sono invece molto più vecchie, hanno circa
500-600 milioni di anni, e fanno parte del basamento cristallino sud-alpino, che durante l'esistenza della catena ercinica se ne stava ben in profondità
(30-40 km sotto la superficie terrestre). Se le rocce chiare fossero il risultato di una eruzione vulcanica sarebbero più giovani di quelle scure... no?

Invece è vero il contrario, ed è solo grazie all'arrivo della placca tettonica africana (o meglio della sua sub-placca Adria), che si è scontrata muovendosi
in direzione Nord con la placca euro-asiatica 60 milioni di anni fa, che le rocce chiare si sono sollevate dalle viscere della terra, a causa della pressione
tremenda e della deformazione della crosta terrestre, e sono riuscite qua e là sulla catena orobica a sopravanzare le rocce scure,
più giovani di loro. Immagina che hanno valutato che la crosta terrestre nella zona orobica si è accorciata di circa 100 km per effetto della pressione
tettonica africana!! Accorciandosi di così tanto la crosta terrestre, le rocce che se ne stavano sotto hanno "rotto" la crosta nella zona della linea del
Porcile e hanno sopravanzato le rocce più giovani che se ne stavano sopra.

Questo è avvenuto con grande successo al Valegino, Cadelle, Toro e Corno Stella, dove le rocce cristalline costituiscono la vetta delle montagne,
mentre nella zona Masoni-Venina è avvenuto solo parzialmente, visto che le rocce chiare sono semi-nascoste e sepolte sotto quelle scure.
Più a Est la pressione tettonica non è stata sufficiente per "bucare" la formazione di Collio, quindi nella zona Diavolo-Redorta-Coca le rocce chiare
se ne stanno ancora bel belle in profondità al di sotto di quelle scure.

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e zoologia : detto "bèch" il maschio della capra. a_39
Ultima modifica di elio.biava il giovedì 13 agosto 2020, 10:22, modificato 2 volte in totale.
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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
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Re: Venina N, via nuova Crapa dèl Bèch, Belay on Ibex Skull

Messaggio da lucaserafini »

Grazie Elio per l'apprezzamento, cerchiamo sempre di tenere la testa sveglia anche se il fisico non è più quello di un tempo... a_11

Ma cerchiamo anche tutti insieme di tenere alto il ricordo del Gino mantenendo vivace e ricco di spunti il suo Forum! a_2 a_14
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