Foto della pietra tombale di Isaac Carmack nel cimitero militare st. Louis Jefferson Barrack.
Questa foto invece è unica.
Rappresenta il primo monumento costruito sul Menna nel 45 sulla fossa comune dei caduti del Lady Irene.
(Su gentile concessione del capo partigiano Ferrari di Treviglio) Se la ingrandite individuate un nastro con la scritta Onore ai caduti.
Questa foto venne presa dal comandante Ferrari poco prima della riesumazione di corpi da parte dei marines americani
Aprile 1945.
Ultima modifica di pendughet il venerdì 25 luglio 2014, 16:39, modificato 1 volta in totale.
continua..
I giorni e le settimane seguenti si susseguirono nella conca di Oltre il Colle in un clima di curiosità, di sentito dire , di timore , di ricerca di notizie.
I reparti partigiani in montagna si scambiarono tra loro numerose staffette per approfondire, sapere, confrontarsi e decidere cosa fare. Intanto si scoprì che i tre agenti dell'O.S.S. portavano nelle loro tasche voluminosi contenitori pieni di soldi. I partigiani locali, all'oscuro di questa novità, vennero a sapere che alcuni valligiani si erano impossessati del denaro. Immediatamente delle squadre armate avvicinarono i detentori e li obbligarono a consegnare il maltolto. Alcuni locali portarono il denaro nelle filiali del credito bergamasco dei paesi attorno. Altri addirittura a Bergamo. Le banconote mostravano segni di bruciacchiature sui bordi , qualcuna di più, altre di meno ma insospettirono comunque i direttori di filiale. Una nota dalla sede centrale della banca impose l'identificazione e la segnalazione dei nominativi dei possessori di simili titoli di credito.
Il silenzio non cadde mai su questo avvenimento.
Il parroco della frazione di Zorzone don Imberti salì accompagnato da alcuni locali per benedire il luogo e la fossa comune che accoglieva indistintamente quanto era recuperabile dei tredici corpi dei caduti. Durante la messa di mezzanotte di quel Natale chiese di pregare per i caduti, per tutti i caduti anche quei vicini alle loro case. Nel frattempo si iniziò a trasformare e a ridare nuova vita al LAdy Irene. Dalla sua fusoliera, dal suo rivestimento interno si crearono e inventarono nuovi strumenti , nuovi oggetti utili alla normale esistenza. Le donne ricavarono camicie e lenzuola dalla pregiata seta dei paracadute. Con l'ottimo cotone delle corde se ne ricavarono spago per legare le fascine, per recintare l'orto , per stendere i panni. Il duralluminio della carlinga andò a ruba.
Scodelle, cucchiai, mestoli , coperchi, tutto venne riciclato, tutto riprese una nuova vita.
Ciò che era stato forgiato come strumento di guerra e di morte, divenne materia e oggetto di vita. Certamente ogni volta che si indossava una camicia bianca gli amici ti toccavano il tessuto per indagarne la provenienza. Quando si entrava nelle stalle per passare assieme le lunghe serate invernali gli occhi cadevano su quei numeri di serie e la stella bianca impressi su un pezzo di lamiera che fungeva da divisorio, di qua le manze, di là i vitelli , poi il toro da un'altra parte. Il lady Irene era lì palpabile e ancora vivo come erano vivi i ricordi di quella sera tempestosa durante la quale dei giovani sconosciuti erano morti sul Menna.. Chi erano, da dove venivano, dove erano diretti. Queste furono le domande senza risposta. Qualcuno recitò un requiem. Tutto sotto voce, forse per timore , ma certo per rispetto , nel cuore dei valligiani questi sconosciuti giovani erano già stati adottati perché la materia dell'aereo aveva ripreso vita ed era lì e parlava di loro.
continua...
Ultima modifica di pendughet il venerdì 25 luglio 2014, 16:27, modificato 1 volta in totale.
Molte informazioni tecniche sull'operazione "carpetbagger" ( operazione di assistenza e aiuto dall'aria nella guerra antifascista) mi stanno arrivando da studiosi americani e inglesi in particolare l'intervento paracadutato di agenti OSS con l'incarico di addestramento ai partigiani in questo difficile settore di guerra "behind the front line". Un documento tra l'altro molto interessante e dettagliato, redatto dall'Headquarter della USAAF in concerto con la RAF traccia ben definiti ruoli e modi di intervento. Continua in altre sedi istituzionali la ricerca dei nomi dei caduti e dei parenti italiani.
... continua.
In giugno arrivarono nella nostra valle i marines.
Questa volta armati solo di attrezzi di scavo, sui camion verdi bottiglia e con la stella bianca ai lati, raggiunsero la piazza centrale di Oltre il Colle. Con alcune guide locali, con i muli affittati dai contadini, studiarono la mulattiera per Zorzone e poi la ripida salita verso il Pezzadello. Il giorno dopo, presto al mattino, iniziarono la lunga peregrinazione verso il luogo di riesumazione. Erano passati 9 mesi dall'incidente ma il luogo era ben segnato da un monumento provvisorio. I corpi o quanto di loro rimase vennero posti in speciali sacchi asettici e caricati sui muli. Un mesto corteo scese snodandosi verso Zorzone quella sera , una guida locale davanti, dietro i marines con gli strumenti di scavo in spalla e poi una fila di muli ognuno con il proprio sacco sul basto.
Tornarono tutti nella loro terra di origine da dove erano partiti molte settimane prima. Tutti, anche quelli che non avrebbero dovuto tornare, perché italiani. Dalla condizione dei corpi non era possibile distinguere quanto era dell'uno e quanto era dell'altro. Tutti assieme, come erano morti assieme durante una comune sfortunata missione , accomunati dall'appartenenza a un'idea che richiamava un mondo più libero e più giusto. Vennero inumati nel cimitero militare di St. Louis, Missouri, in una fossa comune e nell'estate del 1950 una cerimonia religiosa rese loro omaggio. Un sacerdote cattolico, un pastore protestante e un rabbino, ognuno secondo il proprio rito, pregarono per loro.
Rieccoci ancora su questo argomento per darvi due importanti novità.
Con le amiche americane di Dubuque - dott.ssa Cherba e dott.ssa Von Pape - abbiamo concordato in occasione del 70esimo anniversario dell'incidente aviatorio ( 4 ottobre 1944 - 04 ottobre 2014) di ricordare tutti i caduti attraverso una preghiera comune che sarà letta nelle chiese delle rispettive comunità domenica 5 ottobre 2014.
Noi ad Oltre il Colle ricorderemo le vittime una ad una leggendo i loro nomi accompagnati dal salmo 139 .
Lo stesso in contemporanea verrà letto nella chiesa cattolica di Dubuque , nella chiesa protestante sempre di Dubuque e nella chiesa di Oltre il Colle al termine della messa vespertina .
Il salmo 139 sull Onnipotenza e Onniscienza di Dio ci accomuna tutti; cristiani cattolici, cristiani delle chiese riformate e fratelli di fede israelita. Questo salmo unisce tutti ii figli di Abramo ed è stato ripreso sulla lapide tombale del grande trasvolatore americano Lindbergh.
La seconda novità è che stiamo procedendo nelle ricerche a livello diplomatico tra Italia e Stati Uniti per dare un nome ai nostri italiani che erano a bordo del LAdy Irene.
Aereo caduto Oltre il Colle chiede lumi agli Stati Uniti
Oltre il Colle - Settant’anni fa – era il 4 ottobre 1944 – in un incidente aereo accaduto a Oltre il Colle, morirono 13 soldati, tra cui tre agenti segreti italiani. Oggi le vittime, americane e italiane, saranno ricordate nelle comunità di Dubuque (Iowa, negli Stati Uniti), e a Oltre il Colle: sarà recitato il salmo 139, sull’onnipotenza di Dio, nei cieli e sulla terra, scelto dai parenti americani delle vittime. Nella città degli States la cerimonia si terrà nella chiesa evangelica, nella sinagoga e nella Cattedrale cattolica, in memoria degli scomparsi secondo il proprio rito religioso.
La vicenda: è la notte del 4 ottobre di 70 anni fa quando un aereo B24 Liberator dell’American Air Force, denominato Lady Irene, parte da Brindisi diretto sulle Alpi per rifornire di munizioni e viveri i partigiani. A bordo 13 militari, di cui dieci americani e tre agenti italiani del servizio segreto americano. Arrivato sul crinale del monte Menna, causa la nebbia, si schianta. Le vittime vengono momentaneamente seppellite in una buca e, nel 1947, trasferite dal governo americano a Saint Louis. Su quanto accaduto quella notte, però, per anni scese il silenzio. Tanto che le dieci vittime americane non hanno mai avuto un memoriale pubblico. La stessa identificazione dei corpi è recente e si deve all’associazione Ultracollem e allo storico Massimo Maurizio (Pendughet) di Oltre il Colle: ai corpi degli aviatori americani viene dato un nome proprio grazie alla loro ricerca. Così nei mesi scorsi una giornalista americana è stata a Oltre il Colle recuperando reperti dell’aereo, consegnandoli ai parenti delle vittime e posando alla Cattedrale verde una croce datale dalla sorella del pilota morto. «Ora chiediamo al governo americano che ci aiuti a identificare anche i nostri caduti italiani », dice Maurizio. «Ho scritto ufficialmente all’Ambasciata americana a Roma – conferma il sindaco Valerio Carrara –. Aspettiamo una loro risposta». Ma oggi è il giorno della memoria: a Oltre il Colle la recita del salmo sarà dopo la processione e la Messa delle 18.
GRAZIE ! ! iw2lbr di aver ripreso l'articolo dell'Eco di Bergamo di oggi.
Con Intensa emozione oggi, dopo la processione della Madonna del Santo Rosario a Oltre il Colle , i fedeli in Chiesa hanno partecipato al toccante momento della lettura del Salmo 139, alla lettura dei nomi dei caduti e alla lettura in inglese dell'a preghiera dell'Eterno Riposo.
Particolarmente significativa la notizia che questo Salmo è stato letto nelle tre diverse comunità americane coinvolte.
Quella cattolica, quella della Chiesa Riformata d'America e della Sinagoga.
I tre sacerdoti ufficianti si sono complimentati dell'inziativa sottolineando l' universalità del messaggio in un momento di forti divisioni nel mondo.
Come sapete continuano con trepida speranza la ricerca dei nostri italiani a bordo del LAdy Irene.
Una lettera a firma del sindaco e mia e con il patrocinio del Comune di Oltre il Colle è stata inviata alle sedi diplomatiche opportune.
Dall 'America invece veniamo a ricevere questa toccante lettera dalla sig.ra Connie Cherba:
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Hello All,
I have just come from mass with Rita and wanted to write to all of you on this very day of the 70th anniversary of the crash of the Lady Irene.
At the Saturday afternoon mass, the priest listed the crew of the Lady Irene in the special prayers. It was very emotional for Rita and for me. The priest told the congregation about the sacrifice the men made in the name of freedom, and he pointed out that there was a special insert in the bulletin which I have scanned and included here. Rita wrote this and although there are some errors, I think it does tell the story.
I want to thank every one of you for what you have done for me and for Rita and for the crew of the Lady Irene. Without each one of you, this day would no doubt have passed without fanfare. With you we were able to properly remember the 13 men who gave their all.
Thank you from Rita and thank you from Deb and me.
Take care,
Connie
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(Parziale mia traduzione).
Alla messa di sabato pomeriggio il sacerdote ha inserito l'elenco dell'equipaggio del LAdy Irene in una speciale preghiera.
E' stato un momento emozionante per Rita e per me. Il sacerdote ha parlato del sacrificio che questi uomini fecero per la libertà. Ha sottolineato anche che ci sarà uno speciale inserto nel bollettino che ho allegato qui. ( al più presto ve lo riquoto)
Voglio ringraziare ognuno di Voi per quanto avete fatto per Rita e per l'equipaggio del LAdy Irene. Senza ognuno di voi questo giorno sarebbe passato inosservato.
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La Storia continua..
In allegato trovate l'articolo comparso su una rivista americana di Storia inerente all'aereo del Pezzadello.
L'articolo è stato redatto dalla storica americana Constance Cherba che questa estate ha fatto visita ad Oltre il Colle.
E' uscito sull' Eco di Bg ieri 14 luglio un articolo in merito al ritrovamento di uno degli agenti italiani a bordo del velivolo da guerra denominato Lady Irene caduto sul Monte Menna il 4 ottobre 1944.
Dopo lunghe ricerche in diversi archivi abbiamo trovato delle tracce significative nell` archivio di guerra americano di Washington.
Qui sotto trovate quanto affermo. La mamma di Gaspare Pace si chiamava Adele Bigoni nata a Santa Cruz de las Palmas , nella zona di San Paolo Brasile nel 1899. Gaspare nacque a Marsala il 1 aprile 1922.
Se tra i lettori di questo forum ci fosse qualcuno in grado di darmi maggiori informazioni su Adele Bigoni, nata da genitori italiani , ma di luogo di origine italiana sconosciuta gliene sarei grato.
Non riesco ad allegare l articolo. Per cortesia, chiedo una mano ai gestori per allegare l' articolo di giornale. Grazie
