IW2LBR ha scritto:dal quotidiano Trentino Alto Adige Mauro Fattor - Mercoledi' 20 Giugno 2012 Con l'orso il silenzio non d'oro
Quanti errori nelle strategie di comunicazione sull'orso... a semplice titolo informativo, che in Svizzera nessuno dei proprietari di asini della Val Rendena vedrebbe un soldo di risarcimento, visto che nessuno aveva montato il recinto elettrificato antiorso che la Provincia fornisce gratuitamente? Ferma restando, anche in questo caso, la piena libertà di suicidare i propri animali nel modo più gradito...
Non credo che di fronte all'orso... ci sia un problema comunicativo... forse la tepatia! Non so per il Trentino, ma da noi siamo a livello zero, l'orso passa di soppiatto, come qualsiasi intruso abusivo! Il solito articolo di parte, teorico, farcito di fumo, ideologia e teorie fantasiose... sul sopvrappopolamento? nella pratica nessuna soluzione. Riguardo agli svizzeri, non sarei cosi contento se fossi l'orso!... di solito sono più pragmatici e risolvono il problema alla radice nel caso di sconfinamenti sgraditi.
Moderatore Immagini Antiche "tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
E' una solenne sciocchezza pensare che la presenza dei predatori danneggi il turismo. Le cifre di mezza Europa, dalla Slovenia all'Abruzzo passando per i Pirenei, dimostrano esattamente il contrario.
Si infatti, che begli esempi: il turismo in Slovenia e' per lo piu' di cacciatori che all'orso e tutto nella legge!
in Abruzzo l'accesso al parco viene regolamentato a gruppi e con il pagamento di un ticket, vogliamo che sia cosi' anche da noi?.
Leggo che i fa pagare per vedere l'orso,il mio socio a le poie e se volete anda a visitarle gratis,si potete portare i bambini delle citta che studiano e giocano co l'orso che e' bravo ma quando i ve in montagna hanno paura delle galine perche negu gli ha insegnato che le poie non mangiano i bambini.
Un commento sull'articolo QUI pubblicato di Michele Corti · Professore Associato presso Università degli Studi di Milano
Una disamina razzista che considera sempre il montanaro come un subumano, mosso solo da considerazioni utilitaristiche ed economiche. Forse perché i valori dei montanari in base all'insindacabile giudizio di valore degli Intellettuali sono svalutati a "folklore", "campanilismo", "becero orgoglio etnico". Ma chi vi credete.? Il gioco è finito. Il "popolino" da voi disprezzato è autoriflessivo e i sensi di inferiorità indotti li ha messi in soffitta. Lo capite che il tempo dei signori feudali dei Parchi e delle Istituzioni culturali sta finendo? I montanari sono inseriti nel movimento di democrazia diretta e nuova partecipazione più di voi parrucconi reazionari in nome dell'oscurantismo progressista. Grillo non spazza via solo i politici ma anche gli intellettuali boriosi e razzisti.
Settimana scorsa la Rai ha trasmesso, un documentario molto interessante sulle caratteristiche dei vari -orso bruno-. In particolare ha descritto il caso e le interviste dei due operatori forestali aggrediti dal Grizzly a Vancouver-CND (naturalmente più possente dei "nostri" Arctos-zoo ). Interessante la descrizione delle caratteristiche generali degli orsi, in particolare l'olfatto 100 volte superiore al cane segugio oltre alla muscolatura particolarmente forte dalle mandibole e alle spalle (le prime stringono come una forza-peso di due pianoforti a coda contrapposti !). I due operatori mentre censivano le conifere da tagliare, sono stati aggrediti senza motivo dall'orso. Un uomo è rimasto gravemente ferito e privato del cuoio capelluto con un morso, l'altro è stato strappato da un pino a 10 metri dal suolo. La furia dell'orso si è interrotta solo perchè il secondo ha recuperato la bomboletta a base di lacrimogeno e gli invasato le narici....... ed io che pensavo di potermela cavare con tre petardi, come da Manuale delle Giovani Marmotte !?...mi sa, che dovrò fare il corso di Scuola di Polizia-2
greggio ha scritto:...Si infatti, che begli esempi: il turismo in Slovenia e' per lo piu' di cacciatori che all'orso...
Infatti si parla sempre di Slovenia, ma si sa che lì è praticato il "turismo"-safari di caccia, di tutti i tipi...
Moderatore Immagini Antiche "tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
Continuiamo a creare allarmismo...chissà a che scopo, o a favore di chi....mahh???
Il grizzly, l'orso polare, la tigre della Siberia poco o nulla hanno a che vedere con l'orso bruno europeo e a quello Marsicano, suo stretto parente. Attualmente sulle Orobie pare vi siano due esemplari di orso bruno europeo. Quest'anno, a parte sporadici e rari attacchi ad ovini non v'e' stato null'altro da segnalare.
dal quotidiano il Trentino - Venerdi' 22 Giugno 2012
L’orso candidato alla “Tonca” assieme a politici e supermercati
TRENTO. Orso superstar, al Tribunale di Penitenza che ieri sera nell’affollatissima cornice di piazza Fiera ha ufficialmente aperto le Feste Vigiliane, al termine del tradizionale corteo (foto in basso) per le vie del centro di centinaia di figuranti. A sostenere l’accusa nei confronti del plantigrado era Mario Cagol, al debutto nel ruolo che fu di Andrea Castelli e Lucio Gardin. Protagonista, regista e autore del testo, per l’occasione il popolare SuperMario ha proposto uno spettacolo davvero esilarante, ricco di personaggi e colpi di scena (con tanto di Nonna Nunzia), applauditissimo da un pubblico coinvolto e appassionato. Dialoghi irresistibili in dialetto, con tanto di supporti video e scenografie puntuali, che l’attore ha realizzato con l’aiuto, spiega, «di una presenza importantissima capace di aiutare, sostenere e trasmettere fiducia, una marcia in più fondamentale che da dietro le quinte ha un ruolo immenso».
La candidatura dell’orso alla “Tonca” nelle acque dell’Adige era tutto sommato prevista: le cronache di questi mesi, le polemiche, le proteste non potevano che portare il plantigrado in pole position. E infatti nello show di ieri sera, jnella parte final, è stato l’autentico protagonista, apparendo addirittura in prima persona in scena per difendersi dalla accuse. Ma prima di lui, l’avvocato dell’accusa ha proposto diversi altri candidati. A partire dai sacchetti biodegradabili, perché quelli di una volta «i g’aveva en “certo spessore”, no i se desferìa ancora ala cassa! E po’ i e le fa anca pagàr... Digo mi, se le fussa gratis en meto sei sete una dento l’altra e ala machina ghe arivo...!». Poi, testuale, «il sistema dei supermercati in toto e il loro basso infido sistema di fidelizzazione». Questa l’accusa mossa da Cagol: «...ensoma dai... no se pol smaronàr tuti co ste figurine! Pperazione definita “Colpiamo sui bòci, colpiamo nel cuore, riempiamo l’album, svuotiamo il portafoglio” che in gergo tecnico se ciama “fidelizzazione” del cliente...».
Poteva la politica restare al di fuori dei candidati alla Tonca. No, naturalmente. e lo spunto è stato il compenso del governatore altoatesino Luis Durnwalder. Così difeso dall’avvocato Camillo Caresia: «Signor giudice, signori della corte, chi se tratta de 26 mila euro lordi che chiunque de noi volerìa poder guadagnàr, alora... perché star chi a farghe i pulesi en scarsela al sior Luis... la risposta amici cari l’è semplice... invidia.. che l’è na bruta bestia l'invidia...perchè se fuse voi... ognuno de voi a meterve en scarsela 26 mila euro al mes... che po i è lordi volerìa precisàr, narìa tut ben, sarìa soldi sacrosanti e meritadi fin a l'ultimo centesimo se envezi el li guadagna el sior dotor Durnwalder alora se subito pronti a criticarlo...». Ma la Tonca è stata chiesta anche «per il comparto dei consiglieri provinciali in toto», con ampia dissertazione su indennità, diaria, rimborsi chilometrici e così via.
Sul banco degli accusati anche il Bondone: «No se pol ancora vantarse che è passa su el Charly Gaul perché fra el pubblico gh’era anca l’Otzi dai... el Bondon el l’ha dit lu, l’è una montagna a tutti gli effetti coi suoi picchi e pendii...». E ancora: «L’è 40 anni che l’è li uguale, piste corte, seggiovìe coi asòti de l'arca de Noè, bisogna griffarlo, stravolgerlo... metterghe en nome pu accattivante che la zent la se senta alla moda demò a nominarlo... Bond-One, pronuncia Bond uan, per esempio!». Poi, la recente normativa che vieta la musica all’aperto dopo le 22. «Quindi siccome le 22 le è passade, per piazer parlè pian e no ste a far casìn, così i bar i pol seràr tranquilli e i zoveni i pol desfarse su facebook....», ha argomentato Cagol, che proprio qui ha estratto da cilindro Nonna Nunzia, «la regina delle notti mondane trentine, la donna che vive la notte e si scatena in balli lascivi e privi di freni inibitori...».
Poi l’orso. E qui il capo d’accusa recitato da SuperMario non finiva più: «Il progetto Life Ursus l’ha pers el controllo, il progetto de reintrodurre l’orso bruno nelle Alpi italiane, l’ha superà le aspettative... disente che l'orso el s’è impegnà parecchio nel “reintrodurse”... no so se me son spiegà...». la parola al difensore: «E cosa pretendevelo avvocato, che el nesa a comprar i preservativi Hatu en farmacia?». Ancora Cagol, citando addirittura Nicole Minetti: «L’orso el ne fa de ogni! L’insegue le persone, el se fa investìr rovinando anca Porsche, no Fiat Multipla, capiselo sior giudice? Il comitato contro l’orso esige un intervento, ora par che se provederà a ridurre el numero dei orsi en region ma el danno el gh’è, la popolazion l'è stremada, spaventada, la zent no la va pu for la sera...». Ancora il difensore: «Perchè prima i feva feste tuti i dì, ma dai da bravo... Signor giudice, giuria popolare, l'orso no’l g’ha colpe... I l’ha volù meter chi e lu el fa l'orso, el fa quel che l’ha sempre fat sol che adesso sen deventadi tuti pu... “umani” e no sen pu boni noi de conviver con lu... A parte che l’è da veder se la Porsche l’ha realmente ciapà l’ors ma po, savè quanti caprioi e cervi ven investì durante l'an... e alora fen el comitato anti cervo...». Replica l’accusa: «Ho capì, ma el cervo no’l magna pegore!». Controreplica, non priva di una certa efficacia: «Bisognava pensarghe prima, e trovàr na razza de orsi vegetariani, che i se contenta de’n cop de salata... ma anca li ghe sarìa i paroni dei orti en rivolta coi forconi...! Ve ricordo che sen en popolo da sempre conosù come fat de orsi, noi sen chi seradi en le nosse montagne, ne tegnìn stret l’ortesèl, no volèn l’invasione de popoli che magari i porta novità e dopo noi ne par de perder i nossi soliti riferimenti... e alora che i staga tuti a so cà, niente!... ne Valdastico ne l’Ikea... che così entant i la daverze a Verona... perché lori i è stupidi... ciò che non si conosce spaventa... noi sen orsi nel Dna vostro onore, doven sol ricordarnelo e te vederai che anca l’ors el deventa tollerabile...».
E finalmente, in chiusura, l’ingresso in scena del plantigrado, animato da Marco Betti, fatto accomodare in gabbia dal presidente della Corte. «No ve se fati mancàr gnent vedo, che eleganza tei... alor mi me comodo... che spifferi tei... me ciapo su el mal de l'ors... hahaha... Scusame son chi en migenìn svergol perché ma batu per aria el DeLaurentis... hahaha... che dopo, la foto che l’ha fat veder, l’è quela de me cosìn che abita a Yellostone... dime ti... comunque ecoci pronti, diseme tut voialtri». Domanda dell’accusa: «Signor Bruno Orso, mi dica... è vero che lei ama cibarsi di piccoli animali quali capre pecore e addirittura qualche asino?». la risposta: «Disente che l’asen el resta putost duret da parar zo ... el se emponta come dir... ma... pol esser si... Mangio quello che lei ha elencato perché, essendo io un orso me ven fazile magnàr na pegora che l’è carne. El fago per distinguerme da voi umani che, enveze, ne al McDonald e magnè el doppio McMontain con doppio strato de carne e salsa de capriol... ma se magno mi carne, alora son la bestia de turno, e voi podè?... feme capìr come che la gira... vole dirme che se la còso, alora l'è lecito?Basta capirse...». E avanti così, tra le risate del pubblico. Domenica, dopo la deciione della giuria, si sarà se il povero orso scamperà alle acque dell’Adige.
Leggo chi dice pare sono due,il pare del mio socio a' detto che pare sono tre,a mio socio pare uno,un po di confusione,io come willi il coiote non capisco piu quanti sono.
Aggiunto,il mio socio e' preoccupato questa notte le sue galine cacciavano tanti versi anche i sui cani per cercare i tartufi,m'a detto che pare era l'orso
carlocortinovis ha scritto:Leggo che i fa pagare per vedere l'orso,il mio socio a le poie e se volete anda a visitarle gratis,si potete portare i bambini delle citta che studiano e giocano co l'orso che e' bravo ma quando i ve in montagna hanno paura delle galine perche negu gli ha insegnato che le poie non mangiano i bambini.
La neve è una poesia. Una poesia che cade dalle nuvole in fiocchi bianchi e leggeri. Questa poesia arriva dalla labbra del cielo, dalla mano di Dio. Ha un nome. Un nome di un candore smagliante. Neve
Non so per il Trentino, ma da noi siamo a livello zero, l'orso passa di soppiatto, come qualsiasi intruso abusivo! Il solito articolo di parte, teorico, farcito di fumo, ideologia e teorie fantasiose... sul sopvrappopolamento? nella pratica nessuna soluzione. Riguardo agli svizzeri, non sarei cosi contento se fossi l'orso!... di solito sono più pragmatici e risolvono il problema alla radice nel caso di sconfinamenti sgraditi. 
all'orso e tutto nella legge! 
del mio socio a' detto che pare sono tre,a mio socio 
