Camerata, nel mondo del Venturosa: il Pizzo di Mezzodì

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Il Venturosa lo conosco in lungo e in largo, ma non mi ero mai spinto sulla costola che manda a Nord, a dividere la valle di Olmo da quella del Lago di Cassiglio: proprio lì è ubicato il Pizzo di Mezzodì, simpatico nome di una cima modesta quanto ad altitudine ma non per questo agevole da salire. La parte di escursione da Bruga a Cespedosio e poi su fino alle Baite Campo è praticamente una passeggiata adatta a tutti, poi tutto cambia in maniera drastica, uno scosceso canalone catapulta immediatamente in un mondo ripido e selvatico, terre per escursionisti esperti: anche sulla successiva lunga cresta bisogna avere ottime doti di intuito e sapersi immedesimare nei camosci, un percorso non banale permette così di pervenire sul Pizzo di Mezzodì, che ripaga l'impegno profuso per arrivarci con panorami di gran lunga più belli del previsto. Piccola ma appagante vetta fuori mano, probabilmente più frequentata da quadrupedi che da umani.

Camerata Cornello: oggi mi avvio sulle alture di Bruga Alta...

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Bruga Alta...

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Bruga Alta, piccolo mondo antico: ci sono anche una piccola cappelletta e un vecchio forno...

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Panorama da Bruga Alta...

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Seguendo fedelmente la stradina arrivo alle baite più alte, compare anche il Venturosa...

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Hanno messo cartelli nuovi: dietro un bacino idrico la stradina lascia il posto ad una sterrata percorribile solo dagli autorizzati...

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Bruga Alta: ecco il suo Cancervo...

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Gli ultimi pascoli di Bruga Alta, nello sfondo del Menna: mi avvio sulla sterrata, scende nella Valsecca con tratti sorprendentemente esposti...

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Il tratturo termina ad una tribulina: "Regina Sine Laude Originali Concepta"...