Per completezza d'informazione ecco come si è sviluppato il corso che si è protratto per 8 serate ed ha avuto una durata di circa 25 ore complessive come previsto dalla direttiva ISPRA richiamata nel post precedente
Modulo n°1 Relatore : Guardia Parco Milesi
Argomento: Inquadramento dell’Area di intervento. Analisi dei vari istituti di protezione presenti all’interno del Parco Regionale dei Colli di Bergamo. Analisi dei vari tipi di habitat presenti nel Parco. Fattori che determinano l'intervento.
Modulo n°2 Relatore : Dott. Alessandro Mazzoleni membro dello staff Tecnico dell’Ente Parco.
Argomento : Regolamento attuativo per le operazioni di eradicazione. Disciplinare Operativo.
Modulo n°3 Relatore : Dott.ssa Gibellini
Argomento : Inquadramento biologico del Cinghiale e ruolo ecologico della specie
Modulo n°4 Relatore : Enzo Mauri Direttore della Riserva naturale WWF di Valpredina
Argomento : Tecniche di controllo del cinghiale con la tecnica del chiusino auto scattante.
Modulo n°5 Relatore : Dott. Brumana Ufficio Caccia e Pesca della Provincia di Bergamo
Argomento : Inquadramento giuridico legislativo della figura dell’Operatore Faunistico Volontario e aspetti connessi all’attività di controllo del cinghiale in area protetta.Esposizione dei profili di responsabilità.
Modulo n°6 Relatore: Dott.ssa Gaffuri Istituto Zooprofilattico Bruno Umbertini
Argomento: Norme e buone regole per il corretto trattamento delle spoglie degli animali abbattuti ai fini della conservazione ed utilizzo per alimentazione umana.
Modulo n°7 Relatore: P.a. G.Moroni Responsabile Ufficio Caccia e Pesca Provincia di Bergamo
Argomento : Bilogia del cinghiale
Modulo n°8 Relatore: P.a. G.Moroni Responsabile Ufficio Caccia e Pesca Provincia di Bergamo
Argomento: sistemi di caccia e di controllo esercitabili con il cinghiale
Modulo n°9 Relatore: Sig. Angiolini Esperto balistico della Provincia di Bergamo
Argomento: Armi e munizioni per la caccia al Cinghiale
Debbo dire che il percorso didattico messo in piedi dall'Ente Parco è stato molto articolato.
I docenti intervenuti erano di prim'ordine e rappresentano qaunto di meglio si potesse rinvenire in bergamasca.
L'organizzazione del corso è stata, dal mio punto di vista, OTTIMA.
Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
GIU' LE MANI DALL'ORSO..
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Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
da L'Eco di Bergamo
L'invasione dei cinghiali: danni aumentati del 600%
La presenza del cinghiale in Bergamasca sta diventando un problema anche economico: i danni che la Provincia è stata chiamata a risarcire sono aumentati in sei anni, dal 2004 all'anno scorso, di oltre il 600 per cento. Il cinghiale - spiega l'ente di via Tasso - rappresenta da un lato una risorsa e un'opportunità per poche persone che si dedicano alla caccia specifica ma, dall'altro sta diventando un serio problema per coloro, e sono tanti, che del cinghiale stanno subendo i danni. Agricoltori che si vedono i campi devastati dal passaggio degli ungulati, cittadini comuni che si trovano a convivere con la presenza di un animale potenzialmente pericoloso, sindaci che si sentono in dovere di proteggere i propri concittadini attraverso apposite ordinanze e la Provincia obbligata a rimborsare i danni prodotti alle imprese agricole distogliendo risorse economiche altrimenti destinate alla realizzazione di progetti utili all'intera collettività bergamasca.
L'aumento progressivo dei danni provocati da cinghiali alle produzioni agricole e rimborsati dalla Provincia di Bergamo:
2004 - 13.573 euro
2005 - 11.236
2006 - 19.658
2007 - 24.253
2008 - 54.641
2009 - 54.070
2010 - 79.396
L'incremento dei danni rimborsati dalla Provincia fino al 2010 dimostra, secondo la Provincia, come i numeri indicati non possano corrispondere alla reale fotografia della popolazione del cinghiale nel territorio della Provincia di Bergamo. Diversamente non si spiegherebbe come, ad esempio, a fronte di 402 capi abbattuti nell'anno 2008, su una popolazione stimata di 450, l'anno successivo si stimi nuovamente una popolazione di 500 cinghiali. Aumento progressivo della presenza del cinghiale censita in provincia di Bergamo. Inoltre dalle proiezioni che emergono dal nuovo censimento relativo all'anno 2011 (ancora in corso e basato su una diversa metodologia di calcolo più efficace e realistica), il numero dei cinghiali - stimato tra l'altro per difetto- si eleva a 1.200 capi.
Ora, dice la Provincia, serve una netta discontinuità con il passato se si vogliono conciliare gli interessi degli agricoltori, le necessità di pubblica sicurezza reclamate dai sindaci e le pur legittime aspettative del mondo venatorio. La Provincia dovrà quindi vagliare tutte le proposte inoltrate dai vari soggetti interessati, sia pubblici che privati, al fine di individuare le azioni più idonee per arrivare a circoscrivere la popolazione di cinghiali in bergamasca entro numeri e località socialmente tollerabili.
L'invasione dei cinghiali: danni aumentati del 600%
La presenza del cinghiale in Bergamasca sta diventando un problema anche economico: i danni che la Provincia è stata chiamata a risarcire sono aumentati in sei anni, dal 2004 all'anno scorso, di oltre il 600 per cento. Il cinghiale - spiega l'ente di via Tasso - rappresenta da un lato una risorsa e un'opportunità per poche persone che si dedicano alla caccia specifica ma, dall'altro sta diventando un serio problema per coloro, e sono tanti, che del cinghiale stanno subendo i danni. Agricoltori che si vedono i campi devastati dal passaggio degli ungulati, cittadini comuni che si trovano a convivere con la presenza di un animale potenzialmente pericoloso, sindaci che si sentono in dovere di proteggere i propri concittadini attraverso apposite ordinanze e la Provincia obbligata a rimborsare i danni prodotti alle imprese agricole distogliendo risorse economiche altrimenti destinate alla realizzazione di progetti utili all'intera collettività bergamasca.
L'aumento progressivo dei danni provocati da cinghiali alle produzioni agricole e rimborsati dalla Provincia di Bergamo:
2004 - 13.573 euro
2005 - 11.236
2006 - 19.658
2007 - 24.253
2008 - 54.641
2009 - 54.070
2010 - 79.396
L'incremento dei danni rimborsati dalla Provincia fino al 2010 dimostra, secondo la Provincia, come i numeri indicati non possano corrispondere alla reale fotografia della popolazione del cinghiale nel territorio della Provincia di Bergamo. Diversamente non si spiegherebbe come, ad esempio, a fronte di 402 capi abbattuti nell'anno 2008, su una popolazione stimata di 450, l'anno successivo si stimi nuovamente una popolazione di 500 cinghiali. Aumento progressivo della presenza del cinghiale censita in provincia di Bergamo. Inoltre dalle proiezioni che emergono dal nuovo censimento relativo all'anno 2011 (ancora in corso e basato su una diversa metodologia di calcolo più efficace e realistica), il numero dei cinghiali - stimato tra l'altro per difetto- si eleva a 1.200 capi.
Ora, dice la Provincia, serve una netta discontinuità con il passato se si vogliono conciliare gli interessi degli agricoltori, le necessità di pubblica sicurezza reclamate dai sindaci e le pur legittime aspettative del mondo venatorio. La Provincia dovrà quindi vagliare tutte le proposte inoltrate dai vari soggetti interessati, sia pubblici che privati, al fine di individuare le azioni più idonee per arrivare a circoscrivere la popolazione di cinghiali in bergamasca entro numeri e località socialmente tollerabili.
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Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Domenica mattina il gruppo di operatori faunistici, disarmati, ha fatto un giretto nella Valle del Giongo per studiare il territorio e pianificare al meglio gli interventi in quanto l’ordine è perentorio: la sicurezza sopra ogni altra cosa.
Eccoci alla partenza un pochetto assonnati …..
Eccoci alla partenza un pochetto assonnati …..
GIU' LE MANI DALL'ORSO..
Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Ci si addentra nella Valle partendo dal basso.
Eccoci in località Casel del Gramigna. Il Casel … è quel mucchio di sassi che si vede sulla sinistra..
Il riferimento toponomastico ci è passato da un abitante di Bruntino che è cresciuto in queste selve …
Eccoci in località Casel del Gramigna. Il Casel … è quel mucchio di sassi che si vede sulla sinistra..
Il riferimento toponomastico ci è passato da un abitante di Bruntino che è cresciuto in queste selve …
GIU' LE MANI DALL'ORSO..
Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Sotto al sentiero il vecchio acquedotto di Bruntino che ha funzionato fino agli anni 80
GIU' LE MANI DALL'ORSO..
Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Un importante trottoio di cinghiali attraversa perpendicolarmente il sentiero …
Non abbiamo trovato tantissimi segni di presneza a causa del terreno duro per scarsità di precipitazioni dell'ultimo periodo ....
Non abbiamo trovato tantissimi segni di presneza a causa del terreno duro per scarsità di precipitazioni dell'ultimo periodo ....
GIU' LE MANI DALL'ORSO..
Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Ci si avvia verso il Casel del Morea che è contornato dalle vestigia di un antico roccolo. Siamo al Sapel d’Erba
GIU' LE MANI DALL'ORSO..
Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Casel del Morea che, a differenza del casel precedente, è ancora in ottimo stato ….
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Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Tutti in fila sul sentiero principale
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