Reportage by Aurelio Paganoni - FOPPOLO - Alta Valle Brembana - Alpi Orobie Bergamasche - Alberghi, Ristoranti a Foppolo - Appartamenti a Foppolo
Foppolo si prepara per l'imminente stagione sciistica
Foppolo SKI si muove.... operai all'opera per l'imminente stagione sciistica 2017/ 2018. Oggi e' iniziata la manutenzione alle seggiovie IV Baita e Montebello, tolti i seggiolini, la fune, le rulliere, revisione ai mezzi battipista ecc. ecc... Quest'anno la gestione degli impianti di Foppolo e' della Devil Peck Investment -> Belmont, auguri di un buon lavoro!!!
Sciare a Foppolo-Carona SKI
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FOPPOLO SKI si muove x la prossima stagione SKI
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone
Ciao a tutti , sapete dirmi se gli impianti di S. Simone, neve permettendo, apriranno?
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone
A meno di miracoli... San Simone per la prossima stagione e' perduta, le strutture turistiche vengono usate per altri scopi!!!donato61 ha scritto:Ciao a tutti , sapete dirmi se gli impianti di S. Simone, neve permettendo, apriranno?
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone
da L'Eco di Bergamo
Tra Foppolo a Carona ancora niente accordo
Brembo Ski. Divisi sui ricavi. Moretti: «Peccato, per ora partiamo da soli» E a San Simone solo il Comitato villeggianti sembra voler fare qualcosa
Foppolo e Carona, ognuno per la sua strada.
Non è stato raggiunto un accordo e, salvo miracoli last minute, la stagione sciistica partirà senza comprensorio. Per gli sciatori brembani, perciò, la prospettiva è di due biglietti per sciare o su Quarta Baita e Montebello o nella Val Carisole, con un grosso punto di domanda sulla messa in funzione del Valgussera. L’accordo è saltato sulla divisione dei ricavi: 60-40% a favore di Foppolo proposto da Devil Peak, cioè Giacomo Martignon e Massimo Moretti, contro il 50/50% sceso a 55/45% (sempre a favore di Foppolo) proposto dal Collegio dei curatori fallimentari di Brembo Super Ski. Da una parte il calcolo è fatto tenendo conto degli sciatori passati ai tornelli l’anno scorso: 62% di sciatori che salgono da Foppolo contro il 38% da Carona. Dall’altro, la richiesta di una divisione quasi paritaria si basa sulla constatazione che la ex regina delle nevi orobiche, quanto a piste, è ora piuttosto spiumata. Ci sono anche disaccordi di contorno (ma fondamentali per l’avvio della stagione) che riguardano l’affitto dei tornelli e degli skidata (con San Simone fermo ce ne sono in surplus che a Foppolo interessano), l’uso condiviso o meno di cannoni sparaneve, gatti delle nevi, officine, reti di protezione. Dulcis in fundo, la sovrapposizione incrociata della proprietà di impianti e terreni. Massimo Moretti, patron della rinascita foppolese, solo qualche giorno fa aveva lasciato trasparire un certo ottimismo sulla conclusione positiva della trattativa e ieri si è detto deluso, ma non arreso: «Va bene, partiremo da soli. Sarà una stagione in tono minore, ma andremo avanti col progetto complessivo di rilancio di Foppolo. Ci dispiace, il comprensorio offre maggiori garanzie per tutti, mentre, a mio giudizio, Carisole che va da sola è un rischio, anche potendo contare sui 150.000 euro promessi dal Comune di Carona per ripianare le eventuali perdite di gestione. Noi siamo convinti di aver fatto una proposta equa e siamo sempre aperti ad accogliere ogni formula che vada a favore del comprensorio. Tuttavia, dato che mancano venti giorni all’inizio della stagione, abbiamo bisogno di sapere se per tornelli e cannoni dobbiamo rivolgerci altrove. È da metà settembre che aspettiamo una risposta». A Carona tutto tace e, per quanto riguarda la posizione di Brembo Super Ski, ieri non è stato possibile raggiungere i componenti del Collegio dei curatori fallimentari.
San Simone al palo «Vogliamo far partire San Simone per l’Immacolata e rilevare il tapis-roulant vicino all’Arale. Abbiamo inviato una richiesta formale alla curatela di Brembo Super Ski, per capire se sia il nostro interlocutore o a chi altri rivolgerci». Nel rumore di fondo della vicenda migranti, una voce risuona da Valleve. È quella di Gianpaolo Bossini, portavoce del Comitato dei villeggianti per San Simone, nato un paio di mesi fa «per non far morire la stazione». Con Natale alle porte e gli impianti chiusi per l’irrisolta querelle tra il Comune di Valleve, che ha gestito gli impianti tramite Brembo Super Ski (Bss), e la San Simone Evolution proprietaria degli impianti di cui reclama da tempo la restituzione, far scattare il semaforo verde sembra una chimera. Ma il Comitato vuole fare un tentativo. «Siamo disponibili a rilevare il tapis-roulant e ad affidarne la gestione ad alcuni operatori locali – spiega Bossini –. Ma prima dobbiamo capire con chi parlare, chi sia il proprietario del tapis-roulant, quali siano i costi. Abbiamo inviato una comunicazione ai curatori della Bss e attendiamo una risposta». Per ora la San Simone, proprietaria dei terreni su cui sorge il tapis-roulant, non è stata interpellata, «lo faremo quando avremo risposta dai curatori», ma sullo sfondo resta il bersaglio grosso. «Aprire la stazione per l’8 dicembre, con una festa per bambini e famiglie, il tapis-roulant, la pista di pattinaggio, le torte delle mamme. Qualsiasi cosa pur di non far morire la stazione». Anche eventualmente l’apertura di un fronte legale, formato class-action, per capire se ed eventualmente come sia possibile tutelare gli investimenti, svalutati dalla disastrosa gestione della scorsa stagione e a rischio bis, con l’aria che tira. «Chi ha responsabilità ci dovrà spiegare che cosa succede», ha più volte ripetuto Bossini, ma la questione a Valleve continua ad aleggiare come un fantasma dopo il non luogo a procedere disposto dieci giorni fa dal tribunale fallimentare sulla richiesta del Comune di restituzione degli impianti alla San Simone. Il tentativo era partito dalla curatela, ma il tribunale ha stabilito che non c’è alcun documento che comprovi il passaggio degli impianti dal Comune alla Bss, come già emergeva dall’inventario e come sostiene la San Simone Evolution. Morale: gli impianti della San Simone sono in capo al Comune e solo il Comune è chiamato a restituirli. Quando, come e in tempo utile per che cosa per ora resta una domanda senza risposta.
Tra Foppolo a Carona ancora niente accordo
Brembo Ski. Divisi sui ricavi. Moretti: «Peccato, per ora partiamo da soli» E a San Simone solo il Comitato villeggianti sembra voler fare qualcosa
Foppolo e Carona, ognuno per la sua strada.
Non è stato raggiunto un accordo e, salvo miracoli last minute, la stagione sciistica partirà senza comprensorio. Per gli sciatori brembani, perciò, la prospettiva è di due biglietti per sciare o su Quarta Baita e Montebello o nella Val Carisole, con un grosso punto di domanda sulla messa in funzione del Valgussera. L’accordo è saltato sulla divisione dei ricavi: 60-40% a favore di Foppolo proposto da Devil Peak, cioè Giacomo Martignon e Massimo Moretti, contro il 50/50% sceso a 55/45% (sempre a favore di Foppolo) proposto dal Collegio dei curatori fallimentari di Brembo Super Ski. Da una parte il calcolo è fatto tenendo conto degli sciatori passati ai tornelli l’anno scorso: 62% di sciatori che salgono da Foppolo contro il 38% da Carona. Dall’altro, la richiesta di una divisione quasi paritaria si basa sulla constatazione che la ex regina delle nevi orobiche, quanto a piste, è ora piuttosto spiumata. Ci sono anche disaccordi di contorno (ma fondamentali per l’avvio della stagione) che riguardano l’affitto dei tornelli e degli skidata (con San Simone fermo ce ne sono in surplus che a Foppolo interessano), l’uso condiviso o meno di cannoni sparaneve, gatti delle nevi, officine, reti di protezione. Dulcis in fundo, la sovrapposizione incrociata della proprietà di impianti e terreni. Massimo Moretti, patron della rinascita foppolese, solo qualche giorno fa aveva lasciato trasparire un certo ottimismo sulla conclusione positiva della trattativa e ieri si è detto deluso, ma non arreso: «Va bene, partiremo da soli. Sarà una stagione in tono minore, ma andremo avanti col progetto complessivo di rilancio di Foppolo. Ci dispiace, il comprensorio offre maggiori garanzie per tutti, mentre, a mio giudizio, Carisole che va da sola è un rischio, anche potendo contare sui 150.000 euro promessi dal Comune di Carona per ripianare le eventuali perdite di gestione. Noi siamo convinti di aver fatto una proposta equa e siamo sempre aperti ad accogliere ogni formula che vada a favore del comprensorio. Tuttavia, dato che mancano venti giorni all’inizio della stagione, abbiamo bisogno di sapere se per tornelli e cannoni dobbiamo rivolgerci altrove. È da metà settembre che aspettiamo una risposta». A Carona tutto tace e, per quanto riguarda la posizione di Brembo Super Ski, ieri non è stato possibile raggiungere i componenti del Collegio dei curatori fallimentari.
San Simone al palo «Vogliamo far partire San Simone per l’Immacolata e rilevare il tapis-roulant vicino all’Arale. Abbiamo inviato una richiesta formale alla curatela di Brembo Super Ski, per capire se sia il nostro interlocutore o a chi altri rivolgerci». Nel rumore di fondo della vicenda migranti, una voce risuona da Valleve. È quella di Gianpaolo Bossini, portavoce del Comitato dei villeggianti per San Simone, nato un paio di mesi fa «per non far morire la stazione». Con Natale alle porte e gli impianti chiusi per l’irrisolta querelle tra il Comune di Valleve, che ha gestito gli impianti tramite Brembo Super Ski (Bss), e la San Simone Evolution proprietaria degli impianti di cui reclama da tempo la restituzione, far scattare il semaforo verde sembra una chimera. Ma il Comitato vuole fare un tentativo. «Siamo disponibili a rilevare il tapis-roulant e ad affidarne la gestione ad alcuni operatori locali – spiega Bossini –. Ma prima dobbiamo capire con chi parlare, chi sia il proprietario del tapis-roulant, quali siano i costi. Abbiamo inviato una comunicazione ai curatori della Bss e attendiamo una risposta». Per ora la San Simone, proprietaria dei terreni su cui sorge il tapis-roulant, non è stata interpellata, «lo faremo quando avremo risposta dai curatori», ma sullo sfondo resta il bersaglio grosso. «Aprire la stazione per l’8 dicembre, con una festa per bambini e famiglie, il tapis-roulant, la pista di pattinaggio, le torte delle mamme. Qualsiasi cosa pur di non far morire la stazione». Anche eventualmente l’apertura di un fronte legale, formato class-action, per capire se ed eventualmente come sia possibile tutelare gli investimenti, svalutati dalla disastrosa gestione della scorsa stagione e a rischio bis, con l’aria che tira. «Chi ha responsabilità ci dovrà spiegare che cosa succede», ha più volte ripetuto Bossini, ma la questione a Valleve continua ad aleggiare come un fantasma dopo il non luogo a procedere disposto dieci giorni fa dal tribunale fallimentare sulla richiesta del Comune di restituzione degli impianti alla San Simone. Il tentativo era partito dalla curatela, ma il tribunale ha stabilito che non c’è alcun documento che comprovi il passaggio degli impianti dal Comune alla Bss, come già emergeva dall’inventario e come sostiene la San Simone Evolution. Morale: gli impianti della San Simone sono in capo al Comune e solo il Comune è chiamato a restituirli. Quando, come e in tempo utile per che cosa per ora resta una domanda senza risposta.
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone
Do I understand correctly, we will only be able to ski on Monte Bello unless we drive round to Carona? How disappointing, especially as we have already booked flights for Christmas and March.
- alvin 51
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- Iscritto il: venerdì 20 aprile 2012, 19:49
- Località: San giovanni bianco 410 mslm.
Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone
da bravo asino, non so tradurre il testo, del messaggio ma saluto comunque, Valerie!!Valerie ha scritto:Do I understand correctly, we will only be able to ski on Monte Bello unless we drive round to Carona? How disappointing, especially as we have already booked flights for Christmas and March.