La storia di Mario e Lucia

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marioff
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La storia di Mario e Lucia

Messaggio da marioff »

Questo racconto, nato da un mio sogno strano che poi ho completato con la mia fantasia e la mia esperienza l’ho scritto per i miei nipotini Giulia, Davide e Michele. Spero che vi sia gradito e se lo legge qualche altro nonno lo possa raccontare ai suoi nipotini. Ripeto: -"È una storia fantasiosa".

La storia di Mario e Lucia

Tempo fa vivevano a San Pellegrino in Valle Brembana due giovani: lui vent’anni si chiamava Mario, lei diciott’anni si chiamava Lucia. Mario abitava su in alto sulle pendici del Castel Regina in una cascina tra La Vetta di San Pellegrino e Vettarola e viveva con la sua famiglia coltivando quel poco di terra che avevano ed allevando un po’ di bestiame secondo le loro possibilità. In paese scendevano solo alla domenica per la “Messa grande” ed in settimana solo quando avevano bisogno di scorte o per commerciare il frutto del loro lavoro.

Lucia invece abitava sopra la zona di Pregalleno oltre il fiume Brembo e veniva in paese solo alla domenica e quando c’era il mercato. mTutti due vivevano serenamente nella loro povertà senza grilli in testa accontentandosi del poco che avevano ma con la gioia della loro giovane età. Un giorno che tutte due le famiglie erano andate in paese, Mario passeggiava assieme ai suoi lungo la riva del Brembo guardandosi intorno e godendosi i tepori della primavera; ad un certo punto qualcosa lo fece voltare di scatto ed i suoi occhi si incontrarono con quelli di Lucia che, ferma a parlare con i suoi, si era girata pure lei di scatto ed aveva incontrato lo sguardo intenso di lui.

I loro occhi si fissarono dilatandosi ed i loro cuori cominciarono a battere velocemente aumentando il loro respiro: qualcosa d’improvviso era nato fra loro. La domenica successiva a Messa in chiesa i loro occhi si cercarono e si incontrarono continuamente e così ogni volta che si potevano vedere ed era per loro un incantesimo che li lasciava ebri di felicità ed anche a casa il loro comportamento cambiò in modo tale che se ne accorsero anche i loro genitori. Era sorto tra loro un grande amore, il primo della loro vita. Visto come erano le cose anche i loro parenti li lasciarono incontrare senza difficoltà ed essi si fidanzarono. Cominciarono a preparare le cose per il loro matrimonio, entrambi lavorando con impegno e si cercarono una casetta per farsi il loro nido.

Le giornate passavano veloci ed i loro incontri erano sempre più felici, fin quando successe una cosa improvvisa:
Un giorno di luglio, dopo giornate afose, partendo dal Monte Zucco fino alla cima del Sornadello, si raggrupparono delle nuvolaglie dapprima chiare, poi, man mano che si abbassavano verso il paese, sempre più nere. Cominciò a soffiare il vento sollevando tutto ciò che trovava e piegando gli alberi fin quasi a schiantarli. Mario che stava andando incontro a Lucia la vide arrivare lontano piegata su sé stessa per riparasi dal vento. Ad un certo momento successe qualcosa che lo lasciò di sasso: dalle nuvolaglie nere che coprivano il cielo si staccò un vortice che man mano si avvicinava a lei aumentava di intensità fino a circondarla, poi come se lei fosse un fuscello, la sollevò e la portò via oltre il fiume salendo di nuovo verso il cielo, poi tutta la nuvolaglia si spostò, prima, verso Santa Croce, poi verso la cima del Monte Gioco sparendo all’orizzonte.

Mario, disperato, per giorni la cercò aiutato da tutti ma non la trovò più. Passarono i giorni ed i mesi ma lui sconsolato ma non senza speranza, tornava sempre al punto dove lei era stata portata via. Un giorno ancora si ripeté il fenomeno sopra descritto: le nuvolaglie nere si abbassarono dalla Vetta scendendo a lato del monte Zucco ed addensandosi sopra il paese. Mario, che stava ancora nel punto dove era sparita Lucia, vide avvicinarsi il temporale, poi d’improvviso vide staccarsi dalle nuvole un vortice fortissimo che si avvicinò a lui ma, man mano perdeva di intensità, finché vide in mezzo ad esso la sua Lucia che sorridendo gli mandava un bacio, poi il vortice riprese potenza e la trascinò via di nuovo.

Mario che dapprima era rimasto come inchiodato al suolo, prima che andasse via completamente, le gridò: -“Lucia, ti prego, portami via con te”-.

Appena ebbe finito di parlare, si vide un altro vortice che con forte intensità lo avvolse e trascinò via pure lui andando ancora verso Santa Croce e verso il monte Gioco, sparendo oltre Spettino. Per tanto tempo non si seppe più nulla di nessuno dei due ragazzi finché un giorno un pastore andando con il gregge sui pascoli sotto la cima del Monte Gioco vide tra le nebbie due giovani che camminavano tra l’erba tenendosi per mano in modo affettuoso e, dalle descrizioni sentite in paese li riconobbe, ma, avvicinatosi, essi sparirono tra le nebbie. Dopo di allora non si sono avute più notizie e la storia divenne leggenda.

Offredi Mario 26 Dicembre 2010
Ultima modifica di marioff il lunedì 27 dicembre 2010, 9:41, modificato 1 volta in totale.
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Rugetor
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Re: La storia di Mario e Lucia

Messaggio da Rugetor »

Giulia, Davide e Michele sono davvero fortunati ad avere un nonno che scrive per loro dei racconti ... tanti auguri Mario a_14

Proverbio indiano
"Voi uomini bianchi pretendete da noi che si ari la terra, che si tagli l'erba per farne fieno, per poi venderla, diventando così ricchi. Voi uomini bianchi sapete solo lavorare. Io non voglio che i giovani della mia tribù diventino uguali a voi. Gli uomini che pensano solo a lavorare non hanno tempo per sognare e solo chi ha tempo per sognare trova la saggezza".(Smohalla, dei Nez Percé).
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andrea.brembilla
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Re: La storia di Mario e Lucia

Messaggio da andrea.brembilla »

Complimenti per il bel racconto...la nostra terra ha sempre bisogno di leggende, racconti e poesie..sono la nostra anima.
a_14
Andrea Carminati, brembano; moderatore forum
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