Concatenamento scialpinistico Pizzo del Diavolo - Monte Aga

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Sabato 02 Giugno 2012 CARONA - Alta Valle Brembana - Alpi Orobie Bergamasche - Alberghi, Rifugi, Ristoranti a Carona

Gita scialpinistica: Diga di Fregabolgia - Pizzo del Diavolo di Tenda - Monte Aga - Rifugio Longo

Partecipanti: Freedom e FrancescoManzoni

Partenza: alle ore 6.20 dalla diga
Arrivo: alle ore 18:00 alla macchina
Dislivello: circa 1300 metri

Fantastica e appagante, ma con un po troppo portage, concatenamento scialpinistico in alta Val Brembana. Grazie al comodo servizio navetta per i rifugio Longo e Calvi, riusciamo a partire dalla diga di Fregabolgia alle 6:30 della mattina. Ci dirigiamo lesti verso la prima meta della giornata: Il Pizzo del Diavolo di Tenda (2914). La neve rispetto all'anno scorso è molta meno e riusciamo a calzare gli sci solo poco prima delle pendici nord del Grabiasca. In breve tempo siamo nella conca sotto il Passo di Valsecca, ma saliamo il pendio sotto il Diavolo con non poca difficoltà a causa di una slavina che rende il terreno molto accidentato. Passato questo tratto critico, in breve giungiamo alla Bocchetta di Podavit e poi sù fino a che c'é neve. Calziamo i ramponi, prendiamo la picca e, seguendo il percorso della normale, ci dirigiamo verso la vetta. Fortunatamente e contrariamente all'anno scorso, quando sbuchiamo sull'affilata cresta finale, la neve è ottimamente trasformata e portante, quindi raggiungiamo la vetta senza grosse difficoltà.

Scesi dal Diavolo sciamo in direzione del Monte Aga facendo un lungo traverso. Essendo il pendio esposto pienamente a sud, non riusciamo a tenere gli sci ai piedi per molto e quindi finiscono mestamente appesi allo zaino. Giunti sotto le pendici sud dell'Aga ci fermiamo per una piccola pausa mentre un gruppo di giovani stambecchi ci traversa poco sopra. Riprese parzialmente le forze puntiamo in salita verso la vetta dell'Aga incrociando la traccia di sentiero da cui scende un nutrito gruppo di escursionisti i quali commentano i due disgraziati che affrontano questi sentieri con gli scarponi ai piedi e gli sci nello zaino solo per farsi 'tre curve' (un saluto a tutti, se leggete qui).

Raggiungiamo faticosamente la vetta e, tempo di farci una foto, ci prepariamo subito per la discesa perché la neve ormai è marcia. Arrivati al Passo di Cigola gli sci finiscono ancora nello zaino e proseguiamo a piedi fino al Rifugio Longo per una meritata sosta. Se Fantozzi gira con la nuvoletta, noi abbiamo avuto il sole del MegaDirettoreGalattico. La catena di monti a sud del Calvi ha tenuto le nuvole provenienti da sud e le poche nuvolette da nord-ovest scorrevano via veloci. Praticamente una giornata meteorologicamente perfetta.

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I Diavoli alle prime luci del mattino.

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Le sorgenti del Brembo.

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Finalmente riusciamo a calzare gli sci.

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Panorama dal Grabiasca ai Diavoli

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Il Poris.

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Finalmente fuori dal tratto slavinato, ora ci dirigiamo verso la bocchetta di Podavit.

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Calzati i ramponi, saliamo stando sul percorso della 'normale'.

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Bellissima cresta finale che giunge in vetta.