Bollettino Valanghe

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Lino70
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Re: Bollettino Valanghe

Messaggio da Lino70 »

Fabius ha scritto:Ritornando in tema possiamo dire che il pericolo 5 si sta attenuando nei prox 2 gg. un po' di escursione termica consoliderà almeno superficialmente la neve, ma ancora siamo a forte rischio 4 quindi ancora semaforo rosso per i fuori pista oltre il limite boschivo (fatevi una camminata a piedi come me) a_45
... x quello che possiamo dire sulle termiche in quota, da mercoledì inizierà un leggero e lento calo termico che potrebbe favorire un ulteriore compattamento, grazie allo ZT (1500mt. in calo) che aiuterà tutta questa neve a gelare!! pian piano credo si rientrerà nella normalità... a_45
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Skiador
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Re: Bollettino Valanghe

Messaggio da Skiador »

Poss70 ha scritto:... x quello che possiamo dire sulle termiche in quota, da mercoledì inizierà un leggero e lento calo termico che potrebbe favorire un ulteriore compattamento, grazie allo ZT (1500mt. in calo) che aiuterà tutta questa neve a gelare!! pian piano credo si rientrerà nella normalità... a_45
Questa si' che e' una buona notizia, un po' di sano ritorno al freddo che non puo' che far bene in questo frangente. a_2
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IW2LBR
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Re: Bollettino Valanghe

Messaggio da IW2LBR »

da L'Eco di Bergamo di Giovanni Ghisalberti

Fuori pista in Torcola "Eravamo al sicuro"

Pizzicati» da una webcam mentre domenica mattina, quando il livello di pericolo valanghe era al livello più alto (5, molto forte), facevano fuori pista sulle nevi di Torcola Soliva, a Piazzatorre. Così, sulla rete, non sono mancate le critiche, anche pesanti (successivamente pure sul nostro sito Internet), ai protagonisti dell’uscita scialpinistica. «Superficialità», «stanno sbagliando di grosso», «escursioni pericolose e fuori luogo», «rispettate la montagna», alcuni dei commenti. Domenica il servizio meteorologico della Regione dava pericolo valanghe al livello 5, il più alto,evento rarissimo, dicono dallo stesso servizio (a memoria, l’ultima volta, per le Orobie, sarebbe stato cinque o sei anni fa).

Dunque pericolo valanghe elevatissimo. Così per lo stesso bollettino regionale era « vivamente sconsigliata qualsiasi attività in montagna al di fuori dalle piste battute e controllate». A Torcola Soliva c’erano, invece, una decina di istruttori della Scuola orobica di scialpinismo con sede a San Pellegrino, e una ventina di allievi. Per una lezione di nivologia e sul profilo stratigrafico della neve. Dice di accettare e comprendere le critiche, ma tiene ad alcune precisazioni, il direttore della Scuola orobica, Alessandro Ghisalberti di Zogno: «Sapevamo del pericolo 5 e la nostra uscita è stata ben ponderata. Già sabato, io, il direttore del corso e altri istruttori abbiamo effettuato una prima perlustrazione del percorso. Domenica, quindi, il gruppo è salito fino al rifugio Gremei di Torcola Vaga passando dal bosco, quindi senza alcun rischio. Dal rifugio abbiamo proseguito sulle piste, poi su un tratto fuori pista fino a Torcola Soliva. Il direttore del corso era davanti, dietro gli altri su un’unica traccia, rimanendo nella zona di minor pendenza. Tutto questo, naturalmente, è stato motivato agli allievi: questa non era un’uscita scialpinistica ma una lezione di nivologia.

E abbiamo ritenuto che c’erano le condizioni per farla». «Una volta arrivati in cima alla Soliva – prosegue Ghisalberti –, si è tenuta la lezione sul profilo stratigrafico della neve, successivamente sul cosiddetto “blocco di slittamento” per valutare la stabilità del manto nevoso: in pratica si isola una porzione di neve, poi sopra sale una personae, in base al distacco più o meno rapido, si capisce la stabilità della neve. Domenica – abbiamo foto e filmati – in Torcola Soliva, la persona è salita sette volte sul blocco di neve, prima che questo si staccasse. Quindi siamo rientrati dalle piste di Torcola Vaga». «Rimane assolutamente valido il concetto che con livello 5 di pericolosità valanghe non si va in montagna – conclude –. Ma questa uscita era finalizzata al nostro corso e tutto è stato adeguatamente motivato agli allievi, e ogni passo fatto in sicurezza. Da parte nostra nessuna volontà di dimostrare che siamo i più bravi o che chiunque può andare in montagna con il pericolo valanghe così alto».
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Re: Bollettino Valanghe

Messaggio da wizard »

IW2LBR ha scritto:Fuori pista in Torcola "Eravamo al sicuro"
Pizzicati» da una webcam mentre domenica mattina, quando il livello di pericolo valanghe era al livello più alto (5, molto forte), facevano fuori pista sulle nevi di Torcola Soliva, a Piazzatorre. Così, sulla rete, non sono mancate le critiche, anche pesanti (successivamente pure sul nostro sito Internet), ai protagonisti dell’uscita scialpinistica. «Superficialità», «stanno sbagliando di grosso», «escursioni pericolose e fuori luogo», «rispettate la montagna», alcuni dei commenti. Domenica il servizio meteorologico della Regione dava pericolo valanghe al livello 5, il più alto,evento rarissimo, dicono dallo stesso servizio (a memoria, l’ultima volta, per le Orobie, sarebbe stato cinque o sei anni fa). Dunque pericolo valanghe elevatissimo. Così per lo stesso bollettino regionale era « vivamente sconsigliata qualsiasi attività in montagna al di fuori dalle piste battute e controllate». A Torcola Soliva c’erano, invece, una decina di istruttori della Scuola orobica di scialpinismo con sede a San Pellegrino, e una ventina di allievi. Per una lezione di nivologia e sul profilo stratigrafico della neve. Dice di accettare e comprendere le critiche, ma tiene ad alcune precisazioni, il direttore della Scuola orobica, Alessandro Ghisalberti di Zogno: «Sapevamo del pericolo 5 e la nostra uscita è stata ben ponderata. Già sabato, io, il direttore del corso e altri istruttori abbiamo effettuato una prima perlustrazione del percorso. Domenica, quindi, il gruppo è salito fino al rifugio Gremei di Torcola Vaga passando dal bosco, quindi senza alcun rischio. Dal rifugio abbiamo proseguito sulle piste, poi su un tratto fuori pista fino a Torcola Soliva. Il direttore del corso era davanti, dietro gli altri su un’unica traccia, rimanendo nella zona di minor pendenza. Tutto questo, naturalmente, è stato motivato agli allievi: questa non era un’uscita scialpinistica ma una lezione di nivologia. E abbiamo ritenuto che c’erano le condizioni per farla». «Una volta arrivati in cima alla Soliva – prosegue Ghisalberti –, si è tenuta la lezione sul profilo stratigrafico della neve, successivamente sul cosiddetto “blocco di slittamento” per valutare la stabilità del manto nevoso: in pratica si isola una porzione di neve, poi sopra sale una personae, in base al distacco più o meno rapido, si capisce la stabilità della neve. Domenica – abbiamo foto e filmati – in Torcola Soliva, la persona è salita sette volte sul blocco di neve, prima che questo si staccasse. Quindi siamo rientrati dalle piste di Torcola Vaga». «Rimane assolutamente valido il concetto che con livello 5 di pericolosità valanghe non si va in montagna – conclude –. Ma questa uscita era finalizzata al nostro corso e tutto è stato adeguatamente motivato agli allievi, e ogni passo fatto in sicurezza. Da parte nostra nessuna volontà di dimostrare che siamo i più bravi o che chiunque può andare in montagna con il pericolo valanghe così alto».
una sorta di pentimento?
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Re: Bollettino Valanghe

Messaggio da IW2LBR »

wizard ha scritto:niente riferimento a Valbrembanweb?
Se devono scrivere il nome di dominio sbagliato come e' successo ieri sul sito online
è meglio che non lo scrivono nemmeno, cosi' evitano informazioni sbagliate e non fanno impazzire i lettori che non trovano poi il sito.

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Re: Bollettino Valanghe

Messaggio da Skiador »

A Gromo in Val Seriana una grossa valanga si e' abbattuta oggi sulle piste (per fortuna chiuse). Intorno alla pista e' tutto bosco, non aggiungo altro.. a_11
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Re: Bollettino Valanghe

Messaggio da Skiador »

nerone ha scritto:Non conta tanto quello che c'è intorno alle piste ma quello che c'è sopra il bosco
Vero, il semplice trovarsi in un bosco non e' sufficiente per dire di essere sicuri al 100%, bisogna anche vedere cosa c'e' sopra. Poi ci sono anche situazioni eccezionali di valanghe che in pochi riescono a capire (e che in pochissimi conoscono), che partono nel bosco, tipo quella che decine di anni fa e' partita sopra Ponte dell'Acqua (Mezzoldo) dalla parte del bosco, appena sotto i piani di Begna, che dopo aver superato la pista di fondo ha spazzato via letteralmente uno chalet proprio di fronte al Genzianella (al di la' del fiume), da non confondersi con la valanga piu' "famosa" dell'86 che scese dalle pendici opposte e che prese meta' della proprieta' del Genzianella (zona box).

Li' e' assolutamente tutto bosco, senza prati o canali aperti, tutto fino assolutamente in cima (dove il bosco poi scollina sui piani di Begna), eppure e' scesa ed e' stata devastante!!! Dato che era polverosa, il bosco esiste ancora, ma lo chalet, vittima dell'onda d'urto, non piu'.. (e' rimasta solo la base in cemento). a_45
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Re: Bollettino Valanghe

Messaggio da Fabius »

Skiador mi incuriosice moltissimo questo fatto della slavina "nel bosco" che è accaduta in zona Begna tempo fa, ma siamo sicuri che era proprio partita da una zona di bosco fitto...oppure da una radura tipo quella oggetto del distacco documentato sul web da quella foto fatta da Tegge di Foppolo? Hai una piantina tipo google da postare col disegno o delle foto? a_34
Facendo riferimento alla slavina degli Spiazzi credo proprio che sia quella che "di solito" scende dalle appunto valangose pendici del Timogno, probabilmente quando questa è di grosse dimensioni potrebbe arrivare a toccare la pista di sci. A proposito di Timogno faccio notare che qualcuno si è azzardato a salirci Domenica quando il livello di rischio era 5 a_19 !
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Re: Bollettino Valanghe

Messaggio da Skiador »

Fabius ha scritto:Skiador mi incuriosice moltissimo questo fatto della slavina "nel bosco" che è accaduta in zona Begna tempo fa, ma siamo sicuri che era proprio partita da una zona di bosco fitto...oppure da una radura tipo quella oggetto del distacco documentato sul web da quella foto fatta da Tegge di Foppolo? a_34
Il bosco che si trova sopra gli chalet (costruiti intorno agli anni '70) appena al di la' del ponticello esattamente di fronte al Genzianella (dove si trova anche la Baita Steffen in cui d'estate vendono i formaggi) non ha nessuna radura (nemmeno la piu' piccola) fino al suo culmine in alto.
Ci sono dei piccoli canali, come in tutti i boschi abbastanza ripidi, ma appunto all'interno del bosco. Per cui non esiste una regola assoluta che possa dire che le valanghe non possono avere origine all'interno di un bosco. Esistono piuttosto delle rare valanghe che sono apparentemente "imprevedibili" anche dai maggiori esperti. Naturalmente quella di oggi a Gromo, per quanto impressionante, non fa parte di queste. a_45
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