Sciare a Foppolo-Carona SKI

Situazione impianti, nuovi progetti e sviluppi delle stazioni sciistiche di Foppolo, San Simone, Carona, Piazzatorre e Valtorta/ Piani di Bobbio.

Moderatore: lucaserafini

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trabucco
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

Messaggio da trabucco »

Se non avessi casa, non salirei più in Alta Valle, non Ve lo meritate!!! Avete vanificato il lavoro di generazioni di Bergamaschi e non solo.
Una sola parola mi passa per la mente: V E R G O G N A
Trabucco
verdcr
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

Messaggio da verdcr »

bisarz ha scritto:Purtroppo il buon senso non ha prevalso.... sono deluso, ma tutto sommato non stupito, conoscendo come funzionano le cosa in alta valle.
che dire, speriamo che almeno si arrivi al giornaliero unico!
concordo (purtroppo) su tutto!
...d'altronde lo stato attuale delle cose altro non è che il risultato di anni ed anni di gestione con questa "visione delle cose / modus operandi"... forse scelte diverse in passato, dettate da un diverso approccio nella gestione, avrebbero portato a risultati differenti
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elio.biava
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

Messaggio da elio.biava »

La discussione si anima!! Indice di molto interesse per lo sci.
Rimango ottimista, non riusciranno a fermare la stagione invernale, comunque, indipendentemente dalle "trovate" dei registi in campo.
kdtejh
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alvin 51
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

Messaggio da alvin 51 »

elio.biava ha scritto:La discussione si anima!! Indice di molto interesse per lo sci. Rimango ottimista, non riusciranno a fermare la stagione invernale, comunque, indipendentemente dalle "trovate" dei registi in campo. kdtejh
anche io ho gli sci in cantina che....vibrano ma portiamo pazienza, ogni cosa a suo tempo, sperando che ogni cosa arrivi a suo tempo ma soprattutto, in tempo!! a_39 a_45
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

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da L'Eco di Bergamo di Giovanni Ghisalberti

Foppolo, Moretti in corsa per il rilancio «Investimenti per 5 anni e top partner"

Brembo Ski. L’imprenditore esce allo scoperto: «Apertura garantita, parteciperemo al bando per le seggiovie» Piano quinquennale, skipass unico e 25 mila euro sul piatto per affittare le attrezzature. «Porteremo le eccellenze»

«L’apertura della stagione sciistica a Foppolo è garantita. Parteciperemo al bando di gara del Comune per la gestione delle seggiovie. L’auspicio è che ci siano anche altri concorrenti. Comunque sia, noi ci saremo e, in caso di assegnazione, porteremo un partner d’eccellenza per la gestione della stazione». Massimo Moretti, 63 anni, il volto nuovo che punta agli impianti di risalita del comprensorio Brembo Ski, esce allo scoperto, annunciando un progetto quinquennale di investimenti sulla storica località sciistica brembana. «Foppolo oggi è al centro dell’attenzione e c’è aspettativa su quanto potrà succedere – continua –. La Curatela fallimentare di Brembo Super Ski ha annunciato che farà funzionare gli impianti di risalita sul versante di Carona, di sua proprietà (Alpe Soliva, Conca nevosa e Valgussera, ndr) e questo rappresenta un’iniziativa lodevole. Quindi, il comprensorio aprirà, questa è la buona notizia per tutti e che tanti sciatori attendevano». Ufficialmente sarà la Devil Peak, società del resort Belmont (con quote anche di imprenditori locali) in cui Moretti è entrato recentemente, a partecipare al bando di gara per le seggiovie Quarta Baita e Montebello di Foppolo I contenuti del bando, che dovrebbe essere pubblicato settimana prossima, ancora non si conoscono.

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Attrezzature in affitto L’affidamento dovrebbe essere di un solo anno e premiare chi porterà per la gestione anche gatti nelle nevi e cannoni per l’innevamentro programmato. Perché le attuali attrezzature sono di Brembo Super Ski e non del Comune. Ma il gruppo di Moretti sta cercando di anticipare i tempi e pensa già ora a una soluzione. «Chi vincerà la gara per le seggiovie non potrà trovarsi in difficoltà – continua Moretti –. Per questo abbiamo chiesto ufficialmente alla Curatela fallimentare di Brembo Super Ski di poter prendere in affitto, per la prossima stagione, a 25 mila euro, due dei cinque gatti delle nevi a loro disposizione, i cannoni per l’innevamento e le altre attrezzature di loro proprietà che dovessero servire per far girare le seggiovie. Se anche non dovessimo vincere noi il bando siamo comunque disposti a pagare l’affitto dell’attrezzatura, in modo che, chi gestirà avrà tutto il necessario. Questo a dimostrazione che vogliamo veramente investire sul rilancio della stazione». Quanto allo skipass unico Moretti non ha dubbi: «Si farà certamente – dice –. Sono d’accordo sia curatori fallimentari sia il sindaco di Carona. Se dovessimo gestire noi Foppolo, un accordo si troverà di sicuro, anche velocemente». «Comune di Foppolo e Curatela fallimentare hanno fatto entrambi la scelta giusta – continua l’imprenditore, già direttore generale dell’Inter –. Noi ci siamo inseriti in una situazione ingarbugliata, ma vogliamo impegnarci e lo stiamo dimostrando. Ci affideremo soprattutto alle eccellenze del territorio per cercare di migliorare il prodotto. Foppolo ha le potenzialità, dobbiamo però ridare servizi al turista, alle famiglie che vengono sulla neve. Ci siamo dati cinque anni di tempo».

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Il resort Belmont
E in questo rientra anche il progetto del resort alberghiero-residenziale Belmont, i cui lavori, dopo due anni di stop, dovrebbero riprendere il prossimo 25 settembre. Con l’intenzione di aprire al pubblico ristorante e club per bambini e adulti al pianoterra entro dicembre. Infine la risposta all’appello di salvataggio da San Simone, dove gli impianti sono di proprietà di Franco Quarti
(skilift e seggiovia Colla) o delle banche (seggiovie Sessi e Camoscio). «Siamo stati contattati dal responsabile del comitato – prosegue Moretti – ma gli impianti non ci interessano. Comprendiamo, però, che c’è chi ha investito sul quel territorio. L’auspicio è che si trovi una soluzione ma, se la stazione non dovesse aprire, siamo disponibili a organizzare un servizio di trasporto San Simone-Foppolo, mettendo a disposizione anche spazi per le attrezzature da sci per chi ha proprietà a San Simone».


Il sindaco: «Fiducioso sull’ok per lo skipass unico»

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Per il Comune di Foppolo era doveroso fare una gara a evidenza pubblica per la gestione dei propri impianti di risalita. Questo a maggior ragione dopo le dichiarazioni dell’interessamento alle stesse seggiovie da parte di un imprenditore privato». Così il sindaco di Foppolo Giuseppe Berera alla notizia che Massimo Moretti, l’ex direttore generale dell’Inter e ora nel gruppo Devil Peak che detiene il Belmont, parteciperà al bando pubblico annuale (previsto per settimana prossima) per le seggiovie Quarta Baita e Montebello. Di fronte a più offerte (la fallita Brembo Super Ski pronta all’esercizio provvisorio e quella di Moretti) la strada più giusta per un ente pubblico è quella della gara, dice in sostanza l’Amministrazione comunale. La proposta d’affitto «Quanto alla necessità dello skipass unico nel comprensorio – continua il primo cittadino – mi unisco alle dichiarazioni dei giorni scorsi da parte del sindaco di Carona Giancarlo Pedretti: è necessario per tutti, ma soprattutto per la clientela, e sono fiducioso che, chiunque andrà a gestire gli impianti, un accordo si troverà». Sulla proposta di affitto delle attrezzature di Brembo Super Ski da parte di Moretti, per ora la Curatela fallimentare resta cauta. «Dobbiamo innanzitutto verificare cosa serve a noi di quanto ci chiede l’imprenditore – dice Alberto Carrara, uno dei tre curatori fallimentari insieme a Federico Clemente e Annamaria Angelino – . E poi se sia possibile la procedura di affitto senza fare una gara, seppure per sole attrezzature». L’incontro con Itb In caso di assegnazione delle seggiovie a Moretti è ovvio che la Devil Peak si affiderà a una società specializzata nel settore, «d’eccellenza», dice l’imprenditore bergamasco. E tra gli operatori che il gruppo ha incontrato di recente c’è Imprese turistiche barziesi (Itb) di Lecco, gestore del comprensorio Valtorta-Piani di Bobbio e fino allo scorso anno anche di Piazzatorre. «Ho dato la disponibilità per una consulenza – conferma l’amministratore Massimo Fossati – ma è ancora tutto molto prematuro».
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

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da L'Eco di Bergamo

Foppolo? Ben vengano le iniziative di Moretti impianti, nuova legge

UGO PAROLO. Sottosegretario della Regione alle politiche per la montagna: «Pubblico e privato insieme per una nuova governance

l futuro della montagna passa anche dalla cooperazione tra pubblico e privato. Se ne parlerà il 20 settembre ad Alzano, per la tappa di «Montagna futuro», il percorso di ascolto e confronto col territorio attivato dalla Regione per arrivare, entro l’anno, alla formulazione di un «libro bianco» con le linee guida per una nuova governance delle aree montane. Promotore dell’iniziativa Ugo Parolo, sottosegretario alle politiche per la montagna e macroregione alpina della presidenza Maroni. La montagna pare sia diventata interesse di tutti, questa iniziativa di Alzano ricalca quella di pochi mesi fa denominata Stati generali della montagna: non rischia di essere catalogata come l’ennesimo convegno e di essere vista solo in chiave elettorale per le vicine elezioni regionali? «È vero che il rischio esiste, ma questo non è un progetto estemporaneo: non nasce adesso, a pochi mesi dalle elezioni, ma è partito all’inizio del 2016, quando le elezioni non si affacciavano ancora, ed è strutturato su più azioni e interventi, con l’obiettivo primario, oltre che della tutela della montagna, di far vivere la gente in montagna, facendo venire voglia, soprattutto ai giovani, di restarci e investirci».

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Come? «Ad esempio semplificando e rendendo più efficaci i servizi, facendo rete per mettere insieme risorse e opportunità. È un confronto concreto col territorio per far conoscere quello che è stato fatto e chiedere cosa sarebbe utile fare nella prossima legislatura. Alla fine del percorso metteremo a disposizione di tutti uno strumento di conoscenza da cui partire». Lei è un esponente della Lega: Matteo Salvini ha detto che, se andrà al governo, istituirà il ministero della montagna, facendo anche il nome dello scrittore Mauro Corona. In Regione ad oggi non c’è un assessorato ad hoc, ha intenzione di proporlo nel vostro programma elettorale? «Non tocca a me fare questa proposta per la Regione, ma ai candidati presidente, anche se dal mio punto di vista sarebbe un ottimo strumento. Sono molto contento della proposta rivoluzionaria di Salvini, sarebbe ora che la montagna avesse un ministero ad hoc: all’interno del ministero dell’Ambiente c’è già un Dipartimento per la tutela del mare, perché non dovrebbe esistere per la montagna che rappresenta gran parte del nostro territorio?». Il comparto degli impianti di risalita, volano per l’intero indotto socioeconomico delle valli, soffre da molto tempo. A Bergamo come reputa l’iniziativa dell’ex direttore dell’Inter Massimo Moretti su Foppolo e l’iniziativa del comitato di cittadini a San Simone? «Le istituzioni devono assolutamente sostenere e affiancare operatori, cittadini e amministratori animati da buona volontà e intenzioni. In prospettiva bisogna però tenere conto dei cambiamenti in atto, sia climatici sia delle abitudini delle persone, per cui non ovunque sarà possibile tenere in vita questi impianti o riproporre “congelato” il modello esistente».

Quale può essere un modello alternativo? «In Regione la discussione è aperta, si sta valutando proprio in questi giorni l’ipotesi di una proposta di legge che definisca il quadro nei prossimi 10-15 anni. Il percorso potrebbe separare proprietà e gestione, perché queste infrastrutture vengano considerate servizi pubblici di interesse locale. Il pubblico, quindi, potrebbe essere regista nella patrimonializzazione di questi impianti. Il punto di partenza, però, deve essere la condivisione col territorio e gli operatori, per evitare scelte calate dall’alto».
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

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Valleve, sos del comitato «Cercasi un altro Moretti»

San Simone Il «no » dell’imprenditore alla stazione inquieta i villeggianti. «Confidiamo nei curatori, urgono investitori»

«Non è che Moretti ci abbia scaricato, è che anche a noi servirebbe un Moretti, un imprenditore disposto a credere nel futuro di San Simone. Noi abbiamo smosso le acque, ora sono altri a dover dare risposte. Ma il tempo è quasi scaduto». Una settimana (e rotti) e tutto cambia. Otto giorni fa, sabato 9, la riunione indetta dal comitato dei villeggianti per la salvezza di San Simone sembrava poter essere la scintilla capace di accendere la prospettiva di un futuro. Ieri, otto giorni dopo, il rappresentante del comitato, Gianpaolo Bossini, ammetteva a denti stretti che il garbato «no, grazie» di Moretti all’ipotesi-richiesta di un suo coinvolgimento nel futuro di San Simone abbassa sensibilmente la temperatura dell’entusiasmo. Nega invece che la controproposta del manager, della serie «se non dovesse partire San Simone, venite a sciare a Foppolo: avrete un trattamento di favore», suoni garbatamente maliziosa. «Perché? Moretti ci ha ascoltato con disponibilità e correttezza – spiega Bossini –. semplicemente i suoi piani non collimano con i nostri. A questo punto è chiaro che dovremo cercare altre soluzioni e lo stiamo facendo, ma non sono i 300mila euro necessari per partire a preoccuparci, è l’impasse perdurante tra la proprietà degli impianti (la San Simone Evolution, ndr) e il Comune. Il riferimento ai curatori, fatto in consiglio comunale, ha drasticamente peggiorato la situazione». Il fatto è che dall’evocata lettera di restituzione del ramo d’azienda che tutto avrebbe dovuto risolvere alla smentita dei curatori sulle famigerate pec annunciate dal sindaco, la settimana che avrebbe dovuto scaldare il motore della speranza rischia di averlo ingrippato definitivamente. «Aspettiamo l’incontro tra i curatori, il Comune e la San Simone: il futuro della stazione passa da lì», dice Bossini, ma è un passaggio sempre più stretto. Mentre a Foppolo torna d’attualità il bando per le seggiovie, a Valleve nei prossimi giorni partirà il bando per la vendita di 20 baite comunali. «San Simone ha senso come stazione sciistica, come alpeggio non ci interessa», motteggia perplesso Bossini.
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