S.Simone-Lemma - Cavizzola-Siltri.. le Orobie scintillanti

[Fabius]

Quanto mi piace annullarmi e lasciarmi trasportare in questi luoghi reconditi delle Orobie valtellinesi, specialmente in una splendida giornata di primavera. Mi fa compagnia solo il rumore di un aereo supersonico sulle Alpi (sono soliti fare test di prova nei giorni feriali), ma il suo rumore non mi dà fastidio, anzi, proietta il mio pensiero nello spazio.... a destra la cresta del Pizzo Scala, che raggiungerò

[Fabius]

Al colle del Lemma ci si affaccia sulla testata della Val Lunga di Tartano, in vista del M.Disgrazia

[Fabius]

un mondo di neve invitante e scintillante è la sottostante caratteristica testata della Val di Lemma , ove al centro risiede il Passo di Piedivalle che percorrerò al ritorno, porta d'accesso alla successiva discesa al Cavizzola

[Fabius]

al colle del Lemma mi sposto in direzione della splendida cresta del Pizzo Scala, salendo in costa facilmente con gli sci fino a dove finisce la neve (q. 2354 CTR), andando quindi a "snobbare" la classica cima di Lemma che oggi mi appare un po' troppo bonaria

[Fabius]

Lasciati gli sci si risalgono le facili rocce a scaglie poco esposte e si arriva sull'anticima dello Scala (ad una quota stimata tra i 2375/2380m.), splendido punto di osservazione su un panorama eccezionale, oggi, grazie alla giornata galattica (così come la intendo io in senso meteo! ), dove ci si può sedere comodamente al riparo dai venti, ed ammirare in contemplazione le Orobie scintillanti nel loro massimo splendore

[Fabius]

Guardando di sotto, il ripidissimo versante occidentale tormentato ogni anno da poderose valanghe (notare il materiale terroso) che erodono inesorabilmente questo versante

[Fabius]

Il dirimpettaio Vallocci e la zona Cadelle

[Fabius]

splendida vista sulle Retiche principali e la cresta che porta sulla cuspide selvaggia del Pizzo Scala, eventualmente percorribile con facili passaggi di arrampicata un poco esposta, che potrebbe completare al meglio l'escursione ma che non mi sento di percorrere con gli scarponi e senza corda

[Fabius]

ammirando, in posizione privilegiata, una buona porzione delle Alpi occidentali