Giovedi 17 Agosto Escursione al Pizzo dei Tre Signori

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Prossima gita in programma Pizzo dei Tre Signori da Valtorta, una splendida montagna delle Alpi Orobie: sorge quasi isolato all'estremita' nord occidentale della provincia di Bergamo e costituisce punto di incontro di tre provincie lombarde: Bergamo Como e Sondrio. Anticamente era il punto di confine tra la Repubblica Veneta, il Ducato di Milano e la Repubblica dei Grigioni. Panorama amplissimo e giustamente apprezzato su tutte le montagne lombarde e le Alpi con il Monte Rosa, l'Oberlad Bernese, il Bernina, l'Ortles, etc. Sulla Cima del Pizzo Tre Signori sorge una grande croce in ferro eretta nel 1935.

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Grande partecipazione alla gita organizzata dal CAI, nonostante la difficoltà dovuta più che altro alla lunghezza del tragitto (9 ore di cammino su uno sviluppo di ca 25 km) ben 17 valorosi hanno accettato di sfidare anche la superstizione (giovedì 17 con 17 partecipanti). Battute a parte l’uscita è stata un gran successo!!!

Partenza alle 7.45 ai piani di Ceresola da dove in ca 2 ore arriviamo al Rifugio Grassi. Da qui inizia l’avvicinamento al Pizzo Tre Signori passando per la lunga dorsale che dapprima tocca la località Pian delle Parole il cui nome parrebbe proprio derivi dal dialetto "Ol Pià del Paròle”, luogo di incontro dove si discutevano gli interessi delle tre provincie confinanti al Pizzo dei 3 Signori. Da qui si giunge al bivio dove il sentiero 101 prosegue a mezza costa sotto le pendici meridionali del Pizzo mentre il nostro percorso prosegue inerpicandosi rapidamente per la via di salita del Caminetto. Con l’aiuto delle mani e delle catene poste nei punti dove è richiesta una maggiore sicurezza giungiamo in vetta dove dopo un veloce pranzo e la foto di rito proseguiamo in direzione Rifugio Falc. Scendiamo dal versante settentrionale del Pizzo giungendo dapprima ad un pianoro erboso e da qui attraverso un ambiente selvaggio di rocce, balze e pianori di conglomerati rocciosi tra i quali prevale il “Verrucano lombardo”, accompagnati dallo spettacolare specchio d’acqua del lago di Inferno arriviamo alla Bocchetta di Piazzocco (2224 mt), dove prendiamo il sentiero che lungo il fianco occidentale della Valle di inferno alle pendici del Pizzo Varrone ci conduce dapprima alla Bocchetta Varrone e poi al Rifugio FALC (2126 mt, F.A.L.C. sigla che sta per Ferent Alpes Laetitia Cordibus...tradotto: portino le Alpi letizia ai cuori). Dopo una sosta birra, caffè e altri generi di conforto si riprende la marcia alla volta del Rifugio Santa Rita, situato alla Bocchetta della Cazza (termine dialettale che sta per “mestolo”) sul lungo dosso che separa la Val Biandino dall'alta Val Varrone, nel cuore dello storico distretto del ferro. Il percorso verso il Santa Rita si snoda con una lunga traversata alla testata dell’alta Val Varrone che permette di ammirare il pizzo Varrone (mt 2325) il cui profilo severo è caratterizzato dall’inconfondibile Dente del Varrone che erroneamente sembra essere la cima principale. Terminata la traversata si giunge al Rifugio Santa Rita (mt 2000). Da qui con un sentiero che taglia il ripido fianco montuoso scendiamo gradualmente al Baitello del Lago (mt 1844) posto verso il piano terminale della Val Biandino che si trova a pochi minuti dal Lago di Sasso, spettacolare laghetto adagiato alle pendici del Pizzo dei Tre Signori. Dal baitello proseguiamo in direzione Rifugio Grassi. Altra pausa per generi di conforto per poi ripartire in direzione Valtorta dapprima seguendo il segnavia 104 e successivamente il 104A che attraverso la valle della Falghera ci porterà sulla strada carrabile per Ceresola al cosiddetto tornante Gualtieri. Alla fine tutti stanchi ma decisamente soddisfatti. Grazie alla nostra guida Stefano Regazzoni!!!


Parte del gruppo alla partenza

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Prima sosta al Rifugio Grassi in attesa di una parte del gruppo che è rimasta un po' indietro ...

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Ricompattato il gruppo si riparte

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e sul percorso fanno la guardia losche figure di nostri antichi antenati

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Al "Pian delle Parole" due nostri compagni di gita decidono di "accorciare" il tragitto tagliando per la via del Cardinale direttamente verso il F.A.L.C. dove ci ritroveremo più tardi mentre noi proseguiamo puntando al ripido pendio immerso nelle nebbie

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Eccoci finalmente al "caminetto"