Rifiuti speciali a Sedrina, deposito controllato

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nick84
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Re: Rifiuti speciali a Sedrina, deposito controllato

Messaggio da nick84 »

sarebbe un grave danno perchè la discarica non sarebbe a tenuta...quindi sarebbe come fare un lago nella ghiaia.
L'amianto nell'acqua non è pericoloso! l'amianto è cancerogeno se inalato e se la fibra si fissa nei polmoni. se viene bevuto al massimo ti vengono i calcoli ai reni.....
Io l'amianto lo bonifico per professione.... non credo possibile che camion telonati portino lastre di cemento amianto in una discarica abusiva....il rischio è decisamente troppo alto (oltre alla questione morale che per qualcuno conta zero).
Siamo una delle nazioni con una legislazione più severa sulla rimozione di amianto. ti farei vedere un nostro cantiere di bonifica da amianto friabile per farti capire cosa intendo!
e comunque il cemento - amianto è una miscela di cemento e amianto (ma va?) con quest'ultimo in una percentuale che varia tra l'8 e il 12%. per liberare fibre di amianto occorre rompere la lastra o danneggiarla (la cosa peggiore è un taglio col flessibile).
I morti per amianto sono stati o perchè producevano manufatti o idraulici che coibentavano tubazioni con amianto puro (fincantieri sulle navi ad esempio).
Purtroppo la malainformazione e il pressapochismo tipico di questi anni fa gridare allo scandalo ogni cosa.
C'è gente che mi scrive terrorizzata per avere la canna fumaria in cemento amianto! inglobata nel muro! ditemi voi che fibre può rilasciare??? quando magari hanno i tubi in cantina marci con la coibentazione in amianto che vien via a pezzi....
Salumi
Nk
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pluto
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Re: Rifiuti speciali a Sedrina, deposito controllato

Messaggio da pluto »

Credo che i camion telonati (cassonati con telo sopra) portino i trucioli di legno alla centrale teleriscaldamento, poi c'e' la zona industriale 'frequentata' da camion telonati... Ci sono poi camion che portano scarti di roccia e forse terre di fonderia (non so se le portano o se hanno in programma di portarle).. ma eternit lo escludo.
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IW2LBR
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La cava di calce Santa Barbara: la società propone di trasfo

Messaggio da IW2LBR »

da L'Eco di Bergamo di Gabriella Pellegrini

La cava di calce Santa Barbara: la società propone di trasformarla in discarica

Un'opportunità, ma anche un affare. La società Unicalce, proprietaria della cava Santa Barbara in località Cacosio, definisce con due termini chiari il progetto che trasformerebbe la cava di calce, ormai in via di esaurimento, in una discarica di materiali non pericolosi contenenti amianto. Un progetto che verrà spiegato questa sera alle 20,30 nella sala consiliare del municipio in un'assemblea pubblica convocata dell'amministrazione comunale di Sedrina. «A fine gennaio – spiega Carlo Conca, fino a poche settimane fa presidente e ora consulente di Unicalce – sono scaduti i termini per la segnalazione degli edifici in cui c'è la presenza di amianto e la legge regionale prevede che, entro il 2015, tutto l'amianto debba essere rimosso e smaltito in discarica. Considerando gli elevatissimi costi di smaltimento, dovuti all'esportazione del materiale all'estero, e il quantitativo di materiale ancora presente sul territorio, la Regione è intenzionata a valutare la possibilità di individuare, nel territorio, siti destinabili al deposito di questi materiali, con enormi benefici economici sia per l'ente sia per il cittadino stesso, oltre che benefici ambientali». Il progetto e lo sperone È da questa constatazione che è scaturita, da parte della società Unicalce, la proposta di valutare la fattibilità di inserire la cava Santa Barbara di Cacosio come un possibile sito per il deposito di materiali non pericolosi contenenti amianto. «La cava di Sedrina – continua Conca – è in una posizione morfologica e geografica congeniale a questa destinazione, data la sua lontananza dai centri abitati e la vicinanza alle principali reti di collegamento stradale». Il progetto della discarica prevede il deposito di materiale contenente amianto già pretrattato e imballato, «pertanto – sottolinea Conca – senza alcun rischio e in totale sicurezza per gli abitanti di Sedrina e per l'ambiente circostante». Il sindaco Agostino Lenisa, che sulla questione vuole vederci chiaro e prima di prendere una posizione in merito valuterà il progetto anche con l'ausilio di esperti, aveva subito sollevato il problema dello sperone roccioso e dei ripetuti smottamenti che mettono a rischio la strada comunale sottostante, oltre a quella provinciale e al viadotto. «Relativamente allo sperone – aggiunge Conca – preciso che era già stata, a suo tempo, valutata la possibilità di abbatterlo, viste però le difficoltà operative, si è ritenuto sufficiente imbragarlo e monitorarlo, cosa che è stata fatta. In ogni caso, il progetto del deposito di materiali contenenti amianto non influenza la stabilità dello sperone e pertanto non si è ritenuto necessario, in questa prima fase, prevedere alcun intervento sullo stesso. Non è esclusa comunque la possibilità di valutare, assieme agli enti, in sede di attuazione del progetto, interventi volti a migliorare la stabilità e la sicurezza dello sperone, ma ciò chiaramente non dipende esclusivamente da noi». «In accordo con il Comune» Già definita la destinazione finale del progetto: a lavori ultimati l'area sarà piantumata mantenendo la destinazione naturalistica-forestale già prevista dal progetto di recupero della cava. «La convenzione con il Comune può essere aggiornata, se ci si ac- corda sull'uso dell'area – conclu- de Conca, riferendosi all'accordo che prevederebbe la realizzazio- ne
di una stazione ecologica nella cava –. Il progetto del deposito di materiali contenenti amianto è un'opportunità, oltre che un affare, sia per l'amministrazione comunale di Sedrina che per la collettività. In ogni caso ribadiamo che Unicalce realizzerà il progetto soltanto in accordo con il Comune e i suoi abitanti».

Intanto la Giunta comunale in occasione della seduta del 30 gennaio ha formalizzato alcune osservazioni sul progetto della discarica: «Che l'area è interessata da movimenti franosi che vanno costantemente monitorati e comunque risulta necessario un pronto intervento di bonifica generale», aggiungendo che «l'amministrazione comunale ha già espresso il proprio parere all'acquisizione dell'area, sottoposta a convenzione ai sensi della legge regionale 14 del 2008». Il Comune ha quindi convocato la prima assemblea: tutta la cittadinanza è invitata a partecipare all'incontro fissata per stasera alle 20,30 nella sala consiliare del municipio per informare la popolazione e coordinare azioni comuni: oltre all'illustrazione della convenzione in vigore tra Comune e Unicalce, verrà presentato il progetto della discarica di amianto e verrà costituito un comitato civico cittadino.
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nick84
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Re: Rifiuti speciali a Sedrina, deposito controllato

Messaggio da nick84 »

...un pò di inesattezze: non c'è l'obbligo di smaltire l'amianto entro il 2015! è una idea della regione lombardia ma è praticamente impossibile da attuare. Definire la statale che sale in val Brembana come una delle principali reti di collegamento stradale mi sembra una boiata gigante. E poi se frana voglio vedere la sicurezza per gli operai che lavoreranno in discarica con i sassi che gli cadono sulla testa.
Saluti
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Sedrina non vuole l’amianto, nasce comitato anti discarica

Messaggio da IW2LBR »

da L'Eco di Bergamo di Gabriella Pellegrini

Sedrina non vuole l’amianto, nasce comitato anti discarica

Perché proprio a Sedrina, ma soprattutto perché proprio amianto? Perché così a ridosso delle case? E perché lo sperone non è ancora stato messo in sicurezza? Tanti perché si sollevano insieme a tanti malumori attorno al progetto della discarica di cemento amianto ideato dalla società Unicalce proprietaria della cava Santa Barbara in località Cacosio. Le risposte ai tanti «perché» dei sedrinesi che mercoledì sera hanno riempito la sala consiliare, il sindaco Agostino Lenisa potrà però darle solo dopo un incontro ufficiale chiesto, ma non ancora ottenuto, con i vertici dell’Unicalce. Intanto ha fatto i suoi primi passi un comitato di residenti che si sta per costituire con l’obiettivo di seguire da vicino l’iter del progetto e con l’intenzione di opporsi alla realizzazione della discarica di amianto. La preoccupazione più grande emersa è la pericolosità della discarica a cui si affianca lo sfruttamento di un territorio già martoriato dalle escavazioni. Il sindaco ha ripercorso le vicende che hanno preceduto la notizia della discarica. Si è parlato della convenzione stipulata con Unicalce che prevede a fine escavazione il passaggio di proprietà delle aree al Comune. Ma anche del famoso «gnocco» la cui pericolosità minaccia le strade sottostanti, da quella comunale fino al viadotto, degli interventi di messa in sicurezza fatti dal Genio civile nel 2000 e i successivi rinvii dell’Unicalce, proprietaria dello sperone. «Non è accettabile che dopo aver sfruttato il territorio per 30-40 anni dobbiamo subire le decisioni di chi su quell’area ci ha guadagnato – ha detto il sindaco –. Prima si stabilisce che quell’area viene immessa nel patrimonio del Comune, e poi i cittadini e la prossima amministrazione decideranno cosa fare. Invito la cittadinanza a seguire l’iter progettuale ma fino a fine mandato faremo la nostra parte e tuteleremo i cittadini».

«Siamo molto preoccupati – hanno ammesso alcuni residenti della zona –. Cosa dobbiamo fare? Scappare? Il progetto prevede che transiteranno 30 camion al giorno carichi di amianto. Se dovesse accadere un incidente? Chi pensa alla nostra salute e ai nostri figli?». La paura era palpabile tra i tanti che hanno chiesto la parola per porre domande o fare proposte. «La salute è al primo posto – ha aggiunto un altro sedrinese –. La questione economica e gli zeri che girano attorno a questa operazione non ci interessano. Se c’è una convenzione deve essere rispettata». E c’è stato chi anche ha parlato di una «lobby dei cavatori, che dopo aver distrutto il territorio lo restituisce con una bomba sotto casa», chi ancora ha proposto un referendum e chi una variante al Pgt. Per seguire da vicino il progetto sono aperte le adesioni per entrare a far parte di un comitato di cittadini: le iscrizioni si raccolgono fino a mercoledì prossimo in municipio.
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Discarica di amianto a Sedrina, anche Zogno dice no al proge

Messaggio da IW2LBR »

da L'Eco di Bergamo di Giovanni Ghisalberti

Discarica di amianto a Sedrina, anche Zogno dice no al progetto

600.000 I metri cubi della discarica L’azienda Unicalce ha presentato un progetto, depositato in Comune a Sedrina, Comunità montana Val Brembana, Provincia e Regione, che prevede la coltivazione in dieci anni dell’ex cava Santa Barbara a Cacosio di Sedrina per un totale di quasi 600 mila metri cubi di cemento amianto (eternit), di cui è stata presentata in Regione una domanda di valutazione ambientale.

2.000 Abitanti di Zogno vicino alla cava La motivazione principale per cui Zogno dirà no alla prevista discarica di amianto nell’ex cava Santa Barbara a Cacosio di Sedrina è la vicinanza con le abitazioni. Zogno è confinante con Sedrina, e le prime case si trovano in linea d’aria poche centinaia di metri dall’ex cava. Complessivamente, nella zona di via Locatelli, abitano circa 2.000 persone.

Anche Zogno dice no alla prevista discarica di cemento amianto nell’ex cava di calce a Cacosio di Sedrina. Troppo vicina alla proprie case, un nucleo abitato di circa 2.000 persone. E annuncia che, alla prima conferenza di servizi indetta dalla Regione Lombardia, si opporrà al progetto di Unicalce. Progetto che già da circa due mesi – quando la notizia della richiesta dell’azienda è diventata di dominio pubblico – ha incassato il no del Comune di Sedrina e soprattutto la forte contrarietà dei residenti nella zona del Cassettone, al confine proprio con l’area dell’ex cava. Ora arriva anche l’opposizione del Comune di Zogno, il cui territorio, in linea d’aria, dista poche decine di metri dalla prevista discarica, sulla sponda opposta del Brembo. «Le case di Zogno sarebbero troppo vicine – spiega Giampaolo Pesenti, vicesindaco e assessore all’Urbanistica –. Quando la cava era attiva ricordo come la polvere di cemento arrivasse fino alla zona di via Locatelli, via San Bernardino e Inzogno. La nostra è una valle molto stretta e la polvere facilmente si concentrava in una zona». «Con la discarica di cemento amianto – prosegue il vicesindaco – le particelle potrebbero ugualmente arrivare nella zona residenziale del Carmine. Ma anche la frazione di Stabello è poco distante dalla cava. Alla fine verrebbero coinvolte oltre 2.000 persone, mentre Sedrina capoluogo resterebbe riparata». Per Pesenti, in pratica, a pagare l’eventuale «prezzo» inquinante di una discarica sarebbe più Zogno di Sedrina. «Saputo del progetto avviato da Unicalce – continua Pesenti – abbiamo contattato la Regione per conoscere l’iter che seguirà la richiesta. E noi, come Comune confinante, saremo chiamati alle conferenze di servizio per la valutazione di impatto ambientale. In quelle occasioni diremo sicuramente il nostro no all’ipotesi di discarica».

Nel frattempo il sindaco di Sedrina Agostino Lenisa ha già frenato sul progetto presentato da Unicalce. Fondamentalmente per due motivi: quell’area è interessata da movimenti franosi sulla parete al confine con Sedrina Alta. Unicalce avrebbe da tempo dovuto bonificarla, ma l’intervento è sempre stato rinviato. In secondo luogo esiste una convenzione stipulata tra azienda e Comune sul futuro dell’ex cava ormai in esaurimento: l’Amministrazione comunale ha infatti deciso da tempo di acquisire l’area (per legge l’azienda è obbligata a cederla se il Comune ne fa richiesta) e di realizzarvi, dopo le necessarie opere di recupero ambientale previste per legge, una nuova stazione ecologica a servizio anche della Valle Brembana. «Non abbiamo avuto ancora l’occasione di incontrare in modo ufficiale i vertici di Unicalce per fare presente le nostre perplessità – spiega il sindaco Lenisa –. Intanto stiamo aspettando di essere convocati dalla Regione per la prima conferenza di servizi sulla Valutazione di impatto ambientale».
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Re: Discarica di amianto a Sedrina, anche Zogno dice no al p

Messaggio da elio.biava »

IW2LBR ha scritto:da L'Eco di Bergamo di Giovanni Ghisalberti
Discarica di amianto a Sedrina, anche Zogno dice no al progetto...
Ci sono sempre stati dei problemi, prima le cave per decenni con la silicosi ecc.., recentemente la Biamassa detta "il vulcano brembano", poi lo sventramento della strada per i Prati Parini, ora l'amianto... Questo "estraterritorio" di Sedrina che risiede nella conca di Zogno, è praticamente in casa d'altri e ... l'erba del vicino è sempre più "grigia". Domanda: A Sedrina alta non c'è spazio per realizzare altre buone cose?
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giorgiodelput
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Re: Discarica di amianto a Sedrina, anche Zogno dice no al p

Messaggio da giorgiodelput »

IW2LBR ha scritto:da L'Eco di Bergamo di Giovanni Ghisalberti

Discarica di amianto a Sedrina, anche Zogno dice no al progetto

600.000 I metri cubi della discarica L’azienda Unicalce ha presentato un progetto, depositato in Comune a Sedrina, Comunità montana Val Brembana, Provincia e Regione, che prevede la coltivazione in dieci anni dell’ex cava Santa Barbara a Cacosio di Sedrina per un totale di quasi 600 mila metri cubi di cemento amianto (eternit), di cui è stata presentata in Regione una domanda di valutazione ambientale.

2.000 Abitanti di Zogno vicino alla cava La motivazione principale per cui Zogno dirà no alla prevista discarica di amianto nell’ex cava Santa Barbara a Cacosio di Sedrina è la vicinanza con le abitazioni. Zogno è confinante con Sedrina, e le prime case si trovano in linea d’aria poche centinaia di metri dall’ex cava. Complessivamente, nella zona di via Locatelli, abitano circa 2.000 persone.

Anche Zogno dice no alla prevista discarica di cemento amianto nell’ex cava di calce a Cacosio di Sedrina. Troppo vicina alla proprie case, un nucleo abitato di circa 2.000 persone. E annuncia che, alla prima conferenza di servizi indetta dalla Regione Lombardia, si opporrà al progetto di Unicalce. Progetto che già da circa due mesi – quando la notizia della richiesta dell’azienda è diventata di dominio pubblico – ha incassato il no del Comune di Sedrina e soprattutto la forte contrarietà dei residenti nella zona del Cassettone, al confine proprio con l’area dell’ex cava. Ora arriva anche l’opposizione del Comune di Zogno, il cui territorio, in linea d’aria, dista poche decine di metri dalla prevista discarica, sulla sponda opposta del Brembo. «Le case di Zogno sarebbero troppo vicine – spiega Giampaolo Pesenti, vicesindaco e assessore all’Urbanistica –. Quando la cava era attiva ricordo come la polvere di cemento arrivasse fino alla zona di via Locatelli, via San Bernardino e Inzogno. La nostra è una valle molto stretta e la polvere facilmente si concentrava in una zona». «Con la discarica di cemento amianto – prosegue il vicesindaco – le particelle potrebbero ugualmente arrivare nella zona residenziale del Carmine. Ma anche la frazione di Stabello è poco distante dalla cava. Alla fine verrebbero coinvolte oltre 2.000 persone, mentre Sedrina capoluogo resterebbe riparata». Per Pesenti, in pratica, a pagare l’eventuale «prezzo» inquinante di una discarica sarebbe più Zogno di Sedrina. «Saputo del progetto avviato da Unicalce – continua Pesenti – abbiamo contattato la Regione per conoscere l’iter che seguirà la richiesta. E noi, come Comune confinante, saremo chiamati alle conferenze di servizio per la valutazione di impatto ambientale. In quelle occasioni diremo sicuramente il nostro no all’ipotesi di discarica».

Nel frattempo il sindaco di Sedrina Agostino Lenisa ha già frenato sul progetto presentato da Unicalce. Fondamentalmente per due motivi: quell’area è interessata da movimenti franosi sulla parete al confine con Sedrina Alta. Unicalce avrebbe da tempo dovuto bonificarla, ma l’intervento è sempre stato rinviato. In secondo luogo esiste una convenzione stipulata tra azienda e Comune sul futuro dell’ex cava ormai in esaurimento: l’Amministrazione comunale ha infatti deciso da tempo di acquisire l’area (per legge l’azienda è obbligata a cederla se il Comune ne fa richiesta) e di realizzarvi, dopo le necessarie opere di recupero ambientale previste per legge, una nuova stazione ecologica a servizio anche della Valle Brembana. «Non abbiamo avuto ancora l’occasione di incontrare in modo ufficiale i vertici di Unicalce per fare presente le nostre perplessità – spiega il sindaco Lenisa –. Intanto stiamo aspettando di essere convocati dalla Regione per la prima conferenza di servizi sulla Valutazione di impatto ambientale».
Penso che tutti i cittadini Zognesi dovrebbero essere informati e messi in condizione di sapere le reali conseguenze che tale discarica comporterebbe al cittadino...L'amministrazione dovrebbe indire un'assemblea e chiarire la pericolosità di certe scelte, prima che sia troppo tardi, per noi e per i nostri figli..
La nostra è gia una valle senza futuro(come ditte di lavoro)...potremmo investire nel turismo...ma con una discarica di amianto sarebbe la fine...
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claudio valce
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Re: Discarica di amianto a Sedrina, anche Zogno dice no al p

Messaggio da claudio valce »

giorgiodelput ha scritto:Penso che tutti i cittadini Zognesi dovrebbero essere informati e messi in condizione di sapere le reali conseguenze che tale discarica comporterebbe al cittadino...L'amministrazione dovrebbe indire un'assemblea e chiarire la pericolosità di certe scelte, prima che sia troppo tardi, per noi e per i nostri figli.. La nostra è gia una valle senza futuro(come ditte di lavoro)...potremmo investire nel turismo...ma con una discarica di amianto sarebbe la fine...
Straquoto al 100%, pienamente d'accordo. a_14 a_45
U, a che if? - Me a ó a öa. E u? - Me a ó a ì.
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