Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Le numerose specie di animali selvatici nelle Alpi Prealpi Orobie e specificatamente in Valle Brembana
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enotime
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da enotime »

medved ha scritto:Mi pare di non aver mai mancato in questo senso. Forse ho spesso generalizzato il tema portandolo a Orso sulle Alpi (e oltre). Ma come è stato detto in passato questo topic è ormai un luogo dove si parla di orso e non solo di presenza in valbrembana.
Se lasciamo parlare di "orso" tout court esce di tutto e di più, comprese le imprese dell'orso bianco in Greenland. Se torniamo con i piedi per terra credo sia meglio per tutti. Analizziamo i fatti, e diamo ad ad essi risposte congrue e meditate, sotto tutti i punti di vista.
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IW2LBR
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Uomo-orso, a Scanno il 6 giugno il primo recinto fisso

Messaggio da IW2LBR »

Da Abruzzo NEWS di sabato 2 Giugno 2012

Uomo-orso, a Scanno il 6 giugno il primo recinto fisso

A Scanno grazie al Progetto LIFE Arctos comincia l'installazione di recinti sperimentali fissi a tutela delle attivita’ zootecniche Appuntamento dalle 10,30 a Scanno, presso l Azienda Rotolo Gregorio e C. nel Parco Nazionale d Abruzzo, Lazio e Molise Il pi grande recinto elettrificato a tutela dell orso bruno marsicano sara’ installato il 6 giugno nell azienda agricola Rotolo a Scanno nel PN d Abruzzo, Lazio e Molise nell ambito del progetto LIFE Arctos Conservazione dell’orso bruno: azioni coordinate per l’areale alpino e appenninico . L'attuale politica di indennizzo prevista per i danni dei grandi carnivori in diverse regioni deve essere necessariamente rivista alla luce delle esperienze maturate e delle politiche di prevenzione che devono diventare obbligatorie e condizione necessaria per potere richiedere il rimborso di eventuali danni. Serve un coordinamento strategico ed un monitoraggio continuo di tutto ci ma pi che mai serve attivare utili e ben meno costose politiche di prevenzione, con quei sistemi oramai ben conosciuti come recinzioni elettrificate, recinzioni fisse adeguate, cani da guardiania e sorveglianza perche’ prevenire situazioni conflittuali e’ meglio che intervenire quando i danni sono ormai sofferti.

Giunto a meta’ del suo percorso di 4 anni, vuole facilitare lo sviluppo di azioni coordinate che possano concretamente favorire la presenza dell orso in Italia nel lungo termine, come ad esempio l adozione di buone pratiche per la gestione della zootecnia in montagna che siano compatibili con la presenza dei grandi carnivori, l adozione di procedure e regolamenti comuni per la prevenzione dei danni e non da ultimo, una corretta informazione su questa specie. L'installazione a costo zero delle recinzioni ha appunto l obiettivo di minimizzare i danni ad allevamenti ed apiari ed e’ accompagnato dall'attivazione di una figura di assistenza agli allevatori. Il progetto, cofinanziato con fondi europei e coordinato dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise vede la partecipazione di dieci enti: Regioni Abruzzo, Lazio, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Trento, il Corpo Forestale dello Stato, il Parco Naturale Adamello Brenta, l’ Universita’ di Roma La Sapienza e il WWF Italia.
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A Lecco arrivano gli orsi e vanno in scena le solite idiozie

Messaggio da IW2LBR »

Tratto da Ruralpini, prof. Michele Corti

A Lecco arrivano gli orsi e vanno in scena le solite idiozie

Politici e tecnici hanno fatto gara a sparare le più viete banalità per commentare l'arrivo dell'orso in provincia. È avvenuto durante una conferenza stampa a Villa Locatelli. Gli orsi sono inoffensivi, schivi, non fanno male a una mosca. Il solito repertorio di c.....e che ormai si bevono solo gli sprovveduti e, soprattutto, coloro che vivono in territori che hanno solo da poco la "fortuna" di ospitare i plantigradi. Se è vero che in Trentino l'orso è oggetto di un marketing turistico-territoriale sfrenato è anche vero che gli operatori turistici sono preoccupati del comportamento dei turisti che chiedono di fare dei "safari" per avvistare l'orso e si avventurano alla loro ricerca. Mentre tra le popolazioni locali cresce il timore di recarsi nei boschi i turisti imbesuiti dai programmi televisivi vogliono vedere Yoghi, Cindy e Bubu. Gli operatori turistici temono che a qualche turista incosciente possano capitare cattive avventure e che l'isteria orsofila possa tradursi in un terrore che potrebbe rovinate il turismo. In ogni caso nelle zone più frequantate dagli orsi come le Giudicarie anche i turisti abituali cominciano ad avere paura. Il salutare l'orso come un viatico per il turismo dimostra solo il provincialismo degli amministratori lecchesi (peraltro in buona compagnia). Ormai l'orso c'è più o meno stabile in tutte le provincie alpine lombarde e tra pochi anni di questo passo sarà ovunque. Quindi che vantaggio avrebbe Lecco o qualsiasi altro territorio? Agli assessori consigliamo di studiarsi un po' la situazione trentina caratterizzata da una crescente conflittualità in materia di orso. Anche in consiglio provinciale dove sono depositate ben tre proposte di legge per modificare il sistema di gestione dell'orso che risale al progetto Life Ursus di introduzione dalla Slovenia. Leggano le lettere ai giornali trentini, si informino sulle proteste in atto. E non stiano ad ascoltare solo gli espertoni di parte molto interessati all'orso e ... alle palanchine che ne possono trarre.
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carlocortinovis
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da carlocortinovis »

Leggo che l'orso le' un po che non si sente e allora non dovete parlare de l'orso, il mio socio al parla sempre di donne ma non le vede mai, gli ho detto di non parlare di donne perche non le vede mai, ma' detto che sono ciucco a_111 a_111 Il mio socio e' andato a messa ma ha sbagliato giorno, oggi le' mia domenica, era vestito della festa e allora le' andato a fare un giro co la nsu che tiene come l'oro, ma detto che sono arrivate le pegore coi camion, tante pegore da dar da mangiare per lo orso ma detto. Ha lavorato al menel e lui si intende di corente, ha fatto su un recinto per il pollaio col tri e otanta, aspetta l'orso, se gli mangia le galline che gli da lui una bela sbatida.
greggio
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da greggio »

Si si andiamo avanti cosi' e ne vedremo delle belle, i nostri animali nei recinti elettrificati e ben attenti e controllati che non varchino la soglia e l'orso libero di fare, sbranare e scorazzare... e io pago!!!! Ma roba de mac!
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IW2LBR
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Chi ha paura dell'orso?: Tanta gente alla serata

Messaggio da IW2LBR »

Da Valsassina NEWS del 2 Giugno 2012

Chi ha paura dell'orso?: Tanta gente alla serata per fare chiarezza

Grande affluenza all'incontro per spiegare bene tutte le vicissitudini dell'orso, con un pubblico che è rimasto incollato alle sedie fino a quasi mezzanotte. Tante domande, qualche polemica, in generale una serata positiva e utile per chiarire le idee. E intanto l'orso è spuntato a Edolo...

L'evento organizzato presso la sede della Comunità Montana è iniziato poco dopo le 21. Per l'introduzione è intervenuto l'assessore provinciale ad Ambiente, Caccia e Pesca Carlo Signorelli. "Sapevamo dell'eventualità dell'arrivo dell'orso" spiega, "ma non così presto, perciò ha lasciato spiazzati tutti. L'idea dell'animale può far piacere, ma crea apprensione ai cittadini e soprattutto agli agricoltori. L'orso d'altra parte può essere però valorizzato in chiave turistica, come accade negli Stati Uniti." A intervenire poi è stato Lorenzo Greco, naturalista e esperto della fauna locale che ha raccontato la storia della presenza dell'orso in zona. "L'orso in Valle non è certo una novità. Gli ultimi esemplari però risalgono a fine Ottocento. Un tempo erano così tanti che furono introdotte delle taglie per lupi e orsi". Greco ha poi spiegato che l'orso può recare danno all'uomo solo in due casi: quando è provocato, oppure quando ci si frappone fra la femmina e i suoi piccoli. Dopo l'intervento "storico", parola a Emilio Buzzella, cittadino di Introzzo che il 18 maggio scorso ha visto da vicino l'orso. Il signor Buzzella ha raccontato al pubblico il suo "incontro ravvicinato", per poi rispondere alle domande di giornalisti e curiosi. "Molti mi prendevano in giro, pensavano avessi bevuto - ma io tra l'altro sono astemio.... L'esperienza me la ricorderò sempre, è stato bellissimo".

La parola è poi passata a Pietro Gatti, referente per la Provincia di Lecco del progetto “Life Arctos” sulla reintroduzione dell'orso. "L'orso bruno è una specie di grande interesse in Europa" spiega l'esperto. "Quello che si trovava in zona ha sicuramente origine da quelli che sono stati introdotti diversi anni fa in Trentino". Gatti poi ha fatto un quadro generale della specie: "L'orso è sì carnivoro, ma principalmente vegetariano. Al mondo ne esistono otto specie: il panda, l'orso con gli occhiali, l'orso malese, l'orso labiato, il tibetano, l'orso bianco (il più grosso orso e carnivoro terrestre), l'orso nero americano e appunto l'orso bruno. Anche l'orso bruno è a sua volta diviso in sei sottospecie: il nostro è un orso bruno europeo (Ursus Arctos Arctos: da qui il nome del progetto), ben diverso da un'altra sottospecie come il grizzly". Gatti ha poi spiegato le caratteristiche dell'animale, come peso, altezza e andatura.

Dopo questo intervento c'è stato lo spazio per diverse domande del pubblico, quindi la parola è passata a Elena Tironi, responsabile della Regione Lombardia di "Life Arctos", che ha spiegato molto bene il progetto nel dettaglio. Durante questa lunga parte della serata c'è stato spazio anche per qualche polemica, anche da parte del pubblico, soprattutto verso l'allarmismo creato alcuni media locali. Intanto è emersa la notizia del giorno: un orso - probabilmente lo stesso che abbiamo in qualche modo "incrociato" in Valsassina, è stato avvistato proprio venerdì a Edolo, nel bresciano. In conclusione ci sono stati i ringraziamenti di dovere alla Comunità Montana, con un piccolo intervento dell'assessore Davide Combi, che ha omaggiato i relatori col libro di Aldo Oriani da cui erano state citate alcune foto a inizio serata dall'ingegner Greco.
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da Fabio76 »

carlocortinovis ha scritto:Leggo che l'orso le' un po che non si sente e allora non dovete parlare de l'orso, il mio socio al parla sempre di donne ma non le vede mai, gli ho detto di non parlare di donne perche non le vede mai, ma' detto che sono ciucco. Il mio socio e' andato a messa ma ha sbagliato giorno, oggi le' mia domenica, era vestito della festa e allora le' andato a fare un giro co la nsu che tiene come l'oro, ma detto che sono arrivate le pegore coi camion, tante pegore da dar da mangiare per lo orso ma detto. Ha lavorato al menel e lui si intende di corente, ha fatto su un recinto per il pollaio col tri e otanta, aspetta l'orso, se gli mangia le galline che gli da lui una bela sbatida.
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Re: Chi ha paura dell'orso?: Tanta gente alla serata

Messaggio da elio.biava »

IW2LBR ha scritto:Da Valsassina NEWS del 2 Giugno 2012 Intanto è emersa la notizia del giorno: un orso - probabilmente lo stesso che abbiamo in qualche modo "incrociato" in Valsassina, è stato avvistato proprio venerdì a Edolo, nel bresciano...

Ah ecco! ora è chiaro, esiste anche la settima sottosecie di orso bruno, l'orso bruno "volante", più leggero, adatto al volo mordi e fuggi, meno invasivo perchè ogni settimana cambia Provincia...(ipotesi interessante a_111 ) a-36 a_45
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Questione Orso, preoccupati i Bergamaschi

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dalla Gazzetta di Sondrio - Sabato 2 Giugno 2012

Questione Orso, preoccupati i Bergamaschi, la proposta della CCDD: un radiocollare

I bergamaschi si interrogano sulla questione 'orso'. Dicono, testualmente: "Per ora, tra gli esperti, un dubbio resta aperto: se, sulle Orobie, abbia trovato casa un solo orso oppure ce ne siano altri. Per il resto, invece, esistono solamente certezze: ovvero che le montagne della provincia bergamasca sono tornate, ormai da alcuni anni, ad essere habitat ideale per questi animali e che (l'esame del Dna su un ciuffo di peli lo ha provato definitivamente) almeno uno, forse il solo forse no, è nipote di quel JJ5 che, inizialmente introdotto nel Parco Adamello-Brenta, ha scorrazzato fino alle basse valli tra il 2008 e il 2009 per poi tornarsene in Trentino, dove tuttora vive...". E' "M7, una denominazione sicuramente poco attraente ma utile all'identificazione di quello che è, appunto, il settimo maschio individuato dal 2008". Non sono contenti al di là delle Orobie per via di "aggressioni a capre e pecore, l'assalto ai depositi di arnie, le stragi di animali da cortile" che si sono moltiplicate a ritmo vertiginoso. La Coldiretti di Bergamo è preoccupata. perché tra poco inizia la stagione degli alpeggi. Ha una proposta: "la soluzione ideale sarebbe, a nostro giudizio, l'applicazione di un radiocollare per sapere dove si trova l'orso. Gli allevatori lavorerebbero tranquilli e si riuscirebbe anche a fugare tutti i dubbi sul passaggio dell'animale e sulle predazioni».

La Regione rassicura:
«Tutte le situazioni segnalate in questi mesi - ha fatto sapere nei giorni scorsi il Pirellone - sono state monitorate giornalmente attraverso attività coordinate sul territorio tra Forestale e Polizie provinciali. Tale monitoraggio ha consentito di intervenire là dove la segnalazione si è dimostrata veritiera con la verifica dei danni e il risarcimento degli stessi. È attiva, peraltro, una polizza di risarcimento danni che ha consentito di ripagare gli agricoltori delle perdite subite».

Il rischio
C'è un rischio che si potrebbe correre, ovvero quello dell'impatto negativo sul turismo per il timore di un incontro ravvicinato orsesimo tipo, per quanto improbabile possa essere. Non è possibile fare quello che propone la CCDD di Bergamo? Se lo si facesse basterebbe poi, tramite gli organii di informazione indicare le zone ove l'orso è ppresente tranquuillizzando tutti gli altri. A parte in altro articolo i consigli nel caso di incontro con il plantigrado.
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