55 anni della Scuola alberghiera di San Pellegrino Terme

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55 anni della Scuola alberghiera di San Pellegrino Terme

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SAN PELLEGRINO TERME - Escursioni a San .Pellegrino Terme - Alberghi, ristoranti a San Pellegrino Terme - Valle Brembana - Alpi Orobie

Tratto dai Quaderni Brembani di Alberto Giupponi

55 anni della Scuola alberghiera di San Pellegrino Terme. 1962-2017



Video: https://youtu.be/jLjgsVlHQCM

Queste pagine sanno di storia, di cronaca e di ricordi personali... Alla Scuola alberghiera entrai il 19 Ottobre 1968, in qualità di “Censore di disciplina” presso l’annesso Convitto; salvo qualche brevissima parentesi negli anni iniziali, sono rimasto nelle sue aule fino al settembre 2006. Pensionato. Qualche lettore, soprattutto tra i più giovani, sarà portato a ridere sul termine “censore”, ma così recita lo stato di servizio, che indica l’atmosfera del tempo; il movimento del “Sessantotto” non aveva prodotto ancora alcun cambiamento nella realtà. Si deve ricordare che, in quei tempi, per chi aveva poche possibilità economiche, una strada per arrivare alla laurea era quella di fare “l’assistente, l’istitutore, il prefetto, l’educatore” nei vari collegi della città e provincia; nei convitti statali questa funzione era chiamata con questo antico vocabolo di severo sapore latino.
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Re: 55 anni della Scuola alberghiera di San Pellegrino Terme

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Conseguenza del cosiddetto “miracolo economico” italiano degli anni cinquanta-sessanta del secolo scorso è il diffondersi del turismo di massa; nasce così la necessità di qualificare il personale per l’industria alberghiera nei settori della cucina, sala, ricevimento e amministrazione. Nel 1962 il nuovo governo di centro-sinistra avvia una politica di scolarizzazione che comprende soprattutto la diffusione della Scuola Media dell’obbligo e il rafforzamento degli Istituti Professionali, considerati un po’ scuole di serie C, dopo i Licei e i Tecnici. Negli anni 1960 -1970 sorgono in Italia una ventina di Istituti Professionali Alberghieri di Stato, IPAS, quasi tutti collocati in cittadine turistiche/termali: 1961 Salsomaggiore Terme; 1963 Riva del Garda; 1966 Bormio/Chiavenna. Seguiranno Fiuggi, Vibo Valenza, San Benedetto del Tronto, Senigallia... L’unica scuola alberghiera che esisteva prima degli anni Sessanta in Italia era quella di Stresa, fondata nel 1938 dal Prof. Mainardi, preside della stessa fino al 1978. Non poteva mancare la “Regina delle acque” del Novecento: San Pellegrino Terme. Nel 1962, l’Amministrazione comunale della cittadina brembana era guidata dall’on. Francantonio Biaggi, liberale; a Roma c’era, amico e collaboratore diretto di Aldo Moro, l’on. Giovanni Battista Scaglia, originario di Frasnito, frazione di San Pellegrino, sottosegretario alla Pubblica Istruzione in sei governi dal 1954 al 1959, che negli anni seguenti diventerà ministro dei Rapporti col Parlamento, dell’Istruzione e, dal 1969 al 1972, del Turismo. Parroco è mons. Lorenzo Dossi. Tutti sono convintissimi della necessità di aprire una scuola alberghiera per il bene della cittadina e della Valle Brembana. San Pellegrino Terme è in piena espansione; ci sono ancora una ventina di strutture alberghiere. La cittadina brembana vive gli ultimi fasti turistici; a conferma della volontà di continuare la tradizione turistica, nei primi anni Cinquanta “San Pellegrino” diventa “San Pellegrino Terme”. A settembre, dal 1961 al 1963, accoglie presso il Casinò municipale i convegni politici che determineranno la svolta del centro-sinistra, dopo il centrismo; per giorni tutta la politica italiana ha lo sguardo rivolto alla famosa località brembana; le immagini delle sale del monumento liberty sono sul telegiornale ripetutamente, in vista di importanti scelte future. Le cure termali - proprietà e gestione San Pellegrino SpA - sono sempre in perdita, ma viaggia molto forte l’imbottigliamento dell’acqua e delle bibite. Lo stabilimento passa dai 489 dipendenti del 1960 agli 899 del 1963. Per il nostro paese il censimento del 1961 segna 4.436 abitanti, quello de 1971 ne conterà 5.214. In Valle inizia l’avventura delle stazioni sciistiche di Foppolo e Piazzatorre e dei centri di villeggiatura; il turismo appare come un argine al preoccupante abbandono della montagna a causa dell’emigrazione interna verso i centri industriali. La valle nel 1961 conta 47.045 abitanti, nel 1971 ne conterà 45.866... Questo, in breve, il contesto in cui inizia la storia dell’Istituto Alberghiero di San Pellegrino Terme: ricordo di un glorioso passato, preoccupazione, speranza.
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Re: 55 anni della Scuola alberghiera di San Pellegrino Terme

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Settembre 1962: suona la prima campanella nelle aule della Villa Emilia, (un edificio ultimamente demolito nel contesto dell’operazione “Percassi”) sede della scuola e del convitto: una classe prima di 19 ragazzi e ragazze, sezione Sala e Bar, quasi tutti figli di albergatori e ristoratori provenienti dalle varie parti della provincia, dalla Valle Brembana, da San Pellegrino Terme. Il corso è biennale. Considerata la rete dei trasporti di quei tempi, il convitto garantisce la frequenza ai ragazzi; le ragazze sono collocate presso le suore dell’asilo o presso i privati. Per l’iscrizione gli studenti devono essere in possesso del diploma di Licenza media o di Avviamento Professionale; in mancanza di titolo di studio, bastava avere compiuto 21 anni. Non si dimentichi che, in quei tempi, la maggioranza dei ragazzi terminava gli studi con la quinta elementare!

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Re: 55 anni della Scuola alberghiera di San Pellegrino Terme

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Nel 1964 escono i primi sette qualificati. Nell’anno seguente viene istituito il triennio per le sezioni Cucina, Sala/Bar, Amministrazione/Ricevimento. Come tutti i professionali statali di allora, la scuola ha un Consiglio di Amministrazione autonomo; il primo presidente è il prof. Carantani, la prima preside è la prof.ssa Licini, proveniente dall’Avviamento professionale di San Pellegrino Terme. I costi di gestione dell’edificio sono a carico del Comune e questo è spesso causa di discussioni, ma ci sono i contributi della Provincia e dello Stato; l’indotto, poi, è consistente in termini occupazionali e per le entrate dagli affitti agli studenti che crescono sempre più di numero. La scuola aveva sempre bisogno di trovare nuovi spazi e il convitto di posti-letto. L’edificio comunale di via Baroni (dove attualmente si trova la cooperativa “In cammino”) accolse diverse classi, come in seguito l’oratorio, il piano terra della Media, il Centro Civico, il salone dell’Hotel Palazzolo. Nell’anno scolastico 1974-75 il trasferimento nel nuovo edificio di viale della Vittoria, inaugurato il 6 Aprile 1975; costruito secondo gli standard di allora per 300 studenti, nel corso degli anni, con divisorie, aggiunte, tavolati definitivi e provvisori, arriverà ad accoglierne più di mille. Per il convitto maschile, al quale si aggiungerà quello femminile alla fine degli anni Novanta, la situazione rimase sempre provvisoria: Villa Emilia, Hotel Roma, Hotel Commercio, Hotel Moderno, Albergo Italia. Tappe e dati importanti: 1982 - Si aggiunge il biennio post Qualifica: primi 10 diplomati alla maturità nel 1984. 1985 - Istituzione della sede coordinata di Nembro, che diventerà autonoma nel 2003. 1996 - Passaggio di tutti gli oneri alla Provincia, per legge nazionale. Studenti iscritti: dalle poche decine dei primi anni, si arriva al massimo nel 2002/3 con 1.268 (779 a San Pellegrino Terme, 489 a Nembro); nel 2003/4 (Nembro staccata) sono 763; nel 2012/13 sono 1059; nel 2015/16, 1015 e nel 2017/18, 882. Diplomati qualifica: dai 30 del 1969 ai 106 del 1981, ai 203 del 2012. Diplomati maturità: dai 23 del 1986 ai 108 del 2012, ai 137 del 2016. Personale dipendente (scuola e convitto, docenti e non): dalle poche decine degli anni Sessanta si arriva a 145 nel 1987, ai 156 del 2006 (Nembro autonoma), ai 174 del 2013, ai 188 del 2016.
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Terminato l’argomento dati e numeri, è utile fare alcune considerazioni su aspetti della storia e del significato dell’Alberghiero, oggi denominato formalmente IPSSAR: Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri della Ristorazione. Evidente mente, lo sguardo va oltre l’ambito paesano, per abbracciare l’interesse provinciale e vallare. - A tal proposito si deve constatare che nel primo periodo la quota degli allievi provenienti dalla Valle Brembana si aggirava intorno al 20%; col passare degli anni si arrivò intorno al 10%, anche in conseguenza dell’apertura del polo scolastico superiore di Zogno-Camanghé. Altra considerazione: sempre meno sono gli allievi provenienti da fuori provincia, per il fatto che stanno aprendosi altre scuole alberghiere in Lombardia. - Nei primi anni, in considerazione della rete dei trasporti e degli orari delle lezioni che contemplavano anche 42 ore settimanali, funzione fondamentale aveva il convitto, al quale si appoggiavano sia i ragazzi che le ragazze “esterni”, per la mensa, lo studio, le attività ricreative... L’atmosfera del convitto, diretto dalla presidenza della scuola attraverso un responsabile tra i censori, era quella di un collegio anni Sessanta: una certa serietà e disciplina, orari ben definiti per lo studio e lo svago (tornei di calcio, calcetto, ping-pong, manifestazioni teatrali e corali alla buona...). Le regole, col cambiare dei tempi e con le innovazioni, si allentarono, a partire dagli anni Settanta; ad esempio, i “censori” furono chiamati “educatori”... Tanto per ricordare e far sorridere i giovani lettori: gli studenti non potevano spostarsi per le strade se non accompagnati, i piatti e le pentole, in gran parte, venivano lavati e puliti dai ragazzi “in punizione”, per qualche infrazione disciplinare la “ricreazione” diventava “studio obbligatorio”; la domenica e nei festivi, il convitto funzionava regolarmente soprattutto per i ragazzi di fuori provincia. Inizialmente, per la scuola e i convittori i fondi non mancavano; era quasi tutto gratuito. Lo Stato si era impegnato seriamente nell’istruzione alberghiera. - I rapporti con la popolazione sono sempre stati corretti e buoni, anche se non sono mancati episodi di contrasti e incomprensioni dovuti all’esuberanza di adolescenti in un contesto di paese. Il vento della contestazione arrivò anche da noi, a volte, anche abbastanza forte; per citare un episodio, il giorno della inaugurazione del nuovo edificio furono vivacemente contestati il prefetto e le varie autorità.

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Re: 55 anni della Scuola alberghiera di San Pellegrino Terme

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Rientro dalla gita scolastica a Lioni dopo il terremoto del 1980

In 55 anni, naturalmente, cambiarono i contenuti, i metodi, i programmi di insegnamento come in tutte le scuole. Per sintetizzare, si può dire che, fino agli anni Ottanta, le materie strettamente professionali avevano la netta prevalenza nel quadro/orario, per lasciare in seguito sempre più spazio alle discipline teoriche, ben sapendo che la distinzione tra le une e le altre è abbastanza aleatoria; ai giorni nostri, italiano, storia, lingue, diritto, legislazione, matematica... occupano la parte preponderante delle materie. Questo suscita le perplessità e le critiche, anche pesanti, di ristoratori e albergatori che assumono per stages o lavoro i diplomati e gli studenti. Non è qui la sede per approfondimenti sull’argomento. Si consideri solamente che la stragrande maggioranza dei diplomati, dopo alcuni anni, non lavora più in albergo, nel preciso settore per cui ha studiato, ma nel terziario e nei servizi in generale: grande distribuzione, uffici, studi professionali, sanità, scuola, enti locali; pertanto, nasce la necessità di offrire una preparazione “aperta”, non troppo specifica. L’approfondimento strettamente professionale sarebbe compito della Regione, della “pratica”, degli stages. Non si trascuri il fatto che lavorare a certi livelli nel settore alberghiero è poco conciliabile con le esigenze personali e famigliari e, quindi, tanti diplomati, uomini e donne, a un certo momento desiderano cambiare. Quanti promettenti giovani maître o chef, fidanzati/e, sposati/e, con figli piccoli, ad un certo punto cercano un posto in fabbrica o in una mensa! Per stare in argomento, oggi la durata dei corsi negli istituti statali è obbligatoriamente quinquennale, come per i tecnici. Comunque, un dato è certo: in Valle Brembana e in provincia di Bergamo parecchi operatori del settore turistico sono passati dalle aule dell’Alberghiera. - Caratteristica dell’istituto, e non solo da oggi, è di aver sempre mantenuto contatti col mondo del lavoro, con le istituzioni, il territorio. Lungo gli anni, in occasione di concorsi, convegni, manifestazioni, giornate di studio... rappresentanti della scuola, della politica, dell’economia, dei vari enti sono passati per il salone della scuola... e anche semplici cittadini, giovani, pensionati, in occasione di feste, corsi di cucina, ritrovi. La stampa ha seguito con interesse le attività dell’istituto. Spesso gli insegnanti e gli allievi sono usciti dalle cucine, dalla sala, dalle aule per supportare incontri, convegni, manifestazioni di enti esterni in valle e provincia o per partecipare a concorsi presso altre scuole alberghiere nelle diverse regioni italiane. Indimenticabile l’impegno, per più di due mesi, nella gestione della mensa di 1 600 pasti giornalieri a Lioni, in occasione del terremoto dell’Irpinia nel 1980. - Quanti sono passati tra le mura dell’IPAS-IPSAR-IPSSAR di San Pellegrino Terme? Tanti sono diventati famosi, non solo nel mondo alberghiero e della ristorazione; non è qui il caso di fare nomi. A tale proposito si ricordano gli incontri tra gli ex allievi: il primo nel 1987, in occasione del 25° (più di 600 ex allievi, nel salone del Casinò e nei corridoi e sale di viale della Vittoria), poi nel 1989, nel 2006 e 2013. In data 11 maggio 1989, con atto notarile, si costituì ufficialmente l’Associazione ex Allievi, con regolare statuto, regolamenti, tessera: per alcuni anni si stampò anche un giornalino, “L’Alberghiero”. Poi, come spesso capita, tanto non fu coltivato. Quest’anno, alcuni ex sono ripartiti, rifondando l’associazione e organizzando il 1° ritrovo del nuovo ciclo il 3 Aprile 2017, presso l’Hotel Cristallo Palace.

Recentemente si sono aperte scuole alberghiere sia statali (quinquennali), sia regionali (triennali) in diverse zone della nostra provincia: l’ultima, a Bergamo, presso l’Istituto “Galli”. Logico pensare che prossimamente i numeri subiranno una diminuzione anche da noi. Già da quest’anno 2017/18 è arrivato il segnale: 882 allievi (rispetto ai 1015 del 2015/16), di cui 150 nelle classi prime (rispetto ai 269 dell’anno scorso). Ma non è escluso che potrebbero aprirsi strade nuove e interessanti! A questo stanno sicuramente già pensando l’attuale Dirigente della scuola, prof. L. Brizio Campanelli, e i suoi collaboratori.
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