Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Le numerose specie di animali selvatici nelle Alpi Prealpi Orobie e specificatamente in Valle Brembana
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enotime
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da enotime »

Non si tratta di omicidio, Skiador. Si tratta di "orsicidio" che ha implicazioni ben diverse, che non possono essere paragonate ad implicazini che invece riguardano e coinvolgono da vicino gli umani. Dalla tua parte ci aggiungerei anche un "Eh, allora, chissenefrega"!" E invece no. Proprio perchè ti stimo, e come sì, un montanaro indossolubilmente legato alla sua montagna.
Ma dove sta il futuro? a_45
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elio.biava
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da elio.biava »

Parlare in questo forum del mezzo fallimento “dell’esperimento Orso sulle Dolomiti di Brenta” può farci riflettere, anche perché nel bene e nel male siamo stati purtroppo e a nostra insaputa “contaminati”. Un’esperimento forzato di questo peso è stato azzardato, probabilmente se si fosse atteso uno sviluppo naturale proveniente dalle regioni alpine attigue, sarebbe stato lungo ma anche gli orsi sarebbero “cresciuti” in tutti sensi molto meglio ( ma la legge del marketing... a_11 ). Penso alla Lince od al Lupo già presenti da noi (forse per migrazione naturale a_34 ), il loro impatto anche per ovvi motivi sembra avvenga in modo meno traumatico.

Inoltre chi ha progettato, non ha tenuto conto che i corridoi naturali da est a ovest sono interrotti da barriere infrastrutturali quali l’autostrada del Brennero, questo da’ l’idea dell’avventatezza del progetto Life Ursus e le conseguenze già si vedono. Il guaio ormai è fatto e sarà dura ora metterci una pezza. Però la preoccupazione maggiore per quanto riguarda la Lombardia è leggere dichiarazioni a “spot” di personaggi con responsabilità regionali nel campo ambientale.
Per contro il silenzio da parte dei responsabili del PARCO delle OROBIE BERGAMASCHE, per quanto struttura “monca” perchè mai realizzato appieno in tutte le funzioni operative ( quello Valtellinese è stato scorporato per far si che almeno la parte nord-orobica potesse decollare ).

Mi risulta che da pochi mesi è stato eletto il nuovo presidente ed i tre rappresentanti delle Valli, Scalve, Seriana e BREMBANA…gli ultimi libretti che sono stati stampati, mi sono piaciuti… magari sarebbe bello sentire anche che opinioni hanno riguardo all’ORSO BREMBANO!!... prima che “altri” ancora decidano sopra le nostre teste. Penso che chi sta in Regione, non possa anteporre l’orso, dimenticandosi del Parco sempre accantonato e mai risolto, credo che le due cose non siano affatto separabili! a_35 a_35 a_45
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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
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enotime
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da enotime »

Nulla è separato, se a decidere sismo noi. Bisogna però, che ci metttiano d'accordo, conciliando le legitime esigenze di tuti.
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Morte orso catturato in Trentino fatto gravissimo

Messaggio da IW2LBR »

dal quotidiano Libero - Mercoledi' 13 Giugno 2012

Animali: Enpa, morte orso catturato in Trentino fatto gravissimo

Roma, 13 giu. - (Adnkronos) - L'Ente Nazionale Protezione Animali esprime "vivo disappunto per il decesso, a seguito dell'anestesia, dell'orso catturato ieri in Trentino. Dopo la cattura, la sterilizzazione e il confinamento in cattivita' dell'Orsa Jurka e molti altri episodi decisamente criticabili - commenta Ilaria Ferri, direttore scientifico dell'Enpa - il progetto 'Life Ursus' gestito in Trentino annovera un'altra pagina nera".

"E' evidente come sia necessario - aggiunge Ferri - rivedere nelle sedi opportune tutto il progetto 'Life Ursus' e le iniziative previste da esso, nonche' la professionalita' degli operatori coinvolti. Gli animali, per altro appartenenti a specie particolarmente protette, non sono oggetti di cui disporre a piacimento e con criticabile professionalita'. L'Ente Nazionale Protezione Animali ha sollecitato la presentazione di una interrogazione parlamentare e inviato una richiesta di immediati chiarimenti al ministero dell'Ambiente. Infatti, non sono piu' accettabili giustificazioni che possono essere date a persone che ignorano completamente l'argomento. Ben conosciamo tutti i rischi dell'anestesia su animali selvatici - prosegue Ferri - per questo ci auguriamo che l'operazione sia stata condotta da veterinari competenti e non da personale non veterinario".

"La professionalita' degli operatori deve garantire non solo il rapporto 'costi-benefici', ma deve anche assicurare che l'anestesia sia effettuata in modo idoneo e opportuno, riducendo al massimo i rischi e valutando attentamente sia il punto di inoculo sia il dosaggio degli anestetici. Anche per questo infatti possono avvenire decessi indesiderati, ma assolutamente evitabili con il ricorso a figure altamente professionali ed esperte. L'Enpa - conclude la nota -ritiene fondamentale che la necroscopia sia effettuata super partes e che possa chiarire la causa del decesso e le eventuali responsabilita' per le quali la Protezione Animali si riserva di adire le vie legali".
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Ma chi sono gli amici degli orsi?

Messaggio da IW2LBR »

tratto da Ruralpini di Michele Corti - Mercoledi' 13 Giugno 2012

Ma chi sono gli amici degli orsi?

Gli ipocriti ambiental-animalisti dovrebbero riflettere. Life Ursus è stato un buon progetto per gli orsi o "ecologia spettacolo"? Chi studiava l'orso trentino autoctono da decenni aveva criticato Life Ursus. Ora, uno di questi, Tomasi, ex direttore del Museo di scienze propone di "selezionare" gli orsi in base alla mitezza. Gli orsi educati restano, quelli maleducati vengono esiliati in paesi disposti ad accoglierli (magari dove verranno cacciati e finiranno nei ristoranti!). Somma ipocrisia e somma ambiguità di una pseudo-wilderness da baraccone che deve ricorrere alla "selezione zootecnica" per avere orsi compatibili con un territorio piccolo e fortemente antropizzato. Ma se l'orso viene selezionato dall'uomo che animale selvaggio è? Intanto un orso è morto per narcosi dopo la cattura da parte dei forestali della squadra addetta al controllo degli orsi. Non è il primo e non sarà l'ultimo. Il prezzo che l'orso paga all'ipocrisia verde. Una pallottola è molto più umana di catture, anestesie, deportazioni, traslochi. Un circo di cui le vittime sono l'orso e chi lavora e vive in montagna a contatto con quall'ambiente reale che gli ecologisti da salotto hanno sostituito con una mitica wilderness, il "teatro della natura" in cui far recitare - da loro pilotati come deus ex machina - le comparse: predatori, prede, carnivori, necrofagi, erbivori. Tutto per la loro gioia e diletto (unito ad alcuni benefit molto venali, si intende).
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da enotime »

Ti sbagli, Lele. I confini li ha varcati da un pezzo. Ho seguito personalmente, con l'Università di Pavia, a partire dai primi anni '80, i i movimenti del lupo, che ha colonizzato dapprima l'Appennino Ligure-Emiliano, poi le Alpi Franco - Italiane e da ultimo, da quanto mi risuta, ad oggi, sporadici casi di presenza sono accertati anche sulle Orobie. Non si tratta ancora di una popolazione stabile, e probabilmente nemmeno di "branchi" nel senso stretto e corretto del termine. Ma la fauna locale è certamente più rica di quanto non si creda comunemente. Mica che me ne lamenti. Anzi! a_45
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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Messaggio da IW2LBR »

Lele93 ha scritto:So che il topic è dedicato all'orso, però volevo anche parlare di questa possibilità.....che infondo è affine.....
C'e' gia' un argomento aperto sui Lupi:
fauna-selvatica-alpi-prealpi-orobie-f11 ... t2295.html

e un nostro forumendono racconta l'incontro ravvicinato con il lupo in Valterzera (Mezzoldo):
fauna-selvatica-alpi-prealpi-orobie-f11 ... 95-36.html

a_14
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Chiarezza sull'orso, incontro a Morbegno

Messaggio da IW2LBR »

Dal quotidiano La Provincia di Sondrio - Giovedi' 14 Giugno 2012

Chiarezza sull'orso, incontro a Morbegno

MORBEGNO - «Senza creare allarmismi e rispettando la sensibilità di ciascuno, dopo il recente avvistamento dell'orso in città e nelle sue vicinanze è giusto fare chiarezza, senza ingigantire il fenomeno, pur reale, ma senza neppure sottovalutarlo. Per questo invitiamo i cittadini a prendere parte all' incontro di questa sera». Le parole sono dell'assessore all'Ambiente di Morbegno, Stefano Cipponi e si riferiscono alla serata di oggi al museo civico, durante la quale dalle 20,30 si parlerà del "Nuovo frequentatore delle montagne lombarde", con gli esperti di Ersaf e Wwf.

Incontro volutamente previsto dal Comune all'indomani dell'avvistamento nel rione San Marco-piazzetta Tre fontane nella città del Bitto e nell'area della frazione di Arzo. «È indispensabile che cittadini, turisti, chi percorre i nostri sentieri e le nostre montagne possa farlo con la certezza e la sicurezza che il territorio è monitorato costantemente. Verranno allora illustrate le garanzie di protezione per evitare contatti diretti e come approcciarsi a questo nuovo elemento che oggi, è innegabile, rientra a tutti gli effetti nella biodiversità del nostro territorio - continua Ciapponi -. Al tempo stesso l'informazione di oggi sarà utile anche a operatori agricoli, apicoltori o del settore zootecnico ai quali verranno esposte le possibilità di risarcimento danni e le modalità assicurative per tutelarsi dal passaggio dei plantigradi». Aspetti su cui si impegna la Regione Lombardia.

Presenza reale, approccio scientifico e niente favole sull'orso saranno tematiche affrontate questa sera al museo. Durante il quale, ad esempio, si parlerà delle figure formate a gestire eventuali situazioni di emergenza: nel caso in cui il plantigrado sia segnalato in modo stabile nei pressi dei centri abitati, si deciderà se intervenire con un monitoraggio e presidio delle zone interessate o con azioni di dissuasione. All'appuntamento che rientra nel progetto europeo denominato Life Arctos, organizzato anche in collaborazione con la direzione del Parco delle Orobie Valtellinesi, interverranno Elisabetta Rossi della direzione generale Sistemi verdi e paesaggio di Regione Lombardia; Mauro Belardi, di Wwf Italia, Maria Ferloni della Provincia di Sondrio.
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Anestesia all’orso: vi spiego perché è stata una fatalità

Messaggio da IW2LBR »

tratto dal Il Trentino di Luca Marognoli - Venerdi' 15 Giugno 2012

Anestesia all’orso: vi spiego perché è stata una fatalità

TRENTO. L’orso va solo ringraziato perché «dà molto più di quanto prenda». Se si è adattato a vivere nel nostro territorio e si è riprodotto fino a superare i quaranta esemplari significa che il Trentino, oltre che un ambiente naturale di grande pregio, è anche un territorio sano e integro. Roberto Guadagnini, veterinario e titolare della clinica Zoolife di Mezzolombardo, sostiene che per il turismo il plantigrado rappresenta un’eccezionale risorsa.

La morte di un orso per anestesia è davvero così comune o può esserci una responsabilità di chi è intervenuto?
Le anestesie sono sempre delicate, anche per le persone c'è una soglia di rischio. In clinica riusciamo a fare esami del sangue ed elettrocardiogrammi e tutto questo permette di capire se c'è una situazione di rischio. Tante volte decidiamo di non operare: anche 5 giorni fa abbiamo rinunciato all'intervento su un cane posticipandolo a un secondo momento. Su un animale selvatico questo non si può fare: la possibilità che quell'orso avesse qualche problema per conto suo c'è. Non conosco il motivo della morte, però è la cosa più probabile. Quindi non si può assolutamente parlare di cattiva gestione, perché non ci sono strumenti di valutazione preventiva.

Gli orsi sono nel mirino degli allevatori e degli agricoltori per i danni causati. Come spiega, da esperto in comportamenti animali, la disinvoltura con cui un animale selvatico si avvicina all'uomo?
Alcuni albergatori hanno sfruttato la situazione, mettendo dei carnai per attirarlo: si è quindi creata un'abitudine dell'orso alla gente. E' una pratica vietata ma in passato è stata fatta. Ma che l'orso uccida una pecora o una capra è un danno minimo: parliamo di poche decine di capi. Il problema è che quando l'orso uccide, l'uomo porta via l'animale morto e lui non può finire il suo pasto. E' il comportamento umano che altera il problema.

Ci sono rischi per gli escursionisti o gli allevatori?
L'uomo non rappresenta una preda per l'orso. Dalla quarantina di esemplari che abbiamo non è stato causato nessun incidente con le persone e, in un posto densamente popolato come il nostro, questo è prova che quando ci vede se ne scappa via. Mi fa sorridere chi dice che l'orso sia una limitazione al turismo perché in realtà è un gran volano. La gente viene in Trentino perché trova un paesaggio naturale integro e se c'è l'orso vuol dire che è vivo e vero. Il fatto che la popolazione stia aumentando, inoltre, attesta che l'ambiente è sano. Dobbiamo quindi ringraziare l'orso perché dà questo segnale. Anche al parco di Spormaggiore, dove sono veterinario, ci sono quarantamila ingressi l'anno e stanno aumentando.

Una cosa sono le galline, un'altra gli asini, che vengono percepiti spesso come animali da affezione. Come difenderli dalla predazione? Gli allevatori sostengono che le protezioni suggerite dalla Provincia all'orso fanno un baffo...
E' vero che ci sono poche protezioni che funzionano. L'asino è un animale di grande taglia e rientra nelle specie cacciabili dall'orso: purtroppo può succedere. In ogni caso l'orso tende a cacciare animali più deboli e vecchi: l'asino, quando è giovane, può anche scalciare per difendersi. Fa pena sapere che un asino venga sbranato, ma fa parte di un discorso naturale. Ogni giorno nei macelli vengono uccisi tanti cavalli e asini e la gente non si indigna tanto. Fa parte del gioco.

Giusto dimezzare la popolazione di orsi come propone Dellai? Non è una misura eccessiva e dove andrebbero a finire quelli prelevati?
Non ha senso: la popolazione si adatta. Quando gli orsi sono troppi ci sono meccanismi naturali di limitazione: alcuni esemplari se ne vanno via. La quantità attuale il nostro ambiente la può tranquillamente gestire. Pensiamo a quanti incidenti con il motorino ci sono, ma nessuno vuole abolire il motorino per questo.
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