Gemma, l'orso scomparso che divide gli abruzzesi di Scanno. "E' un pericolo per noi, ma non la vogliamo morta"

L'orsa Gemma non è solo un esemplare di orso bruno marsicano, ma ha una qualità in più che la rende molto particolare: rientra infatti nella categoria dei cosiddetti "orsi confidenti". Ciò significa che nel tempo ha saputo adattarsi perfettamente all'habitat e, nutrendosi soprattutto di galline e conigli, si fa vedere spesso nelle vicinanze dell'uomo. Nel caso particolare a Scanno in Abruzzo. Come riporta Repubblica.it però l'orsa è scomparsa dal Parco nazionale d'Abruzzo da ormai 15 giorni.
Sulla sparizione di Gemma a Scanno si sono aperti due fronti molto netti. C'è chi la ama e la coccola e chi la considera una minaccia. Questi ultimi hanno anche raccolto 613 firme (sui circa 2 mila abitani di Scanno) per riuscire a catturarla. In effetti dopo le ultime scorribande fino nel centro del paese alla ricerca di cibo l'orsa era sotto stretta sorveglianza. E veniva costantemente seguita da una squadra del corpo forestale col compito di impedire che si avvicinasse alla popolazione locale e con la facoltà di sparare pallottole di gomma in caso di necessità.
Tutto ciò non è servito e l'orsa è riuscita misteriosamente a liberarsi del radio-collare dileguandosi nel nulla. La domanda è se sia stata volontariamente liberata da qualcuno che temeva la cattura o addirittura l'uccisione o, al contrario, se sia morta per la fame oppure uccisa. La dinamica è strana perché il collare è stato ritrovato sul ramo di un ciliegio senza che vi fossero tracce di sangue o segni di lesione, ma potrebbe essere che il rapido dimagrimento abbia permesso a Gemma di liberarsene. Ciò che è certo che Gemma non si era mai allontanata per così tanto tempo.
In ogni caso i due fronti "pro e contro" Gemma sono molto agguerriti. Per esempio il residente di Scanno Ilario Notarmuzi, firmatario del documento per la cattura, chiede che "i figli possano circolare liberamente sotto casa" anche se non vuole che Gemma venga uccisa. L'uomo riferisce che l'orsa avrebbe rigato la sua macchina e assaltato la sua recinzione. D'altro canto c'è chi come l'agente forestale Antonio Carfagnini spiega che i danni degli orsi vengono risarciti dall'ente forestale. Anche il sindaco del paese, Pietro Spagone, non ha firmato la petizione.
Occorrerà una settimana per verificare dalle analisi se gli indizi trovati appartengono a Gemma e verificare se è morta o meno, come afferma il presidente del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise Antonio Carrara, nel frattempo è spuntata anche la pagina Facebook degli ammiratatori Gemma orsa.