Microscuole: risorsa o limite?

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spaziaperti
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Microscuole: risorsa o limite?

Messaggio da spaziaperti »

http://news.valbrembanaweb.com/index.ph ... 4-bambini/

Personalmente non sono così favorevole a queste micro scuole. Credo che gli anni della scuola elementare siano fondamentali per la crescita di un bambino, e credo che l'esperienza scolastica debba essere vissuta con un discreto numero di compagni coetanei. Non credo che una mini classe di 4 alunni con età diverse sia l'ambiente ideale per formare una persona che dovra' vivere e confrontarsi con la società del nostro tempo, pur ottimi che siano gli insegnanti. Scuola non è solo il far lezione, è anche chiacchierare con i tuoi compagni, fare un compito insieme a loro, raccontare dove si è andati in vacanza, salire in fila lungo il corridoio, suonare il flauto assieme, fare una partita a pallone durante la ricreazione...insomma vivere e confrontarsi costantemente con bambini che stanno crescendo con te. In una miniclasse questo non è possibile.

Come puo' crescere un bambino che è gomito a gomito tutto il giorno con un compagno piu' piccolo di 4 anni? Credo che vista la vicinanza di Cusio con S.Brigida, Averara, Olmo, si dovrebbe pensare ad unificare questi istituti(con pulmino ovviamente a spese del ministero che risparmierebbe parecchio accorpando le scuole). Credo che i primi a trarne beneficio sarebbero i bambini, per i quali l'esperienza scolastica sarebbe piu' formativa e completa.
Sette volte bosco, sette volte prato,poi tutto tornerà com'era stato.
Brembanus
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Re: Microscuole: risorsa o limite?

Messaggio da Brembanus »

Quanto dice "spaziaperti" relativamente all'efficacia didattico-educativa delle minipluriclassi è condivisibile, soprattutto per le opportunità di socializzazione offerte dalle classi normali.

Però si può valutare anche il rovescio della medaglia: secondo me il problema non è così grave, perché gli insegnanti, almeno sul piano didattico, possono far recuperare ai loro alunni parecchi dei limiti derivanti da questo contesto, non foss'altro perché hanno l'opportunità di praticare un insegnamento pressoché individualizzato. Per quanto possa contare, conosco personalmente l'esperienza delle pluriclassi: ho frequentato le elementari in una pluriclasse che comprendeva alunni dalla prima alla quinta e la maestra coinvolgeva i più grandi nel lavoro didattico rivolto ai più piccoli. Quando sono andato in prima media i professori si stupivano perché conoscevo parecchie cose che il resto della classe ignorava, non perché fossi più bravo degli altri, ma forse perché avevo avuto più opportunità di apprendere. Ho insegnato per cinque anni alla scuola media di Olmo, con alunni provenienti da tutti i paesi del settore occidentale dell'alta Valle e quasi tutti da pluriclassi: sono stati gli anni migliori della mia carriera di docente e credo che questi alunni abbiano poi avuto le stesse opportunità dei loro coetanei dei paesi più grossi.

Quanto a unire gli alunni dei vari paesi, la considero comunque una soluzione opportuna, anche se temo che non tutti gli amministratori siano d'accordo.
Preciso inoltre che, come succede altrove, le spese di trasporto non saranno a carico del ministero, ma dei comuni stessi e delle famiglie.

Brembanus
Piccola
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Re: Microscuole: risorsa o limite?

Messaggio da Piccola »

Avevo perso la password e non riuscivo più a scrivere sul forum... ma come potevo non rispondere a questo argomento??

Mi dispiace contraddire Brembanus che è stato un mio stimatissimo insegnante, ma anch'io come lui sono stata per 5 anni in una pluriclasse e non sono arrivata alle medie più preparata di altri e idem i miei compagni!
Se sei in una classe con pochi bambini (che sono gli stessi che frequenti a catechismo, all'oratorio, al parco giochi e in tutti gli altri momenti!) non sei stimolato a imparare di più, non c'è competitività tra gli alunni e se sei anche solo un po' bravo ti passa la voglia di esserlo perchè chi te lo fa fare di impegnarti se gli altri tuoi due o tre compagni non lo fanno??

Ora insegno e ho delle pluriclassi e sono ancora più convinta che per me è meglio unire un pochino queste scuoline! Come me la pensano molti miei colleghi, anche chi si è fatto fare l'articolo...
1) Bisogna UNIRLE per l'insegnate: se un'insegnante normale deve programmare per il giorno dopo la lezione, quello della pluriclasse ha un doppio se non triplo o quadruplo lavoro; poi non ha molte soddisfazioni perchè se il bambino è bravo è merito del buon Dio che gli ha dato talenti, ma se è una "bora" (come dicono in alta Valle) è colpa della maestra che non spiega bene...
2) Bisogna UNIRLE per gli alunni soprattutto: a me è capitato che un alunno era assente per il mal di pancia, l'altro aveva la visita dell'oculista (complimenti ai genitori che prenotano la visita al mattino!) e l'altro ancora non è venuto... essendo presenti pochi alunni il programma non poteva procedere, quindi rimangono indietro; se in Prima devono imparare a scrivere, in Terza a studiare e in Quinta a scrivere temi argomentativi, tutti non hanno a disposizione il tempo di lezione che ha di diritto un alunno della scuola di san giovanni bianco, ad esempio... perchè la maestra è una sola e gli argomenti sono troppi in un tempo limitato per ciascuno di loro; altro esempio e poi chiudo (ma potrei proseguire...), ci sono pluriclassi dove c'è un alunno o due al massimo per ogni classe, insomma, c'è sempre il rischio che per cercare di coinvolgere tutti in un argomento, lo si banalizzi per quelli di 5° e sia un po' difficilotto per quelli di prima... inoltre tra gli alunni non c'è confronto, non c'è dialogo sugli argomenti studiati perchè capita che in una classe sono in 8 ma di cinque età diverse e... io, dopo un anno in 4 pluriclassi, sono dell'idea di unificarle in plessi più grandi dove i bambini saranno sì pendolari (nel senso che si dovranno spostare e non avranno la scuola sotto casa!) ma cresceranno con i loro coetanei... e non solo di statura, come le piante (=bore!)!

L'anno prossimo ci saranno scuole primarie come Ornica con 8 bambini, Cusio con 5, Santa Brigida con 18, Valtorta con 10! (poi non so i numeri di Roncobello, Olda, Lenna e Carona ma non credo superino i 20 iscritti...!) ... poveri bambini a_11 !
Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare.
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fantasia
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Re: Microscuole: risorsa o limite?

Messaggio da fantasia »

le esigenze sono sempre tante: posso capire che sia difficile accettare che bimbi di sei anni debbano tutte le mattine affrontare un percorso in pullman magari di mezz'ora o più, con tutte le situazioni metereologiche che si presentano e possono anche essere complesse: neve, ghiaccio.....
però i vantaggi che ci sono in una classe con più alunni sono decisamente tanti: ci si confronta con gente nuova, diversa da quella che ti ritrovi sotto casa tutti i santi giorni, si stringono amicizie che ti permettono di vedere le cose anche da altri punti di vista, capisci che il tuo non è il solo campanile al mondo.
credo che anche per un insegnante sia diverso: se non hai con chi confrontarti, con chi condividere i problemi, con chi anche "scaricarti" un po' ogni tanto, tutto è più difficile.
certo, ogni alunno è un problema e quindi più alunni.... più problemi, più ragazzini che, anche se della stessa età anagrafica, richiedono programmi individualizzati, più genitori che prenotano visite al mattino, anche perchè a volte non si può fare diversamente.
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formica
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Re: Microscuole: risorsa o limite?

Messaggio da formica »

Sono assolutamente d'accordo con tutti gli interventi. Purtroppo la volontà degli amministratori é quella di difendere, per un malcelato senso di orgoglio di appartenenza, il proprio orticello. Dove le scuole se ne sono andate gli edifici sono stati utilizzati per creare centri culturali, ambientali, ostelli ecc perciò il pericolo di vedere il paese "morto" socialmente non c'é (certo che se ci faccio un appartamento...), anzi il dialogo, la conoscenza e la frequentazione tra bambini ed genitori di vari paesi aiuta ad intergrsi meglio e a dare vita ad una grande comunità.
Brembanus
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Re: Microscuole: risorsa o limite?

Messaggio da Brembanus »

Non v'è dubbio che le monoclassi siano preferibili alle pluriclassi, per tutti i motivi ben sintetizzati da "Piccola" e ribaditi da "Fantasia". Tuttavia ripeto che non va trascurato l'importante contributo fornito dalle pluriclassi alla formazione scolastica di gran parte dei ragazzi dell'alta Valle Brembana. Merito anche del buon lavoro svolto da tante volonterose insegnanti, alle quali quel tal Brunetta dovrebbe baciare i piedi...
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fantasia
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Re: Microscuole: risorsa o limite?

Messaggio da fantasia »

Brembanus ha scritto:buon lavoro svolto da tante volonterose insegnanti, alle quali quel tal Brunetta dovrebbe baciare i piedi...
le insegnanti hanno già tanti problemi, aggiungere anche questo...........
sto scherzando ovviamente!!!!!!!!
le pluriclassi in se, penso siano una risorsa: l'aiuto reciproco tra gli alunni, il senso di responsabilità dei grandi verso i piccoli,
il numero ridotto che permette di dare più attenzioni, la curiosità che viene stimolata dal sentire il progamma dei più grandi, la possibilità di svolgere unità didattiche interdisciplinari e trasversali... e chi più ne ha più ne metta.
quello che mi lascia perplessa è il fatto che scuole piccole, permettono una socializzazione molto limitata e sempre con le stesse persone e questo in anni importanti dal punto di vista delle relazioni sociali.
quando poi questi ragazzini vanno alle medie, se non addirittura alle superiori, come vivono il loro inserimento in queste realtà diverse?
non c'è il rischio di difficoltà di inserimento, non già perchè non siano preparati dal punto di vista didattico?
sarebbe interessante conoscere i dati relativi alla dispersione scolastica, proprio in relazione alla scuola di provenienza.
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