Tesori nascosti in Val Brembana: San Giovanni di Cusio

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ol gogis
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Re: Tesori nascosti in Val Brembana: San Giovanni di Cusio

Messaggio da ol gogis »

Brevi note biografiche:
Tratto da: I Pittori Bergamaschi - B.Passamani, il cinquecento vol.IV ed. Bolis


Fra gli ultimi frescanti della dinastia Baschenis, operosi per circa duecento anni dalla metà del Quattrocento tra il Bergamasco e il Trentino, ci fu Cristoforo il Giovane, chiamato così per distinguerlo dallo zio presso la cui bottega fu affidato per cinque anni con contratto notarile.
Nato nel 1560 alla fraz.Colla di S.Brigida, morto a Bergamo 1626.
Nel 1588 figura nello "stato delle anime" di S.Brigida, ma non più nel 1591 segno del suo trasferimento in Bergamo dove già altri Baschenis si erano trasferiti.
Altre sue opere si trovano a Bergamo, dove nel 1597 affresca gli "episodi della Vita di San Benedetto da Norcia" nel monastero di San Benedetto.
Nel 1600, firma e data nella chiesetta di Cler frazione di Sedrina (BG), una "Madonna con Bambino e i Santi Battista e Giacomo". strappato nel 1979 e ora riposto nella sacrestia della parrocchiale.

Gli affreschi dell'oratorio di S.Giovanni a Cusio sono stati restaurati nel 1932.
Saluti
Ugo a_45
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Emanuele78
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Re: Tesori nascosti in Val Brembana: San Giovanni di Cusio

Messaggio da Emanuele78 »

andrea.brembilla ha scritto:come mai una chiesina apparentemente isolata venne affrescata con tanta cura dai Baschenis?
Ciao! Innanzitutto complimenti per il magnifico reportage e la discussione aperta. Nonchè per il lavoro di arricchimento culturale che svolgete nel forum!

In merito alla tua domanda, ci possono essere alcuni motivi: in epoche lontane l'abbellimento del luogo di culto poteva avere come significato la ricerca di un certo fasto, una sorta di ostentazione della ricchezza e del prestigio di un luogo abitato, competizione con i comuni vicini, devozione di alcuni maggiorenti del luogo al culto di un santo o della Madonna, l'affresco in se stesso era poi una sorta di fumetto a tema di catechismo didattico per il popolo (analfabeta), così che apprendesse la conoscenza della Bibbia. Il Baschenis o altri importanti pittori (basta pensare al meraviglioso polittico di Olera ad opera di G.B. Cima da Conegliano) era anche reclutati proprio in virtù della loro stanzialità sul territorio, oppure perchè conosciuti da valligiani emigrati per lavoro in zone più lontane (è probabilmente il caso di Olera). Questi alcune possibilità del poco che conosco, purtroppo, circa la storia dell'arte! a_14
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andrea.brembilla
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Re: Tesori nascosti in Val Brembana: San Giovanni di Cusio

Messaggio da andrea.brembilla »

Emanuele78 ha scritto:Il Baschenis o altri importanti pittori (basta pensare al meraviglioso polittico di Olera ad opera di G.B. Cima da Conegliano) era anche reclutati proprio in virtù della loro stanzialità sul territorio
Come conferma anche l'utente Ol Gogis, forse è questa la ragione principale: i pittori erano del luogo ed "esercitavano" il loro estro sulle chiese locali...pensate che bella fortuna! a_19 a_21

Curiosa anche la ricchezza di chiese sul non grande territorio di Cusio: la parrocchiale di Santa Margherita (risalente al XV secolo) e le chiesette medievali di Sant'Alberto e della Maddalena.

In più nella vicina Santa Brigida la chiesa "madre", a cui dedicheremo un argomento a parte: l'attuale Santuario della Beata Vergine Addolorata, risalente addirittura all'XI secolo! E le chiesette di Carale (San Lorenzo), Caprile Alto (San Rocco) e Cugno..

E poi le chiese di Averara.. a_19

Verranno tutte approfondite..una ricchezza così capillare in Valle Averara deve essere approfondita anche sul forum.
a_14
Andrea Carminati, brembano; moderatore forum
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Emanuele78
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Re: Tesori nascosti in Val Brembana: San Giovanni di Cusio

Messaggio da Emanuele78 »

andrea.brembilla ha scritto: Verranno tutte approfondite..una ricchezza così capillare in Valle Averara deve essere approfondita anche sul forum.
a_14
Bene! a_14
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ol gogis
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Re: Tesori nascosti in Val Brembana: San Giovanni di Cusio

Messaggio da ol gogis »

Per la verità, i "nostri", sono piu conosciuti in Trentino che da noi.
-Pittori itineranti Bergamaschi- così si legge sui numerosi libri dedicati a questi artisi in Trentino.
Dal 1461 al 1547, diversi esponenti della famiglia hanno abbellito diverse chiese e qualche edificio civile nelle valli Rendena, di Sole, di Non e nelle Giudicarie, con uno stile semplice e vicino alla popolazione che a quei tempi era totalmente analfabeta.
Con Simone II, famoso soprattutto per la danza macabra affrescata sull'esterno della chiesa cimiteriale di Pinzolo (TN), finisce la presenza artistica dei Baschenis in Trentino.
Consiglio la lettura del libro "le bibbie dei poveri cristi" di Silvia Vernaccini, dove oltre guidare i lettori sulle tracce dei dipinti Baschenis in Trentino, spiega anche le ragioni della loro pittura e perchè fossero ben apprezzati in quelle Valli.
(per chi fosse interessato, la biblioteca di S.Brigida si sta dotando di tutto il materiale pubblicato sui Baschenis)

Così come in Trentino, dove c'è un attento recupero dei dipinti e una continua ricerca di documenti, i Baschenis hanno operato in Valbrembana e in Bergamasca maggiormente rispetto a quanto scoperto sin ora: eccetto i dipinti firmati e qualche attribuzione ritenuta attendibile, manca ancora una meticolosa ricerca documentaria.
Saluti
Ugo a_45
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