Aquila reale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Le numerose specie di animali selvatici nelle Alpi Prealpi Orobie e specificatamente in Valle Brembana
Alfredo64
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Re: Aquila reale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da Alfredo64 »

Le trappole fotografiche sono un valido strumento per cogliere particolari momenti della vita della fauna selvatica, che altrimenti sarebbero assai difficili da osservare. Il video mostra quasi certamente un giovane dell'anno. Con tutta probabilità si tratta dell'aquilotto che si è involato a fine luglio. Quest'anno infatti la coppia si è riprodotta con successo. Il soggetto ripreso presso la piccola pozza è un adulto, probabilmente il maschio.

Complimenti a subiot.

Un saluto a tutti
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Subiot
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Re: Aquila reale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da Subiot »

Grazie Alfredo per le tue precisazioni.
Ieri sera ho fatto il giro in zona per la sostituzione delle schede nelle ft (siamo nel perido della "furia" dei cervi...) e in zona Medile mi è partito via, dalla cima di un grande abete, un animale adulto.La distanza non era di piu di 70-80 metri all'involo. L'avvistamento di animali di questo genere mi riempie sempre di grande soddisfazione. Il volo dell'aquila, visto da vicino, da sempre una sensazione di eleganza,potenza,maestosità che difficilmente si riscontra in natura.

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GIU' LE MANI DALL'ORSO..
moritz63
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Re: Aquila reale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da moritz63 »

BELLISSIMA...!!!! Grazie per il video..!!! a_2 a_2 a_2 a_2 a_2 a_2 a_2 a_2 a_2
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Subiot
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Re: Aquila reale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da Subiot »

Dall'edizione on-line dell'Eco di oggi 13 settembre 2016

Attaccati da un rapace in Val Brembana

Escursionisti illesi, ma che spavento

Raro, ma può accadere. Un rapace – un’aquila, ma potrebbe essere stata anche una poiana – ha attaccato lunedì 12 settembre, verso mezzogiorno due escursionisti che si trovavano nella zona del passo San Simone, a circa 2.100 metri di quota, in territorio di Valleve.

Scampato il pericolo, lunedì sera, Pierluigi Comi, 51 anni di Fara Gera d’Adda, l’ha messa anche un po’ sul ridere. Tutto sommato è andata bene, ma al momento lo spavento è stato tanto. I due, Comi con la moglie Marina, sono villeggianti abituali di Foppolo e conoscono bene le montagne dell’alta Val Brembana. «Era verso mezzogiorno – racconta Pierluigi su L’Eco di Bergamo in edicola il 13 settembre – e ci eravamo fermati all’arrivo della seggiovia Sessi per mangiare un panino. Sopra di noi ha iniziato a volare quella che sembrava un’aquila, ma potrebbe essere stata anche una poiana. Ho pensato di farle una foto». A quel punto il rapace è sceso in picchiata contro i due. «Ci siamo scaraventati sotto il seggiolino della seggiovia. L’aquila mi è arrivata a pochi centimetri». I due escursionisti si sono poi diretti verso il rifugio Camoscio, prendendo la pista della Forcella Rossa, e poco dopo l’animale è tornato all’attacco.
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MaCa
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Re: Aquila reale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da MaCa »

A parte lo spavento, però chissà che foto che si sarebbero potute fare! a_39 a_39
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Salita cercherò suprema libertà verso una cima che Lei mi risveglia
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IW2LBR
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Re: Aquila reale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

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da L'Eco di Bergamo

Regina Aquila: si intensifica la sua presenza tra i monti della Val Brembana
Il nostro viaggio nelle Zsc fa tappa nella Valle di Piazzatorre – Isola di Fondra, tra boschi di faggi e abeti, e distese di rododendri e mirtilli. Ricca la fauna alpina che qui vive, che va conosciuta e tutelata.

Nel territorio di cui ci occupiamo in questo numero vive uno dei più potenti uccelli rapaci del mondo: l’Aquila reale, la “Regina delle Orobie”. Dopo un periodo molto critico a causa della persecuzione diretta ed anche per la diminuzione della marmotta, sua preda preferita (reintrodotta circa 30 anni fa dalla Valtellina), negli ultimi anni la sua presenza si è intensificata. Dalle ricerche e osservazioni del Gruppo Ornitologico Bergamasco, delle 5 coppie ora nidificanti in Val Brembana ben 3 risultano presenti nel sito di Valle di Piazzatorre – Isola di Fondra, perlustrando il territorio di 8 habitat per catturare le prede preferite. L’Aquila reale predilige nidificare su pareti rocciose tra 1.500 e 2.000 metri, in posti non troppo disturbati. Non più minacciata come un tempo (è classificata specie particolarmente protetta dalla legge 157 del 1992 ed inserita nella Direttiva Uccelli dell’UE) l’Aquila reale continua ad affascinarci per il suo volo maestoso: durante il volteggio le ali sono rivolte verso l’alto formando una “V” aperta, ma sono spettacolari anche le parate con il caratteristico volo “a festoni” nel corteggiamento durante il periodo riproduttivo. Caratteristico il suo porta mento fiero e regale, tanto da essere preso nella storia come simbolo araldico di potere. Questo Sito (ora Zsc, Zona speciale di Conservazione) Valle di Piazzatorre e Isola di Fondra è nella regione biogeografica alpina, e l’ente gestore è il Parco delle Orobie Bergamasche. Comprende il territorio montano che si trova al centro dell’alta Valle Brembana racchiuso tra i due rami del fiume Brembo (di Mezzoldo ad ovest e di Valleve e Carona ad est) che confluiscono a Lenna, con al centro il Monte Torcola.

Si estende su una superficie di 2511 ettari ed interessa parte dei territori comunali di Olmo al Brembo Piazzatorre, Piazzolo, Moio de’ Calvi, Isola di Fondra e Valnegra. Percorsa da 20 torrenti, è una Zona che da una quota minima di 600 m sale al Monte Torcola (1.746 m) ed al Pizzo Badile (2.044 m) fino alla quota massima di 2.290 m del Monte Secco. Il Piano di gestione la definisce “di elevato valore ambientale, unica nel suo genere”. Il 97% della superficie è costituita da boschi ed il 3% da prati e pascoli. Spicca in particolare la presenza di Abetaie (boschi di conifere di Abete rosso spesso misto ad Abete bianco) tra le più belle e importanti della provincia, di Faggete anche miste ad Acero montano e Tiglio selvatico, di cenosi particolari sui versanti del Monte Secco e di vegetazione tipica dei ghiaioni alpini dove vive un’abbondante fauna alpina. Sono stati qui classificati 14 habitat di interesse comunitario, di cui 3 “prioritari”: “Boscaglie di Pino mugo (Pizzo Becco) e Rododendron hirsutum” (0,9% di copertura) sul Monte Secco e Pizzo Badile; “Formazioni erbose a Nardus” (7,3%) nel quale si sviluppano Orchidee come la Nigritella nigra (detto il “fiore dolce” per il profumo di vaniglia che emana), la Gymnadenia conopsea (detta Manina rosea) e la Leuchorchis albida; e poi l’habitat “Foreste dei versanti, ghiaioni e valloni” nel quale i ripidi pendii vengono colonizzati dal Tiglio selvatico, Acero montano, Frassino ed anche da Agrifoglio, con sottobosco di Fior di stecco (Daphne mezereum) e Caprifoglio peloso (Lonicera xylosteum). Tra i principali habitat le “Faggete” (13,7% di copertura) estese tra 1.100–1.500 metri, dove il Faggio (molto utilizzato in passato per la legna e la carbonella) forma boschi puri o misti con l’Abete rosso ed il Larice; e poi ancora le “Foreste acidofile montane ed alpine di Abete rosso” (38,3%). L’habitat “Foreste di Larice e/o Pino cembro” ospita una ricca e variegata flora con arbusteti di Rododendro rosso, Mirtillo rosso e nero, Tossilaggine alpina ed altre specie che rivestono notevole importanza per la funzione paesaggistica, la protezione idrogeologica e la conservazione della fauna alpina. Il Sito è ricco anche di fauna alpina (Camosci e Caprioli in particolare), ed oltre ai Tetraonidi su questo territorio vivono rapaci diurni e notturni: il Falco pecchiaiolo, il Nibbio bruno, la Civetta capogrosso (strettamente legata alla presenza del Picchio nero per nidificare), la Civetta nana, specie sedentaria e con tendenza crepuscolare, che vive sui versanti più freddi dove si sviluppano piante resinose invecchiate con ricco sottobosco, e l’Albanella reale svernante nelle aree a pascolo. In alcuni torrenti attraversanti i boschi sono presenti anche tre specie di anfibi (Salamandra pezzata, Rana temporaria e Rospo comune) e sono state osservate sette specie di rettili tra i quali il Biacco, il Colubro liscio, la Biscia d’acqua, la Vipera comune, il Marasso e la Lucertola muraiola.
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Alfredo64
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Re: Aquila reale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da Alfredo64 »

Articolo molto interessante, ma occorre precisare che le coppie nidificanti di aquila reale in Val Brembana, sono in realtà 7. In totale, nel comprensorio orobico (Val Seriana e Val di Scalve) le coppie sono 15. Si può ritenere che la popolazione di aquila reale abbia raggiunto la saturazione.
Un saluto
Fabius
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Re: Aquila reale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da Fabius »

Anche io mi son accorto che negli anni i miei avvistamenti sono aumentati , di solito mi capita vederla prendere quota quando partono le poderose termiche vallive delle Torcole (val di Fondra) e del Pes Gerna (Carona); visto che raramente sbattono le ali è facili scambiarli per piccoli......deltaplani. Talvolta quando c'è nebbia me le son viste sfilare a raso della parete tra Valegino/Scala/Toro.
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claudio valce
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Re: Aquila reale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da claudio valce »

Fotografata nei Masoni una coppia più due piccoli

Immagine
Ultima modifica di claudio valce il martedì 5 settembre 2017, 18:38, modificato 1 volta in totale.
U, a che if? - Me a ó a öa. E u? - Me a ó a ì.
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