Discussione generale fabbricati rurali in Valle Brembana

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ezio
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Discussione generale fabbricati rurali in Valle Brembana

Messaggio da ezio »

Dopo aver letto vari messaggi di questo forum (interessante sotto molti
aspetti), in particolare gli scritti pubblicati nel forum "c'era una volta
il Monte Avaro", l'idea di una discussione sul recupero dei fabbricati rurali,
mi ha "invogliato".
Per passare dall'idea alla pratica, é bastata l'ammirevole
disponibilità dell' "amministratore" di questa iniziativa web!

"fabbricati rurali delle valli brembane" potrebbe sembrare arida la
discussione....... ma vi assicuro che diversi e di non poca importanza sono gli
aspetti legati a questo "patrimonio" storico, edilizio, culturale delle nostre
valli.
Ricchezza da non sottovalutare, tipica dei luoghi.
Se pensate che io sia di parte..........avete perfettamente ragione...........
sono coinvolto per diversi aspetti con questo tema: possiedo una piccola stalla
in quel del comune di Cusio in prossimità dell'Avaro, sono libero
professionista e per lavoro & passione ho avuto la possibilità di affrontare
diverse volte questo tema architettonico, ho un legame "molto particolare" con
le pietre e la loro lavorazione, materiale che nell'edilizia montana si
riscopre con aspetti, tipologie e metodi di lavorazione da studiare ed
assimilare.
Affrontando l'argomento mi piacerebbe porre al lettore una domanda
provocatoria: é corretto intervenire su di un fabbricato rurale in disuso
(stalla, baita, casera o altro) andando a modificare la sua destinazione d'uso
primitiva, pur rispettando la tipologia e le caratteristiche della struttura?
Questo può servire alla salvaguardia del patrimonio edilizio montano?

E' tutto!! .....o per meglio dire ......iniziamo ... .....

saluti Ezio

Scritto Da - Ezio il 23 Febbraio 2003alle ore 23:54:20

Scritto Da - Ezio il 08 Marzo 2003alle ore 20:46:04

Scritto Da - Ezio il 10 Marzo 2003alle ore 07:40:51
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ezio
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Messaggio da ezio »

Ornica:
"sassi e finestre"
anche un vecchio muro di sassi racconta una storia..........
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ol gogis
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Messaggio da ol gogis »

Una risposta all’amico Ezio.

Tra baite e borghi ormai abbandonati, gli edifici ristrutturati visti da un nostalgico ma con la realtà ben sotto gli occhi, non solo evitano agli stessi di crollare, ma grazie ai proprietari i dintorni sono tenuti puliti e i sentieri in buono stato.
Questo diverso utilizzo, ormai quasi sparita la vita rurale montana è una soluzione per mantenere almeno negli edifici parte del passato.
Certo incontrare una stalla con segni di vita ha un fascino coinvolgente, vedere quattro mura anche se ben rifatte un’altro.
In ogni caso chi acquista e ristruttura una baita magari lontano da strade, vuol dire che ama la montagna per cui ben venga.
SALUTONI.
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ezio
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Messaggio da ezio »

una risposta all'amico ....ol gogis :


hai ragione!......ma attenzione, un intervento di ristrutturazione che non rispetta la tradizione architettonica, la tipologia dell'opera e la zona circostante potrebbe essere più deletereo della vista un fabbricato pericolante. Sono troppo integralista?



Scritto Da - Ezio on 23 Febbraio 2003 23:56:20
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ol gogis
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Messaggio da ol gogis »

Confido (ne sono convinto) nel fatto che chi ama ristrutturare edifici fuori mano per il proprio piacere, lo faccia mantenendo le caratteristiche originali e in armonia con l’ambiente che lo circonda, personalizzandolo secondo il proprio gusto.
Spero comunque ci siano delle norme principali in materia riguardo gli interventi es: tetto, materiali,colore…… .

Ottima l'idea di poter inserire foto di edifici ristrutturati magari “prima e dopo” l’intervento, potrebbero nascere delle basi di discussione più mirate.
SALUTONI
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ezio
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Messaggio da ezio »

Innanzi tutto grazie all'amministratore per l'apprezzamento, comunque senza la sua "spinta" non avrei, di certo, aperto questo forun. Per quanto riguarda, la pubblicazione di fotografie, entriamo in un "progetto" che tengo da tempi nel cassetto, sarebbe molto interessante raccogliere materiale fotografico, pubblicazioni, disegni ect..(possiedo già una piccola roccalta di materiale).
In secondo luogo, ringrazio "ol gogis" che collabora alla "vita" di questo forum, ogni nuovo messaggio è una spendida sorpresa. Per quanto riguarda, il tuo riferimento, alle prescrizioni o vincoli per la ristrutturazione dei fabbricati, bisognerebbe fare un discorso articolato, su cui vorrei essere capace di scrivere un buon messaggio. Per la mia "poca" esperienza sul campo posso sintetizzare quanto ho riscontrato: ho vissuto in prima persona l'applicazione di vincoli e prescrizioni spesso generici e non applicati al contesto specifico. Ritengo che una vera pianificazione dovrebbe "controllare" aspetti particolareggiati legati più alla storia dell'architettura dei luoghi rispetto ad altri aspetti generici (destinazione d'uso, norme igeniche ect..).
Certo di non essere stato chiaro su questo argomento, mi riprometto di creare un messaggio che affronti questo tema specifico.

Ciao e grazie a tutti.



Scritto Da - Ezio on 24 Febbraio 2003 00:00:40

Scritto Da - Ezio on 24 Febbraio 2003 00:17:22
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ezio
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Messaggio da ezio »

Riprendendo la tradizione dei “paer” ecco un letto di baita!
Ai monti questi giacigli non avevano di certo i materassi ma dei sacchi con fieno o foglie, ancora oggi ne troviamo diversi (anche in malga ora sono arrivati i materassi).
Questo paer, in particolare, è stato realizzato con l’opera di un conduttore di “malga” del Monte Avaro.

Ezio
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ezio
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Messaggio da ezio »

Un benvenuto a cllocate!
Hai perfettamente ragione, meglio dei ruderi "originali" piuttosto che una fortificazione in cemento con tanto di recinzione metallica. Anche sul fatto di frequentare 2 o 3 volte l'anno questi fabbricati sono in accordo con te, sono "luoghi" da vivere il più spesso possibile, magari anche solo per qualche ora!
Non è nemmeno corretto innalzare recinzioni che poi vanno a chiudere sentieri, di contro però la gente che transita dovrebbe rispettare semplici regole di educazione. Evitando di lasciare rifiuti sparsi, utilizzare legna, ect ect..

Ciao e grazie del tuo intervento!
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