Due classici fiori autunnali

Le numerose specie di fiori spontanei e le erbe medicinali nelle Alpi Prealpi Orobie e specificatamente in Valle Brembana
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e passiamo all'altro:

Gentiana asclepiadea Linneo

Classificata da Linneo nel 1753.
Conosciuta volgarmente come: genziana di Esculapio, asclepiade, genziana minore. Il nome specifico origina dal greco Ασκληπιός (= Asclepio) dio della medicina, per i romani Esculapio. Asclepio, per molto miti considerato figlio di Apollo, fu affidato al centauro Chirone che gli insegnò i segreti della medicina nei quali divenne abilissimo. Egli era originario di Epidauro, nel Peloponneso, e proprio in quella città si sviluppò una scuola di medicina che anticipò la medicina scientifica. I suoi discendenti, detti Asclepiadi, erano importanti medici e tra loro ricordiamo Ippocrate di Coo, considerato, appunto, il padre della medicina moderna. Quindi il nome specifico deriva dalle proprietà medicinali della pianta comuni a molte congeneri.

Tassonomia - Ordine Gentianales - Famiglia Gentianaceae

Foto e Descrizioni
Pianta perenne a rizoma legnoso di colore giallastro, alta 20-60 cm, ma in habitat particolarmente umidi e freschi può superare 80 cm; foglie opposte ovato-lanceolate, lunghe fino a 9 cm e larghe fino a 2,5-3 cm, con evidenti nervature longitudinali che seguono la forma fogliare; fiori posti alle ascelle delle foglie lunghi fino a 5 cm, campanulati, solitari o riuniti in gruppi di 2-3 esemplari, di colore blu; antesi luglio-ottobre; il frutto è una capsula bivalve; gradisce luoghi freschi e umidi a quote 500-2000 m s.l.m.; presente in tutte le regioni del Nord, fino alla Toscana compresa.

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