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Austria: Montagne a pagamento per i ciclisti

Austria, arriva il pedaggio per le due ruote: valicare il Großglockner tra le 9 e le 15 costerà 5 euro. E' polemica

MILANO - Tutto ha un prezzo, anche la bellezza delle montagne. Se nelle vallate dolomitiche del Sudtirolo, del Trentino e del Bellunese si discute da anni dell'introduzione o meno di un pedaggio per chi sale sui passi con la propria auto - una misura finalizzata al rispetto delle montagne decretate Patrimonio dell'Umanità- in Austria la tassa per godersi uno degli scenari montuosi tra i più belli dell'arco alpino, la dovranno ora sborsare i ciclisti. Una decisione che ha fatto infuriare non solo gli appassionati delle due ruote. In disaccordo anche gli ambientalisti. Sul Großglockner si paga già (profumatamente) per transitare in macchina (e nessuno si lamenta); da maggio arriverà anche la tassa per chi sale in quota spingendo sulle gambe. I ciclisti dovranno metter mano al portafogli e pagare 5 euro, tra le 9 di mattino e le 15, durante l'ora di punta del traffico.

L'INVASIONE DEI 20 MILA - Il Großglockner è la montagna più elevata dell'Austria, con i suoi 3.798 metri, e tra le più famose dell'arco alpino, soprattutto per la strada mozzafiato, la Hochalpenstrasse, che scavalca gli Alti Tauri, con i suoi 48 chilometri e 36 tornanti mozzafiato. Il prossimo 20 maggio, dopo quarant'anni, anche il Giro d'Italia ritornerà nuovamente qui in occasione della tredicesima tappa. I partecipanti che si sfidano per la maglia rosa non dovranno però sborsare i cinque euro di pedaggio, riservato a quegli sportivi amatoriali delle due ruote. La tassa viene introdotta «per ragioni di sicurezza stradale», giurano dalla società che gestisce l'arteria alpina, la Großglockner Hochalpenstraßen AG. Resa necessaria dopo che il numero di ciclisti che transitano sul percorso di alta montagna è schizzato negli ultimi quindici anni da 5.000 a oltre 20 mila della stagione scorsa. Di conseguenza è accresciuto anche il rischio incidenti, sottolinea Friedrich Schmidhuber, a capo della polizia stradale di Salisburgo. Insomma, tutto in nome dell'incolumità e nell'interesse degli stessi ciclisti. Infatti: nella tassa è incluso anche uno speciale «pacchetto sicurezza» con tanto di assicurazione contro gli incidenti e consigli utili per evitarli. Il pedaggio, inoltre, ha lo scopo di indurre i ciclisti a percorrere la strada in orari meno affollati: prima delle 9 e dopo le 15 i ciclisti non pagano nulla.

IL PRECEDENTE DEL 1935 - Già nel 1935, anno d'apertura della strada panoramica, fu introdotta una tassa per i ciclisti, allora di uno scellino, poi eliminata nel 1967. Quest'anno coloro che percorrono il tragitto in auto, in un senso o nell'altro, pagano un ticket di 29 euro, per le moto la tassa è invece di 19 euro. L'anno scorso oltre 178 mila macchine, 77 mila moto e 5400 autobus sono salite sul Großglockner. La nuova ricetta per contenere il traffico nelle ore di punta (di mezzi motorizzati e non), che in estate diventa impattante, è però oggetto di forti discussioni nel Paese. Con la politica e le organizzazioni di ambientalisti che si schierano a favore dei ciclisti. L'idea di battere cassa, con la «scusante» della sicurezza viene bocciata senza appello dai gruppi sportivi. La comunità dei ciclisti amatoriali e professionisti, assai numerosa nel Paese, è già partita con iniziative di protesta, per ora solo sul web. Intanto prova a gettare acqua sul fuoco il direttore della società che ha in concessione la nota arteria, Christian Heu. Che promette ai ciclisti una serie di nuovi provvedimenti e strutture in grado di allietare, in totale sicurezza, la salita (e la discesa) della montagna: spogliatoi; doccie; box per depositare zainetti e un sistema di cronometraggio.

Elmar Burchia dal Corriere della Sera

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Sabato 16 Aprile 2011 - Olda di Valtaleggio - tratto da L'Eco di Bergamo

Finisce contro un muro a Olda, Ciclista bresciana in ospedale

Ha fatto tutto da sola ed è finita con la sua bici da corsa contro il muro che costeggia la carreggiata della strada provinciale 24 che da Brembilla porta a Olda. Una donna di 44 anni residente nel Bresciano è ricoverata ai Riuniti di Bergamo con sospetto trauma cranico e numerose escoriazioni. L'incidente si è verificato intorno alle 11.30 e si è verificato a 2 chilometri da Olda. La donna è stata soccorsa dal 118 di Brembilla e trasferita a Zogno dove era atterrato l'elisoccorso. Il medico qui ha valutato le condizioni di salute della ciclista e non ritenendo urgente l'intervento e decollato senza la ferita che è stata trasferita con l'ambulanza a Bergamo.

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Malore mentre va in bicicletta Un morto ad Almenno S. Salvatore

Probabilmente è stato un malore la causa del decesso del ciclista, morto nella mattinata di lunedì 25 aprile in via Val d'Imagna, ad Almenno San Salvatore. Il personale medico del 118 ha tentato invano di salvare l'uomo: si tratta di un 40enne residente nel Milanese. Il ciclista si è sentito male mentre stava pedalando, ed è caduto a terra. Sul posto l'ambulanza e l'auto medica, oltre ai carabinieri di Zogno.

L'Eco di Bergamo

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4ª prova dell'Orobie Cup di Mountain bike

Vince ancora un sudamericano
Il circuito nostrano Orobie Cup sta sempre più diventando terra di conquiste sudamericane. Dopo le vittorie degli argentini del Team Axevo che conquistano la seconda e terza prova del circuito ora tocca al colombiano del Team Torrevilla Andreas Rendon Rios salire sul gradino più alto del podio nella quarta prova di Entratico. Ancora una giornata record per l'Orobie Cup che alla quarta prova di Entratico non ha ancora visto scendere il numero di adesioni al di sotto delle 300 unità: 317 bikers per la precisione hanno preso parte alla 14ª edizione della Cavalcavallina Mtb Race, sfidandosi sui 36 km del durissimo tracciato ricavato lungo l'omonima vallata. I quattro atleti sudamericani subito sono lì davanti a dettare il ritmo sulla prima lunga salita di giornata. Il più brillante è sicuramente Rendon Rios che già al termine della prima tornata fa registrare un vantaggio di quasi un minuto sul quartetto inseguitore composto dal connazionale Botero Salazar, dal tandem argentino Dorhmann e Mallo e dal bergamasco Walter Manzoni. Vantaggio incrementato al termine del secondo lungo giro per Rios che transita così tutto solo sul traguardo con circa 2 minuti di vantaggio sul campione argentino Dorhmann che solo nel finale riesce a togliersi dalle ruote il leader del circuito Manzoni che concluderà cosi brillantemente sul terzo gradino del podio assoluto. Ancora lotta Argentina-Colombia per la conquista del quarto e quinto posto, vinta in volata dall'argentino Federico Mallo che riesce a battere di un solo secondo il colombiano Salazar. Nella gara femminile Michela Benzoni (Lissone Mtb) coglie la personale terza vittoria nel circuito. Sul secondo gradino del podio la portacolori del Team Guerciotti Selle Italia Francesca Cucciniello, in terza Paola Bonacina (Orobie Cup Team) che mantiene il primato nel circuito.

CLASSIFICHE
Esordienti f. 1. Marlene Corti (Spreafico) 2. Giada Carminati 3. Silvia Ferrazzini. Esordienti m. 1. Kevin Leidi (San Paolo d'Argon) 2. Nicola Zanoletti 3. Nikita Oleksenko. Allieve 1. Roberta De Leidi (Maffioletti). Allievi 1. Stefano Valoti (Maffioletti) 2. Marco Isacchi 3. Nicolò Bonadei. Juniores 1. Dario gargantini (Pavan) 2. Andrea Bosio 3. Sebastiano Vastola. Donne 1. Michela Benzoni (Lissone) 2. Francesca Cuccinello 3. Paola Bonacina. E.S. 1 1. Federico Mottaran (Alba orobica) 2. Mattia Finazzi 3. Luca Pagani E.S. 2 1. Andrea Vassalli (Orobie cup) 2. Fabio Ravasio 3.Andrea D'Anneo. M1 1. Alessandro Maiuolo (Battistella) 2. Alberto Milesi 3. Matteo Zanetti. M2 1. Enrico Visinoni (Orobie cup) 2. Josef Mostosi 3. Eugenio Paleni. M3 1. Marco Rudelli (Valgandino) 2. Angelo Belloli 3. Leonardo Consonni. M4 1. Walter Manzoni (Wr Compositi) 2. Cesare Moro 3. Dario Gargantini. M5 1. Claudio Zanoletti (Orobie Cup) 2. Fabio Gelmi 3. Franco Valerio. M6 1 Dario Benini (Rampi team '96) 2. DarioFerrari 3. Carlo Bertocchi. Open: 1. Rios Rendon Andreas (Torrevilla) 2. Germann Dhormann 3. Federico Mallo. Società: 1. Mtb Parre 2. Team Maffioletti 3. Valcavallina Superbike. (Matteo Zanetti)..

L'Eco di Bergamo