Ospedale San Giovanni Bianco

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elio.biava
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Re: Ospedale San Giovanni Bianco

Messaggio da elio.biava »

mik72 ha scritto:...
Quindi sabato alle 15 saro' presente con la mia famiglia al completo alla manifestazione con annesso passeggino!!!
Vorrei tanto che servisse a qualcosa! Per tutti quelli che ci credono ancora, ma purtroppo quel poco che c'era ormai risulta quasi del tutto smantellato, rimangono solo i servizi ambulatoriali e di sollievo terminale. Mi sembra una cosa anacronistica una manifestazione, ci si potrà contare ma alla fine sarà difficile che possa generare qualcosa di serio. Al massimo si otterrà qualche viaggiatore in più (medico specialista), che perde 3 ore di viaggio per farne 2 di visite. Col risultato di dover poi scendere in Bergamo e dintorni in seguito, (tanto valeva andarci subito, con un minor costo e maggiore efficienza sanitaria). Non credo proprio che nessuno si voglia reinventare un altro ospedale di questi tempi. Nemmeno il business lombardo lo consentirebbe, è già tutto ben spartito e condiviso, dal settore medico in primis.
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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
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pluto
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Re: Ospedale San Giovanni Bianco

Messaggio da pluto »

mik72 ha scritto:Io vorrei solo rispondere a Pluto, sono residente a Serina da 12 anni, la mia prima bimba e' nata nel 2009 all'ospedale di San Giovanni Bianco accudita in maniera Egregia da 2 ostetriche, 3 ginecologi tra cui l'allora primario e un paio d'infermiere del nido,l'anno scorso a Marzo e' nata la mia seconda piccolina tra strada chiusa per frana reparto d'ostetricia chiuso ti garantisco che alle 23.00 non e' stato facile, mentre tua moglie ha le contrazioni decidere dove portarla a partorire se ad Alzano L.do (quindi scavallando da Selvino,oppure scendere a Bg.oppure Ponte san Pietro...

Quindi non si tratta di usare i bimbi come scudi umani si tratta di difendere un Diritto sancito dalla Costituzione.... io come tanti altri sono stanco di pagare il 40 50 60% di tasse per vedermi continuamente tagliare i servizi soprattutto quelli piu'importanti e basilari per una societa' civile !! Ho scelto di vivere in montagna con tutto cio che questo comporta ,cose spiacevoli e altrettante piacevoli , sono stanco di politicanti che si fanno belli sulla nostra "pelle" ho partecipato a riunioni lo scorso anno in merito alla chiusura del reparto di ostetricia parole...parole...parole e promesse mai mantenute ...l'allora direttore sanitario che il giorno prima diceva "tranquilli non si chiude" e il giorno dopo veniva smentito.. ho scritto a Maroni e all' assessore regionale per la salute piu' di una mail non mi hanno mai risposto nonostante il sito creato appositamente " dillo a Maroni".... non siamo cittadini di serie b ne tanto meno palloni da "rimbalzare" da un ospedale all'altro,il bimbo di Serina lo conosco bene abita a poche centinaia di mt.da me poteva essere mia figlia al suo posto oppure la tua se ne hai.
dai non metterla giù cosi drastica...l'ospedale l'avrete deciso prima, non al momento delle doglie.... a_9
ci sarebbero poi da capire le motivazioni per cui si mette Ponte San Pietro in alternativa a Bergamo (a che gioco giochiamo?)....per Alzano lo sappiamo che è la "base" di alcuni ginecologi e che è anche stata una delle cause del calo delle nascite a SGB...
Le distanze e i tempi tra Bg e Ponte sono uguali...Alzano saranno 5 km e 10 minuti in meno...
mik72
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Re: Ospedale San Giovanni Bianco

Messaggio da mik72 »

Caro pluto non e' questione di km. Andare ad Alzano lombardo da Serina a meno che tu non sia un rallysta io ci tengo 45/50 minuti... se non di piu' a Bergamo o Ponte siamo li come tempi....certo che l'Ospedale era stato deciso prima ma anche in funzione di quando sarebbe cominciato il travaglio.....non so se lo sai ...non e' che il bimbo ti avvisa e ti dice" mamma nasco sta sera o sta notte ecc. " tu pensa se invece che alle 23.00 (alle 23.35 ero a Ponte) fossero state le 8 di mattina? Magari come spesso capita con un piccolo incidente a meta' valle saremmo arrivati forse alle 11.00 in ospedale...
Il mio voleva essere un esempio dei disagi che subiamo ,torno a ripetere ho scelto di vivere in montagna con tutto cio' che comporta ,ma non per questo devo mettere la testa sotto la sabbia e subire....
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pluto
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Re: Ospedale San Giovanni Bianco

Messaggio da pluto »

mik72 ha scritto:Caro pluto non e' questione di km. Andare ad Alzano lombardo da Serina a meno che tu non sia un rallysta io ci tengo 45/50 minuti... se non di piu' a Bergamo o Ponte siamo li come tempi....certo che l'Ospedale era stato deciso prima ma anche in funzione di quando sarebbe cominciato il travaglio.....non so se lo sai ...non e' che il bimbo ti avvisa e ti dice" mamma nasco sta sera o sta notte ecc. " tu pensa se invece che alle 23.00 (alle 23.35 ero a Ponte) fossero state le 8 di mattina? Magari come spesso capita con un piccolo incidente a meta' valle saremmo arrivati forse alle 11.00 in ospedale... Il mio voleva essere un esempio dei disagi che subiamo ,torno a ripetere ho scelto di vivere in montagna con tutto cio' che comporta ,ma non per questo devo mettere la testa sotto la sabbia e subire....
forse non mi son spiegato....io non ti volevo mandare ad Alzano ma ti dicevo appunto che andare a Bergamo è più o meno la stessa strada di Ponte e scegliere la clinica privata di Ponte al posto di Bergamo non lo capisco....e a sto punto non capisco a quale sanità tieni....
a_45
Ultima modifica di pluto il mercoledì 6 aprile 2016, 9:08, modificato 1 volta in totale.
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da L'Eco di Bergamo

«L’ospedale di Valle Brembana: malato, guarirà

I numeri di prima: nel 2015 - ultimo anno con l’ex Azienda ospedaliera di Treviglio - il presidio di San Giovanni Bianco ha perso il 20% del posti letto. Meno 18: in ortopedia 10, in chirurgia 8. Uguale, meno 700-800 ricoveri l’anno. Poi: la «fuga» del personale. Uno dei tre pediatri prima del passaggio di competenze dell’ospedale della Valle Brembana da Treviglio all’Asst «Papa Giovanni XXIII», ha scelto di traslocare nella Bassa. Ne sono rimasti due. «Merce rara i pediatri» dice Carlo Nicora, direttore generale dell’Azienda socio-sanitaria territoriale di Bergamo. Ieri il direttore ha rotto gli indugi, intervenendo a «regimare » le polemiche che da giorni scendono dalla Val Brembana per far quadrato attorno al presidio, dopo le riduzioni dei servizi e degli orari in vigore da una settimana. Nicora introduce spiegando che l’eredità è «un’eredità con molti problemi, un malato critico, su cui stiamo facendo analisi, indagini diagnostiche per definire le terapie. E, nel frattempo, stiamo già curando ». Un esempio? «In ostetricia e ginecologia mancavano diverse strumentazioni, tra cui l’ecografo». Dov’erano finite? «A Treviglio, come previsto negli accordi» precisa. Altro esempio, che par poco ma dà l’idea: mancavano 270 lampade di emergenza. Il direttore decide di non parlare di euro, dà giusto due numeri: 280 mila euro dalla voce imprevisti del bilancio 2015 dell’Asst sono dedicati a San Giovanni Bianco, mentre altri 150 mila euro vanno investiti per far dialogare i due ospedali. Cosa vuol dire? «Che, per esempio, dai monitor del presidio di valle vengono inviate le radiografie ai monitor di Bergamo: qui, 24 ore su 24, c’è un radiologo che le referta e che reinvia a San Giovanni Bianco dove, precisiamo, di notte sarà presente un tecnico di radiologia anche se non c’è il medico: il medico sarà a Bergamo». Uno dei temi caldi è proprio il «taglio» in radiologia. «La riforma, le tutele del personale, la necessità di far quadrare i conti e in tutto questo ma al primo posto, quella di garantire sicurezza e qualità dell’assistenza ai malati, ci indicano la direzione per riorganizzare l’ospedale, con un piano a cui stiamo lavorando e che verrà presentato a giugno. La direzione è questa: legare San Giovanni Bianco a Bergamo in modo che dove non si può arrivare con il piccolo, ci si arrivi con il grande. E, non dimentichiamoci, viceversa. Penso ad esempio a quel che è già successo per l’ortopedia e che succederà entro fine mese con la chirurgia.

Ortopedia: dall’8 marzo circa 40 pazienti non brembani, che sarebbero stati operati a Bergamo, sono stati “dirottati” nel presidio di valle. Oggi i posti letto tra medicina, chirurgia e ortopedia sono 76, con una percentuale di occupazione del 65%: significa che, ogni giorno, ci sono “solo” 49 pazienti. L’intenzione è di occuparli tutti questi posti letto, con malati che vengono anche da altre aree della provincia. Sono tagli, questi? Certo è che se a San Giovanni Bianco sono rimasti solo due pediatri che devono garantire le 24 ore sette giorni su sette e capite bene che non è possibile; che se nel 2015 in media sono stati ricoverati 1,5 bambini al giorno per una media di 1,9 giorni di ricovero, è ovvio e necessario introdurre misure come quella che abbiamo introdotto: nelle ore notturne la pediatria è quella di Bergamo. Merce rara i pediatri... Il terzo non bisognava lasciarselo scappare...». Al netto di tutti gli esempi, il direttore spiega la «ratio» del piano di riorganizzazione «che stiamo ancora elaborando, perché non è certo immediato il passaggio da Treviglio a Bergamo, nè quello dall’essere un’Azienda ospedaliera all’essere un’Azienda socio-sanitaria territoriale». La «ratio»: in soldoni - ma poi spiega - «è quella di fidarsi degli standard di qualità su cui si regge la riforma a cui dobbiamo, e vogliamo, obbedire. Qualità significa sicurezza per i malati». E qualità, qui, significa dare la possibilità ai medici - in particolare - di avere più lavoro soprattutto in alcuni reparti. Un esempio, la questione del punto nascite chiuso nel 2015 e che «non riaprirà: 120 parti l’anno significa la nascita di un bambino ogni tre giorni, ma anche poco lavoro per l’équipe e meno possibilità di fare esperienze costanti per la propria professionalità. Non taglieremo. Faremo lavorare i gioielli di San Giovanni Bianco: il pronto soccorso, la medicina con i sub acuti, la chirurgia e l’ortopedia. Non ci sono tagli. Anzi». E, anticipa, il futuro è - anche - nel potenziamento del servizio per i malati cronici. «Come chiedono i numeri e i bisogni del territorio».
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Re: Ospedale San Giovanni Bianco

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Pluto non capisco perche dici clinica privata a quanto ne so il Policlinico di Ponte fa parte di una serie di cliniche si private ma che sono convenzionate con ssn.
Poi se vuoi solo metterla in polemica laciamo perdere a_45
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IW2LBR
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Re: Ospedale San Giovanni Bianco

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da L'Eco di Bergamo

Ospedale di San Giovanni Bianco, «Vogliamo nascere ed essere curati qui», in 4 mila al corteo

Più di 4.000 no ai tagli all’ospedale di San Giovanni Bianco in difesa della salute. Ieri pomeriggio la Valle Brembana si è mobilitata, per dire no alle recenti riduzioni di servizi operate dall’Asst-Azienda socio sanitaria territoriale «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo. Una fiumana di gente, come mai probabilmente, in una manifestazione di protesta, si era vista da queste parti. Tantissime mamme con bambini, ci sono anche i dipendenti dell’ospedale, molte le persone arrivate dal resto della valle, fino ad Almè. Una trentina gli amministratori, molti con la fascia tricolore, guidati dal «papà» dell’ospedale, quel Piero Busi che negli Anni Sessanta ne fu il lungimirante presidente. Qualcuno, però, nota l’assenza del presidente della Comunità montana Alberto Mazzoleni e del presidente dell’Assemblea dei sindaci Patrizio Musitelli. Il corteo, colorato dai palloncini portati da decine di bambini, parte dal piazzale Alpini: il colpo d’occhio è già formidabile per la quantità di gente, ma altra se ne aggiungerà durante il percorso. Tanti gli striscioni: «Salviamo il nostro ospedale », «I bambini hanno diritto di essere curati e nascere in Val Brembana», «Ridateci i servizi ». Si gridano slogan a favore dell’ospedale, sui volti di qualcuno c’è anche commozione, per l’inattesa partecipazione di migliaia di persone. Un’ora circa di lunghissimo corteo per consentire a tutti di arrivare davanti all’ingresso del presidio, dalle cui finestre iniziano ad affacciarsi medici e infermieri. Poi gli appelli. Il presidente del Comitato dei cittadini Massimo Ferrandi si rivolge alla dirigenza dell’Asst «Papa Giovanni XXIII» e al direttore dell’Ats-Agenzia tutela della salute Mara Azzi che nei giorni scorsi avevano addebitato parte delle colpe della situazione attuale dell’ospedale alla gente della Valle Brembana: «Non ci sono malati, la valle non usa questo ospedale », avevano detto. «Come potrà aumentare la gente che si rivolge a questo ospedale – dice Ferrandi – se avete ridotto l’ospedale in questo stato? Se non ci sono servizi e qualità, la gente andrà sempre più a Bergamo. Rivogliamo Pediatria, rivogliamo l’ortopedico di notte, la radiografia di notte, il secondo chirurgo di notte. Vogliamo che si riapra il reparto di Maternità, i nostri bambini hanno il diritto di nascere in valle come è sempre stato».

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E qui scatta l’applauso. È la volta di Piero Busi, già presidente della Comunità montana: «L’ospedale non si tocca, io ci ho messo la vita per costruirlo». Si leggono due lettere, di un medico e del sindaco di Aviatico Michele Villarboito. Poi il primo cittadino di San Giovanni Bianco, Marco Milesi: «Grazie ai cittadini e agli amministratori che sono qua – dice – per il senso civico, per l’attaccamento all’ospedale. Oggi è una giornata fondamentale, oggi diamo degli input a chi deciderà il futuro del nostro ospedale. Non chiediamo privilegi ma fare il possibile affinché vivere in montagna non sia impossibile». Interviene a sostegno anche il consigliere regionale Mario Barboni. Infine l’appassionato intervento del sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi: «Abbiamo lottato per andare con Bergamo perché Treviglio chiudeva i reparti. Ora chiediamo all’Asst Papa Giovanni di non farci rimpiangere Treviglio. Perché siamo pronti a combattere con la stessa forza contro Bergamo». «Ci era stato detto che per sei mesi nulla sarebbe stato toccato – ha continuato Milesi – e invece si tolgono servizi. Qui deve essere garantita la qualità dei servizi, e qualità non è chiudere Pediatria alle 16,30 e lasciare il Pronto soccorso senza ortopedico». «Non siamo numeri, ma persone », si grida tra il pubblico. «Questo è solo l’inizio – conclude il presidente del Comitato –. Se non ci ascolteranno andremo in Regione. Non è lontana».
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Re: Ospedale San Giovanni Bianco

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dal Corriere della Sera

Ospedale di San Giovanni Bianco Sfilano in 3 mila contro la chiusura

Famiglie, soprattutto famiglie. E poi 25 sindaci, quelli di una valle intera che chiede di essere ascoltata. Questo pomeriggio, alle 15, circa 3 mila persone sono scese in strada, a San Giovanni Bianco, per sfilare contro la chiusura di alcuni reparti dell’ospedale, che ora rientra nell’Asst di Bergamo (Azienda socio sanitaria territoriale). Il lungo serpentone, con palloncini colorati e striscioni, è partito dalla stazione del paese della Val Brembana e si è diretto verso l’ospedale, attraversando l’ex statale e il ponte sul fiume. La protesta nasce, in particolare, dalla chiusura del reparto di Pediatria. Molti i bambini accompagnati dai loro genitori con tanto di pettorine con la scritta: ««Il diritto di essere curato». Tra gli slogan: «Vogliamo l’ospedale», «Riaprite la Pediatria», «Ridateci i nostri servizi» (leggi «Pazienti in Valle contro le liste d’attesa»).
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Re: Ospedale San Giovanni Bianco

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da Il Giorno

San Giovanni Bianco, 3000 cittadini in corteo: "Non toccate il nostro ospedale"

San Giovanni Bianco, 9 aprile 2016 - Oltre 3.000 persone hanno partecipato ieri pomeriggio al corteo organizzato dal comitato spontaneo di cittadini per salvare l’ospedale di San Giovanni Bianco, a pochi giorni dalla riorganizzazione dei servizi che hanno fatto venire meno le reperibilità notturne di ortopedico, pediatra e radiologo. I manifestanti sono partiti alle 15 dal piazzale della stazione e hanno quindi raggiunto il presidio sanitario, al motto di “Salviamo il nostro ospedale” e “I bambini hanno il diritto di essere curati”. L'iniziativa fa eco alle preoccupazioni sollevate dagli stessi medici che lavorano all’ospedale, i quali hanno fatto notare come il «venire meno delle reperibilità notturne di ortopedico, pediatra e radiologo potrebbero mettere in difficoltà il pronto soccorso». Nella serata di venerdì 1 aprile, per fare un esempio, un bambino di 8 anni con una sospetta appendicite è stato trasferito a Bergamo a causa della chiusura del reparto di Pediatria alle 16,30 e l’accordo già in essere di trasferire i pazienti in età pediatrica nell’ospedale di Bergamo. Dall’1 gennaio, infatti, l’ospedale di San Giovanni Bianco fa parte dell’Azienda socio sanitaria territoriale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Anche i sindaci della Valle hanno chiesto ai vertici sanitari di ripristinare i servizi tolti a San Giovanni, ma il problema vero è che non ci sono i numeri sufficienti a giustificarne la sopravvivenza: gli utenti dell’ospedale si sono infatti ridotti di molto. Il direttore generale dell’Asst di Bergamo, Carlo Nicora, ha comunque garantito la sopravvivenza di San Giovani Bianco, ma ha anche sottolineato la necessità di una sua razionalizzazione.
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