Grazie Fabius: molto bello quello che scrivi, un piccolo racconto che mi è piaciuto parecchio..!! Perchè mette a fuoco il motivo che mi spinge a raggiungere "una vetta nuova": voglio scoprire come appare il modo da lassù. Qualche mese fa la mia amica cimocimo mi ha rivelato il nome di quello che fino ad allora credevo fosse un costolone anonimo, un escursionista incontrato lo scorso anno sul Masoni mi aveva detto si essere salito dalla Valle Sambuzza e mi aveva descritto sommariamente l'itinerario percorso, parlò di un sentierino un po' difficile da trovare che poi girava la costa: quando mi sono ritrovato in vetta al Pes Gerna la sorpresa è stata immensa, non avevo assolutamente idea che questa fosse una montagna vera e propria, i panorami che sono apparsi mi hanno scioccato..!!Fabius ha scritto:Ed ecco l'incoronazione ufficiale del Pes Gerna grazie allo splendido reportage di Maurizio .
Il fatto che sia sconosciuta alla maggior parte degli escursionisti deriva dalla posizione di questa che tanti considerano solo un'anticima dei Masoni, la cui sommità poco lontana fa quasi del tutto passare in secondo piano l'opportunità di salirla, soprattutto perchè le vie normali per salirlo non passano per essa. In più gioca molto la caratteristica dell'accesso: un "noioso" e apparentemente poco sensato tracciolino lungo la ripida "Gerna"... oppure una apparentemente selvaggia calata dalla cima del Masoni lungo la cresta Sud non farebbe apparire redditizia questa ascensione. Se poi ci mettiamo il vicino famosissimo percorso che porta al Pizzo Zerna.....che senso avrebbe cambiare tragitto per venire qui?
Solo se la ammiriamo da lontano e non la vediamo confondersi con la principale allora ha un suo fascino: dalle cime orobiche occidentali la si vede quasi sorniona che, con la sua caratteristica "gerna" (il gran macereto) finale forma un triangolo verso il cielo, che quando si copre di neve appare come un luminosissimo lenzuolo bianco così invitante agli sciatori quanto così poco accessibile (assolutamente sconsigliata e pericolosa con la neve nella parte mediana regalerebbe una splendida scialta su pendii sostenuti se fatta invece con la neve perfetta).
E Maurizio ha perfettamente capito perchè bisogna salire questa cima: venirci apposta per ammirare viste eccezionali, forse ancora più di quelle degli attigui Zerna, Masoni e Stella. Vi consiglio di salirla in una limpida giornata di Giugno/Luglio, quando l'abbaglio delle nevi della conca del Calvi contrasta con il il verde che incalza sui tanti laghetti e le praterie sottostanti , a rendere lo scenario ancora più affascinante. Magari raggiungetela scendendo dalla cresta del Masoni descritta da Maurizio (non ne conosco personalmente le reali difficoltà), farete meno fatica e avrete questo spettacolo sempre davanti a voi
L'itinerario che ho seguito penso sia il modo migliore per gustarsi il Gerna: la salita dalla Val Sambuzza è rustica e faticosa però non difficile, i panorami eccezionali diventano così il premio più bello che si possa desiderare, la successiva traversata al Masoni-Venina non è impegnativa e la discesa a valle si svolge su mulattiera militare dalla pendenza contenuta e regolare. Fare il giro all'inverso dovrebbe essere altrettanto bello, da tenere però in considerazione la discesa spacca ginocchia dal Gerna alla Valle Sambuzza. Seguirò il tuo consiglio: prenoto già da ora un bel bis per la prossima estate, vedere la conca del Calvi ancora innevata e i laghi in basso già alle prese con i colori estivi dev'essere meraviglioso..!! Grazie della dritta Fabius..!!