Sciare a Foppolo-Carona SKI

Situazione impianti, nuovi progetti e sviluppi delle stazioni sciistiche di Foppolo, San Simone, Carona, Piazzatorre e Valtorta/ Piani di Bobbio.

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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

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Da L'Eco di Bergamo di Giovanni Ghisalberti

Vorrei far tornare grande Foppolo, l’ex direttore dell’Inter annuncia la svolta

Massimo Moretti, dopo l’ingresso nella proprietà del resort Belmont, pronto a impegnarsi per le seggiovie
Piena disponibilità, collaboreremo coi curatori fallimentari». Gestione Quarta Baita e Montebello, verso il bando


Massimo Moretti, 63 anni, imprenditore di origini bergamasche, già direttore generale dell’Inter, è il nome nuovo per il rilancio di Foppolo: guarda agli impianti di risalita, impianti alla ricerca di un gestore dopo il fallimento della Brembo Super Ski. Ma non solo. L’obiettivo è il rilancio complessivo della stazione turistica. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi e l’ingresso nella proprietà del Belmont, il resort all’arrivo delle piste, ecco la conferma all’interessamento alle seggiovie della Brembo Super Ski, ma anche dei due impianti del Comune di Foppolo, Quarta Baita e Montebello. «Da parte mia c’è la piena disponibilità a risollevare Foppolo, a trovare una soluzione per le seggiovie, ma anche per la stazione sciistica tutta. Gli impianti, ormai, non bastano più per tenere in piedi la stazione». Una bella scommessa, visto l’andamento degli ultimi anni e le difficoltà legate all’innevamento, oltre alla crisi generale del settore.

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Ci sono le potenzialità per un rilancio?
«Sono tornato a Foppolo dopo anni e ho trovato una situazione di grande crisi. Serve, però, un intervento complessivo di rilancio. In vent’anni qui sono fallite tre società di gestione, non solo la Brembo Super Ski. Si paga soprattutto la crisi del turismo invernale, gli impianti ormai sono un peso, non un guadagno. Foppolo ha bisogno di cose nuove e diverse dal Trentino Alto Adige, con cui non può competere. Ma Foppolo deve tornare in auge, come era negli Anni Settanta, lo deve alla sua storia. Le possibilità ci sono, sono tante e credo ancora inespresse».

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Gli impianti di risalita non bastano, ma da qui bisogna partire. Brembo Super Ski dispone delle seggiovie sul versante di Carona (Alpe Soliva, Conca Nevosa e Valgussera), ma non di Quarta Baita e Montebello, del Comune di Foppolo, cuore trainante del comprensorio. L’ipotesi, sempre più plausibile, è che i curatori fallimentari, a cui sono stati affidati i beni della Brembo Super Ski, affittino il proprio ramo d’azienda. Mentre il Comune di Foppolo dovrebbe fare un bando per la gestione dei suoi due impianti.
«Confermo la mia totale disponibilità per trovare una soluzione. Domani (oggi per chi legge, ndr) incontreremo i curatori fallimentari. Sarà un appuntamento importante. Sono professionisti seri, avrebbero potuto mettere in vendita le proprietà e basta. Invece stanno facendo molto di più, nell’interesse di Foppolo e dell’intera valle, per cercare una soluzione complessiva».

Ma una gestione unica si potrà arrivare anche da una strada diversa: ovvero l’affitto del ramo d’azienda della Brembo Super Ski (impianti sul versante di Carona), e il bando del Comune per Quarta Baita e Montebello. A cui Moretti non si tirerebbe certo indietro?
Il sindaco di Foppolo arriva da un anno difficilissimo (dopo il rogo doloso di due seggiovie e le inchieste giudiziarie avviate anche per turbativa d’asta nel bando per la costruzione della cabinovia, ndr). Per cui ha bisogno assoluto di trasparenza. In questo senso l’affidamento delle due seggiovie comunali tramite bando pubblico mi sembra la soluzione più giusta».

Si dice di una nuova società, la «Belmont Foppolo». Di cosa si dovrebbe occupare?
Anche di servizi al turista. Perché gli impianti da soli non bastano. Pensiamo agli appartamenti, potremmo gestirli noi. Intanto iniziamo dall’incontro di domani (oggi, ndr). Probabilmente troveremo una soluzione. Mettiamo da parte i contrasti e riaccendiamo finalmente Foppolo».


San Simone Ski: per riaprire servono 300 mila euro

«Per far ripartire San Simone servono circa 300 mila euro, è una cifra realistica. Ma ora dobbiamo sapere le intenzioni della proprietà». A parlare è Paolo Bossini, milanese con seconda casa a San Simone, alla guida del comitato che da alcune settimane si batte per cercare di riaprire la stazione sciistica di Valleve. Forse la sfida più difficile per il comprensorio dell’alta Valle Brembana, dopo il fallimento a febbraio della Brembo Super Ski. Uno spiraglio è arrivato sabato scorso, con l’annuncio che il Comune di Valleve restituirà il ramo d’azienda (anche se concretamente chiavi e documenti degli impianti sono in mano alla Brembo Super Ski) alla «San Simone Evolution» di Franco Quarti, proprietario degli skilift Arale 1 e Arale 2, Capriolo, e della seggiovia Colla. A quel punto bisognerà trovare la «quadra» tra proprietà e aspiranti gestori. «Il costo di sistemazione di uno skilift Arale è stato stimato in 120 mila euro – prosegue Bossini - poi ci sono manutenzione, collaudi degli altri impianti, costi dei battipista, direttore d’esercizio, contratti, reti e assicurazioni.

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In tutto circa 300 mila euro. Nel comitato ci sono villeggianti, residenti, maestri di sci e commercianti. E vorremmo che Quarti non fosse solo il proprietario ma anche partner di questo tentativo di rilancio. Lo inviteremo a sedersi a un tavolo. Di certo, poi, andremo a bussare a qualche porta per chiedere aiuti. Abbiamo contattato la Regione, il Comune di Bergamo, e la Comunità montana, presente all’incontro di sabato, non potrà dire di non conoscere la situazione di San Simone. I tempi sono strettissimi e occorre fare presto. Contatteremo anche Moretti». Da parte sua, per ora, Quarti, resta in attesa della riconsegna degli impianti: «Valuteremo cosa fare una volta ricevuta la lettera, ora è prematuro parlarne».
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bisarz
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

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Fa piacere leggere che qualcosa si muove! Il tempo come al solito sarà tiranno ma speriamo si posso traguardare l'apertura della stagione sciistica, almeno per natale, neve permettendo.
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IW2LBR
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

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da L'Eco di Bergamo

Brembo Ski verso una gestione separata

Sci. Stagione salva ma Carona verrebbe affidata alla vecchia società fallita, mentre Foppolo propende per Moretti I curatori fallimentari: non ci sono i tempi per un affitto. Il sindaco Pedretti: comunque necessario lo skipass unico.

Comprensorio di Brembo Ski: la stagione sciistica è salva. Ormai è certo, e questa è la buona notizia per la valle. E probabilmente – anche perché questo è l’auspicio dei più – ci sarà uno skipass unico per Carona e Foppolo. Il nodo da sciogliere, invece, resta quello della gestione unica del comprensorio. Nodo che ieri l'incontro tra i curatori fallimentari di Brembo Super Ski (Bss), il sindaco di Carona, Giancarlo Pedretti e gli imprenditori della Devil Peck (proprietaria del resort Belmont di Foppolo), Massimo Moretti e Giacomo Martignon (interessati a gestire), non ha saputo sciogliere. «Ogni prospettiva di gestione congiunta del comprensorio sciistico Carona-Foppolo per la prossima stagione invernale non può prescindere da una decisione del Comune di Foppolo, in ordine agli impianti da esso detenuti (Quarta Baita e Montebello, ndr) – si legge in una nota stampa dei curatori –. La Curatela auspica che la situazione possa trovare a brevissimo uno sbocco, tenuto conto che i tempi per un’adeguata programmazione tecnica e commerciale della stagione sono ormai al limite. Pur continuando a riconoscere l’opportunità di un esercizio unitario del comprensorio, la Curatela ha necessariamente già valutato l’alternativa della sola gestione degli impianti di proprietà, di concerto con il Comune di Carona». Le due opzioni per il Comune Lo scorso agosto i curatori fallimentari avevano proposto al Comune di Foppolo un esercizio provvisorio unificato di tutto il comprensorio.

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A Foppolo, come compenso per l’utilizzo delle sue due seggiovie, sarebbe stato corrisposto circa il 20% degli introiti complessivi (generalmente gli sciatori a Foppolo sono intorno ai 90 mila per stagione contro i 20.000 di Carona). Alla poposta il Comune di Foppolo dovrebbe rispondere a breve. A fine agosto, però, entra in scena l’imprenditore Massimo Moretti, ex direttore dell’Inter: acquisisce quote della società del Belmont e si dichiara pronto a investire per il rilancio della stazione. A questo punto il Comune di Foppolo si trova con due offerte: affidare i propri impianti all’esercizio provvisorio della Brembo Super Ski o tentare la strada col nuovo imprenditore (naturalmente tramite bando pubblico). Soluzione, quest’ultima che, a oggi - dicono dal Comune - resta ancora la più probabile. Per avere comunque una gestione unica del comprensorio con Moretti (ieri il gruppo ha preferito non commentare) anche i curatori avrebbero dovuto procedere con un bando pubblico per l’affitto. «Da Moretti, però, non abbiamo ancora ricevuto alcuna offerta ufficiale – spiega Alberto Carrara, uno dei tre curatori fallimentari di Brembo Super Ski – e ormai non ci sono i tempi per procedere con un bando per l’affitto. Restiamo in attesa di una risposta del Comune di Foppolo alla nostra proposta. Se fosse negativa andremo comunque in esercizio provvisorio con i solimpianti di nostra proprietà». Le proprietà degli impianti Della Brembo Super Ski sono Alpe Soliva, Conca nevosa, Valgussera (in parte su terreni della Devil Peck di Moretti e Martignon), più un tappetino a Carona e due tapis roulant a Foppolo. Il Comune di Foppolo affiderebbe, invece, ad altro gestore, le sue seggiovie, Quarta Baita (fonda mentale per le scuole sci) e Montebello. E qui l’aspirante è Moretti. Niente collegamento tra le due aree sciabili e due skipass? Il sindaco di Carona, Pedretti, non vuole sentirne parlare: «Se ci saranno due gestioni si dovrà necessariamente trovare un accordo - dice -. Non dobbiamo tornare indietro di anni. La stazione dovrà essere unica, per il bene di tutti». Oggi altri incontri, avvocati in campo. I tempi stringono per la stagione sciistica: gestione unica, o separata che sia, la stagione sarà salva. In attesa del bando di vendita degli impianti (con la cabinovia) che Brembo Super Ski farà la prossima primavera. Anche qui con l’incognita: con o senza Quarta Baita e Montebello di Foppolo?
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Valerie
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

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elio.biava
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

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Più che altro deve prevalere il business comune. a_39
Così noi possiamo continuare a sciare! a_14
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

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da L'Eco di Bergamo

San Simone, la lettera del Comune non risolve la disputa sugli impianti

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Valleve. Con la comunicazione alla proprietà il sindaco ha ritenuto chiuso il capitolo «Venga a prendere chiavi e documenti». Ma restano i dubbi sulla titolarità dei beni

Adesso è un pasticcio, quasi un pasticciaccio. «Lunedì ho mandato una lettera, tramite Pec, per la restituzione alla San Simone Evolution degli impianti di risalita che, comunque, negli ultimi dieci anni sono stati gestiti dalla Brembo Super Ski. E, infatti, io, non ho le chiavi. La Curatela fallimentare della Brembo Super Ski, così mi è stato detto dal direttore Vittorio Salusso, ha già inviato due mail al proprietario (Franco Quarti, ndr) perché venga a prendersi, alla presenza dello stesso direttore, ciò che è suo». Impianti? Lettera consegnata, capitolo chiuso, ha detto ieri sera il sindaco di Valleve Santo Cattaneo, a margine del Consiglio comunale. «Da due mesi abbiamo detto a Quarti che può venire a prendere chiavi e materiale degli impianti (Arale, Colla e Capriolo, biglietteria, ndr) – dicono dalla Brembo Super Ski -. Sono suoi, nessun altro, lo ha ribadito anche il giudice, li ha rivendicati. Deve solo venire a prendere chiavi e documenti». Nessun dubbio da parte del Comune e di Brembo Super Ski: gli impianti sarebbero stati restituiti al legittimo proprietario e Quarti dovrebbe solo ritirare le chiavi. «Sono disponibile ad accompagnare Quarti a ritirare le chiavi – aggiunge Paolo Bossini, capofila del comitato dei villeggianti per San Simone – purché finalmente si possa partire a ragionare sulla gestione e la riapertura». Tutto risolto allora? Al contrario. La lettera annunciata sabato scorso nella riunione del comitato villeggianti ma non letta pubblicamente dal sindaco (nonostante l’esplicito invito a farlo di Quarti) rischia di diventare un boomerang, la matassa che avrebbe dovuto sbrogliarsi minaccia di arruffarsi ulteriormente e la miccia divampare in un incendio. A fronte delle dichiarazioni del sindaco Cattaneo, infatti, la San Simone Evolution, proprietaria di quattro dei sei impianti di San Simone, strabuzza gli occhi e si cuce la bocca. «No comment», è la reazione dell’amministratore Franco Quarti che già sabato, subito dopo l’incontro col comitato dei villeggianti, aveva detto chiaro e tondo che solo la restituzione del ramo d’azienda (impianti, macchinari, ufficio biglietteria, documenti) da parte del Comune avrebbe messo la prima pietra per un eventuale futuro. Prima gli impianti, poi vediamo. La pietra per ora è un macigno perchè il riferimento alla Brembo Super Ski, alla presunta pec inviata dai curatori a Quarti, pare aver confuso ulteriormente le acque e irritato la San Simone: a che titolo formale interviene la Brembo Super Ski (Bss), che ha pure avuto in concessione gli impianti dal Comune, dato che l’amministrazione è l’unico interlocutore della San Simone legato da un contratto d’affitto (il solo, risalente al 2009)? Perché il sindaco, già presidente della Bss, non chiarisce esattamente chi detiene che cosa e chi ne risponde? Come è possibile che il ramo d’azienda che costituisce il piatto forte della stazione, giaccia in uno scatolone negli uffici di una società fallita, il cui direttore generale si occupa dall’inizio dell’estate solo della stazione di Carona? E a che titolo l’intervento della curatela della Bss, che sabato ha disertato la riunione a Valleve col comitato dei villeggianti non avendo impianti e interessi a San Simone? In tutto questo, dov’è il Comune? La vicenda della lettera rischia di diventare una palla avvelenata, con contraccolpi gravi all’operazione rilancio della stazione, già di per sè una corsa contro il tempo e contro la ricerca di fondi. Molto più in discesa il consiglio comunale di ieri, una riunione-lampo nonostante l’importanza degli argomenti sul piatto. In pochi minuti la seduta ha approvato le dimissioni del consigliere Damiano Midali, quindi il conto consuntivo 2016 con l’ok del revisore dei conti e un avanzo di 1.800 euro e reso noto la pronuncia della Corte dei conti sui debiti del Comune nei bilanci 2013, 2014 e 2015. Il sindaco ha ribadito la volontà di risanare le casse, annunciando un bando per la vendita di una ventina di baite comunali con un introito complessivo previsto di 740 mila euro.
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

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da L'Eco di Bergamo

Gestione unitaria per gli impianti Foppolo vuole puntare sulla gara

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Poche righe. Per dire che Foppolo non accetterà la proposta avanzata dalla Curatela fallimentare, di una gestione unitaria del comprensorio sciistico tramite l’esercizio provvisorio di Brembo Super Ski. Oggi il Comune di Foppolo dovrebbe comunicare la decisione in tal senso ai tre curatori della società fallita a febbraio: Alberto Carrara, Federico Clemente e Anna Maria Angelino. Comunicazione che i curatori attendevano da metà agosto. «Per ragioni di diritto e per opportunità il Comune preferisce una procedura competitiva, una gara». Questa, nella sostanza, sarà la risposta, formulata dai legali dell’amministrazione comunale. A breve, quindi, è previsto il bando pubblico per la gestione delle due seggiovie di proprietà del Comune, Quarta Baita e Montebello. E in prima fila, tra i pretendenti, dovrebbe esserci il gruppo di imprenditori guidato ora da Massimo Moretti, l’ex direttore generale dell’Inter. Che, peraltro, proprio nei giorni scorsi, aveva tentato anche la «scalata» alla gestione degli impianti della Brembo Super Ski. Stoppato, però, proprio dai curatori fallimentari: «Non c’è tempo per una gara, andiamo in esercizio provvisorio». «I tempi tecnici per indire un bando per la gestione di Quarta Baita e Montebello ci sono tutti» dicono dal Comune. Stagione, quindi, che pare assicurata. Ora bisognerà vedere la mossa della Curatela fallimentare che, già nel comunicato stampa dell’altro ieri, dichiarava di essere pronta a chiedere al giudice l’esercizio provvisorio della società per la stagione 2017-2018. Brembo Super Ski quindi, diretta da Vittorio Salusso, andrebbe a gestire gli impianti sul versante di Carona, Alpe Soliva (l’arroccamento dal paese), un tapis roulant, Conca Nevosa e Valgussera. Con l’incognita dei terreni su cui poggiano tali impianti, in parte di proprietà del gruppo di Moretti. E con la difficoltà di un innevamento artificiale non ancora completato che, la scorsa stagione, ha limitato notevolmente l’utilizzo delle piste. Sempre Brembo Super Ski avrebbe, sul terreno di Foppolo, anche due tappetini del campo scuola, nei pressi del K2. Al Comune di Foppolo resterebbe da affidare la gestione dei due impianti storici: Quarta Baita, fondamentale per le scuole sci, e Montebello. Due gestori, dunque. Anche se l’auspicio dei più è che, da qui a dicembre, si possa trovare un accordo, quanto meno per uno skipass unificato.
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

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IW2LBR ha scritto:Foppolo, dichiarato il fallimento, esercizio provvisorio fino al 31 Marzo 2017
La notizia è del primo pomeriggio di venerdì 24 febbraio: è stato dichiarato il fallimento di Brembo Super Ski con la concessione dell’esercizio provvisorio al 31 marzo.

Il tribunale di Bergamo, oggi Venerdi' 24 Febbraio, ha accolto l’istanza depositata dalla società che gestisce gli impianti di Foppolo e ha acconsentito all’esercizio provvisorio dell’attività fino al 31 marzo 2017, per poter così concludere la stagione sciistica, come per altro chiesto dalla stessa BremboSuperSki che al 75% è del Comune di Foppolo e per le restanti quote dei Comuni di Valleve e di Carona.

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Ma come si farà a non voler gestire tutto questo "ben di Dio", creato da 2 generazioni in 70 anni di esercizio, a_21 duro lavoro e tanto divertimento ?!!!!!!!!!!!!!! a_35
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

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da L'Eco di Bergamo

Sci, Foppolo e Carona dopo 10 anni di nuovo divisi

«Per ragioni giuridiche, oltre che di opportunità, il Comune di Foppolo ritiene necessario indire una procedura competitiva per l’affidamento della gestione delle seggiovie Quarta Baita e Montebello per la stagione 2017-2018, al fine del miglior perseguimento dell’interesse pubblico». Questa la risposta scritta che ieri il sindaco di Foppolo, Giuseppe Berera, ha inviato ai curatori fallimentari della Brembo Super Ski. Da dicembre, quindi, dopo una decina d’anni di gestione unificata, il comprensorio sciistico avrà una doppia gestione: le due seggiovie di Foppolo affittate con gara dal Comune, e gli impianti sul versante di Carona (di proprietà di Brembo Super Ski), che la società fallita lo scorso febbraio dovrebbe far girare direttamente, grazie all’esercizio provvisorio. «Chiederemo, in tempi brevi, l’autorizzazione (al giudice, con parere necessario anche del comitato dei creditori, ndr) – spiega il curatore fallimentare, Alberto Carrara – anche perché urgono interventi di sistemazione delle piste, rovinate dagli ultimi nubifragi». Tutto da decidere, per ora, se ci sarà il collegamento tra le due aree sciabili e se e come si arriverà allo skipass unico.
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