Cercando la microstoria... baite perdute in Val Brembilla

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andrea.brembilla
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da andrea.brembilla »

E Ca Barradossi??? Dov'è???

La scorgiamo solo ora...ironia della sorte...avessimo tenuto il sentiero alto le saremmo arrivati in bocca, invece con quello basso siamo passati circa 100 metri in linea d'aria sotto senza accorgerci.
Non ci perdiamo d'animo, la distanza in linea d'aria è poca e, senza rifare l'erta salita da dove siamo venuti, troviamo la vecchia (e larga) mulattiera, in disuso, che serviva la contrada; la seguiamo fiduciosi, ma ad un certo punto una grossa frana ci impedisce di proseguire...niente da fare! a_11

Ca' Barradossi resta dov'è, isolata e magnifica nel suo farsi desiderare. Abbiamo però capito un'alternativa per raggiungerla, con un giro lungo che però, visto il poco tempo a disposizione, dobbiamo rinviare alla prossima esplorazione. a_11

Ritorniamo alla macchina seguendo lo spartiacque del Pizzo, a metà del quale incontriamo quella che per me è la Predasola, che dà il nome alla valle su alcune carte; una grossa e recente frana la rende instabile...meglio non avvicinarsi.

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Andrea Carminati, brembano; moderatore forum
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andrea.brembilla
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da andrea.brembilla »

Urge quindi una seconda spedizione, alla scoperta di Ca' Baradossi e del Canal di Spì. a_14

Avvertenza: se non siete pratici della zona, non avventuratevi!!! E' molto selvaggia, se vi succede qualcosa non viene a cercarvi nessuno.
a_45 a_14
Andrea Carminati, brembano; moderatore forum
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moxer
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da moxer »

Bravi ragazzi (non tutti a_39 a_39 a_39 ), e bella quasta iniziativa dell' Andrea che porta a scoprire itinerari nuovi in posti anche poco accessibili ma di grande fascino, sia per la natura selvaggia che per la loro storia.

Sperando che in futuro ce ne siano parecchie di queste particolari "scoperte"

a_14 a_14
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püdiscia
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da püdiscia »

Andrea, sei pregato di non pubblicare più link, perchè la gente poi non va più a dormire... a_39 a_39 a_39
Grazie alle cartografie mi sono accorto che il Sodadura è sotto il comune di Vedeseta e non di Taleggio come pensavo, che c'è una località a Peghera sotto il Fronte, che si chiama La Pianca (prima che l'Enna entri nei Serrati), di cui non ho mai sentito parlare... Purtroppo non so dirvi nulla sulla zona oggetto della vostra ricerca, penso però che se fosse stata estate si sarebbero potute chiedere informazioni al Tòne dol Marter, per intenderci quell'ometto baffuto che sicuramente vi sarà capitato di vedere seduto fuori dalla sua casa gialla sulla sinistra prima di arrivare alla Forcella di Bura...

Cmq continuate così!!! a_14 a_14 a_14
Ultima modifica di püdiscia il domenica 24 gennaio 2010, 19:07, modificato 1 volta in totale.
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püdiscia
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da püdiscia »

Tra l'altro sono molto curioso di sapere da dove derivi il termine Predasola, che io ho sempre sentito chiamare Pradusola! Mi ha sempre colpito quella valletta li perchè dalla Forcella sembra proprio una bella conca... ecco una foto della valletta scattata dal Martire,sopra Bura:

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sergio fantini
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da sergio fantini »

La Famiglia di mio padre possedeva circa 6.000 metri di terreno, iniziava a circa 100m. dal sasso detto Pizzo e proseguiva verso Brembilla a ovest scendeva fino nella valle dei Suoli. I terreni confinanti sono affittati (come il nostro) dal comune in “Enfi-Teusi” cioè la proprietà è sempre comunale. A circa trenta metri scendendo verso valle della cima c'è una stalletta, ora quasi crollata, serviva da ricovero per le pecore e da riparo durante la fienagione. Il fieno raccolto veniva portato sulle spalle fino a Gerosa. Raccontava mio padre che era fieno con scarso valore nutritivo, lo tagliava all' alba, poi, andava a “morose” seguendo una mulattiera ben tenuta che dalla valle dei Suoli saliva al Foldone e scendeva a S.Pellegrino meta della ricerca. Al ritorno verso sera raccoglieva il fieno, caricatolo sulle spalle tornava a Gerosa. A Gerosa questa luogo è chiamato da sempre “IRT” e valle dell' IRT. Il massimo sfruttamento del luogo avvenne tra le due guerre. Anche le altre stalle servivano alla fienagione e i proprietari sono di Bura. Infatti Boradossi è un soprannome di un famiglia Bura. Pradusola invece è chiamato il versante della montagna dove passa la strada per Gerosa.
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andrea.brembilla
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da andrea.brembilla »

Benvenuto a sergio fantini sul forum della Valle Brembana!

Incredibile l'interesse degli utenti per questo argomento, davvero non me l'aspettavo; questo mi incita ad andare avanti, proponendovi altre "baite perdute".

Intanto però concentriamoci su queste, vedo molti elementi nuovi, vado in ordine cronologico di messaggi, iniziando da püdiscia, che tra l'altro ha proposto altri succosi spunti valtaleggini (potremmo approfondirli in un altro argomento, magari più avanti).
püdiscia ha scritto:penso però che se fosse stata estate si sarebbero potute chiedere informazioni al Tòne dol Marter, per intenderci quell'ometto baffuto che sicuramente vi sarà capitato di vedere seduto fuori dalla sua casa gialla sulla sinistra prima di arrivare alla Forcella di Bura...
E' un mito quell'uomo! a_2 Lo saluto sempre quando salgo in bici alla Forcella di Bura e lui mi incita, dicendo che il passo è lì vicino; io naturalmente faccio finta di essere fresco e agile..per poi crollare ancora nello sfinimento..naturalmente dopo che non mi può più vedere. a_39 (Parentesi leggera).
püdiscia ha scritto:Tra l'altro sono molto curioso di sapere da dove derivi il termine Predasola, che io ho sempre sentito chiamare Pradusola
E' un "italianismo": non si contano le località brembane che hanno il nome storpiato in italiano, e non si capisce più cosa vogliano dire, significato invece intuibile in bergamasco (che è la lingua da dove derivano): ad esempio Trabuchello (Trabuchél, che forse deriva da Trabochét), Valleve (Al Lèf), Cassiglio (Cà sei)...
Andrea Carminati, brembano; moderatore forum
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da andrea.brembilla »

Ora analizzo l'interessantissimo contributo di sergio fantini...
sergio fantini ha scritto:La Famiglia di mio padre possedeva circa 6.000 metri di terreno, iniziava a circa 100m. dal sasso detto Pizzo e proseguiva verso Brembilla a ovest scendeva fino nella valle dei Suoli. I terreni confinanti sono affittati (come il nostro) dal comune in “Enfi-Teusi” cioè la proprietà è sempre comunale. A circa trenta metri scendendo verso valle della cima c'è una stalletta, ora quasi crollata, serviva da ricovero per le pecore e da riparo durante la fienagione.
Ci mancava un'altra stalletta... a_39 ...se ho ben capito tu dici che è sulle pendici del Pizzo e quindi sul versante ovest della valle (mentre tutte e tre le nostre costruzioni sono ad est del torrente), ma il terreno lì non è molto ripido?
sergio fantini ha scritto:Il fieno raccolto veniva portato sulle spalle fino a Gerosa. Raccontava mio padre che era fieno con scarso valore nutritivo, lo tagliava all' alba, poi, andava a “morose” seguendo una mulattiera ben tenuta che dalla valle dei Suoli saliva al Foldone e scendeva a S.Pellegrino meta della ricerca.
Questo è un contributo totalmente inaspettato e che invita ad ulteriori esplorazioni: c'è un sentiero che sale al Foldone, ma come forse sai parte dalla Forcella di Bura e taglia a metà le orride rupi del Sornadello e del Foldone; tu dici che c'è (o c'era) anche una mulattiera che parte dal basso e magari risale i canaloni? Magari il Canal di Spì? Sarebbe bello sapere indicazioni più precise, se le hai a disposizione...sarebbe un itinerario esplorativo favoloso (ho già in mente un progetto).
sergio fantini ha scritto:A Gerosa questa luogo è chiamato da sempre “IRT” e valle dell' IRT.
Eh, mi sembrava fosse ripido! a_39 Non riesco però a capire l'esatta collocazione di questo terreno, sarebbe bello saperlo, così poi magari, alla fine dell'indagine, faccio una mappa della valle con i vari toponimi.
sergio fantini ha scritto: Infatti Boradossi è un soprannome di un famiglia Bura.
Sarebbe bello incontrare qualcuno di questa famiglia! E' rimasto qualcuno, magari con un pò di anni alle spalle tale da raccontarci la vita a Ca "Boradossi"? Magari fammi sapere in MP (Messaggio Privato).
sergio fantini ha scritto: Pradusola invece è chiamato il versante della montagna dove passa la strada per Gerosa.
Esattamente come pensavo...bene bene... a_2
Andrea Carminati, brembano; moderatore forum
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da andrea.brembilla »

Infine, un altro contributo, di uno storico locale, uno degli autori del libro "Brembilla. Viaggio nelle 141 contrade", anche se le baite alte in questo caso sono in comune di Gerosa e fuori del territorio di competenza del libro.

la località che dici dovrebbe essere chiamata "Cap o ca del Teta" e la valle è della "Predusola". Dovresti aver visto nel bosco dei muraglioni o terrazzamenti, perchè un tempo era molto coltivata la zona.

Si riferisce alla "Stalla 1", nel posto che quindi d'ora in poi chiamiamo, sempre col beneficio del dubbio, Cap del Teta.
a_14
Andrea Carminati, brembano; moderatore forum
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