San Pellegrino Terme, scatti di un'epoca

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elio.biava
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Re: San Pellegrino Terme, scatti di un'epoca

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francescomanzoni.it ha scritto: ...Sai ...devo dire che le banane non mancano mai nei nostri zaini guardando questa foto ho ripreso tra le mani la guida di Sugliani che come sicuramente sai descrive le escursioni scialpinistiche nelle nostre Orobie ...agli albori parlo degli anni 60-70 con relazioni molto precise e dettagliate ancora oggi affidabilissime .Ti assicuro che lo consulto ogni volta che voglio pianificare un' itinerario ....sci di frassino racchette di bambù razze di cuoio ...pantaloni alla zuava ..l'avatar di Andrea rende bene l'idea...
Wow! la guida Sugliani a_21 ... anche tu la conosci, d'altra parte era da immaginare a_2 io ho l'edizione del '36 a_19 la tengo nel "comodino-biblioteca", e quando la sfoglio con le sue magnifiche cartine mi perdo via delle ore... (OT)
a_14
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Re: San Pellegrino Terme, scatti di un'epoca

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Immagine

1853 !! un viale veramente prezioso a_21 a_21 a_21

dal libro "SAN PELLEGRINO TERME E LA VALLE BREMBANA" del prof. G.Pietro Galizzi ex sindaco, ediz. Bolis-1971
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Re: San Pellegrino Terme, scatti di un'epoca

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un ricordo rimasto solo nella memoria di alcuni "ragazzi"…e nel nome del quartiere S.Carlo , posto a valle del viale centrale

Immagine

come dice la didascalia verrà abbattuta, per creare l’attuale piazza e dare visuale al nuovo monumento dedicato ai militi caduti nella Grande Guerra del 1915-‘18
( vedi Il Tempio a pag 3 )

dal libro "SAN PELLEGRINO TERME E LA VALLE BREMBANA" del prof. G.Pietro Galizzi ex sindaco, ediz. Bolis-1971
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Re: San Pellegrino Terme, scatti di un'epoca

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e dulcis in fundo la chiesetta più amata dagli abitanti, dedicata alla Madonna di Caravaggio

Immagine

A ricordo di un voto fatto a tale Madonna da parte dei fedeli abitanti, dal dopoguerra verrà celebrata come Festività Patronale il 26 maggio.

( ricordiamo: durante l'occupazione nazifascista, a San Pellegrino aveva sede il comando militare di zona nel Grand Hotel ...inoltre le migliori ville erano requisite come abitazioni degli ufficiali tedeschi...la popolazione sanpellegrinese temeva che con l'avanzata delle truppe alleate di liberazione, il paese venisse bombardato come già successo con Milano o Dalmine ecc...appellandosi alla Madonna di Caravaggio la grazia arrivò e da allora cambiò il patrono della cittadina ).

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Re: San Pellegrino Terme, scatti di un'epoca

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Con curiosità leggo anche la storia del primo sindaco di San Pellegrino. Spesso guardiamo al passato attraverso le cose, monumenti, edifici ecc…trascurando le persone. Questa in particolare, sarà il protagonista della nascita dei due pilastri futuri dell’attività economica e sociale di questa cittadina.

"Con la proclamazione del Regno d’Italia…come comune San Pellegrino fu assegnato al mandamento di Zogno…capoluogo di collegio per l’elezione dei deputati…comprendeva tutta la Valle Brembana la Val Taleggio e Almenno.
Il primo sindaco…1861-70 fu il patriota rag. Carlo Della Chiesa (1820-1889), che aveva partecipato ai motti insurrezionali di Bergamo, nel 1848…"


Immagine Immagine

…"figlio unico di Andrea (oriundo genovese, orefice ed esattore in Zogno) e di Laura Mascheroni di San Pellegrino…
Nel 1852 condusse sposa Teresa Palazzolo, figlia dei proprietari dello stabilimento delle fonti termali…e cugina del beato don Luigi.
Dal matrimonio della di lui figlia Clara con Valentino Quarenghi, nacque il dottore Merino (1886-1936) …fondatore della nota clinica…"

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Re: San Pellegrino Terme, scatti di un'epoca

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In località Scaluggio (Scalög) a monte dell’abitato di S.Pellegrino Terme, prima metà ‘900.
A lato fiume, S.Rocco e sullo sfondo le alture della frazione Frasnadello.
Il fiume Brembo visto dalla prima curva che si incontrava superata la località S.Rocco di S.Giovanni Bianco.


Immagine

Ora questo tratto di fiume è attraversato in diagonale dal viadotto della Provinciale 470. In questo punto confluiscono anche il torrente di Dossena (Val Asnera, sx orografica) e la valle di S.Rocco (Val di Alino, dx) che trae le sue acque dal declivio del M.te Molinasco-"Ruc" ed i pascoli del “Bus del Rat”. Le due valli sono il confine naturale verso Nord del territorio di S.Pellegrino.
Questo tracciato ora dismesso di SS 470 già strada austriaca e già strada Priula, rappresentò in passato uno dei tre punti critici per il transito in Val Brembana ( il primo erano le cosidette Chiavi della Botta, il secondo i Ponti di Sedrina ).
Il traffico carrale era difficoltoso e problematico a causa pendenza della rampa stradale, tenendo conto che all'epoca a S.Rocco si transitava al livello del fiume (vedi la quota dove è posta la chiesina omonima), ulteriore impedimento erano le esondazioni del Brembo nei periodi di piena.
Molto caratteristiche sono le gole di alveo che il fiume ha scavato nei secoli, sia per le rocce a strapiombo che per le colorazioni violacee e verdastre che le stesse presentano in vari punti.
Anticamente le Scalugge erano famose per l’estrazione delle sabbie e delle ghiaie. Correndo in questo “toboga” il fiume effettuava il vaglio naturale del materiale detritico trasportato, fornendo così cumuli di diverse pezzature pronte per gli usi edili.
Fino alla metà del ‘900 era presente una teleferica “ a cavallo” per il sollevamento del materiale fluviale fino al piano strada, qui infatti aveva sede una cava detta “del Marculì”, dal nome del proprietario appaltatore di tale fiorente attività.

(p.s. da anni, lungo questo tratto di ex strada è stata insediata un’altra “fiorente” attività, la piazzola ecologica per la raccolta differenziata. S.Pellegrino e S.Giovanni la utilizzano in collaborazione, in particolare un folto gruppo di arzilli volontari di S.Giovanni si dedica con notevole impegno a_21 a_2 a_2 alla ricezione ed anche al riutilizzo dei materiali scartati dai cittadini)
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Re: San Pellegrino Terme, scatti di un'epoca

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La Funicolare S.Pellegrino Terme, collegamento con località La Vetta
Cartolina fine anni ’70 edizione pubblicitaria

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Agosto 1980: la gentile signora bionda che accompagnava i turisti sulla funicolare, offriva tale cartolina come ricordo. Ci raccontò anche che la presenza giornaliera era di circa 600 persone al giorno in tale mese.
(da me conservata dopo l’ultimo viaggio di salita alla località citata per visita alle Grotte del Sogno).


Grotte del Sogno S.Pellegrino Terme, località La Vetta
Cartolina fine anni ’70 edizione pubblicitaria

Immagine

Furono scoperte nel 1932 casualmente da un cacciatore. Durante una battuta di caccia con il suo cane, notò una fessura di circa 50cm nel terreno dalla quale usciva aria fredda.
Tali grotte si sono generate da un distacco di una faglia verticale durante il periodo dell'Orogenisi Alpina, 200 milioni di anni fa. In seguito furono create artificialmente le aperture nella roccia per l'entrata e l'uscita adatte alla fruizione turistica. Semplici e complete offrono tutti elementi per l'osservazione geologica delle formazioni calcaree create dall'acqua nel corso del tempo. Il fenomeno di accrescimento calcareo è ancora attivo con il normale accrescimento di 1cm di concrezione ogni 100 anni.
Hanno uno sviluppo di crca 50m in verticale e 100 in orizzontale. Sono state riaperte al pubblico nel 2011, durante i mesi estivi, con il supporto di volontari accompagnatori.

2012 Villa Funicolare dopo il restauro conservativo, ora nuova sede del Centro Storico Culturale.

Immagine
foto by brembanus

Un altro ricordo era la simpatica custode della Villa Funicolare. Nascosta dai suoi vistosi occhiali neri, accompagnata dal suo vecchio pastore tedesco, dopo aver staccato i biglietti chiudeva in cancelletto e dava il segnale di via per la salita in Funicolare alla località climatica ed alle molte ville liberty immerse nella lussureggiante pineta.
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immagine tratta da:

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Per una buona lettura nelle feste natalizie a_33 ...reperibile anche nelle edicole.
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Velluto color porpora a S.Pellegrino

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Velluto color porpora a S.Pellegrino

ozio e lettura ricordando l'amico Rici

Oggi è l'8 marzo 2013, anche con la prima pioggia primaverile...vorrei uscire e camminare o meglio zompettare, ma le stampelle ed il ginocchio con il tutore me lo impediscono. Rimango ancora un pò sull'uscio pensando a quella distorsione stupida procurata sciando. La pioggia che cade crea pensieri lenti, mi viene l'idea di rientrare e leggere finalmente quel volume rosso lasciato dal mio amico. L'ho sempre sfogliato osservando solo quelle strane foto, ma mai con pazienza ho letto bene il testo, pensando che in fondo mi bastasse osservare le immagini per capire e comprendere un'epoca. Quello che era un ieri è divenuto passato, anche remoto...che sia anche estinto? no si è solo trasformato lentamente. Tante compagnie si sono succedute, schiere di attori e tante parti...apro ancora una volta la tenda, la Storia si racconta da se, ancora una volta la replica è diversa!

Una rana rossa rigonfia di uova è persa sulla strada...o meglio è l'asfalto che ha interrotto il prato, ma l'animale la sua via la conosce. Sono io che mi son perso con questa mappa, non trovo S.Pellegrino!? Certo allora la Cittadina ancora non c'era, sulle alture esisteva S.Croce detto anche Piazzo Alto.

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