Don Giulio Gabanelli compie novant'anni

[Rugetor]

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Tanti gli amici di don Giulio presenti fra il pubblico, tra questi, interviene l'Architetto Vito Sonzogni per raccontare una storia ... "la loro infinita amicizia"

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Di questa speciale giornata conservo dei bei ricordi, tra questi una sua dedica sulle prime pagine del libro.
Ancora mille auguri a Don Giulio ... con stima e affetto!

[elio.biava]

Radici, i miti antichi e i riti del passato

Un tempo andavo a leggere queste poesie (che poi poesie, non sono ma racconti pensati e scritti in lingua madre mentre l'animo si rappacifica), per avvicinarmi a sentire un’epoca.
Per cercare di saggiare com’era, come erano fatte certe cose finite in soffitta, immaginare i visi e i gesti .
In fondo era gente del 1923. Anni pazzeschi di tutto era successo, orfani di una guerra di popolo macellato, nati in un mondo rurale senza macchine, luce elettrica, asfalto e cemento.
Poi un’altra guerra al rovescio della prima amici dei nemici, nella stessa guerra si cambia ancora ed è guerra civile. Ma loro ripartono in un altro modo, quello che avevano imparato non è più valido, altri modelli, l’elettricità, l’acqua ed il bagno in casa, l’elettronica …pure l’uomo sulla luna! il computer…e sono ancora qui con noi.
Ma quale generazione nei secoli passati ha dovuto sopportare tanti cambiamenti in un’unica vita? Nessuna.
Secondo me questi uomini son stati Uomini Eroici.

Ancora oggi ci dicono "vai là dietro, che c'è la strada, non puoi sbagliare". Noi ci immaginiamo una striscia di 3,6 m...invece poi troviamo una mulattiera, forse in salita a tornanti, con il rizzolo e cornelle, o solo un tracciolo di sentiero ristretto dall'erba...ma per loro è sempre la strada.


il carrettiere

[elio.biava]

tratto da Zogno Notizie, feb ‘98