Zogno - Grotta delle Meraviglie

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bashir.it
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Zogno - Grotta delle Meraviglie

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Tratto da L'Eco di Bergamo del 13 giugno 2007

Chiuse le grotte delle Meraviglie
Zogno, una frana ha reso inagibile il sentiero È polemica sui lavori tra Comune e Provincia


ZOGNO Le Grotte delle Meraviglie quest'estate resteranno chiuse. Niente visite, dopo che, per tre estati, il complesso carsico all'ingresso dell'abitato di Zogno, è stato visitato da circa 15.000 persone. Dallo scorso settembre una frana ha reso inagibile il sentiero che porta all'ingresso delle grotte. I lavori di ripristino dovevano essere eseguiti entro quest'estate ma tutto è rimasto fermo. Così come, a oggi, non si è concretizzato neanche il progetto di un nuovo percorso di accesso alle grotte, percorso che dovrebbe passare sopra la galleria della strada provinciale e quindi collegarsi all'attuale mulattiera. Insomma, due progetti pronti e finanziati. Ma nessuno realizzato. E così grotte chiuse e turisti delusi.
A causare il ritardo nel ripristino del vecchio sentiero sarebbero state le difficoltà tra Comune e Provincia nel trovare un accordo sulle modalità di intervento. Il cantiere per ricostruire il muro franato, infatti, dovrebbe occupare, per alcuni giorni, la strada provinciale, sulla quale andrebbe istituito un senso unico alternato. Soluzione a cui via Tasso si è subito opposta «per evitare – dice l'assessore provinciale alla Viabilità, Valter Milesi – il blocco della viabilità in valle».
IL PROGETTO Ma andiamo per ordine. Il primo progetto pronto e finanziato per 110 mila euro (con contributo della Provincia di 20 mila euro) è quello del nuovo accesso che passa sopra la galleria dell'ex statale. Un intervento più volte sollecitato dal Gruppo speleologico grotte delle Meraviglie, che gestisce il complesso carsico, per garantire un accesso in sicurezza ai visitatori. Finora, infatti, l'ingresso è sempre avvenuto tramite la mulattiera che parte all'altezza della strada provinciale. Percorso raggiungibile solo attraversando pericolosamente l'ex statale. Da qui la richiesta di un nuovo ingresso e quindi il progetto. «La caduta di alcuni sassi, prima ancora che si verificasse la frana dell'autunno scorso – dice l'assessore ai Lavori pubblici di Zogno, Lino Gherardi – ci ha convinti, di comune accordo con la Provincia, a modificare il progetto iniziale. In pratica abbiamo dovuto dotare il nuovo sentiero sopra la galleria, di paramassi e di barriere di protezione per evitare lanci di materiale sulla strada. E i tempi si sono allungati. Nei giorni scorsi è arrivata l'autorizzazione; quindi, ora, potremo partire con il bando per l'appalto dei lavori».
LA MULATTIERA Nel frattempo, però, lo scorso settembre, proprio dal vecchio sentiero d'accesso alle grotte (un percorso di circa 300 metri), si staccano alcuni massi che vanno a cadere sull'ex statale. La mulattiera, quindi, non è più percorribile. Con un intervento urgente di 11 mila euro a carico del Comune si libera la strada provinciale posizionando blocchi di cemento per evitare la caduta di altro materiale. E subito si pensa a un progetto di ripristino della mulattiera per rendere di nuovo accessibili le grotte entro l'estate (almeno questa era l'intenzione più volte ribadita dal Comune di Zogno).
Ma a quel punto sorgono i problemi. «Il progetto prevede la ricostruzione del muro di sostegno e del sentiero per un importo di 55 mila euro che saranno spesi dal Comune – spiega Gherardi –. Un intervento di circa un mese che obbliga però a occupare la strada provinciale, per almeno cinque giorni».
I LAVORI A questo punto Comune e Provincia non trovano un accordo: via Tasso non vuole l'istituzione del senso unico alternato per più giorni consecutivi sull'ex statale e l'impresa appaltatrice (che poi ha rinunciato all'incarico) non accetta di lavorare solo di sabato, come le viene richiesto. Così come viene scartata l'ipotesi di utilizzare, quale strada alternativa, la via parallela all'ex statale. Insomma, i mesi passano e la soluzione non si trova. Finché la Provincia viene incontro al Comune. «Impossibile concedere in quel punto dell'ex statale un senso unico alternato per più giorni consecutivi – dice l'assessore provinciale Milesi – perché significherebbe bloccare la viabilità della Valle Brembana. Si può fare, ma solo di notte, cosa che abbiamo concesso. E siamo disposti a sborsare i 18 mila euro in più che ora si rendono necessari proprio perché il cantiere sarà in parte notturno».
«Finora, da parte della Provincia, abbiamo solo un impegno scritto – dice l'assessore di Zogno, Gherardi – e non una delibera ufficiale. Purtroppo noi questi 18 mila euro non riusciamo ad anticiparli, perché abbiamo altri lavori in corso. E quindi il cantiere per il ripristino del sentiero non può partire».
«Il Comune di Zogno – conclude l'assessore Milesi – deve solo ringraziare quanto la Provincia ha fatto: prima con il contributo per il nuovo sentiero sopra la provinciale e ora per altri 18 mila euro che verranno erogati per i lavori notturni. Se i cantieri non partono, a questo punto, c'è qualcosa che non funziona nei loro uffici». Lunedì, intanto, è previsto un ulteriore incontro tra Provincia e Comune per cercare di sbloccare la situazione.
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