Baite di Mezzeno, Corna Piana (2.302 m)
Sabato mattina parto x un escursione in solitaria, è ancora buio ma mi accorgo ben presto che il tempo non è un granche. Decido di optare come meta di partenza x le baite di mezzeno , arrivato a capovalle entro in un fitto nebbione
che mi fa pensare che forse era meglio stare a letto 
. Verso mezzeno la nebbia si dirada un pò, la cosa mi da morale, quindi passando davanti alla baita dello Sperandio, "ricordi di polenta cunsada"mi dirigo verso il passo Branchino. C'è un umidità pazzesca come se avesse piovuto e nei tratti di pascolo sembra di camminare nelle sabbie mobili, arrivo al passo con 3 KG di terra sotto i piedi e la nebbia fitta che mi aspetta, senza farmi vedere a più di 7-8 MT.Non so bene cosa fare e per la seconda volta mi ritrovo a pensare " te se màt cosa fet in giro l era mei stà in lecc", mi incammino non molto convinto sul sentiero alto dei fiori e con grande sopresa nel giro di qualche minuto la nebbia si dirada, sono a qualche centinaio di mt sotto la bocchetta di corna piana che raggiungo in un quarto d'ora. Mi fermo un attimo ad ammirare il mare di nebbia che si stà formando intorno ai 1500-1700 mt , uno sguardo alla cartina ed uno ai miei ricordi ,ho deciso la mia meta sarà la Corna Piana. Mi dirigo veloce verso il passo di Corna Piana, la parete nord dell'Arera è ancora spolverarta di neve che ha formato un sottile strato di ghiaccio molto scivoloso. Arrivato al passo prendo verso sinistra e risalgo il costone erboso fino a raggiungere la cresta ,una puntata verso destra all'anticima est e subito ritorno, fino alla bella croce della vetta. Al ritorno senza scendere fino al passo, seguo una traccia che mi porta a riprendere il sent 218 e poi giù fino al passo branchino,mi volto indietro, un timido sole cerca di farsi spazio fra le nebbie.
Appena sotto il passo rientro nel regno della nebbia, fitta, fredda, umida, che mi entra dentro fino a farmi venire i brividi.
E' quasi mezzogiorno sono alle Baite di Mezzeno....... un piatto caldo mi aspetta....
