Fraggio dogana Veneta rovine e storia,Val Taleggio

[elio.biava]

Colgo l'occasione del reportage di moritz63, per ammirare dall'alto l'antico e desolato borgo di Fraggio.
Dalla panoramica e dalla zoommata si inquadra bene la sua posizione.
Le strade di accesso nuove (A-B)ma anche quelle antiche da Reggetto (1), la carrabile larga da Artavaggio (Valsassina 2) che passava alla dogana e da Pizzino via santuario di Salzana(3).
Colpisce l'antico lavoro dell'adattamento del terreno alle attivita agricole, dei terrazzamenti ricavati sul declivio ed il ricamo dei muri a secco.
( qui d'inverno è il luogo ideale per ammirare il cervo ... all'alba e alla sera con un pò di pazienza )

Titolo: tutta la Valtaleggio del Corno Zuccone-Madonna delle Cime.(qui)

18 dicembre 2013
panorama a Est dal Corno Zuccone



Pizzino e la sua Corna da dove si parte per il Fraggio

[elio.biava]

10 aprile 2014
E' da un pò di giorni che voglio ritornare al Fraggio, o meglio a quello strano melo che mi son ripromesso di potare.
Poveretto nessuno ci pensa e poi è sommerso dai rovi, penso ...ma sarà già fiorito ? invece no.
Però qualcuno a lui ci ha pensato, non ero indispensabile...in fondo è di tutti come è ormai questo sito addormentato.

[elio.biava]

Nel silenzio sento un leggero borbottio, il solito Ivan, appena può scappa da casa con la sua moto.
Non mi riconosce, sospettoso si allontana con finta nonchalance oggi che ci volevo parlare, che pirla! mica mi interessava la sua moto.
Lui non fa danni più di quello che già ha combinato il Tempo.

[elio.biava]

Da lontano vedo una croce piantata son fuori di cervello? mettono una croce al cane morto?
Ah no! è un "vendesi" son tutti affaristi da un pò di tempo.

[elio.biava]

E' presto, la primavera nicchia.

[elio.biava]

Il solito arco resiste! verrebbe uscire ma ha i piedi in trincea

[elio.biava]

Varco una soglia ormai sfondata, i ruderi non mi fan paura anzi compagnia e osservo il Sìlter...qui di certo è stata una granata
(scusate...stavolta sono io il pirla)

[elio.biava]

Per più di un'ora andrò a passeggio (devo salvare la batteria per l'ultimo scatto), vado sul fondo della valle, indeciso se verso la Grotta dei Partigiani o alla ricerca del ponte perduto (quello che collegava con Regèt), so già che è crollato con l'alluvione dell'87 ma non mi do pace. Era bellissimo, alto da far paura almeno un 8-10 metri, corto da attraversare ma che fifa! così stretto poi, quasi nulla di parapetto. So già che ho ritrovato le basamenta un'altra volta, ma insisto nel volteggiare in equilibrio tra le due sponde...vedrai che finisco dentro penso tra me e me.
Poi sazio di acqua, di fiori, di germogli di frassino e nocciolo , ritorno su all'amata Chiesa. So che è chiusa ma mi piace toccare lo Scarnàs, naturalmente non è lui che tiene forte, è una stupida serratura "viro" ma nel toccarlo sento il lucido del ferro, quello levigato da tante mani. Sbircio dalla toppa della vecchia chiave, c'è tutto! i quattro candelabri in posa solitaria come al lunapark, l'acquasantiera di alabastro nero con suo bel gambo tornito, il pavimento di cotto povero, la polvere.
E' ancora come l'ultima volta, ora posso ritornarmene in pace.

[elio.biava]

Visitare Pizzino "capitale" simbolica della Valtaleggio, poggio roccioso posto al centro della valle omonima. Capolinea dove tutto sembra finire...o cominciare. Passaggio obbligato per luoghi come i Piani dell'Alben o toponimi dal suono magico, il Grasso, Cà Corviglio o Capo foppa dove andando per antichi pascoli non è per nulla un punto finale. Ben oltre si può andare verso una storia antica il P.so Baciamamorti, valico obbligato verso le terre amiche di Averara. Dolci crinali come Campo fiorito o angoli nascosti come Foppalunga. Pizzino al tramonto, luogo ameno e silenzioso dove poter ammirare una "grande" piccola montagna quale il Venturosa, anch'esso dal nome curioso. Baciato dagli ultimi raggi di sole e custode delle ultime macchie di neve. Lo sguardo ritorna verso l'angolo del Sodadura e giù costoni arsi, aridi, ammorbiditi da infiniti cespugli di ginepro e poche cuspidi di tetti delle ultime baite. Prima di lasciarlo uno sguardo verso la depressione boschiva di una valle selvaggia e mai domata, l'Asinina. E' tardi, o meglio inizia stasera l'ennesima piccola vacanza, sorseggio ancora una volta l'acqua della nuova fontana, mi incammino su di un viottolo verso la fontana di Salzana e poi la fontana del Carlo Borromeo, alzerò la testa tirando il fiato, sarò di nuovo a Fraggio.

Titolo: Da Pizzino al Corno Zuccone

Ci siamo immessi sul sentiero che porta a Fraggio