Benito Melchionna elogia la Trasgressione al Montebello

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Nell'inverno 2015/2016, dopo i tentativi falliti degli anni precedenti, torna al Nanga Parbat, inizialmente dichiarando di voler fare una salita in stile alpino,leggera, senza comunicare per recuperare il senso di esplorazione ; poi, cedendo ai timori che la via Messner fosse troppo pericolosa, peraltro percorsa 2 volte da Mackiewitz e Revol fino a oltre 7500 metri, cambia idea, e si aggrega alla spedizione Txikon-Sadpara-Nardi, ma quest'ultimo viene poi escluso dalla spedizione; riesce stavolta a realizzare la prima salita invernale il 26 febbraio insieme allo spagnolo Alex Txicon, e al pakistano Ali Sadpara. Il quarto componente della spedizione, l'italiana Tamara Lunger, si ferma invece circa 100 metri sotto la vetta, prendendo una deviazione che la bloccava, oltre ad essere esausta. Ha affermato che non scalerà mai il K2 in inverno perché sua moglie, al riguardo, ha avuto un brutto presentimento

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Moro è stato premiato dall’amico sindaco Beppe Berera, con una medaglia in oro bianco, raffigurante la rosa dei venti «per aver dimostrato di orientarsi perfettamente sulle montagne e nella vita». L’alpinista ha ringraziato, ricordando come la «trasgressione », in montagna, debba avere un limite: «Il cuore vorrebbe andare avanti, sempre oltre. Ma c’è anche la ragione: allora lì devi essere in grado di fermarti e tornare».

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Salvatore Berera del rif. Montebello consegna il cesto pasquale a Simone Moro