alvin 51 ha scritto:[la mia domanda è: perché si dovrebbe utilizzare il sottotetto del Gran Hotel per fare il casinò, quando il Casinò vero e proprio è già pronto e agibile?? secondo me sarebbe una spesa in più e un contesto poco appetibile, visto che per accedere al Casinò bisognerebbe passare dall'hotel, a meno che il casinò sia una esclusiva dell'hotel.
Posso solo ipotizzare naturalmente: Casinò "vecchio" per gli eventi di Gala e esposizioni (come ora), Casinò nuovo nel sottotetto per riempire al meglio quegli spazi (non adatti a fare stanze perché anche se lo puoi soppalcare poi le finestre dove le fai?! Mica puoi "bucare" la cupola ), ascensori dedicati sul retro del Grand Hotel in salita dal piano terra, che fanno ingresso separato rispetto all'Hotel. Tutto si può fare, soprattutto quando li si ipotizza "così per sport" come noi. Vedremo! Bello fantasticare per noi brembani, speriamo diventi concreto e non sia solo una illusione... forza!
La struttura del Casinò è vincolata per l'utilizzo esclusivo degli eventi e attività che organizza il Gruppo Percassi, questo era previamente previsto con l'Accordo di Programma come controparte la ditta si accupava del restauro dell'edificio. Unica eccezione, viene concesso l'uso al Comune, per i suoi eventi...se risulta libero.
Moderatore Immagini Antiche "tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
Beh insomma! Dipende dai punti di vista...se andava avanti così rimanevano i calcinacci più che le briciole.
La Regione ha messo i soldi, qualcun altro le competenze, il Comune rinuncia a qualche anno di propria fruizione (risparmiando però le spese di gestione che aveva con il gestore precedente...scappato in Albania!). Ora è TUTTO RESTAURATO A NUOVO, in sicurezza statica visto che stava franando col cedimento del terreno sottostante (non va dimenticato che gli edifici Liberty nascevano con uno stile stupendo e rivoluzionario, ma venivano costruiti con materiale strutturalmente povero, destinati al deperimento più veloce che altri stili architettonici di epoche precedenti...).
ORA E' STUPENDO !!!! approfittiamo di visitarlo nelle occasioni che risulta aperto e libero, non c'è bisogno della guida, la sua bellezza ci condurrà in un mondo di sogni.
Ultima modifica di elio.biava il mercoledì 22 aprile 2015, 19:55, modificato 1 volta in totale.
Moderatore Immagini Antiche "tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
bisarz ha scritto: Come sono le nuove Terme? qualcuno le ha già testate?
Belle belle, vasta offerta di tutto il wellness possibile, compreso un buffet ben servito!
L'inserimento nel contesto architettonico Liberty è il punto che le contraddistingue.
Per goderle appieno è consigliabile l'infrasettimanale...meno ressa.
(p.s. meno contenta la manovalanza che vi lavora, alcuni han già lasciato perchè non pagano gli straordinari...sobh )
Moderatore Immagini Antiche "tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
Sanpellegrino, nodo ferie. La Rsu non firma il premio
Un no secco, che arriva dai delegati sindacali dello stabilimento bergamasco della Sanpellegrino, dove si imbottiglia l’acqua ufficiale di Expo. L’accordo sul rinnovo dell’integrativo, infatti, a livello territoriale è stato sottoscritto solo dalla Flai-Cgil e dalla Uila-Uil, mentre tutta la Rsu (Rapprentanza sindacale unitaria) targata Fai-Cisl, Flai e Uila non ha messo la propria firma sull’intesa, che nel sito di Ruspino coinvolge oltre 400 lavoratori. Il nodo del contendere avrebbe a che fare con il capitolo ferie e in particolare con un passaggio mal digerito dai delegati sindacali. Sulla questione bocche cucite da parte dei sindacati, che incontreranno i lavoratori in assemblea il 18 maggio. Sembrerebbe invece aver incontrato il beneplacito di tutti la voce del premio annuale variabile, che nel triennio dovrebbe portare in busta paga un riconoscimento di 7.200 euro. Per la precisione 2.350 nel 2015, 2.400 nel 2016 e 2.450 nel 2017, che a regime si traduce in un aumento dell’11,62% rispetto al precedente contratto aziendale. Si tratta di un premio legato a parametri di reddittività, produttività e competitività globale. Sul fronte welfare, nell’accordo Sanpellegrino il permesso retribuito per padri in occasione della nascita di un figlio viene portato a quattro giorni, mentre il congedo per malattia di un figlio tra i tre e gli otto anni sale a 10 giorni. Per quanto riguarda poi il congedo di paternità di due settimane, l’azienda integrerà il trattamento fino al 100% della retribuzione. Inoltre passa dal 5% al 7% il limite per sito per la trasformazione del rapporto di lavoro da full time a part-time reversibile per chi ne faccia richiesta per problematiche specifiche. Riguardo ad uno dei punti cari a Sanpellegrino, e cioè il lavoro agile (ovvero il lavoro svolto da casa e più in generale che contempla qualsiasi sede tranne che l’ufficio), i risultati saranno presentati in un incontro annuale con il coordinamento nazionale delle Rsu. Tra i punti dell’intesa, c’è l’istituzione di commissioni bilaterali sia nazionali che di sito con l’obiettivo di approfondire tematiche specifiche, come la definizione di percorsi formativi rivolti ai componenti del coordinamento nazionale. Un’altra commissione bilaterale, composta da Rls, in concomitanza con la «Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro» (che cade il 28 aprile) istituita dall’Ilo, l’organizzazione internazionale del lavoro, progetterà un evento annuale per promuovere la diffusione della cultura della salute, sicurezza e del benessere sul luogo di lavoro. In tema di appalti, poi, l’accordo prevede che l’azienda renderà accessibile ai lavoratori delle aziende appaltatrici tutti i servizi aziendali messi a disposizione dei propri lavoratori.
San Pellegrino Terme e dintorni - Fontium et mercatorum
[youtube]YTreBAdfOJM[/youtube]
Il DAT Fontium et Mercatorum si presenta al pubblico con il suo video ufficiale che illustra le meraviglie della Val Brembana. Grazie alla collaborazione con il Gruppo S. Pellegrino il video sarà presente anche in EXPO fino alla fine della manifestazione.
Nonostante i copiosi versamenti di denaro pubblico, il privato che aveva sottoscritto un preciso e dettagliato accordo di programma, nicchia ancora sul da farsi per la parte del progetto di sviluppo (che non è poca) tuttora in sospeso. Non solo: fa veramente riflettere il fatto che nonostante la grande attenzione da parte della stampa locale ed il successo conclamato del nuovo Centro termale, non un solo investitore privato si sia visto interessato ad investire a San Pellegrino terme. Quei pochi alberghi rimasti, sono poco performanti rispetto alle esigenze attuali ma soprattutto future della cittadina termale. Nessun ristorante o pizzeria ha rinnovato o adeguato le strutture del proprio ambiente e nessun locale di ristoro di un certo livello si vede ancora comparire all’orizzonte. Lascia interdetti sapere che nonostante un finanziamento di denaro pubblico di quasi 20 milioni di euro destinati al restauro del Grand Hotel, ancora non si sappia e nemmeno si ha idea di quale destino potrà avere e non vi siano ancora investitori interessati a rilevarne la struttura. Ed infine, lascia ancor più interdetti il fatto che nonostante il grande nome e la grande storia passata, S. Pellegrino faccia così fatica a riattivare un pur piccolo centro per le terme curative. Può servire forse a qualcosa ricordare che ad Abano terme, per esempio, un centinaio di alberghi, molti dei quali a quattro e cinque stelle, lavorano e danno lavoro tutto l’anno grazie solo e quasi esclusivamente alle terme curative? Suvvia, è ora che S. Pellegrino Terme prenda finalmente coscienza delle proprie potenzialità e si dia una mossa. Brindare con le sole bollicine di acqua minerale non può gratificare a lungo.
Rilancio turistico della Val Brembana, Maroni lunedì a San Pellegrino
Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, presenterà lunedì 11 gennaio i contenuti dell'atto integrativo all'accordo di programma di San Pellegrino Terme, per avviare il rilancio turistico della Valle.Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, presenterà lunedì 11 gennaio i contenuti dell’atto integrativo all’accordo di programma di San Pellegrino Terme, per avviare il rilancio turistico della Valle Brembana. Interverranno anche l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Maria Terzi, l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, e il Sottosegretario alla presidenza con delega ai rapporti con il Consiglio regionale, alle politiche per la Montagna, alla Macroregione Alpina (EUSALP), ai Quattro Motori per l’Europa e alla programmazione negoziata Ugo Parolo.
San Pellegrino Terme (Bg), Un momento della conferenza Un momento della conferenza11 gennaio 2016
Maroni: 8 milioni per rilancio di San Pellegrino Terme
"Sono molto soddisfatto per questa decisione di integrazione dell'Accordo di programma. Nella prima settimana di febbraio torneremo a San Pellegrino Terme, faremo una seduta di Giunta regionale e formalizzeremo l'AdP". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo alla presentazione dei contenuti dell'atto integrativo all'accordo di programma di San Pellegrino Terme (Bergamo). All'incontro, nella sala consiliare del Comune, hanno partecipato anche l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Maria Terzi, e il sottosegretario di Regione Lombardia ai Rapporti con il Consiglio regionale, Politiche per la Montagna, Macroregione alpina (Eusalp), Quattro motori per l'Europa e Programmazione negoziata Ugo Parolo. Presenti, oltre al sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi, i primi cittadini dei Comuni della Val Brembana.
DA REGIONE 8 MILIONI - L'integrazione dell'Accordo, sottoscritto nel 2007 tra Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comune di San Pellegrino Terme, Sviluppo San Pellegrino Srl e San Pellegrino Corporation Srl, prevede il recupero della Funicolare Vetta e del Parco adiacente, con un contributo regionale di 5 milioni di euro e il recupero del Grand Hotel, con un contributo regionale di 3 milioni.
ATTENZIONE E CONCRETEZZA - "Due sono le cose che ci guidano quando decidiamo di finanziare iniziative sui territori - ha spiegato il presidente Maroni -: concretezza e attenzione. 'Concretezza' vuol dire che c'è un bel progetto di rilancio turistico e occupazionale della Val Brembana, allora bisogna trovare risorse. 'Attenzione' significa ascoltare e soddisfare le esigenze del territorio, dei territori". "La Regione Lombardia - ha proseguito il presidente - ha 10 milioni di abitanti, metà del nostro territorio è montano e per questo abbiamo un'attenzione speciale per la montagna".
), ascensori dedicati sul retro del Grand Hotel in salita dal piano terra, che fanno ingresso separato rispetto all'Hotel. Tutto si può fare, soprattutto quando li si ipotizza "così per sport" come noi. Vedremo! Bello fantasticare per noi brembani, speriamo diventi concreto e non sia solo una illusione... forza!
)