ringraziamo nell'ordine:
- giove pluvio per non aver partecipato alla manifestazione
.- la val brembana per lo spettacolare scenario messo a disposizione
- le mucche per il piacevole agreste sottofondo sonoro, che ha anche limitato il frastuono delle mascelle masticanti, e l'eccellente materia prima offerta
- gli antichi brembani per aver inventato la polenta cunsada
- lo staff di cuochi, personale di cucina e addetti vari della malga per aver così eccellentemente raccolto le tradizioni degli avi ( trad. il pranzo era ottimo!!!!!!!)
- luciano ravasio e figlio per averci così piacevolmente insegnato tante cose e per aver dimostrato ancora una volta che con grandi maestri non ci si annoia mai ( scommetto neanche i suoi alunni)
- lo staff di valbrembana, che sarà anche rodato, ma tutte le volte riesce ad organizzare giornate splendide
- tutti i partecipanti con i quali è stato bello discorrere e confrontarsi, scoprendo che anche se si hanno idee diverse si può discutere in modo piacevole e salutarsi da amici,
- internet per averci dato la possibilità di conoscere tutti
- last but not least, i nostri fegati e le nostre arterie per aver sopportato tale dura prova.
alla prossima
anna e alberto
Mi associo anche io a tutti i ringraziamenti per la giornata!
Davvero spettacolare!
In particolar modo la POLENTA.... penso che mi rimarrà nel cuore per parecchio tempo! la migliore che abbia mai assaggiato! E per tutti coloro che sono stati soddisfatti di aver assaporato l'Idromele, al più presto metterò disponibile la ricetta e i consigli per crearlo!
Benvenuto al nuovo entrato: l'Idromele. Dopo l'elisir della zia Teresa, il nocino di Fantasia, ecco l'Idromele di Tappolo. Spara la ricetta, mi sembra sia stato molto apprezzato.
Certo però che come lo ha definito il padrone di casa Sperandio, c'è voluto la "bomba" del nocino come digestivo.
Bene, bene!
Quindi ecco di seguito la ricetta del così richiesto Idromele:
Ingredienti:
400 gr di Miele
350 gr di alcol a 90°
1 litro di acqua
1 chiodo di garofano
1 scorza di limone (solo la parte gialla)
1 corteccia di cannella (un paio di grammi)
Preparazione:
1. Mettere il chiodo di garofano, cannella e scorza di limone a macerare nell'alcol per una decina di giorni in un contenitore ben chiuso. Alla fine filtrare, eliminando cannella, limone e chiodo di garofano.
2. In una pentola mettere il miele e il litro di acqua, mescolare bene e far bollire fino a che il volume non si sia ridotto della metà. Quindi spegnere.
3. Lasciare intiepidire e unire all'alcol aromatizzato. Una volta che si è raffreddato imbottigliare e chiudere bene. Lasciar quindi riposare per almeno un mese.
Questo è tutto! Consiglio per riposare di mettere l'idromele in frigorifero e periodicamente di agitare la bottiglia.
Questa è la ricetta così come mi è stata fornita, esistono varianti e possibili modifiche ad essa, a partire dal tipo di miele usato!
Personalmente preferisco il millefiori, ma è una questione di gusti.
Se qualcuno ha suggerimenti o prova a fare variazioni sul tema sarei curioso di leggere i suoi commenti.