Frana in movimento in zona Ospedale di San Giovanni B.

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Messaggio video degli sfollati del Villaggio....

http://www.valbrembanaweb.it/video/frana.wmv
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dal L'Eco di Bergamo di oggi 01-05-2007

Già partiti i lavori ma la frana avanza
San Giovanni Bianco, preoccupa il maltempo
Polemica tra il sindaco e la Comunità montana


SAN GIOVANNI BIANCO - Sono partiti già ieri i lavori di intervento sullo smottamento di Briolo, a San Giovanni Bianco. La frana che ha cominciato a muoversi la scorsa settimana continua a segnalare piccoli e lenti movimenti che non destano particolare preoccupazione, ma che non si fermano. In questi ultimi tre giorni quindi sono stati approvati e appaltati i lavori per realizzare un cordolo a valle del corpo della frana, questo per cercare di contrastare la spinta dello smottamento. Lavori messi a punto dall'ingegnere Alberto Frassoni e che prevedono un muro di circa 80 metri con micropali e posa di tiranti, una serie di interventi che hanno lo scopo di contrastare la spinta centrale della frana.

I monitoraggi dei giorni scorsi hanno infatti dimostrato che la parte più critica dello smottamento è appunto il corpo centrale, dove si accumula più materiale che si spinge a valle. L'incarico di esecuzione dei lavori - presentato ieri sera nel corso della giornaliera riunione del Coc, il Centro operativo comunale - è stato assegnato all'impresa «Sage» di Brembilla. «L'impresa ha già cominciato l'intervento sul corpo di frana - spiega Gerardo Pozzi, vicesindaco di San Giovanni Bianco - le opere dovrebbero essere svolte, tempo e modalità permettendo, in circa 40 giorni. Stamattina sarà portata sul cantiere la prima trivellatrice alla quale ne verrà aggiunta una seconda entro sera per fare in modo che entrambe comincino a lavorare partendo dai lati e congiungendosi al centro dei 150 metri del fronte frana». Ieri nel frattempo sono già state predisposte alla base le rampe di accesso per i due macchinari.

Continuano intanto i monitoraggi sullo smottamento, grazie all'ausilio di sofisticati apparecchi, che controllano ogni minimo movimento e in caso di necessità segnalerebbero il pericolo con alcune sirene. Alla supervisione provvedono i geologi Marco Maggi e Francesco Micheli. E gli ultimi dati evidenziano un ulteriore movimento dello smottamento di circa 1,6 centimetri nel giro di un giorno. «Dalla prefettura - spiega ancora Pozzi - è giunto un comunicato in cui, purtroppo, si informa che nei prossimi giorni è previsto un peggioramento delle condizioni meteo, preannunciando forti precipitazioni. Inoltre le persone evacuate, negli incontri organizzati dal Coc, hanno fatto appello affinché gli organi di comunicazione non creino speculazioni mediatiche sulla loro situazione di disagio».

Sempre ieri è stato diramato un comunicato del sindaco circa la richiesta di Consiglio comunale straordinario da parte di otto consiglieri. «Il Consiglio comunale era già in programma e si farà - spiega Oscar Mostachetti - e quindi rispetta l'iniziativa della minoranza. La richiesta è avallata anche da tre consiglieri di maggioranza di Forza Italia. Di questi, uno è Sergio Sonzogni, vicepresidente della Comunità montana Valle Brembana.

Chiedo pertanto al presidente Piero Busi se questa presa di posizione sia da intendersi come chiara dichiarazione di ostilità da parte dell'ente nei confronti del sindaco di San Giovanni Bianco, oppure se si tratta di una iniziativa personale del consigliere in vista delle prossimi elezioni comunali». «Mi sembra inopportuno - continua Mostachetti - fare del protagonismo a mezzo stampa, visto il momento drammatico che stanno vivendo le persone sfollate».
Silvia Salvi
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Aggiornamento delle ore 18.10

Dati meteo San Giovanni Bianco:

- Molto nuvoloso
- 25 mm di pioggia scesi dalla mezzanotte.
- Precipitazioni totale inizio anno: 399.7 mm

1-06-2007 immagine delle ore 18.08

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Il mulo del Villaggio

La sig.a Maria, sfollata e ospitata all'ostello dei Tasso di Camerata Cornello, racconta ancora del mulo del Villaggio.... per altro pubblicato nell'inserto del Corriere della Sera 3 giorni fa...

Il Mulo del "feliciu'" lasciato libero da tempo di pascolare su quel pendio... gli abitanti lo vedevano sempre in alto dove l'erba e' piu' alta e meno disturbato dai lavori dell'eliporto..... ma quel giorno (alcuni giorni prima di aver scoperto le crepe) il mulo stranamente non era salito... il padrone con forza cerco' di riportarlo in alto ma lui non ne voleva sapere... era il segno che qualcosa non andava.....

Ieri sera mi chiedevano se avevo visto animali dietro le loro case (oltre il mulo ci sono anche delle capre)... ora è diventato lo slogan della Sig. Maria: ....meglio il mulo del feliciu'.. che la sirena......
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dal L'Eco di Bergamo del 2 Giugno 2007

Questa frana era prevedibile
Un geologo del Cnr: nello smottamento a Briolo determinante la mano dell'uomo


SAN GIOVANNI BIANCO «Questa non è una catastrofe naturale, è uno dei casi nei quali la frana deriva da un intervento umano». Sergio Chiesa, geologo dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr, non ha dubbi, la frana sopra l'ospedale di San Giovanni Bianco poteva essere evitata: «Dopo le frane del 2002, mi sono ripromesso di segnalare sempre quando un evento catastrofico non è una fatalità naturale imprevedibile. Questa frana era prevedibile».

Il geologo, che conosce bene la zona, sostiene che la scarpata si era già mossa alla fine degli anni '60, cioè quando fu costruito l'ospedale di San Giovanni Bianco: allora fu scelta la riva sinistra perché la riva destra del Brembo era già tutta costruita e c'era invece il nuovo ponte che permetteva di sfruttare i terrazzi della sponda opposta. Tuttavia, proprio i terrazzi e i pendii dolci segnalano la fragilità del suolo: «Il versante destro infatti è molto più ripido, proprio perché si trova subito la dolomia, una roccia durissima.

Quel tratto della sponda sinistra, invece, è così asimmetrico dal punto di vista dell'erosione perché è composto da depositi morenici piuttosto sciolti che appoggiano oltretutto su uno strato di roccia che è inclinata verso il basso con una pendenza parallela al versante». Tecnicamente si tratta di strati calcarei con interstrati marnosi, un'alternanza di rocce dure e morbide inclinate che non fanno resistenza rispetto a una pressione verso il basso. «Ce n'eravamo accorti anche con la strada che sale verso San Gallo, perché anche lì ci sono segni di deformazione del suolo».

Secondo il geologo, i lavori in corso dietro l'ospedale di San Giovanni Bianco sono «un intervento piuttosto pesante in un ambiente delicato che richiede tecniche adeguate: già i romani sapevano che si scava a settori e poi si sostiene lo scavo con contrafforti. Oggi i dispositivi tecnici ci sono, come la micropalificazione. Si tratta di pali di cemento armato, ancorati alla montagna con tiranti, che permettono di mantenere in sicurezza il versante. Si è proceduti invece a sbancare, senza contemporaneamente sostenere lo scavo. Le ruspe hanno aperto tutto il fronte, come se si trattasse di una solida parete di granito». Una questione di costi? «Procedere senza cautela ti può far risparmiare il 10%, ma poi, per riparare i danni di una frana, il costo dell'opera diventa più che doppio, perché si liberano attriti naturali che devi contenere e contrastare per non avere frane ancora più ampie».

La fragilità del versante dell'ospedale, secondo Sergio Chiesa, era ben nota: «Dopo le frane del 2002 con la Comunità montana erano stati organizzati degli incontri con i tecnici e le amministrazioni locali e c'era anche stato un convegno sullo sviluppo sostenibile in Valle Brembana che era divenuto occasione per evidenziare le necessità particolari di un territorio che è molto bello, ma molto fragile.

In particolare, noi geologi avevamo sottolineato la necessità di rispettare le indicazioni tecniche e di comportarsi con prudenza, come si fa con le aree sismiche. Per questo dico che per la frana di San Giovanni Bianco dovranno essere accertate tutte le responsabilità, comprese quelle eventuali del Comune che è l'ente più vicino ai cittadini e che meglio conosce il territorio».

Susanna Pesenti
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dal L'Eco di Bergamo online - 2 Giugno 2007

San Giovanni, la frana avanza
In arrivo una seconda trivella


La frana di San Giovanni Bianco si muove lentamente, mentre i lavori per contenerla proseguono in tutta fretta, nonostante l avverse condizioni meteorologiche. Tra le 18 del 31 maggio e le 18 dell'1 giugno il movimento della frana è stato di 2,02 centimetri ed è costantemente sotto controllo. Gli operai della ditta SAGE di Brembilla, intanto, hanno già effettuato quattro fori ove verranno ubicati e cementificati. i pali in acciaio che complessivamente dovrebbero essere circa 140 (centoquaranta) per una profondità di oltre 10 metri nella roccia.

Gli operai soo al lavoro con l’ausilio di mezzi di allertamento per eventuali movimenti franosi. Tutti i dati sulla frana continuano a confluire al palazzo comunale di San Giovan.n Bianco, dove è insediato il C.O.C.(comitato operativo comunale), organismo d.i protezione civile e pianificazione comunale di emergenza.

Per quanto riguarda i lavori, nelle previsioni dei geologi risulta verosimile ipotizzare che ogni irivella effettui un foro all’ora. Oltre al foro vanno sistemati i pali e tiranti per la stabilizzazion.e del terreno. Al momento è al lavoro una trivella sul lato nord della frana, mentre una seconda trivella arriverà sul cantiere domani mattina e verrà posizionata al più presto sul lato sud della frana.
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axell ponteranica
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complimenti per il reportage

Messaggio da axell ponteranica »

a_19 spero di non rimanere sotto la frana visto che martedi devo andare all ospedale ........venitemi a salvare
axell bergamo
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