Restaurato l'antico orologio della Pianca

Segnalazioni e ricerche storiche in Valle Brembana..
Rispondi
Avatar utente
IW2LBR
Site Admin
Messaggi: 77145
Iscritto il: mercoledì 24 agosto 2005, 19:57
Località: Media Val Brembana (600m)
Contatta:

Restaurato l'antico orologio della Pianca

Messaggio da IW2LBR »

Tratto dai Quaderni Brembani del Centro Storico Culturale Valle Brembana

L’antico orologio della Pianca, restaurato, torna al suo posto, sul campanile
di Enzo Rombolà

Immagine

I recenti interventi di restauro, a cui è stato sottoposto l’orologio campanario della Pianca, eseguiti dal Centro dell’Arte Orologiaia di Ivano Sonzogni, d’Almè, ci danno l’opportunità di evidenziarne le particolarità ed i requisiti, che costituiscono gli elementi, se non unici certamente rari, dell’orologeria tradizionale. La rimozione della ruggine accumulatasi nel corso degli anni e la sistemazione del complesso meccanismo, resesi necessari per i danni arrecati dal tempo e, da ultimo, da un fulmine che il 23 maggio 2016 ha colpito il campanile, si sono protratti per più di un anno, ma erano indispensabili. Adesso, rimesso a nuovo, l’orologio, è stato esposto in chiesa in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, il santo patrono della comunità, lo scorso mese di gennaio, e ritornerà al suo posto, dopo la messa in sicurezza del campanile, per scandire, con lo scorrere delle ore, il ritmo della vita degli abitanti della Pianca. La sua particolarità, consistente in un quadrante sul quale sono segnate solo sei ore per cui le lancette sono costrette a fare quattro giri al giorno, al posto dei due giri, che di solito fanno gli orologi - costituirà un motivo di interesse, per i curiosi, anche se non è un caso isolato. Si tratta, infatti, di un sistema definito “alla romana”, presente attualmente in almeno tre casi, nella nostra provincia, ma diffuso anche a Roma, ed in particolare, sul palazzo del Quirinale, attuale residenza del Presidente della Repubblica italiana. Tra gli orologi campanari funzionanti “alla romana”, nella provincia di Bergamo, indichiamo quello della chiesa di San Michele, a Chiuduno, che sembrerebbe avere molte affinità, con quello della Pianca, derivanti probabilmente dalla presenza nella comunità di Chiuduno di alcuni personaggi, originari della Pianca o delle frazioni vicine, lì emigrati nei secoli passati.
Valanga - VLBNET Rete Wireless - News Valle Brembana - Valle Brembana - Fotografie della Valle Brembana
Specialist SEO, search engine optimization & marketing
Avatar utente
IW2LBR
Site Admin
Messaggi: 77145
Iscritto il: mercoledì 24 agosto 2005, 19:57
Località: Media Val Brembana (600m)
Contatta:

Re: Restaurato l'antico orologio della Pianca

Messaggio da IW2LBR »

Immagine

Interessante anche la ricostruzione delle vicende storiche, della presenza nella frazione della Pianca, dell’orologio, che probabilmente risale a circa due secoli fa. La costruzione della chiesa attuale, avvenne tra il 1714 ed il 1721, sullo stesso posto in cui esisteva la chiesa precedente, con il concorso generoso dei fratelli Cristoforo e Giovanni Battista Rota, originari della frazione ed emigrati a Venezia, e di Domenico Bernardi, anch’egli abitante a Venezia ed originario della Pianca. Probabilmente, il campanile, fu rifatto nella seconda metà del 1800; nella torre campanaria, infatti, nel 1869, fu collocato il nuovo concerto di cinque campane, fuse dalla ditta Monzini, di Borgo Santa Caterina. Il 27 dicembre 1872, la Giunta municipale di San Giovanni Bianco, presieduta dal Sindaco Lomboni Paolo, ed alla presenza degli Assessori Carminati Celso e Sonzogni Battista e degli Assessori supplenti Paninforni Antonio e Manzoni Battista, stipulò con l’orologiaio Midali Bortolo fu Davide l’accordo in base al quale, lo stesso, si obbligava ad effettuare la “ripristinazione” dell’orologio, nella torre campanaria. “La Giunta municipale congregata” riporta il verbale della deliberazione “affida a Midali Bortolo fu Davide, la ripristinazione dell’orologio di Pianca il quale si obbliga di darlo andante regolarmente per il primo di Aprile 1873, di mantenerlo tale per sei anni per il convenuto prezzo di £. 285 ...pagabili come segue: £. 100 nel 1873, altre £. 100 nel 1874, £. 25 nel 1875, £. 20 nel 1876, £. 20 nel 1877 e £. 20 nel 1878. Siccome però” continua il verbale “prima erasi convenuto di pagare soltanto £. 80 nel 1873 ed altrettante nel 1874 in luogo delle 100 e £ 25 negli successivi 75, 76 e 77 e le rimanenti £. 50 nel 78 così il Midali si obbliga di fornire senz’altro pagamento due ardesie della cava di Cambrembo per formare due lavagne per quelle scuole, delle più grandi possibili”. L’accordo fu approvato dal Consiglio comunale l’8 ottobre 1873. Poiché nell’accordo di parla di “ripristino”, possiamo ipotizzare che l’orologio esistesse prima del rifacimento del campanile e, probabilmente, fin dalla ricostruzione della chiesa nella prima metà del 1700; forse dono degli stessi benefattori, che avevano contribuito generosamente al finanziamento delle spese della sua costruzione. La conferma che in passato sono stati eseguiti degli interventi di adattamento, rilevati da Ivano Sonzogni, nel corso dell’ultimo restauro, sembrerebbero confermare questa ipotesi, anche se mancano i relativi documenti. Il merito del recupero dell’orologio deve essere, comunque, ascritto, in buona parte, all’impegno di Fabrizio Giupponi, della Pianca, che fin dal 2007, preoccupato delle sue condizioni, ha avviato una raccolta di firme, per sollecitare l’intervento del Comune di San Giovanni Bianco che, in base alla normativa vigente è proprietario e responsabile del funzionamento dell’orologio.
Valanga - VLBNET Rete Wireless - News Valle Brembana - Valle Brembana - Fotografie della Valle Brembana
Specialist SEO, search engine optimization & marketing
Avatar utente
IW2LBR
Site Admin
Messaggi: 77145
Iscritto il: mercoledì 24 agosto 2005, 19:57
Località: Media Val Brembana (600m)
Contatta:

Re: Restaurato l'antico orologio della Pianca

Messaggio da IW2LBR »

Immagine

Nel suo impegno, si rileva il protrarsi nella passione con la quale, nel corso dei secoli, gli abitanti della Pianca hanno dimostrato il loro attaccamento alla chiesa e al suo decoro, simbolo della loro comunità. La frazione della Pianca, costituisce un esempio dello sviluppo degli insediamenti abitativi in Val Brembana, nel corso dei secoli, per sfruttare le risorse derivanti dall’attività agricola e delle poche possibilità offerte dal transito degli abitanti da una comunità all’altra. La Val Taleggio, per i viandanti provenienti dalla Val Serina e quindi da Bergamo, percorrendo la via Mercatorum, poteva essere raggiunta attraverso la mulattiera che, a mezza costa attraversava la valle, passando dalla frazione Pianca, dopo aver risalito il declivio che dal Brembo raggiunge i piedi del Cancervo. Le ricorse derivanti dal commercio di transito, con quelle dell’attività agricola, permisero agli abitanti della Pianca, di raggiungere un certo benessere con il conseguente aumento della popolazione. Non sono da trascurare, naturalmente, le rimesse degli emigranti della Pianca, a Venezia, dove avevano raggiunto un meritato benessere non dimenticando, peraltro, mai la loro comunità d’origine. La situazione demografica consentì alla frazione di mantenersi Parrocchia autonoma fino al 1986, quando fu accorpata a quella di San Giovanni Bianco, aggiungendo comunque il nome del suo santo patrono, Sant’Antonio Abate, a quello della nuova parrocchia. Fu anche Comune autonomo, a seguito del distacco da quello di San Giovanni Bianco, avvenuto con atto del notaio Fantino Donati di Piazza Brembana, del 25.10.1628, fino all’occupazione francese che, con la riforma dell’amministrazione pubblica del 1804, aggregò la frazione al Comune di San Giovanni Bianco.

La Pianca di San Giovanni Bianco: comuni-della-valle-brembana-f80/pianca- ... 10736.html

a_45
Valanga - VLBNET Rete Wireless - News Valle Brembana - Valle Brembana - Fotografie della Valle Brembana
Specialist SEO, search engine optimization & marketing
Rispondi

Torna a “Cultura e Storia Valle Brembana”