Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Le numerose specie di animali selvatici nelle Alpi Prealpi Orobie e specificatamente in Valle Brembana
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Troppi cinghiali in bergamasca

Messaggio da IW2LBR »

da Bergamo NEWS di oggi lunedi' 20 settembre 2010

L'allarme della Coldiretti: "Troppi cinghiali in bergamasca"

La Coldiretti Lombardia lancia l’allarme: i cinghiali sono presenti in un numero maggiore rispetto agli anni scorsi e provocano gravi danni all'economia. Diverse sono le zone coinvolte: da Varese a Como, passando per le province di Brescia, Milano, Bergamo e Pavia, si assiste ad un’ invasione degli animali che devastano terreni, frutteti, campi d’orzo e frumento con gravi ripercussioni per l’economia lombarda. Il fenomeno si sta diffondendo a macchia d’olio e nella Bergamasca sono sempre più le aree colpite: il Sebino, la Val Cavallina fino all’ultima “visita” in Val Seriana, come spiega la sezione della Coldiretti provinciale. Il problema si fa urgente anche a causa dei danni provocati per oltre un milione di euro negli ultimi 5 anni, danni che hanno coinvolto centinaia di aziende le quali vogliono che si scriva la parola fine a questa situazione. Non manca la paura per gli incidenti stradali causati dagli animali che si spostano in branco nelle ore notturne. Per questi motivi si stanno prendendo provvedimenti nel tentativo di arginare il fenomeno e porre rimedio ai danneggiamenti provocati. Ne parla Nino Andena, Presidente della Coldiretti Lombardia che rassicura : “Servono piani di contenimento sempre più incisivi, mentre i risarcimenti devono coprire una parte maggiore dei danni e arrivare con celerità alle aziende”.
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I cinghiali sono troppi, volontari per abbatterli

Messaggio da IW2LBR »

da L'Eco di Bergamo di oggi:

I cinghiali sono troppi, volontari per abbatterli

Emergenza in val del Giongo - Il Parco dei Colli prepara squadre specializzate

Villa d'Almè - Sono 90 e insidiano i 500 ettari della valle del Giongo tra Sedrina e Villa d'Almè mettendo a rischio l'ecosistema. Avvistamenti sono stati segnalati a Valtesse, Maresana e Monterosso attorno al letto del torrente Tremana. Sono i cinghiali, voraci ungulati che nel 2010 campeggiano al primo posto alla voce «emergenze» del Parco dei Colli di Bergamo.

Un bando per volontari
Da Valmarina (sede del consorzio) la priorità è intervenire in fretta per debellare gli invasori. È stato deliberato un bando per formare «operatori faunistici volontari» da mettere in campo per un piano biennale di «eradicazione di sus scrofa». In sostanza «caccia al cinghiale» anche se il presidente, Gianluigi Cortinovis, non gradisce la denominazione. «Non vorrei che passasse l'idea – precisa Cortinovis – che la Valle del Giongo diventi una riserva per il libero sfogo delle doppiette». Il bando, sostenuto dalla Provincia, vuole creare squadre specializzate che dalla prossima primavera potrebbero entrare in azione per riportare alla normalità il Giongo. Sul radicamento dei cinghiali sono due le ipotesi che si fanno strada: «O arrivano – spiega Roberto Lanza, vicepresidente del Parco – dalla Val Cavallina e l'Alto Sebino, attraverso la Val Seriana, oppure, anche se non abbiamo prove in merito, qualcuno deliberatamente li ha immessi per irresponsabile opportunismo venatorio».

I cinghiali fanno danni
I cinghiali si stanno moltiplicando e provocano anche danni al sistema della colture del territorio: vitigni, orti e colture varie. «Inoltre i cinghiali tendono – continua Lanza – ad essere dominanti nell'area che occupano tanto da mandare "in sofferenza" altre specie animali (per esempio i caprioli) con le quali competono per la ricerca del cibo». «A rischio – rimarca Cortinovis – è la biodiversità di una della più belle zone naturalistiche del Parco dei Colli. E la legge in materia ci impone di intervenire». Al corso c'è posto per 60 volontari che non devono «essere iscritti a squadre organizzate per la caccia collettiva al cinghiale operanti sul territorio regionale». Solo 30 saranno coinvolti nelle «azioni di eradicazione». Per sette moduli di lezione il volontario dovrà sborsare 100 euro e altri 150 euro per prendere parte alle battute. I cinghiali abbattuti saranno consegnati a una macelleria autorizzata e messi all'asta al miglior offerente.
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mariolu
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Re: I cinghiali sono troppi, volontari per abbatterli

Messaggio da mariolu »

IW2LBR ha scritto:da L'Eco di Bergamo di oggi: I cinghiali sono troppi, volontari per abbatterli Emergenza in val del Giongo - Il Parco dei Colli prepara squadre specializzate Villa d'Almè - Sono 90 e insidiano i 500 ettari della valle del Giongo tra Sedrina e Villa d'Almè mettendo a rischio l'ecosistema. Avvistamenti sono stati segnalati a Valtesse, Maresana e Monterosso attorno al letto del torrente Tremana. Sono i cinghiali, voraci ungulati che nel 2010 campeggiano al primo posto alla voce «emergenze» del Parco dei Colli di Bergamo. Un bando per volontari
Da Valmarina (sede del consorzio) la priorità è intervenire in fretta per debellare gli invasori. È stato deliberato un bando per formare «operatori faunistici volontari» da mettere in campo per un piano biennale di «eradicazione di sus scrofa». In sostanza «caccia al cinghiale» anche se il presidente, Gianluigi Cortinovis, non gradisce la denominazione. «Non vorrei che passasse l'idea – precisa Cortinovis – che la Valle del Giongo diventi una riserva per il libero sfogo delle doppiette». Il bando, sostenuto dalla Provincia, vuole creare squadre specializzate che dalla prossima primavera potrebbero entrare in azione per riportare alla normalità il Giongo. Sul radicamento dei cinghiali sono due le ipotesi che si fanno strada: «O arrivano – spiega Roberto Lanza, vicepresidente del Parco – dalla Val Cavallina e l'Alto Sebino, attraverso la Val Seriana, oppure, anche se non abbiamo prove in merito, qualcuno deliberatamente li ha immessi per irresponsabile opportunismo venatorio». I cinghiali fanno danni I cinghiali si stanno moltiplicando e provocano anche danni al sistema della colture del territorio: vitigni, orti(i famosi orti e vitigni della valle del giongo) e colture varie. «Inoltre i cinghiali tendono – continua Lanza – ad essere dominanti nell'area che occupano tanto da mandare "in sofferenza"(vedi pagine indietro) altre specie animali (per esempio i caprioli) con le quali competono per la ricerca del cibo». «A rischio – rimarca Cortinovis – è la biodiversità di una della più belle zone naturalistiche del Parco dei Colli. E la legge in materia ci impone di intervenire». Al corso c'è posto per 60 volontari che non devono «essere iscritti a squadre organizzate per la caccia collettiva al cinghiale operanti sul territorio regionale». Solo 30 saranno coinvolti nelle «azioni di eradicazione». Per sette moduli di lezione il volontario dovrà sborsare 100 euro e altri 150 euro per prendere parte alle battute. I cinghiali abbattuti saranno consegnati a una macelleria autorizzata e messi all'asta al miglior offerente.
mi viene " l'orticaria" a leggere questi articoli ..... mi limito ad evidenziare certe esagerazioni........
voglio ricordare a questi signori che le emergenze vere non sono queste e che se c'è da eradicare qualcuno.... è meglio che non faccia nomi....... ma non questi

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scusatemi .....ma certi articoli non li sopporto.......... a_45 a_45 a_45
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Subiot
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Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da Subiot »

Mah !!!.... a_34 a_34 a_34

Mariolu, alla fine della lettura dell'articolo non so se mettermi a ridere o a smoccolare come uno scaricatore di porto ...

Sono combattuto fra:
RINGRAZIARE l'Ente gestore del Parco, perchè ha intenzione, di fatto, di aprire la caccia all'interno di un parco naturale....
PROTESTARE perchè piu che ad un Ente Parco gestore pare ci si trovi di fronte ad una agenzia venatoria, e questo, anche se sono un cacciatore, dico che non va bene. Ognuno deve fare il proprio mestiere...

Andiamo oltre, passiamo ai liberi pensieri ...

Non mi risulta che l'ordinamento giuridico italiano consenta l'eradicazione di una specie di animale selvatico appartenente alla fauna selvatica vivente a vita libera sul suolo italiano.
Al massimo se ne consente il contenimeto ....
E su quello si dovrebbe ragionare .....

Perchè il cinghiale NO, e il lupo e l'orso invece SI ???
Se arrivano lupi ed orsi, visto che anche quelli fanno dano per l'agricoltura, ERADICHERANNO anche quelli? (JJ5 , carissimo amico, stai lontano da Bergamo perchè rischi di rimanere impallinato. Da un Ente Parco. Il massimo dei colmi .....)


L'area a riserva naturale del parco dei Colli è per il 95% del terreno coperta da bosco ceduo a sviluppo naturale.
Su questa parte di terreno non ci sono pertanto problermi di alcun tipo..
Ci sono pochissimi prati che in tre anni non sono mai stati "arati" dal grifo del suide ...
Pertanto non mi risulta ci siano stati dei danni tali da mettere in ginocchio qualche attività agricola ....
Io mi chiedo e continuo a chiedermi : DOVE SONO I DANNI? CHI LI HA MAI VISTI STI DANNI? DOVE SONO LE DOMANDE DI RISARCIMENTO? QUANTO HA SPESO IL PARCO IN RISARCIMENTO DANNI CAUSATI DAL SUIDE NEGLI ULTIMI TRE ANNI? La cosa si dovrebbe sapere... Esistono i bilanci per verificare questo ...

I danni arriveranno quando si cominceranno a sparare agli animali e si destrutturerà la popolazione. Quando i giovani conghialetti, che avranno perso la madre perchè sparata in un operazione di eradicazione promoissa dell'Ente Parco, privati della guida naturale vagabonderanno fra prati e orti alla ricerca del "cibo facile". Allora si che vedremo i danni ...

Mia uguro che le definizioni che hai evidenziato siano solo frutto della fantasia del giornalista che ha redatto l'articolo perchè se appartenessero a qualche testa pensante dell'Ente allora vorrebbe dire che viviamo veramente in un mondo all'incontrario ... E allora hai ragione Tu ...
Quelli da eradicare sono altri ......


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marioff
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Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da marioff »

Io nel mio girovagare nella Valle del Giongo ho visto nel novembre 2009 due cinghiali grossi salire per un sentiero in fondo a “Sapìerba” mentre io venivo in quella direzione dalla “Moia”. Nello stesso anno sulla costa di “Borlonc” ne ho sentito di grossi e di piccoli, anzi una volta gli sono arrivato vicinissimo ed appena li ho sentiti ho cambiato percorso (ho facc marcia ‘dré). Nello stesso anno ho trovato anche tracce ovunque del loro passaggio e mia cognata se li è trovati vicino che si abbeveravano in una valletta al di qua dei colli sopra i Boscalgisi.

Nel 2010 ho visto tracce del loro passaggio ad inizio primavera ma poi non ho più visto niente: forse a causa dell’invasione attuale dei TRIAL che girano dovunque, anche gli animali si sono ritirati più lontano. Ora è dalla fine di ottobre che non ci vado ed aspetto qualche giornata meno fredda per uscire. Per quanto riguarda i caprioli ho avuto la gradita sorpresa di incontrarli varie volte nel bosco ed una volta ne ho visto uno scappare dopo aver visitato le coltivazioni di fagioli nei pressi dell’abitato. Certo che se voglio andare con i nipotini a spasso per i colli, un incotro con i cinghiali non sarebbe il massimo, visto che già ora faccio fatica a tirarmeli dietro.
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Task force in campo contro i cinghiali

Messaggio da IW2LBR »

da L'Eco di Bergamo

Task force in campo contro i cinghiali

Si potrebbe obiettare che sono animali simpatici, ma con quel muso che si ritrovano è azzardato perfino pensarlo. Dei danni che producono, quando si lanciano in velocità tra i campi o si mettono a rovistarli in cerca di radici e tuberi, è stato scritto più volte. E ora che il problema pare aggravarsi si lancia l'ultimatum: è in arrivo un piano anticinghiali per la Lombardia. Lo sta preparando una task force formata da Coldiretti (insieme ad altre associazioni di categoria), Ersaf, l'ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste, le Province di Bergamo, Brescia, Como, Milano, Sondrio e Pavia, l'Università dell'Insubria di Varese, la direzione Sistemi verdi della Regione e l'assessorato lombardo all'Agricoltura.

Un po' di numeri
Uno strumento particolarmente atteso nella nostra provincia, basti pensare che sono 64 i comuni interessati da questo fenomeno – 60 dei quali in area prealpina – distribuiti tra Valle Seriana, Valle Cavallina, alta Valle Borlezza e Colli di San Fermo, con una popolazione di circa mille cinghiali, responsabile dell'82 per cento dei danni totali da fauna selvatica. Danni che, per fornire delle cifre, per il solo 2010 hanno portato la Provincia – che ha la competenza per i risarcimenti – a sborsare 118.000 euro. «Consapevoli che le risorse per i risarcimenti sono limitate – spiega il presidente di Coldiretti Bergamo, Giancarlo Colombi –, intendiamo sviluppare ogni sinergia utile a mettere in atto un'efficace attività di prevenzione, anche se resta il fatto che gli agricoltori non possono accollarsi i costi dei danni che stanno diventando sempre più pesanti».

Prevenire meglio che risarcire
Che prevenire sia meglio che curare lo ribadisce l'assessore provinciale alla Caccia, Alessandro Cottini: «Riuscire a ristabilire un equilibrio diventerebbe utile sia dal punto di vista economico, sia da quello ambientale, perché se una famiglia di cinghiali devasta un territorio di due ettari, ricordiamo che ci vorranno anni per recuperarlo». Ma il piano non riguarda soltanto i cinghiali: sotto la lente ci saranno anche nutrie e volatili selvatici. «Che le nutrie erodano gli argini dei fiumi, soprattutto nella Bassa, è noto» fa notare Cottini, che alla lista degli animali selvatici da tenere sotto controllo aggiunge anche «cornacchie, corvi, piccioni».

I prossimi passi
Un vertice per definire le misure contro i cinghiali che stanno devastando i campi e mettendo a rischio la sicurezza delle strade si terrà martedì a Milano al Pirellone. Su cosa punti il piano è sempre l'assessore provinciale Cottini a spiegarlo: «Anzitutto si dovrà fare un censimento delle popolazioni, ma un censimento reale, affidato a gruppi di volontari da affiancare agli agenti della Polizia provinciale». Poi verrà il piano di abbattimento «serio – aggiunge Cottini –, che prevede squadre di intervento veloci, pronte a muoversi nelle zone che presentino maggiori criticità, come per esempio vicino a vigneti o aziende agricole minacciate dalla presenza di questi animali». Che ci sono e si moltiplicano: lo scorso anno – i dati sono di Coldiretti – le squadre organizzate dalla Provincia hanno abbattuto 350 capi invece dei 500 programmati. Infine una curiosità: il piano prevede anche la schedatura genetica per capire quali siano gli animali autoctoni e quali gli «stranieri».
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Liliana
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Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da Liliana »

Abito ai piedi della Maresana, e vi dico che una volta andando nel bosco a passeggiare con mia figlia ho avuto la brutta esperienza di incontrare un cinghiale. Per fortuna abbiamo fatto dietrofront e non si è accorto di noi, ma credetemi non è stato bello. Penso che se avessi avuto con me il cane avrebbe fatto una brutta fine.

Io raccolgo ancora la legna perchè riscaldo con l'inserto e poichè i miei genitori hanno un pezzo di bosco cerco di tenere pulito almeno quello che mi compete. Non riesco a capire chi è contro all'eradicazione del cinghiale, del resto non è fauna delle nostre zone. Anzi trovo piuttosto stupido far pagare ai volontari 100-150 euro per abbatterli e poi non avere nemmeno la possibilità di portarselo a casa. (contenti loro). Scusatemi ma sono totalmente contro ai buonismi dei cosidetti "ecologisti della domenica". Provate a incontrarne uno e avere un bambino di 8 anni da proteggere, poi mi saprete dire.
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Subiot
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Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da Subiot »

Ieri ho fatto un breve giretto per la Valle del Giongo con l’intento di monitorare il territorio e verificare quanto giuntomi all’orecchio in merito a possibili danni provocati dal grifo del suide. Mi reco in località “Sapel d’Erba” dove mi risulta che “gli amichetti” si siano dati da fare nel rivoltare un po’ di cotica erbosa
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Parto da Bruntino e subito un particolare attrae la mia attenzione …
Vediamo se qualcuno riesce a capire di che cosa si tratta e dove’è “il particolare” ….
Questo è .... il luogo del crimine ....

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Subiot
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Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da Subiot »

Niente di eclatante …. a_6 a_6 a_6 a_6 a_6
Si tratta semplicemente di un Capriolo che mi osserva . Rimane in posizione circa un paio di minuti poi un mio maldestro tentativo di avvicinamento lo fa scappare. Un avvistamento comunque inusuale visto l'orario .....

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