Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Le numerose specie di animali selvatici nelle Alpi Prealpi Orobie e specificatamente in Valle Brembana
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Orso in Valposchiavo la gente è preoccupata

Messaggio da IW2LBR »

da La Provincia di Lecco

Orso in Valposchiavo la gente è preoccupata

Preoccupazione palpabile oltre confine, in valposchiavo, dove l'orso M13 si è "trasferito". Lo tiene sotto controllo il sindaco-guardiacaccia (che da loro si chiama guardiano della selvaggina) che tutte le mattine - segnale permettendo - riceve dal radiocollare di M 13 la sua posizione. E anche se l'avviso risale a sei ore prima (nel frattempo l'orso potrebbe dunque essersi spostato) lui - Arturo Plozza - è uno dei pochi ad avere un'idea di dove l'animale si trovi.

M 13 di strada ne ha fatta nelle ultime settimane. Dopo aver fatto tappa in Valmasino e in Valgerola (con tanto di sosta serale a Morbegno città), l'orso ha raggiunto il Bormiese e Livigno e poi "dallo scorso 27 luglio è entrato in Svizzera, in Val di Campo. Prima è stato avvistato nei pressi di San Carlo, in un giardino mentre si cibava di lamponi. Poi ha attraversato la Valle e si è alzato in quota a Cavaglia fino (qui ha ucciso quattro pecore), poi si è diretto verso il Palù dove ha rincorso un'asina, forse anche solo per gioco, e infine la notte del primo agosto - dopo essere stato avvistato sulla strada cantonale e nei pressi di Sfazzù - è risalito in Val di Campo dove ha ucciso altre sette pecore in località "Suracqua". In tutto undici capi che - ben inteso - verranno risarciti ai proprietari». Per M13 non tira buon vento oltre confine. La gente è alquanto spaventata all'idea di poterlo incontrare magari durante una passeggiata nei boschi o in alpeggio e si sta diffondendo un clima da caccia alle streghe. Anzi, all'orso. «Per arrivare ad abbatterlo - e spero proprio non sia il caso di questo splendido esemplare - bisogna prima dichiararlo pericoloso per l'uomo ed M13 per ora non lo è. In ogni caso la decisione finale spetta al Consiglio Federale di Berna, visto che grazie proprio alla convenzione di Berna, l'animale è protetto qui, come in tutte le alpi. Ma, ripeto, per ora questo giovane esemplare si sta comportando come dovrebbe: sta perlustrando il territorio e ha bisogno di tenersi in forma in vista dell'inverno. Nulla di cui preoccuparsi».
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Scorribande dell'orso sul Monte Linzone

Messaggio da IW2LBR »

da L'Eco di Bergamo

Scorribande dell'orso sul Monte Linzone, Macconi: «Lo dicono le orme»

Valle Imagna - Un cane scambiato per orso? Orme attribuite a un plantigrado che ha snobbato la Valle Imagna per starsene al fresco in Trentino? Pietro Macconi , ex consigliere regionale, non ci sta: le foto che ha fatto avere al nostro giornale a suo avviso sono la prova provata del passaggio dell'orso nella Bergamasca e in particolare i sul monte Linzone, tra Costa Imagna e Palazzago. «Le cose che mi colpirono il mattino del 1 luglio furono tre: le dimensioni delle orme e la loro nitidezza, mai viste cosi grandi e distinte nel fango di alcune pozzanghere appena asciugate. Poi la quantità: almeno una decina. E infine i lunghi e sottili segni degli unghioni che si evidenziavano nel fango. Pur non essendo Davy Crockett (cacciatore ed avventuriero del Far West statunitense, ndr), le ho identificate per quelle di un orso, avendole più volte osservate su riviste naturalistiche e poi per deduzione logica, non essendoci la possibilità di tracce di altri animali di simili dimensioni sul nostro territorio».

La «lettura» delle orme
Detto questo Macconi non condivide la «lettura» delle orme fatta dalla dottoressa Chiara Crotti, zoologa e ricercatrice che per il Parco delle Orobie si occupa di monitorare la presenza degli orsi: «La prima ragione è che le orme di cane ipotizzate coprono appena la parte superiore della traccia che ho inviato. La seconda ragione è che non è possibile che un cane saltelli a piè pari per una decina di volte, ripetendo sempre la stessa impronta con precisione millimetrica, né che saltellando scivoli per dieci volte allungando la traccia in modo da farla apparire più grande, come quella di un orso». Ma se la qualità dell'orma non bastasse ci sono gli avvistamenti di «persone affidabili e serie, che testimoniano di aver visto l'orso concretamente: la prima volta verso la metà di maggio, la seconda intorno al 10 di luglio». Eloquente anche l'aggressione ad un gruppo di oche a fine aprile e a due pecore tra il 16 ed il 18 luglio.

Dal Trentino facile percorso
Non convincono Macconi quindi le affermazioni dei funzionari regionali che, interpellati sugli episodi: «Non si sono accorti che le valli, minuziosamente elencate nell'articolo, sono facilissimamente collegabili alla Valle Imagna da comodi passi e inoltre che il "nostro" manca dal "monitor" giusto, giusto il tempo in cui è segnalato in valle? Alla luce della cronologia dei fatti non sarebbe più semplice immaginare che la "povera bestia" abbia staccato il "cellulare", fosse in vacanza in Valle Imagna invece che in Trentino?».

«Dispiace questa sfiducia nei confronti di chi abita la montagna – conclude Macconi – è implicitamente ritenuto incapace di distinguere un orso da un cane o un merlo da una poiana e il fatto che si accolli il danno della predazione lo rende un personaggio poco credibile. Mi è invece simpatico questo orso che è venuto a farci visita senza il permesso della Provincia, del Parco delle Orobie, e della Regione. È un orso intelligente, forte, bello, coraggioso e libero. E mi scuso con lui per averlo disturbato, ma sicuramente non se ne è accorto. Mi piace immaginarlo dalla cima di queste montagne che guarda incuriosito la pianura che brilla di milioni di luci. Assolutamente invisibile a chi non lo vuol vedere».
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Fabius
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da Fabius »

Tra un po' ce lo ritroviamo anche sulla Maresana.......? a_39 a_11
La felicità dell'uomo sta nella natura selvaggia.
passovalcava
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da passovalcava »

quanta confusione stanno facendo in valtellina con l'identificazione degli orsi!

e poi non riesco a capire perchè il presunto orso della vall 'imagna (250 grotte) non possa esistere e per quale motivo non attacca le oche!
sembra una barzelletta che un orso mangia le galline ma non le oche!
greggio
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da greggio »

passovalcava ha scritto:quanta confusione stanno facendo in valtellina con l'identificazione degli orsi! e poi non riesco a capire perchè il presunto orso della vall 'imagna (250 grotte) non possa esistere e per quale motivo non attacca le oche! sembra una barzelletta che un orso mangia le galline ma non le oche!
Non fidarsi dei cosidetti esperti, che nascondono l'evidenza per i loro interessi!
Nel 2009 JJ5 a Lenna ha mangiato 3 oche! http://news.valbrembanaweb.com/index.ph ... -tre-oche/
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bipbip
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da bipbip »

Passovalcava, per quale motivo si dovrebbe dar maggior credito al parere di un escursionista anzichè a quello di un esperto? a_34
Che motivo avrebbe l'esperto per attribuire le tracce ad un cane anzichè ad un orso? a_11
Se avessi la bontà di spiegarmelo/celo te ne sarei grato.

Hai poi incontrato l'orso o gli orsi tempo addietro, quando, dovendo salire al p.sso S.Marco, tenevi per la tua incolumità tanto da scriverlo per renderci edotti di tale preoccupazione?
passovalcava
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da passovalcava »

per il presunto orso della valle imagna sicuramente avrà ragione l'esperta, ma i dubbi rimangono!
è da maggio che giro nei luoghi degli avvistamenti e predazioni sia sulle orobie e sia sulle retiche ma nulla, è come cercare l'ago in un pagliaio
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Ecco l'orso, gioca a Prà Alpesina

Messaggio da IW2LBR »

dal quotidiano l'Arena d Vittorio Zambaldo

Ecco l'orso, gioca a Prà Alpesina

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Monte Baldo. C'è un orso che gioca, si diverte e fa la star sulle pendici del Baldo: in tre mesi di presenza sono numerosi gli avvistamenti e altrettanto belle le foto che turisti ed escursionisti sono riusciti a scattare a un animale selvatico che non sembra affatto impaurito dalla presenza umana. L'ultimo avvistamento è di sabato pomeriggio vicino alla seggiovia di Prà Alpesina nei pressi di Malga Dossioli, sul versante Trentino del Baldo verso la Val d'Adige, a pochi chilometri dal confine con la provincia scaligera. La fortuna dell'incontro è toccata questa volta a Maurizio Rodegheri che con i figli adolescenti e il cognato era partito da Isola della Scala, dove risiede, per una scampagnata in quota. Il gruppo si era da poco sistemato per il picnic sull'erba del prato attorno alla malga, quando dal limitare del bosco è spuntato l'orso, più curioso di loro, stando al racconto dei protagonisti. «Non volevamo credere ai nostri occhi. Prima siamo rimasti fermi perché ci sembrava piccolo e temevamo che ci fosse la madre nei paraggi. Poi abbiamo capito che non usciva nessun altro e ci siamo avvicinati fino a pochi metri». L'orso è entrato nel tiro degli obiettivi e non ha avuto scampo, diventando una star. Sembrava averlo capito perché invece che allontanarsi lasciando delusi i suoi ammiratori, ha deciso di dar prova di abilità, mettendosi a giocare con un palo che regge un segnavia dei sentieri. Così lo prendeva tra le zampe, lo sollevava, si sedeva tenendolo in braccio, mentre gli scatti delle macchine fotografiche diventavano roventi e la sorpresa attirava sempre più persone che si erano aggiunte ai sei fortunati isolani. «Una scampagnata che doveva essere nella normalità si è trasformata per noi in un evento unico», racconta Rodegheri, «per questo incontro ravvicinato con l'orso».

Nessuna paura, pare, né da una parte né dall'altra: i turisti hanno osato avvicinarsi fino a quattro cinque metri per poter scattare fotografie, non disponendo di macchine professionali con obiettivi potenti. L'orso ha lasciato fare, ha giocato, annusato l'aria, cercato di prendere al volo qualche insetto che saltava dall'erba del prato, quasi divertito che questo suo comportamento fosse così attraente per tanti umani incuriositi. L'incontro, il trastullo, il book fotografico è durato un'ora, secondo le testimonianze dei presenti, finito in malo modo con l'arrivo rombante di una moto da trial che ha spaventato l'animale e lo ha fatto correre verso il bosco, in un rifugio sicuro e più silenzioso. Marina Campostrini, gestore di Malga Dossioli per conto del Comune di Ala, conferma che sono numerosi gli avvistamenti: «Vengono in malga diversi turisti a raccontarmi di aver visto l'orso: io sono qui tutta l'estate e tutti i giorni, vado spesso a camminare di mattina presto nel bosco ma non l'ho mai visto. Mi piacerebbe incontrarlo, ma non ho ancora avuto questa fortuna: i Forestali mi hanno confermato che è qui da tempo e gira spesso in questa zona», conferma la donna. Per adesso non ha mai avuto problemi con la vicinanza dell'orso: «Non teniamo né animali da allevamento né animali domestici. L'orso non ha alcun interesse ad aggirarsi attorno alla malga», aggiunge, «anche perché le guardie forestali ci hanno raccomandato di non lasciare in giro rifiuti di nessun genere per non attirarlo. L'abitudine a cibarsi di avanzi può essergli fatale perché abituandosi a questa alimentazione cercherà sempre il contatto con l'uomo e prima o poi sarà destinato ad essere abbattuto se diventerà troppo confidente», conclude Marina. In occasione di un precedente avvistamento Fausto Zoller, ispettore superiore e comandante della stazione del Corpo Forestale dello Stato di Brenzone, che collabora con i colleghi trentini impegnati nel Progetto Orso, aveva segnalato che potrebbe trattarsi di M11, un orso giovane maschio di circa due anni in dispersione dal Parco dell'Adamello Brenta dove è nato. Non si sono ancora raccolti reperti biologici per stabilire con certezza l'identità, ma si presume che sia questa. Non è il primo orso che frequenta il Baldo: ne sono arrivati in precedenza altri tre negli anni scorsi, tutti soggetti giovani alla ricerca di una femmina, ma non trovandola hanno abbandonato l'aerale. La raccomandazione è di tenersi a distanza di sicurezza, soprattutto se l'orso è intento a mangiare, non lanciare cibo di nessun genere verso l'animale o abbandonare alimenti nei prati e nei boschi, pratiche vietate dalla legge; non correre o gridare, ma comportarsi con naturalezza e con movimenti lenti prendendo la direzione opposta.
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Scanno, catturati l’orsa Gemma e i suoi due cuccioli

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dal quotidiano Centro dell'Aquila

Scanno, catturati l’orsa Gemma e i suoi due cuccioli
Gli animali, noti per le scorribande in orti e pollai, sono stati seguiti e addormentati. Mamma orsa è stata rimessa in liberta dota di un radiocollare. I cuccioli dovranno essere rieducati alla vita selvatica

SCANNO - Catturati l'orsa Gemma e i suoi due cuccioli, noti per le loro scorribande in orti e pollai di Scanno. I plantigradi sono stati seguiti e addormentati dalle squadre cattura del Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise in località Quagliarelle di Scanno. Dopo un paio d'ore l'orsa Gemma è stata rimessa in libertà, dotata di un radiocollare per seguire gli spostamenti ed evitare nuove incursioni nei centri abitati. Anche i cuccioli dovranno essere rieducati alla vita selvatica. Una vera sfida per il Parco.
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