Skialp: Colazione al Monte Cavallo
C'è chi va a gustarsi il tramonto e chi a fare colazione.
Il comune denominatore è questo straordinaria primavera "invernale" che sta restituendo un po' di quello che si era portato via il secchissimo inverno.
Sia chiaro, come Enkuz preferiremmo che l'inverno facesse l'inverno e la primavera la primavera..ma si prende quello che viene.
Gita velocissima e prelavorativa.
Da S.Simone si parte ancora sci ai piedi. Si risalgono le piste con la copertura nevosa che man mano che si sale diventa più consistente, fino all'innevamento pienamente invernale del "Camoscio". Un ripido e stretto canale nevoso, interrotto in un paio di punti, porta sulla calotta sommitale sopra la fascia rocciosa. Sulla pala se si sale sci ai piedi va fatta la massima attenzione. Una scivolata sarebbe molto difficile da fermare e porterebbe verso un salto di roccia di circa 70-80 metri. In cima mi fanno compagnia la grande croce e una piccola edicola lignea. Mentre sorseggio il tè lo sguardo vaga dal vicino Pegherolo (prossima colazione?) alla mole dell'Arera, che le nebbie cominciano a lambire. Leggere e fredde foschie schermano parzialmente le alte Orobie e si fanno più consistenti sulla Valtellina. Sopra le nuvole, ingigantito da una suggestione himalayana creata da cielo cristallino sopra le foschie, svetta il Disgrazia e più lontano il Bernina e il corno dell'Adamello. Una rapida occhiata alla valle di Mezzoldo, dove il verde della primavera si è fatto intenso ed è tempo di scendere. Le prime curve caute, su neve ancora dura e con un po' di tensione per gli esiti di una improbabile ma sempre possibile "cappellata", poi tutto di scioglie. Nel canalino la sciata è da battaglia, sotto un breve tratto su crosta portante poi, spostandosi a sud verso i pendii boscosi sopra il laghetto dell'Arale, trovo addirittura neve fresca. Arrivando all'auto osservo con tristezza i seggiolini dello seggiovia e i ganci dello skilift abbandonati attaccati alla fune a sopportare le intemperie. Chissà che ne sarà.
Skialp: Colazione al Monte Cavallo
Moderatori: freedom, lucaserafini
Skialp: Colazione al Monte Cavallo
Ultima modifica di CadeSpi il mercoledì 8 maggio 2019, 9:50, modificato 1 volta in totale.
Re: Colazione al Monte Cavallo
Tracce sulla pista comoscio, la freccia indica il canale nevoso che permette l'accesso alla pala, invisibile dal basso.

Il salto roccioso che protegge il cavallo.


Il salto roccioso che protegge il cavallo.

Re: Colazione al Monte Cavallo
In vetta

Il Pegherolo

Verso Il Disgrazia


Il Pegherolo

Verso Il Disgrazia

- backcountryanimal72
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Re: Colazione al Monte Cavallo
Complimenti
Anche per la discesa del canalino in "scioltezza".

Anche per la discesa del canalino in "scioltezza".
Re: Colazione al Monte Cavallo
Ottimo! 

- lucaserafini
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Re: Colazione al Monte Cavallo
Ueillaa'... !! Bravissimo!
Ho notato che nel primo tratto esposto hai saggiamente tenuto la picca in mano insieme al bastoncino destro: negli anni '80 avevamo iniziato anche noi cosi',
poi un paio di incidenti fortunatamente senza conseguenze ci avevano dissuaso (diciamo che se cadi e la picca non la trattieni puo' fare male...). Allora siamo
passati ai rostri da bastoncino, che sono illustrati nel mio film di sci estremo, e che il nostro sponsor aveva trovato chissa' come sul mercato. Erano ottimi per
queste situazioni, peccato che credo non siano piu' in produzione (ovviamente l'articolo in vendita era il bastoncino, telescopico, preparato per poter montare
all'occorrenza il rostro sulla testa dell'impugnatura).


Ho notato che nel primo tratto esposto hai saggiamente tenuto la picca in mano insieme al bastoncino destro: negli anni '80 avevamo iniziato anche noi cosi',
poi un paio di incidenti fortunatamente senza conseguenze ci avevano dissuaso (diciamo che se cadi e la picca non la trattieni puo' fare male...). Allora siamo
passati ai rostri da bastoncino, che sono illustrati nel mio film di sci estremo, e che il nostro sponsor aveva trovato chissa' come sul mercato. Erano ottimi per
queste situazioni, peccato che credo non siano piu' in produzione (ovviamente l'articolo in vendita era il bastoncino, telescopico, preparato per poter montare
all'occorrenza il rostro sulla testa dell'impugnatura).


Orobie Brembane, mon amour: calcare, dolomia, verrucano, gneiss, scisti, vulcanite, graniti, pseudotachiliti… where else?
Re: Colazione al Monte Cavallo
Grivel Condor.lucaserafini ha scritto:Ueillaa'... !! Bravissimo!Ho notato che nel primo tratto esposto hai saggiamente tenuto la picca in mano insieme al bastoncino destro: negli anni '80 avevamo iniziato anche noi cosi', poi un paio di incidenti fortunatamente senza conseguenze ci avevano dissuaso (diciamo che se cadi e la picca non la trattieni puo' fare male...). Allora siamo passati ai rostri da bastoncino, che sono illustrati nel mio film di sci estremo, e che il nostro sponsor aveva trovato chissa' come sul mercato. Erano ottimi per queste situazioni, peccato che credo non siano piu' in produzione (ovviamente l'articolo in vendita era il bastoncino, telescopico, preparato per poter montare all'occorrenza il rostro sulla testa dell'impugnatura).
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Ci sono, ci sono. Ma non capita spesso di averne bisogno e l’ho provato una volta e la vedo dura fare l’autoarresto. Costa sui 75 euro (l’uno). Comunque sì, hai ragione sui rischi della picca. Io tengo il bastone sfilato dal polso e la dragonne corta. Se nei prossimi mesi vanno in porto le due discese ripide che miro magari rivaluto l’acquisto.
Peccato non scii più Luca.