@nerino2017 hai ragione a dire che la società impianti non può accollarsi tutti gli oneri di far girare una giostra grande come una valle, però non è semplice come a dirsi... In Alto Adige funziona quasi in questo senso: il consorzio raduna tutta la valle con le sue attività turistiche (di tutti i tipi) all'interno vi sono le varie società degli impianti che gestiscono il circo bianco con un grande aiuto da parte della Provincia Autonoma; un buon esempio è la Val Pusteria capitanata dal comprensorio del Kronplatz a cui sono correlate le attività della valle Aurina, Anterselva, Casies ecc....
Una cosa simile succede in Austria, anche se non ci metto becco perché non la conosco così nello specifico. In Provincia di Bergamo la cosa è diversa, io posso riportare cosa m'ha detto il presidente di una società impianti della provincia: "bisogna fare propria l'offerta turistica e rendere sostenibile l'attività". In pratica se pensi che possa funzionare tutto facendo affidamento su chi hai nel circondario, stai tranquillo che non ce la fai, ma al tempo stesso lo devi fare in modo di rischiare il giusto (senza esagerare). E' evidente che non tutti i commercianti che fanno parte dell'indotto sono assimilabili a questa considerazione, ma in media è così... Il tuo ragionamento è giusto: la società ha costi altissimi per far funzionare tutto ciò di cui beneficiano anche gli altri, le soluzioni sono due: o fai tirare fuori i soldi anche agli altri o fai diventare tuo, il loro lavoro.
PS
Non ho generalizzato il comportamento: quella descritta è la situazione di una località sciistica che conosco e che ho modo di vedere anche dal lato dei gestori e trovo corretta tale considerazione, probabilmente non sarà applicabile ad altre realtà della provincia...
Il progresso è la realizzazione d'utopie.
Oscar Wilde
Cabinovia: il prestito prorogato di un anno E si cerca un gestore Foppolo. Dalla Regione ok ai 2,5 milioni di euro per finire l’impianto, che però dovrà essere acquisito dal Comune. Gara pubblica per individuare chi aprirà il comprensorio
La Giunta regionale, nei giorni scorsi, ha confermato il prestito di 2,5 milioni di euro (tramite Finlombarda) al Comune di Foppolo per la realizzazione della cabinovia. Lo ha fatto con delibera che proroga di un anno tutti gli adempimenti burocratici previsti, tra cui la restituzione dei fondi che, anziché partire da giugno 2017 decorrerà dal giugno 2018. L’accordo, sottoscritto l’agosto scorso tra Comune e Regione, infatti, prevedeva che, una volta realizzata la telecabina il prestito regionale di 2,5 milioni di euro venisse restituito al Pirellone, in 20 anni, a partire da giugno, dal gestore Brembo Super Ski. Essendo, a febbraio, fallita Brembo Super Ski, dovrà essere il nuovo gestore della telecabina a restituire quel finanziamento. Nell’accordo, peraltro, è previsto che il Comune faccia da garante di tale prestito (ovvero in caso di fallimento, rinuncia o altro sarà l’Amministrazione pubblica a continuare nella restituzione dei fondi). Per riprendere i lavori alla telecabina (la parte edile è a buon punto), però. è necessario che il Comune di Foppolo, come da intenzioni già presenti nell’accordo con la Regione, acquisisca tutta la parte elettromeccanica e le 54 cabine, ancora oggi di proprietà della Brembo Super Ski e quindi, da febbraio, rientrate nel fallimento. In questi giorni i curatori fallimentari (Federico Clemente, Alberto Carrara e Anna Maria Angelino) dopo aver incontrato il presidente della Comunità montana Alberto Mazzoleni, si confronteranno con le Amministrazioni di Foppolo, Carona e Valleve. E da Foppolo verrà manifestata la volontà di acquisizione della cabinovia, da realizzarsi con l’ok dei creditori.
Il Comune creditore Il Comune di Foppolo, peraltro, con oltre 4 milioni di euro, è tra i principali creditori della stessa Brembo Super Ski, la società di cui è (il maggiore) azionista con Carona e Valleve. L’eventuale acquisizione complessiva della telecabina da parte del Comune risulterà determinante sul futuro del comprensorio, in particolare sul previsto bando di gestione degli impianti che gli uffici stanno iniziando a predisporre. Se il passaggio di proprietà dovesse avvenire e l’opera concludersi (l’impianto dovrà essere pronto entro settembre, pena l’inutilizzabilità), la gara del Comune per individuare un gestore del comprensorio comprenderebbe la seggiovia della Quarta Baita (eventualmente con percorso accorciato) e appunto la cabinovia (il Montebello verrebbe smantellato o riposizionato). Nel caso, invece, la telecabina non venisse montata in tempo, la gara per la gestione degli impianti riguarderebbe Quarta Baita e Montebello, seggiovie che il Comune di Foppolo vanta come sua proprietà. Questa, almeno, l’attuale ipotesi. Quanto ai finanziamenti per la realizzazione della cabinovia, al momento sono confermati, quelli della Regione e del Bim e la disponibilità del gruppo di imprenditori privati cittadini.
Commercianti in campo a Valleve per cercare di far ripartire, dalla prossima stagione 2017/2018, anche la stazione di San Simone (dove Brembo Super Ski non aveva proprietà). L’altra sera, al centro parrocchiale, si è tenuta un’assemblea a cui hanno preso parte, oltre ad alcuni titolari degli esercizi commerciali, anche proprietari di seconde case nella stazione sciistica, sci club e residenti di paesi vicini. Dal confronto è emerso lo sforzo a non lasciare morire la stazione, impegnandosi in prima persona nell’eventuale gestione degli impianti. Proposta gestionale che ovviamente dovrà fare i conti con i proprietari delle seggiovie: la «San Simone Evolution» di Franco Quarti detiene skilift e seggiovia Colla, in leasing bancario invece sono seggiovie Sessi e Camoscio.
As it will soon be time for us to book flights to Milan for next winter I wondered if there was any news about the gondola or will we need to look elsewhere for our skiing holiday.
