Martedì 22 Giugno 2010 - CARONA - Alta Valle Brembana - Alpi Orobie Bergamasche - Alberghi, Rifugi, Ristoranti a Carona
Scialpinistica Carona - Pizzo del Diavolo
Partecipanti: Freedom, Francesco
Dislivello in salita: 1500m circa.
Ora di partenza: 5:40
Ora di arrivo: 17:00
Meteo: Il meteo è stato abbastanza buono, sole al mattino e solite nuvole pomeridiane dal versante seriano.
Condizioni neve: Avendo nevicato la domenica prima, abbiamo trovato neve nuova candida e splendente da quota 2100 c.ca. Sembrava di essere in gennaio.
Siamo al rifugio Calvi alle 7:30 c.ca ma è ancora chiuso e la pausa caffè salta. Proseguiamo diritti verso la meta e dopo il lago rotondo possiamo finalmente calzare gli sci. Ancora un paio di togli-metti e poi via fino a sopra l'attacco della normale. La nevicata nuova ci permette di salire oltre l'inizio della via di un centinaio di metri. Togliamo gli sci e prendiamo ramponi e picozza. I primi metri sono traumatici, la neve fresca non ci facilita certo l'ascesa e ad ogni passo sprofondiamo fin sopra le ginocchia. Man mano che saliamo però la neve si indurisce e finalmente possiamo progredire con relativa facilità. A mezzogiorno siamo in vetta, il panorama purtroppo viene rovinato dalle nubi, ma non importa. Essere arrivati fin qui in condizioni invernali (il primo giorno d'estate) è già fonte di immensa soddisfazione. Facciamo le foto di rito e poi ci incamminiamo verso il deposito sci. Data l'ora tarda la neve nuova è cotta al punto giusto. Scendiamo verso il passo di Valsecca e poi con un lungo traverso ci portiamo sotto il Poris e da li, per lingue di neve, al sentiero che ci riporterà verso il Calvi.
Il Madonnino si specchia nel lago Fregabolgia.
qui invece nel lago Rotondo.
Pizzo del Diavolo
Moderatori: freedom, lucaserafini
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Re: Pizzo del Diavolo - Discesa con sci da quota 2700
Sullo sfondo si staglia la coppia di diavoli.
Arriviamo nei pressi del passo di Valsecca.
Arriviamo nei pressi del passo di Valsecca.
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Re: Pizzo del Diavolo - Discesa con sci da quota 2700
Saliamo il più possibile con gli sci.
A metà della salita la neve comincia a indurirsi e procediamo spediti.
A metà della salita la neve comincia a indurirsi e procediamo spediti.
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Re: Pizzo del Diavolo - Discesa con sci da quota 2700
Inizia la discesa. Qui poco sotto il deposito degli sci.
Il paesaggio cambia radicalmente.
Il paesaggio cambia radicalmente.
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Re: Pizzo del Diavolo - Discesa con sci da quota 2700
Arrivo al rifugio per la meritata pausa.
Ritorno verso valle.
Ciao ciao, alla prossima.
Ritorno verso valle.
Ciao ciao, alla prossima.
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Pizzo del Diavolo (2.914 m)
Sabato 28 Maggio 2011 - CARONA - Alta Valle Brembana - Alpi Orobie Bergamasche - Alberghi, Rifugi, Ristoranti a Carona
Gita scialpinistica Carona - Rifugio Calvi - Pizzo del Diavolo di Tenda
Partecipanti: Freedom e FrancescoManzoni
Partenza: alle ore 7.00 dal rifugio Calvi
Arrivo: alle ore 15.00 circa
Dislivello totale: circa 900 metri
Alle 6:30 siamo alla diga di Fregabolgia (grazie Ugo) e ci dirigiamo sci in spalla verso il rifugio Calvi. Qui infiliamo gli scarponi e prendiamo il sentiero in direzione dei Diavoli. Il paesaggio è tutto imbiancato, sembra di essere a novembre quando vengono le prime nevicate. Il meteo è ottimo ma la temperatura è decisamente bassa e soffia un vento gelido. La nuova neve ci permette di calzare gli sci alcune centinaia di metri prima. A 2200/2300 ne ha messa giù almeno 15-20 cm. Ci portiamo agevolmente fino sopra l'attacco della normale dove togliamo gli sci e infiliamo i ramponi. Come l'anno scorso, i primi metri sono i più problematici, la neve soffice ti fa sprofondare fino alle ginocchia, ma fortunatamente più si sale più prende consistenza fino a diventare ghiacciata dopo una cinquantina di metri di dislivello. Arrivati sul filo di cresta, dove dal lato brembano si passa sul lato seriano, siamo costretti alla resa. Qui la nuova neve è già ampiamente scaldata e molto scivolosa, il rischio è troppo alto. Dietrofront e ritorniamo con cautela alla base della normale dove abbiamo lasciato gli sci. La sciata è stata abbastanza divertente, su neve fresca un po scaldata su un fondo ghiacciato. Siamo scesi verso il passo di Valsecca, lungo traverso sotto il Poris e poi giù fin dove la neve lo permetteva.
Nonostante la copiosa nevicata oggi c'era parecchia gente in giro, un folto gruppo ha fatto il canalino nord del Grabiasca (gettonatissimo in questo periodo), una coppia ha fatto la cresta Baroni (loro la vetta l'avranno sicuramente toccata) e un'altra coppia ci ha raggiunto alla base della normale ma non si sono fidati a salire (anche dietro nostro consiglio). Ritornati al Calvi (un saluto al gestore che ci legge sempre) ci siamo goduti la meritata pausa pranzo in tutto relax e abbiamo ricaricato un attimo le pile per la discesa (lo zaino mi sembrava pesasse più del solito).
La casa dell'Enel alla diga di Fregabolgia.
Gita scialpinistica Carona - Rifugio Calvi - Pizzo del Diavolo di Tenda
Partecipanti: Freedom e FrancescoManzoni
Partenza: alle ore 7.00 dal rifugio Calvi
Arrivo: alle ore 15.00 circa
Dislivello totale: circa 900 metri
Alle 6:30 siamo alla diga di Fregabolgia (grazie Ugo) e ci dirigiamo sci in spalla verso il rifugio Calvi. Qui infiliamo gli scarponi e prendiamo il sentiero in direzione dei Diavoli. Il paesaggio è tutto imbiancato, sembra di essere a novembre quando vengono le prime nevicate. Il meteo è ottimo ma la temperatura è decisamente bassa e soffia un vento gelido. La nuova neve ci permette di calzare gli sci alcune centinaia di metri prima. A 2200/2300 ne ha messa giù almeno 15-20 cm. Ci portiamo agevolmente fino sopra l'attacco della normale dove togliamo gli sci e infiliamo i ramponi. Come l'anno scorso, i primi metri sono i più problematici, la neve soffice ti fa sprofondare fino alle ginocchia, ma fortunatamente più si sale più prende consistenza fino a diventare ghiacciata dopo una cinquantina di metri di dislivello. Arrivati sul filo di cresta, dove dal lato brembano si passa sul lato seriano, siamo costretti alla resa. Qui la nuova neve è già ampiamente scaldata e molto scivolosa, il rischio è troppo alto. Dietrofront e ritorniamo con cautela alla base della normale dove abbiamo lasciato gli sci. La sciata è stata abbastanza divertente, su neve fresca un po scaldata su un fondo ghiacciato. Siamo scesi verso il passo di Valsecca, lungo traverso sotto il Poris e poi giù fin dove la neve lo permetteva.
Nonostante la copiosa nevicata oggi c'era parecchia gente in giro, un folto gruppo ha fatto il canalino nord del Grabiasca (gettonatissimo in questo periodo), una coppia ha fatto la cresta Baroni (loro la vetta l'avranno sicuramente toccata) e un'altra coppia ci ha raggiunto alla base della normale ma non si sono fidati a salire (anche dietro nostro consiglio). Ritornati al Calvi (un saluto al gestore che ci legge sempre) ci siamo goduti la meritata pausa pranzo in tutto relax e abbiamo ricaricato un attimo le pile per la discesa (lo zaino mi sembrava pesasse più del solito).
La casa dell'Enel alla diga di Fregabolgia.
- freedom
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Re: Scialpinistica al Pizzo del Diavolo
Il passo di Portula e il Madonnino dalla balconata del Calvi.
Il rifugio Calvi dal lago Rotondo.
Il rifugio Calvi dal lago Rotondo.