La nostra storia violata: scomparso un Termenù a Valtorta

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andrea.brembilla
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La nostra storia violata: scomparso un Termenù a Valtorta

Messaggio da andrea.brembilla »

Rubato il cippo sul Sentiero 101 verso il pizzo dei Tre Signori

Il cippo al pizzo dei Tre Signori è finito nuovamente nelle mani dei ladri e questa volta sembra essersi volatilizzato nel nulla. Non è la prima volta che la storica pietra finisce al centro di un furto: nell’occasione precedente l’autore del gesto aveva sistemato il cippo al suo posto a proprie spese. Dopo la scoperta della sparizione della nota pietra, il sindaco di Introbio Fernando Rupani ha sporto denuncia presso i Carabinieri ma questa volta il caso sembra essere estremamente complesso.

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Andrea Carminati, brembano; moderatore forum
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andrea.brembilla
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Re: La nostra storia violata: scomparso un Termenù a Valtort

Messaggio da andrea.brembilla »

Un gesto che definire inqualificabile e stupido è dir poco, non si riesce davvero a capire chi e perché abbia potuto fare un'azione simile; di sicuro il "solito ignoto" deve aver avuto l'appoggio di qualche elicottero o mezzo meccanico, ed è davvero incredibile che abbia organizzato un tale tran-tran per impossessarsi di un oggetto dallo scarso valore economico (voglio proprio vedere dove e se lo vuole rivendere) ma di enorme valore storico, identitario e culturale per due comunità: la Val Brembana e la Valsassina.
L'invito è che, chiunque sia l'illuminato autore di una tale vigliaccheria, restituisca al più presto il nostro Termenù, patrimonio di tutti noi. Dobbiamo sentirci tutti un pò derubati.
Andrea Carminati, brembano; moderatore forum
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Re: La nostra storia violata: scomparso un Termenù a Valtort

Messaggio da Brembanus »

Andrea, condivido appieno la tua amarezza.
Purtroppo devo constatare una volta di più come si stia perdendo ogni senso civico.
Mentre c'è qualcuno, come te, che si affanna a salvaguardare e a valorizzare quello che di bello la nostra Valle ci ha tramandato, c'è qualcun altro che ne fa scempio, basta guardarsi attorno nei nostri paesi per renderci conto di quale mancanza di rispetto ci sia per i beni culturali. Basta osservare come vengono prese d'assalto le nostre chiese...
Qui però non sono stati i teppistelli ad agire. Qui si è fatto un salto di qualità, forse si sono serviti addirittura di un elicottero...
Gente ben munita di mezzi, dunque, ma del tutto sprovvista di intelligenza, perché non si è resa conto che così ha rovinato per sempre una testimonianza di secoli della nostra storia.
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IW2LBR
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Re: La nostra storia violata: scomparso un Termenù a Valtort

Messaggio da IW2LBR »

Ridateci lo storico cippo dello Stato veneto

Restituiteci il cippo del Pizzo dei Tre Signori».
L’appello arriva dal presidente del Cai dell’alta Valle Brembana all’indomani della notizia
dell’insolito furto messo a segno probabilmente alla fine di agosto


Sulla montagna dell’alta valle è scomparsa la pietra – pesante almeno otto quintali – un tempo confine tra Repubblica Veneta, Grigioni e Stato di Milano (oggi al confine tra Introbio, in Valsassina e Valtorta). Un vero e proprio giallo, perché non si conoscono i motivi di tale gesto. «È un gesto gravissimo, tant’è che sembra incredibile – dice il sindaco di Valtorta, Piero Busi –. Valtorta si mobiliterà per individuare i fautori di questa sparizione e chiediamo di collaborare se qualcuno è stato testimone di un atto così sgradevole e incivile: siamo anche disposti a dare una ricompensa».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente del Cai dell’alta Valle Brembana, Gianni Molinari: «È stato violato un patrimonio storico e culturale. Il cippo è un simbolo che, come ricorda sempre il nostro escursionista Nazzareno Regazzoni, accoglie in quota gli alpinisti che giungono dal versante di Valtorta e da quello della Valsassina. Messo in un giardino o in un altro luogo perderebbe qualsiasi significato. Ci venga restituito».


Il furto sarebbe stato portato a termine qualche giorno fa, ai piedi del Pizzo. Qui se ne stava da quasi due secoli e mezzo una grossa pietra che segna il confine tra Lecco e Bergamo, nei territorio comunali di Introbio e Valtorta (di simili se ne trovano, per esempio, in Val Taleggio). Il cippo rappresenta un importante pezzo di storia del territorio: quando nel 1770 lo ancorarono al terreno, a 2.200 metri di altezza, al culmine della Valsassina, quel cippo di granito doveva delimitare il confine fra il Ducato di Milano, la Repubblica di Venezia e i Grigioni. Oggi segna ancora un confine, quello fra tre province lombarde: Lecco, Bergamo e Sondrio. Tanto che, nelle pagine della storia locale, si narra che fu per via di quel cippo che il monte Cengio fu ribattezzato il Pizzo dei Tre Signori... CONTINUA

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