Cima Papa Giovanni Paolo II e Marogella
La strada da Capovalle alle Baite di Mezzeno non è battuta dal gatto, ma dai ciaspolisti e dagli skialp (in verità pochi in giro); appena prima delle Baite di Mezzeno hanno già scaricato le due slavine che terminano sulla strada. Da Mezzeno in poi salita seguendo la "traccia invernale", quindi fino all'acquedotto, poi traverso basso per evitare i canali del Pietra Quadra (che comunque han già scaricato) e sempre su neve dura su fino alla selletta e poi in breve alla Cima Papa Giovanni, il cielo è velato e l'aria molto fredda, per cui scendiamo veloci per la classica discesa che segue i canalini del versante opposto della conca, purtroppo la crosta non sempre è portante la curva obbligata è sempre quella saltata (allenarsi!). Torniamo così alle Baite di Mezzeno con tanta voglia di provare un'altra discesa, che magari ci va meglio; ripelliamo allora al Marogella e poi ancora su fino al poggio prima dello spallone finale del Monte delle Galline, che è intonso e lo lasciamo così visto la neve non molto buona. La discesa del Marogella è molto migliore, sfruttiamo il fondo di alcune slavine e, su ottima neve dura e performante, torniamo ancora alle Baite. Ci attende ora la discesa noiosa dalla strada, che riusciamo ad evitare per alcuni tratti grazie all'esperienza dei "locals", tra cui notevole un canalino di neve ghiacciata che ci evita gli ultimi tornanti e ci.. deposita sulla pista di fondo nei pressi di Capovalle. Ottimo!
NOTA: naturalmente ancora pericoli i versanti a nord, crepe molto grandi sul Corno Branchino, con molte slavine che devono ancora partire e sono per ora fossilizzate dal freddo.
Vi metto un pò di foto scattate dall'anticima del Monte delle Galline...
In alto a sinistra la Cima Papa Giovanni Paolo II, da noi salita in mattinata e discesi dai pendii lì nel mezzo, crosta purtroppo non sempre portante.. per cui... curve a salto e mal di gambe.. allenarsi! Notare le grandi cornici e la slavina di fondo in primo piano, scesa nei giorni scorsi.
Conca di Mezzeno - Situazione neve 27 gennaio 2014
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Conca di Mezzeno - Situazione neve 27 gennaio 2014
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Re: Conca di Mezzeno - Situazione neve 27 gennaio 2014
La "Preda Quadra" a sinistra, lo Spondone a destra. In basso si vede la nostra traccia di salita (in orizzontale, a sinistra della baita semi-sepolta dalla neve); i canali hanno scaricato, ma ancora molta neve in alto, quindi non avventuratevi fuori traccia in quel punto.
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Re: Conca di Mezzeno - Situazione neve 27 gennaio 2014
A sinistra Il Pizzo e la cresta del Menna, sotto la valle di Roncobello, sullo sfondo Resegone, Venturosa, Pizzo Baciamorti, Sodadura e la punta del Grignone.
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Re: Conca di Mezzeno - Situazione neve 27 gennaio 2014
da sx a sx: Corna Piana, Corno Branchino, Monte Vetro e Il Pizzo.
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Re: Conca di Mezzeno - Situazione neve 27 gennaio 2014
Sua maestà l'Arera.. dal versante nord. Sotto di noi si intravede il solco del Passo Marogella, da cui saliamo.
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Re: Conca di Mezzeno - Situazione neve 27 gennaio 2014
Marogella!!!
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Re: Conca di Mezzeno - Situazione neve 27 gennaio 2014
Grazie per la situation e bella giornatina vedo ! Io non son mai stato con gli sci in questa conca perchè la lascio per migliori stagioni (quando appunto la noiosa stradina la si fa in auto ); hai una mappa dove puoi indicare qual'é la traccia invernale di cui parli per la salita?
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Re: Conca di Mezzeno - Situazione neve 27 gennaio 2014
Caspita! Il pendio del Marogella scaricato così tanto è la prima volta che lo vedo.andrea.brembilla ha scritto:
Solitamente le scariche erano confinate in alto. E' venuta veramente tanta neve e tutta insieme.
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Re: Conca di Mezzeno - Situazione neve 27 gennaio 2014
Freedom mi hai dato lo spunto per postare la stessa immagine, ma con una sorta di legenda "casareccia" che ho fatto.. naturalmente potete aggiungere altro o segnalarmi dimenticanze, l'intento è magari, tramite forum, a far sì che gli escursioinsti invernali,i ciaspolatori e gli scialpinisti vedano con occhio più clinico quello che hanno attorno.. e scelgano il percorso con meno pericoli. In questo caso il verde è il percorso più sicuro, sia per salita che per discesa, ma anche questo è da valutare per la parte finale in quanto in cresta era presente una crepa, in questo caso di una slavina che aveva tentato di partire nei giorni scorsi ma che, complice la scarsa pendenza, ha sfogato la sua forza di gravità solo nel primo metro e poi si è fermata.
La discesa è possibile anche dove la slavina ha già scaricato.. cioè a sinistra della traccia di salita (ed è dove siamo scesi noi); intendo sempre relativamente alla giornata di ieri.
Per il resto.. il rosso si commenta da sè.
Tento di mettere una immagine più grande del normale per farvi apprezzare i dettagli.. mal che vada scaricatela e guardatela sul vostro schermo.
La discesa è possibile anche dove la slavina ha già scaricato.. cioè a sinistra della traccia di salita (ed è dove siamo scesi noi); intendo sempre relativamente alla giornata di ieri.
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