Oggi, giorno della memoria dello sterminio, mi sembra giusto ricordare attraverso alcune pagine del libro di Primo Levi, I SOMMERSI E I SALVATI quanto l'autore riporta nella prefazione:
" molti militi delle SS si divertivano ad ammonire cinicamente i prigionieri:
In qualunque modo questa guerra finisca, la guerra contro di voi l'abbiamo vinta noi ; nessuno di voi rimarrà per portare testimonianza , ma se anche qualcuno scampasse, il mondo non gli crederebbe.
Forsa ci saranno sospetti, discussioni , ricerche di storici, ma non ci saranno le certezza, perchè noi distruggeremo le prove insieme con voi..
E quando anche qualche prova dovesse rimanere , e qualcuno di voi sopravvivere, la gente dirà che i fatti che voi raccontate sono troppi mostruosi per essere creduti; dirà che sono esagerazioni della propaganda alleata, e crederà a noi, che negheremo tutto, e non a voi
La storia dei Lager saremo noi a dettarla. "
Dopo più di trenta anni sto rileggendo questo libro di Primo Levi : I sommersi e i salvati e molte cose che a quel tempo mi erano sfuggite e dimenticate ora riprendono forza nel pieno del loro vigore.
Per esempio Levi per due volte ripete un fatto di per sè marginale e del quale mi era sfuggito la profondità del significato.
I prigionieri già dal primo giorno vengono colpiti e bastonati in faccia.
Dopo tutte le parte del corpo il prigioniero riceve scudisciate sugli occhi, sul naso, sulla bocca, sulle orecchie.
Ora rileggendolo capisco il perchè:
Il nostro viso è la nostra finestra.
Dove sono concentrati i nostri cinque sensi.
Il segnale quindi è quello di annientare subito i nostri 5 sensi.
Proseguendo la lettura si scoprono ancora nefandezze sadiche comportamentali di infinita e raffinata "scienza".
la domanda che ci poniamo è: ma se ci sono voluti decenni di studi da parte di psichiatri, psicologi, sociologi e storici per capire fino in fondo la profondità delle ferite perpetrate da migliaia e migliaia di nazisti, costoro quale università hanno frequentato per compiere un simile male?
Forse è la banalità del male suggerita da Hanna Arendt che ce lo spiega.
E' fin troppo facile compiere del male contro il proprio simile, è difficile invece comprenderlo, e capirne le esigenze.
In memoria. " La guerra contro di voi l'abbiamo vinta noi.
- andrea.brembilla
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Re: In memoria. " La guerra contro di voi l'abbiamo vinta no
Molto bello questo pensiero.pendughet ha scritto: Il nostro viso è la nostra finestra.
Dove sono concentrati i nostri cinque sensi.
Il segnale quindi è quello di annientare subito i nostri 5 sensi.
A volte non credo neppure funzioni la famosa frase di Goya: "il sonno della ragione genera mostri". Alcuni aguzzini avevano infatti una lucida e spietata logica e ragione su quel che facevano... troppo facile definirla follia.
Andrea Carminati, brembano; moderatore forum
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Re: In memoria. " La guerra contro di voi l'abbiamo vinta no
Pensiero.
Sono alte le betulle ad Auschwitz, mamma, più alte di tutte le altre.
Perchè?
Perchè le loro radici affondano nel buon terreno delle nostre ceneri, nella nostra Storia e nella nostra progenie.
Le loro lacrime rimangono nell'aria , le loro foglie si spargono ai quattro venti, perchè tutti devono sapere che ad Auschwitz ... mai più, mai più..in cielo.
Quando sentirai un treno bestiame correre nella pianura, guarda bene , ascolta, forse un bigliettino ti verrà lanciato .
Raccoglilo, è la tua stirpe che ti saluta.
Pendughet
Sono alte le betulle ad Auschwitz, mamma, più alte di tutte le altre.
Perchè?
Perchè le loro radici affondano nel buon terreno delle nostre ceneri, nella nostra Storia e nella nostra progenie.
Le loro lacrime rimangono nell'aria , le loro foglie si spargono ai quattro venti, perchè tutti devono sapere che ad Auschwitz ... mai più, mai più..in cielo.
Quando sentirai un treno bestiame correre nella pianura, guarda bene , ascolta, forse un bigliettino ti verrà lanciato .
Raccoglilo, è la tua stirpe che ti saluta.
Pendughet